Maretta in Corte dei Conti per la nomina del nuovo Procuratore generale

C’è grande maretta alla Corte dei Conti in vista della nomina del nuovo Procuratore generale. Anche perché sono molti i candidati in lizza. Tra i più accreditati a ricoprire l’incarico ci sono Pio Silvestri, procuratore regionale del Lazio, Donata Cabras, sua omologa in Sardegna, Massimo Lasalvia, presidente della Prima Sezione d’appello e consigliere giuridico del ministro della salute Orazio Schillaci. E Mauro Orefice, presidente della sezione per il controllo sulle amministrazioni dello Stato. A scegliere, venerdì 1 dicembre, sarà chiamato il Consiglio di presidenza della Corte, l’organismo formato da quattro togati, quattro laici, guidato da Guido Carlino, presidente della Corte in carica dal 2020, magistrato legatissimo a Sergio Mattarella per antichi trascorsi familiari palermitani. E da Tommaso Miele, presidente aggiunto e protagonista nel 2020 di una polemica con Matteo Renzi per una serie di tweet offensivi (peraltro disconosciuti) che avevano come bersaglio il leader di Italia Viva.

Maretta in Corte dei Conti per la nomina del nuovo Procuratore generale
Pio Silvestri (Imagoeconomica).

Contro Silvestri giocano i suoi rapporti con la vicesindaca di Roma Scozzese

Carlino, contro il parere della maggior parte dei magistrati della Corte, punta tutto su Silvestri, il cui nome però incontra molte resistenze per i suoi rapporti con Silvia Scozzese, vicesindaco e assessore al Bilancio del Comune di Roma, la cui attività Silvestri ha sempre guardato con molta attenzione. In un incontro riservato alcuni consiglieri anziani della Corte hanno fatto notare che la sua nomina corrisponderebbe, per durata, a quella dell’attuale presidente Carlino rendendo di fatto la magistratura contabile ingessata per i prossimi tre anni. E mettendo così definitivamente fuori gioco magistrati autorevoli come Manfredi Selvaggi, capo della struttura di missione di Raffaele Fitto, ministro incaricato dell’attuazione del Pnrr, e Salvatore Pilato, un altro palermitano doc, presidente della Sezione di controllo della Corte dei conti in Sicilia. Ma anche l’altro candidato forte, Lasalvia, è stato oggetto di polemiche riprese dai giornali per alcune iniziative legate a Enasarco, la cassa pensionistica privata dei rappresentanti di commercio, su cui la Corte non ha alcuna giurisdizione.

Maretta in Corte dei Conti per la nomina del nuovo Procuratore generale
Donata Cabras (Imagoeconomica).

Cabras data per favorita anche perché lontana dai giochi romani

Alla fine, tra tutti questi veleni, a spuntarla per la prima volta nella storia della Corte potrebbe essere una Procuratrice generale donna. Donata Cabras, che nell’ambiente della magistratura contabile gode di grande apprezzamento, ha fatto tutta la sua carriera in Sardegna, soprattutto nelle funzioni requirenti, ed è lontana dai giochi romani. Delle concrete possibilità di Cabras ha parlato sicuramente con la premier Giorgia Meloni il consigliere Marco Villani, vicesegretario generale della Presidenza del Consiglio proveniente anche lui dalla Corte, e in stretti rapporti con una sua collega, Erika Guerri, capo di gabinetto del ministro del Turismo Daniela Santanché. Villani e Guerri sono molto legati tra loro e hanno facilitato l’ingresso massiccio di personale della Corte negli uffici di quel ministero, tanto da far irritare Consiglio di Stato e Avvocatura.

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