Monthly Archives: Giugno 2023

Arrestato Paolo Bellini, già condannato all’ergastolo per la strage di Bologna

È stato arrestato Paolo Bellini, ex Avanguardia Nazionale condannato in primo grado all’ergastolo dalla Corte d’assise di Bologna come uno degli esecutori materiali della strage della stazione di Bologna del 2 agosto 1980. Bellini, fa sapere il suo avvocato, si trova nel carcere di Spoleto. L’arresto è avvenuto su ordinanza della corte d’Assise d’appello di Bologna.

Arrestato Paolo Bellini, già condannato all’ergastolo per la strage di Bologna: ha minacciato l’ex moglie, che aveva smontato il suo alibi.
Un corteo a Bologna nell’anniversario della strage (Getty Images).

Bellini è stato condannato per la strage il 6 aprile 2022

Bellini, 68 anni, è stato condannato il 6 aprile 2022 come quinto attentatore, in concorso con gli ex terroristi del Nuclei Armati Rivoluzionari Giusva Fioravanti, Francesca Mambro e Luigi Ciavardini, già condannati in via definitiva, e Gilberto Cavallini, condannato in primo grado. Indagato per la strage di Bologna, Bellini negò la sua presenza in città la mattina del 2 agosto 1980, indicata invece da due testimoni, fornendo un alibi familiare che nel 1992 portò al suo proscioglimento. Nel 2019, però, l’ex moglie Maurizia Bonini ha riconosciuto il suo volto nelle immagini di un video amatoriale girato alla stazione di Bologna poco prima dell’esplosione che costò la vita a 85 persone, smontando di fatto l’alibi.

Arrestato Paolo Bellini, già condannato all’ergastolo per la strage di Bologna: ha minacciato l’ex moglie, che aveva smontato il suo alibi.
I vagoni del treno Ancona-Chiasso dopo l’attentato (Getty Images).

L’arresto dopo minacce ascoltate nelle intercettazioni

Bellini è finito in carcere perché esisteva il rischio concreto che potesse commettere altri reati. Come emerso da alcune intercettazioni disposte nell’ambito di altri procedimenti, aveva infatti minacciato l’ex moglie, la cui testimonianza è risultata fondamentale per smontare il suo alibi e dunque per la condanna. Non solo: tra i motivi dell’applicazione della misura ci sono anche le minacce pronunciate nei confronti del figlio del magistrato Francesco Caruso, presidente della Corte d’Assise di Bologna, che ha emesso la sentenza di condanna all’ergastolo, mostrando di conoscere la sua professione e la città in cui la esercita. Bellini, che per un certo periodo fu latitante in Sud America, nel 2009 è stato inoltre riconosciuto colpevole dell’omicidio del militante di Lotta Continua Alceste Campanile, avvenuto il 15 giugno 1975, ma prosciolto per prescrizione.

Francesco Paolantoni: biografia e vita privata dell’attore

Francesco Paolantoni, nato a Napoli il 3 marzo 1956, è un attore comico e commediografo. È famoso per le sue interpretazioni comiche e il suo versatile talento nel cinema, in televisione e in teatro.

Francesco Paolantoni: biografia e carriera

Iscrittosi alla Scuola d’arte drammatica del Circolo artistico di Napoli negli Anni 70, ha recitato per una decina d’anni in diverse compagnie teatrali. Nel 1986, con Stefano Sarcinelli, ha portato in scena allo Zelig di Milano lo spettacolo Fame, saranno nessuno. Ha poi partecipato come attore nella commedia La gente vuole ridere di Vincenzo Salemme. Nel frattempo è apparso in diverse trasmissioni televisive tra cui Indietro tutta! di Renzo Arbore, dove ha interpretato Cupido, ma anche in Fate il vostro gioco, Banane e Tirami su. Negli Anni 90 è arrivata la sua consacrazione partecipando ai programmi tv Mai dire Gol, Quelli che il calcio e L’ottavo nano.

Francesco Paolantoni, tra teatro, cinema e tv
Francesco Paolantoni e Mariano Rigillo al Festival del Cinema di Roma nel 2014 (Getty Images).

Con il film Liberate i pesci! (2000) di Cristina Comencini, l’attore ha ottenuto la candidatura al Nastro d’argento come miglior attore non protagonista. Di recente ha partecipato a trasmissioni come Stasera tutto è possibile su Rai 2, dove è ospite dal 2016, e Tale e quale show 2020. L’attore è tornato nella trasmissione di Carlo Conti in coppia con Gabriele Cirilli prendendo parte anche a Tali e quali e Tale e Quale Sanremo.

Francesco Paolantoni: la vita privata

Per quanto riguarda la sua vita privata, Paolantoni non risulta essere sposato, anche se in passato ha avuto una lunga storia durata vent’anni con Paola Cannatello, un’autrice di testi. Napoletana doc, a un passo dalla laurea in Matematica ha deciso di intraprendere la carriera di attrice e autrice di teatro e televisione. Con lui ha firmato diverse trasmissioni, da Una città per cantare con Ron, Lucio Dalla, Gianni Morandi fino a Amici miei con Ron, Francesco De Gregori e Renato Zero.

Robertino Loreti: età, moglie, figli e canzoni del cantante

Tutti lo conoscono semplicemente con il soprannome di Robertino, ma il suo vero nome completo è Roberto Loreti: stiamo parlando del cantante nato il 22 ottobre 1947 (ha dunque compiuto 75 anni) diventato una celebrità nel panorama pop anni ’60 grazie a Un bacio piccolissimo.

Chi è Robertino: la storia e la carriera del cantante

L’artista è nato a Roma in una famiglia piuttosto numerosa (era infatti il quinto di ben 8 figli) e piuttosto umile: proprio alla luce delle condizioni economiche dei genitori si è trovato presto costretto ad andare a lavorare e, giovanissimo, ha iniziato a collaborare come garzone per una pasticceria del quartiere Don Bosco.

I primi contatti con il mondo artistico li ha ottenuti grazie ad un coro rionale con il quale aveva iniziato a cantare, scoprendo di avere una voce intonata e potente; ad ogni modo, il suo esordio nel mondo dello spettacolo l’ha fatto sul grande schermo, entrando a far parte del cast del film Il ritorno di don Camillo al fianco di Fernandel e Gino Cervi.

La sua carriera da cantante ha preso il via quando aveva solo 14, dopo essere stato notato da un talent scount che lo aveva convinto a partire per Copenaghen: qui aveva iniziato a pubblicare i suoi primissimi 45 giri, riscuotendo un buon successo anche in altri paesi del Nord Europa. Nel giro di qualche anno, dopo aver preso parte anche ad una tournée negli Stati Uniti, Robertino riuscì a firmare con l’importante etichetta Carosello, un’opportunità più unica che rara che gli aprì la strada per il Festival di Sanremo.

Nel 1964 ha partecipato dunque alla kermesse con il pezzo Un bacio piccolissimo, che pur non vincendo era arrivato in finale diventando uno dei maggiori successi da classifica di quell’anno. Ancora oggi, Robertino è apprezzatissimo soprattutto in Russia, dove ha pubblicato in anteprima diversi album e 45 giri. Da ormai diversi anni, in ogni caso, ha appeso il microfono al chiodo.

Nel suo curriculum, inoltre, vanta la partecipazione in veste di attore ad un totale di 4 film di cui l’ultimo, La Bolognese, uscito nel 1975.

Gli amori e il dramma familiare

In tempi non sospetti Robertino è stato ospite di Oggi è un altro giorno di Serena Bortone, dove ha raccontato di aver perso un figlio a soli 46 anni a causa di una brutta malattia.

Come riporta TPI, inoltre, dell’artista si sa che è stato sposato due volte e che dal primo matrimonio ha avuto due figli. Il terzo figlio Lorenzo è arrivato con la seconda moglie Laura Rozzo, che aveva conosciuto mentre si trovava all’ippodromo.

Calista Flockhart, chi è la moglie di Harrison Ford

Calista Flockhart, moglie di Harrison Ford, è nata in Illinois l’11 novembre 1964 ed è un’attrice. È famosa per aver interpretato il ruolo di Ally McBeal nell’omonima serie televisiva.

Calista Flockhart: biografia e carriera

Chiamata Calista dalla madre, che si chiama Kay Calista, ha studiato recitazione alla Rutgers University (New Jersey) e, dopo essersi laureata, ha lavorato in vari teatri nelle contee di Cleveland, Louisville, Chicago e Houston. Dopo tre anni ha fatto il suo debutto a Broadway, dove ha interpretato Laura in The Glass Menagerie di Tennessee Williams, ruolo per il quale ha ricevuto diverse candidature a premi teatrali. Nella primavera del 1989 ha fatto la sua prima apparizione televisiva in un ruolo minore in un episodio di Guiding Light. Due anni dopo è apparsa nel film tv Darrow e poi nei film Nudi a New York (1993) e Getting In (1994). La sua prima parte importante in un film è stata in Quiz Show, diretto da Robert Redford nel 1994.

Calista Flockhart, moglie di Harrison Ford, tra cinema e tv
Harrison Ford e Calista Flockhart all’anteprima del nuovo film di Indiana Jones al Festival di Cannes 2023 (Getty Images).

L’anno seguente l’attrice ha conosciuto Dianne Wiest e Faye Dunaway quando è apparsa nel film Drunks. Sono seguite le interpretazioni in The Birdcage, Jane Doe e nella serie tv Ally McBeal. La Flockhart ha recitato nello show fino alla sua cancellazione nel 2002. Quattro anni dopo, nel 2006, è entrata a far parte del cast di Brothers & Sisters, altra fortunata serie televisiva, finché lo show non è stato cancellato nel 2011. Di recente l’attrice è comparsa nella serie tv Supergirl, che si è conclusa nel 2021.

Il matrimonio con Harrison Ford

Dal 2002 la Flockhart è legata sentimentalmente all’attore Harrison Ford, incontrato ai Golden Globe Awards di quell’anno. I due si sono sposati il 15 giugno 2010 in Nuovo Messico e l’unione è stata ufficializzata dal governatore dello Stato Bill Richardson e dal presidente della Corte Suprema Charles W. Daniels. La coppia ha un figlio adottivo, Liam Flockhart Ford, che l’attrice ha adottato alla nascita.

Luigi Calcara, chi è il futuro marito di Valerio Scanu

Dal 2020, Luigi Calcara è fidanzato con il cantante Valerio Scanu. I due sono molto riservati e celebreranno il loro matrimonio il 7 settembre 2023 a Roma.

Chi è Luigi Calcara

Il futuro marito del cantante sardo ha 32 anni. È di origini siciliane, più precisamente di Castelvetrano, ma da anni vive a Roma. Nella capitale insegna come professore e ricercatore all’Università La Sapienza, dove tiene lezioni per il corso di Ingegneria astronautica, elettrica ed energetica. Oltre a questo si sa che Luigi ama trascorrere il suo tempo libero in Sicilia e al mare, passione in comune con il compagno. Scanu ha raccontato al Corriere della Sera come si sono incontrati: «Ci siamo conosciuti a luglio del 2020 dopo che aveva commentato una mia foto su Instagram. Il giorno stesso ci siamo incontrati e da lì è cominciata la relazione. Dopo la proposta, Luigi pensava che ci saremmo sposati nel 2024, con calma, non aveva capito che intendevo farlo subito».

Luigi Calcara, chi è l'ingegnere che sposerà Valerio Scanu
Luigi Calcara e Valerio Scanu (Facebook).

Le nozze con Valerio Scanu

A chiedere la mano del marito è stato lo stesso Scanu che, in modo classico, si è inginocchiato e ha chiesto a Luigi: «Mi vuoi sposare?». Così è stata stabilita la data delle nozze, che sono state organizzate il 7 settembre, giorno in cui avrebbe compiuto gli anni il padre del cantante morto nel 2020 a causa del Covid. I due si uniranno in matrimonio civile a Roma ed è molto probabile che a sposarli sia una loro amica. A ora, per esigenze professionali, Valerio e Luigi vivono separati anche se non molto distanti: Scanu ai Castelli Romani e il compagno nella Capitale. I testimoni di nozze saranno i fratelli, Fabio, per Luigi e Alessandro per Scanu. Per il viaggio di nozze la meta scelta è un posto caldo. E riguardo ai figli, Scanu ha dichiarato: «Non lo escludiamo, ma è ancora presto. Per adesso ci vogliamo prendere cura l’uno dell’altro».

L’Alta velocità si ferma a Ferragosto: treni fino a 80 minuti di ritardo, deviazioni e meno collegamenti

Sarà un Ferragosto di fuoco per tutti i viaggiatori dell’Alta Velocità in partenza dalle regioni del Nord Italia verso le principali stazioni del Meridione: sono infatti previsti importanti disagi su un’ampia fetta della Rete Ferroviaria Italiana, a causa di lavori che interesseranno in particolar modo tre cantieri.

Lavori sulla RFI: previsti ritardi per il periodo di Ferragosto

Sono quattro i giorni da segnarsi a calendario e rispetto ai quali porre particolare attenzione: si tratta del 14, del 15, del 16 e del 17 agosto. Tutto a causa di lavori della RFI nelle stazioni di Sarno, Piacenza e Orte. Sono dunque già da mettere in conto ritardi considerevoli per l’AV, tempi di percorrenza molto più lunghi rispetto al solito, riduzione del numero dei collegamenti giornalieri e deviazioni dei percorsi abituali.

Vale inoltre la pena ricordare che i problemi sulla linea non si limiteranno soltanto a questi quattro giorni: RFI ha scelto di intervenire in maniera sostanziale anche nell’arco temporale che va dal 7 al 18 agosto, con una serie di interventi che, purtroppo, interesseranno anche le linee dei regionali e degli Intercity.

Come riportato anche da Repubblica, saranno giorni da bollino nero, con tempi di percorrenza tra Nord e Sud che si potranno potenzialmente allungare anche di 80 minuti. Il discorso vale tra l’altro sia per Trenitalia sia per Italo, con una drastica riduzione dei treni che collegano Milano e Roma (rispettivamente da 43 a 18 corse e da 33 a 14 corse giornaliere).

Il commento dell’azienda: «Interventi necessari»

Per quanto poco piacevoli per i passeggeri, i lavori previsti fra poco meno di due mesi puntano a «migliorare le prestazioni e garantire elevati standard di sicurezza», come specificato dall’azienda. I cantieri saranno messi in piedi in piena estate proprio allo scopo di «minimizzare i disagi per i cittadini, in particolare i pendolari». Secondo quanto dichiarato al quotidiano di Torino dall’esperto di trasporti Andrea Giuricin «se si vuole migliorare la rete sono lavori che vanno fatti».

Auto esplosa in tangenziale: morto anche il tirocinante Fulvio Filace

Non ce l’ha fatta Fulvio Filace, il giovane studente universitario rimasto gravemente ferito nell’esplosione della Volkswagen Polo, prototipo diesel-elettrico, avvenuta il 23 giugno scorso sulla tangenziale di Napoli. Il venticinquenne, giunto quasi al termine del suo percorso come tirocinante, si trovava in auto con Maria Vittoria Prati, la ricercatrice del CNR deceduta il giorno dopo l’incidente per le gravi ustioni riportate sul 90 per cento del corpo. Il giovane era ricoverato al Centro Grandi Ustionati del Cardarelli di Napoli dove era stato sottoposto a un secondo intervento chirurgico. Ad aggravare il quadro sarebbe stato uno scompenso respiratorio sopraggiunto nella notte, che avrebbe contribuito a causarne la morte.

E' morto nella notte Fulvio Filace, ricoverato all'ospedale Cardarelli. Proseguono le indagini per accertare la dinamica dell'esplosione.
Fulvio Filace (foto Facebook).

Fulvio Filace, la speranza di salvarlo e il peggioramento improvviso

Lo studente 25enne, laureando alla Magistrale di Ingegneria Meccanica che aveva il sogno di lavorare in Ferrari, era stato sottoposto a due interventi chirurgici che avevano riacceso le speranze dei familiari. Anche la prima tac, effettuata poche ore dopo l’incidente, non aveva evidenziato lesioni significative agli organi interni e le condizioni erano apparse stabili. Proprio nella giornata di ieri, mercoledì 28 giugno, Fulvio era stato sottoposto alla seconda operazione di rimozione dei tessuti danneggiati. Nella notte, il peggioramento improvviso prima del decesso. Nel gruppo pubblico il CNR di tutti, il post di cordoglio sui social: «Purtroppo ci ha lasciato anche Fulvio Filace, il tesista coinvolto nel tragico incidente dove ha perso la vita anche Mavi Prati. Un caloroso abbraccio alla famiglia, alle famiglie».

E' morto nella notte Fulvio Filace, ricoverato all'ospedale Cardarelli. Proseguono le indagini per accertare la dinamica dell'esplosione.
Auto CNR esplosa lungo tangenziale di Napoli (foto Facebook).

La vettura prototipo del CNR e l’incidente sulla Tangenziale

Nell’auto su cui viaggiavano Fulvio Filace e Maria Vittoria Prati, era stato installato un kit elaborato da ricercatori dell’Università di Salerno composto da due motori elettrici montati nella parte posteriori. La violenta esplosione è stata immediata. Proseguono le indagini per conoscere le cause che hanno portato alla deflagrazione. Resta ancora da chiarire la natura del contenuto all’interno delle bombole rinvenute nell’abitacolo, anche se Filace, durante le prime operazioni di soccorso, avrebbe fatto riferimento a un forte odore alcolico all’interno del mezzo.

Paolo Mieli e quella strana difesa della ministra Santanchè

In questi giorni una domanda circola insistentemente nei salotti di Roma e i salottini di Milano. Ma perché Paolo Mieli difende così a spada tratta Daniela Santanchè? L’ex direttore del Corriere della sera in più occasioni si è profuso nel gettare acqua sul fuoco della polemica. Lo ha fatto una prima volta a Capri, interloquendo con la ministra che era ospite della rassegna Capri d’autore. «Prendila per il verso giusto, se non ci fosse stata la polemica tanti illustri colleghi non sarebbero corsi qui a sentirti, col vantaggio che l’isola e questa rassegna sono balzati agli onori della cronaca». Una secondo volta in uno dei suoi tanti interventi televisivi (oramai Mieli è a pieno titolo iscritto alla compagnai di giro che popola i vari talk show) stigmatizzando il fatto – e Il Fatto era anche il giornale cui si riferiva – che con tutto quello che succede al mondo la stampa italiana desse enorme risalto alle vicende che riguardano la Pitonessa.

Rilettura critica pure sul suo scoop più famoso

Tanto ardore difensivo ha suscitato non poche chiacchiere. C’è qualcosa che non sappiamo della lunga conoscenza tra il giornalista e la ministra? «Niente di tutto questo», spiega un amico di Mieli. «È che invecchiando a Paolo piace sempre di più recitare la parte del bastian contrario. Lo ha fatto persino col suo scoop più famoso, rileggendo criticamente il giorno della morte di Silvio Berlusconi (qualcosa non torna di quella vicenda) la notizia dell’avviso di garanzia al Cavaliere data dal Corriere in pieno vertice di Pratica di Mare».

LEGGI ANCHE: Santanchè, una Maserati e un appartamento al Pantheon sui conti della Visibilia

Samantha Cristoforetti: età, compagno e figli dell’astronauta

Samantha Cristoforetti, nata a Milano il 26 aprile 1977, è un’astronauta e un’aviatrice italiana. È  stata la prima donna italiana nell’equipaggio dell’Agenzia Spaziale Europea e la prima donna europea comandante della Stazione spaziale internazionale.

Samantha Cristoforetti: biografia e carriera

Nel 1994 ha deciso di approfondire il proprio percorso scolastico trasferendosi in America dove, grazie al programma Intercultura, ha frequentato per un anno la Saint Paul Central High School di Saint Paul, in Minnesota. Dopo una laurea magistrale in Ingegneria meccanica presso l’Università tecnica di Monaco di Baviera, ha iniziato la sua carriera di pilota militare presso l’Accademia Aeronautica di Pozzuoli. Laureatasi successivamente in Scienze Aeronautiche presso il Dipartimento di Scienze Politiche dell’Università Federico II di Napoli, nel maggio 2009 è stata selezionata dall’Agenzia Spaziale Europea (ESA). La prima missione a cui ha preso parte, della durata di circa 6-7 mesi, è denominata ISS Expedition 42/43 Futura e ha previsto, il 23 novembre 2014, il raggiungimento della Stazione spaziale internazionale a bordo di un veicolo Sojuz. Si è trattato della prima missione di una donna italiana nello spazio.

Samantha Cristoforetti tra carriera e vita privata
Samantha Cristoforetti (Getty Images).

Il 3 luglio 2012 l’ESA ha annunciato che l’astronauta italiana è stata selezionata per la missione Futura, una missione dell’ASI di lungo termine sulla Stazione Spaziale Internazionale durata 199 giorni, dal 23 novembre 2014 all’11 giugno 2015. La preparazione per la missione è durata più di 2 anni.. Il 28 maggio 2021 è stato annunciato che Samantha avrebbe preso parte come specialista di missione al volo SpaceX Crew-4, partito il 27 aprile 2022. Il 28 settembre dello stesso anno, è diventata la prima astronauta donna europea a diventare comandante della Stazione spaziale internazionale.

Samantha Cristoforetti: la vita privata

Quando non è in viaggio per lavoro, Samantha vive col compagno Lionel Ferra e i loro due figli, Kelsey Amal di sei anni, e Dorian Lev, di due anni. Entrambi i figli sono nati a Colonia, in Germania, dove la famiglia vive per ragioni di lavoro vicino al centro astronautico dell’ESA. La Cristoforetti parla italiano, tedesco, inglese, francese, nonché il russo, utilizzato nelle comunicazioni tra la stazione spaziale e il centro di controllo a terra al Cosmodromo di Bayqoñyr. L’astronauta, inoltre, sta studiando anche il cinese per una possibile missione spaziale dell’agenzia cinese.

 

Ecuador, lo chef italiano sequestrato è stato liberato: «Sto bene»

Ottime notizie per tutti gli affetti più cari di Panfilo Colonico, lo chef italiano che era stato sequestrato in Ecuador una settimana fa. A 7 giorni dal sequestro, il cuoco è stato finalmente liberato dai suoi rapitori. Ecco le sue dichiarazioni subito dopo la liberazione.

Lo chef italiano Panfilo Colonico liberato dopo 7 giorni di sequestro in Ecuador: «Sto bene» 

L’uomo è uscito da 7 giorni di prigionia con la barba lunga, il volto provato dalla paura, con indosso una canotta nera e un paio di bermuda. Nonostante lo spavento e la preoccupazione, il suo stato di salute è fortunatamente buono. «Sto bene e mi sta ascoltando la polizia. Non è stato un film» sono state le sue prime parole alle autorità che l’hanno soccorso dopo una settimana dal rapimento. In base a quanto riferiscono alcuni testimoni, inoltre, sembra che sia stato lo stesso Colonico a presentarsi nuovamente di fronte al suo ristorante accompagnato da un taxi.

Il mistero sul possibile riscatto

Colonico era stato prelevato di peso dal suo locale di Guayaquil, centro nevralgico dell’economia ecuadoregna, da un gruppo di criminali del posto travestiti da poliziotti. Come riportato dal media Il Centro, non si conoscono i motivi precisi dietro al rapimento, ma sembra che il gesto dei malviventi fosse in qualche modo legato alla riscossione di un importante riscatto, proprio alla luce del fatto che Colonico è fra gli chef più noti del Paese latinoamericano e il suo ristorante, Il Sabore mio, è un locale tra i più rinominati del posto.

Colonico, 49enne e originario di Sulmona, sarebbe a quanto sembra stato lasciato ad un casello dai rapitori. La polizia, nel frattempo sta cercando di ricostruire gli avvenimenti ed è già riuscita ad arrestare due dei cinque presunti responsabili del crimine. Non è per il momento dato sapere se sia stato pagato un riscatto per la sua liberazione.

Laura Efrikian, l’ex moglie di Gianni Morandi truffata: «Rubati 5 mila euro»

Disavventura per Laura Efrikian, l’ex moglie di Gianni Morandi (di fatto la sua prima compagna di vita): la donna ha raccontato in un’intervista al Corriere della Sera di essere stata truffata di recente. Ecco tutto quello che ha dichiarato.

Laura Efrikian vittima della classica truffa degli anziani: ecco cos’è accaduto

La donna, che oggi ha 83 anni, è stata raggirata nel più classico dei modi, ricevendo la telefonata di un finto nipote alla ricerca di denaro. Il malvivente dietro la cornetta ha modificato la propria voce, facendosi passare per il nipote Jacopo, il figlio di Marco Morandi.

Efrikian a proposito ha raccontato, amareggiata: «Suona il telefono fisso. Rispondo. E riconosco la voce concitata di mio nipote Jacopo: “Nonna, papà è nei guai, devi aiutarci, per favore, ora ti spiego ma fai in fretta!”». La voce della persona al telefono era credibile proprio perché modificata («Sono abilissimi», ha commentato l’ex di Morandi), ed è stato proprio questo l’elemento che ha portato la donna a compiere l’errore.

L’ex di Morandi prosegue dunque il suo racconto spiegando qual è stata la richiesta effettuata dal truffatore al telefono: «Mi farfuglia che Marco aveva comprato un costoso macchinario per i concerti, ma il bonifico con cui lo aveva pagato non era arrivato. Che i titolari erano furiosi, pretendevano i soldi e stavano trattenendo mio figlio nei loro uffici, minacciando di portarlo dai carabinieri per la denuncia».

Un altro elemento che ha tratto in inganno la donna, come spesso accade in questi casi, è stato il fatto che la persona al telefono l’avesse invitata a non parlare del fatto a nessuno, per non rovinare la reputazione dell’artista. Alla fine, pressata dall’insistenza della persona al telefono, Laura Efrikian ha purtroppo ceduto i soldi richiesti: «Circa 5 mila euro. Li tenevo in camera mia, chiusi in uno stipetto. Li avevo raccolti vendendo i miei quadri e i miei libri. Servivano per i poveri, da anni faccio la volontaria in Africa. “Così pochi?”, ha esclamato quello che credevo Jacopo. “Non puoi metterci anche dei gioielli, dell’oro?”. “Ma sei matto? Non ne ho!”».

L’intervento dei vicini, la finta telefonata dell’arresto

Laura Efrikian ha così consegnato i soldi a un ragazzo nero che si è presentato alla sua porta. I vicini però hanno assistito alla scena e, insospettiti, hanno scattato una foto al giovane. I truffatori tuttavia sono stati ancor più furbi e hanno chiamato anche questi ultimi, fingendosi carabinieri che avevano “acciuffato” il malvivente. Amaro il commento dell’ex di Morandi, che sulla vicenda ha aggiunto: «Mi sono sentita mortificata, presa in giro. Di colpo vecchia, inutile, rimbambita, anche se non lo sono affatto. Triste. Succede a tanti, ma non mi consola».

Paola Cortellesi: età, marito, figlia e film dell’attrice

Paola Cortellesi, nata a Roma il 24 novembre 1973, è un’attrice, una sceneggiatrice, un’autrice televisiva, una comica e una conduttrice. Affermata nel cinema, ha ricevuto, tra gli altri, un David di Donatello come migliore attrice protagonista per il film Nessuno mi può giudicare.

Paola Cortellesi: biografia e carriera

Dopo un’esperienza televisiva a Mai dire Gol, l’attrice ha debuttato al cinema nel 2000 nel film di Aldo, Giovanni e Giacomo Chiedimi se sono felice. Nel 2004 ha co-condotto il Festival di Sanremo insieme a Simona Ventura, Gene Gnocchi e Maurizio Crozza e, dopo aver recitato in diverse pellicole comiche, nel 2009 è stata nel cast di Due partite, celebre pièce teatrale della regista Cristina Comencini portato al cinema da Enzo Monteleone, con cui ha ottenuto la sua seconda candidatura al Nastro d’argento come migliore attrice non protagonista. Nel 2010 ha recitato in Maschi contro femmine di Fausto Brizzi e l’anno seguente nella commedia Nessuno mi può giudicare di Massimiliano Bruno.

Paola Cortellesi tra vita privata a cinema
Paola Cortellesi al Festival del Cinema di Roma nel 2021 (Getty Images).

Nel 2014 ha preso parte al film Un boss in salotto, insieme a Luca Argentero e Rocco Papaleo, e nello stesso anno è stata anche nel nuovo lavoro di Carlo Verdone Sotto una buona stella, ricevendo una candidatura al David di Donatello e al Nastro d’argento come miglior attrice protagonista. Nel 2015 ha debuttato come sceneggiatrice nel film Scusate se esisto! del marito Riccardo Milani. Negli anni successivi è stata protagonista o co-protagonista di numerosi film, tra cui: Mamma o papà? di Riccardo Milani, La Befana vien di notte di Michele Soavi, Ma cosa ci dice il cervello di Riccardo Milani e Come un gatto in tangenziale dello stesso regista. Grazie a questo film, l’attrice si è aggiudicata il Nastro d’argento alla migliore attrice in un film commedia, il Globo d’oro alla miglior attrice e il Ciak d’oro per la migliore attrice protagonista.

Paola Cortellesi, tra cinema e vita privata con il marito Riccardo Milani
Paola Cortellesi e Riccardo Milani al Festival del Cinema di Roma nel 2020 (Getty Images).

Paola Cortellesi: marito e figlia

L’attrice è sposata con il regista Riccardo Milani che l’ha diretta in diversi film per il cinema. I due hanno celebrato il loro matrimonio il 1 ottobre 2011 dopo nove anni di fidanzamento. La coppia ha una figlia, Laura, nata nel 2013.

Helbiz, tutte le attività italiane in caduta libera

Si sta chiudendo malissimo l’avventura italiana di Helbiz, la società dell’imprenditore siciliano con propaggini newyorchesi Salvatore Palella, famosa per aver inondato le città di monopattini. E per aver successivamente diversificato dalla mobilità alla gastronomia (consegna a domicilio di piatti gourmet) e ai diritti tivù. Tutte le attività, sono in caduta libera, sommerse dai debiti verso i fornitori. Così come il titolo, che al Nasdaq ha praticamente azzerato il suo valore. Anche la diversificazione nel calcio si è rivelata un disastro, con la Lega di serie B costretta a rescindere il contratto per inadempienza sui pagamenti, e la piattaforma zavorrata da costi di gestione insostenibili. In fuga i manager a cominciare dall’ad Matteo Mammì, ex Sky, che dal primo gennaio dello scorso anno aveva aggiunto alla responsabilità sulle attività italiane quelle sul Helbiz Emea, la divisione che raggruppa Europa, Medio Oriente e Africa.

Helbiz, tutte le attività italiane in caduta libera
Matteo Mammì (Imagoeconomica).

 

Chi era Maria Michelle Causo, la giovane uccisa e gettata in un carrello della spesa

Una ragazza come tante altre, una studentessa del liceo psicopedagogico Vittorio Gassman, liceo di quartiere situato proprio a poche centinaia di metri dallo stesso luogo in cui Maria Michelle Causo è stata ritrovata priva di vita. A ucciderla sarebbe stato il suo fidanzato, anche lui diciassettenne, lo stesso ragazzo che un passante ha notato mentre trasportava il cadavere chiuso in un bustone nero dentro un carrello della spesa. Mentre proseguono le indagini per ricostruire la dinamica di quanto accaduto, emergono ulteriori dettagli: secondo quanto diffuso dal Corriere Adriatico, si fa strada l’ipotesi che Maria fosse incinta e sia stata uccisa dopo una presunta lite.

Si sospetta che la giovane, il cui cadavere è stato ritrovato dentro un carrello della spesa vicino ai rifiuti, fosse incinta.
RIS, Carabinieri (Getty Images)

Maria Michelle Causo uccisa dopo una presunta lite

Dopo l’allarme dato da un passante, attorno alle 15 della giornata di ieri mercoledì 28 giugno, insospettito dalla vista di un ragazzo che trasportava un bustone nero da cui fuoriusciva del liquido, gli agenti della Polizia di Stato della Squadra Mobile e della Scientifica, sono giunti sul posto per effettuare i rilievi. Il fidanzato di Maria, originario dello Sri Lanka ma nato a Roma, è stato ascoltato in Questura. La sua posizione è al vaglio dell’Autorità Giudiziaria.

Gli amici di Michelle «E’ un uomo morto»

La notizia del terribile omicidio si è diffusa velocemente a Primavalle, dove sono accorsi gli amici di Michelle Causo che, come riportato da Il Corriere, hanno dichiarato: «Non sappiamo nulla. L’unica cosa certa è che il killer non avrà una vita facile in galera. E che se esce dopo tre o trent’anni, quando sarà, sarà comunque un uomo morto». Intanto sono stati acquisiti i telefonini della vittima e del sospettato per analizzare il contenuto dei messaggi sui social e sulle diverse chat.

 

Sottomarino Titan, recuperati presunti resti umani tra i detriti

Probabili resti umani fra i rottami del Titan. La Guardia costiera americana ha annunciato il recupero di alcuni pezzi del sottomarino della OceanGate imploso durante una spedizione verso il relitto del Titanic, assieme a cui ci sarebbero anche parti dei cinque passeggeri morti nella tragedia. Sebbene sia difficile stabilire di quali sezioni del sommergibile si tratti, i media canadesi ritengono possano appartenere allo scafo e al muso anteriore. Attualmente si trovano a Saint John of Newfoundland, sulla costa est del Canada, ma presto partiranno per gli Usa dove saranno sottoposti ad analisi specifiche. «Potrebbero fornire elementi decisivi per comprendere cosa sia realmente accaduto e quali siano le cause di questa tragedia», ha dichiarato Jason Neubauer che sta conducendo le indagini sull’incidente. «C’è però ancora molto lavoro da fare».

Potenziali resti umani fra i rottami del sottomarino Titan. Nuove analisi potrebbero aiutare a comprendere cosa è successo nell’implosione.
La Guardia costiera Usa al lavoro per trovare i resti del sottomarino Titan (Getty Images).

Sottomarino Titan, terminate le operazioni in mare aperto

La notizia del ritrovamento di potenziali resti umani arriva a una settimana esatta dalla conferma della tragica implosione del Titan. L’operazione di recupero di alcuni rottami del sottomarino è stata possibile grazie al robot subacqueo teleguidato (Rov) della Pelagic Research Services, che ha schierato i suoi mezzi per scansionare il fondale marino. «Abbiamo terminato con successo le operazioni offshore», ha spiegato ad Afp il portavoce Jeff Mahoney. «È stata un’operazione rischiosa sia per noi sia per la strumentazione». La sua squadra ha lavorato giorno e notte per un’intera settimana, cercando di ottimizzare i tempi ed evitare di perdere prove cruciali per la soluzione del caso. Come riporta la Cnn, la società sta preparando anche una conferenza stampa presso la sua base operativa di East Aurora, nello Stato di New York.

Intanto il Canada’s Transportation Safety Board (Tsb) ha ultimato il suo lavoro sulla Polar Prince, nave madre che ha trasportato il sottomarino Titan nell’Atlantico. I suoi investigatori hanno infatti ascoltato l’equipaggio dell’imbarcazione e hanno sequestrato il registratore di dati di viaggio. Il Tsb inoltre ha affermato di aver «ispezionato, documentato e catalogato» tutti i materiali prelevati dal luogo dell’incidente prima di consegnarli alle autorità americane. Anche in questo caso, come ha anticipato la Cnn, è prevista una conferenza pubblica in cui verranno presentati gli ultimi aggiornamenti.

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Benji e Fede, Benjamin risponde a Federico: «Spero di tornare al rapporto di un tempo»

Benjamin Mascolo risponde alle dichiarazioni rilasciate da Federico Rossi che ha parlato per la prima volta della loro separazione artistica.

Benjamin risponde a Federico di Benji e Fede

I due artisti avevano fondato il duo musicale Benji e Fede a Modena nel 2010 e si sciolsero artisticamente nel 2020, ma nessuno dei due aveva mai rivelato i dettagli fino all’ultima intervista, quando Fede ha affermato che fu di Benjamin la decisione di interrompere la collaborazione professionale: «Ero in studio, un giorno Benji arriva e mi dice che non riesce più a stare dentro a questo rapporto». A queste dichiarazioni, Benjamin Mascolo ha deciso di rispondere con alcune storie su Instagram in cui ha espresso la speranza di ripristinare il rapporto con l’ex collega.

Federico Rossi e Benjamin Mascolo (Instagram).

«Spero si possa tornare ad avere un rapporto di fratellanza»

Con una serie di storie, Mascolo si rivolge ai suoi fan: «In tanti di voi mi state girando questa intervista. Per sapere se è vero, per un confronto o anche per criticarmi. Lo capisco assolutamente e lo metto in conto. Negli ultimi tempi ne ho parlato qui sui social, non vengo dal miglior periodo della mia vita. Ho capito di aver commesso tanti errori e ferito persone a cui volevo bene». E ancora: «La decisione non è stata mia, ha scelto lui. Mi sono colpevolizzato tantissimo per alcuni miei atteggiamenti, ma per la mia rinascita mi piace pensare che non ho mai agito con l’intento di ferire qualcuno, ma al contrario la prima vittima di me stesso sono sempre io. Credo e spero di aver fatto anche tante cose buone e positive in questi anni per le persone importanti nella mia vita. In questa rinascita mi piace pensare che le cose buone che ho fatto non vengano dimenticate né cancellate. Anzi, concentrandoci su quello che di buono è stato fatto insieme, spero si possa tornare ad avere il rapporto di fratellanza che c’è sempre stato».

Russia, Moscow Times: «Arrestato il generale Surovikin»

Mentre Yevgeny Prigozhin, almeno secondo quanto dichiarato da Aleksandr Lukashenko, ha scelto la strada dell’esilio (tutt’altro che dorato, visto che si troverebbe di fatto rinchiuso in un hotel e con la vita appesa a un filo) in Bielorussia, a Mosca sono cominciati i regolamenti di conti dopo la rivolta della Wagner di sabato 24 giugno. Stando al Moscow Times, che cita due fonti vicine al ministero della Difesa, il generale Sergei Surovikin sarebbe stato arrestato. L’unica certezza è che il ‘macellaio di Aleppo’, solo uno dei suoi soprannomi, non si vede più in pubblico dal giorno della cosiddetta ‘marcia per la giustizia’ dei mercenari e come ha scritto Alexei Venediktov, caporedattore della radio Ekho Moskvy  (emittente chiusa da Mosca poche settimane dopo l’invasione dell’Ucraina), da quattro giorni non  ha contatti con la famiglia. A parlare di arresto è stato anche il blogger pro-Cremlino Vladimir Romanov secondo il quale Surovikin da domenica sarebbe detenuto nel centro di detenzione Lefortovo di Mosca.

Russia, Moscow Times: «Arrestato il generale Surovikin»
Sergei Surovikin con il ministro della Difesa Sergei Shoigu (Getty Images).

Il generale sarebbe stato a conoscenza del piano della Wagner

L’accusa, sempre secondo le fonti sentite dal Mt, è di aver appoggiato Prigozhin nella rivolta e così, testuale, «l’hanno preso per le palle». Già martedì il New York Times, citando i Servizi Usa, aveva rivelato come il generale fosse a conoscenza del piano del capo della Wagner. Insinuazioni e voci che il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov ha liquidato come «pettegolezzi». La versione fatta trapelare dal Cremlino è che Putin semplicemente si è rifiutato di cedere alle richieste di Prigozhin per un rimpasto ai vertici dell’esercito russo, scartando ogni ipotesi di tentato golpe con appoggi nell’esercito. Surovikin aveva guidato le forze russe in Ucraina per tre mesi, tra ottobre 2022 e gennaio 2023, fino a quando non è stato sostituito dal capo di stato maggiore Valery Gerasimov. Un cambio repentino che in Occidente era stato letto come il risultato della lotta di potere in seno ai vertici dell’esercito e l’apertura di una nuova fase dell’offensiva di Mosca. Ma anche come un sostanziale segnale di debolezza del Cremlino. Gerasimov infatti, al contrario di Surovikin, non ha esperienza diretta sul campo ma è da sempre un fedelissimo di Putin.

Russia, Moscow Times: «Arrestato il generale Surovikin»
Putin e Surovikin (Getty Images).

Prigozhin aveva pianificato di catturare Shoigu e Gerasimov

Non solo. Il piano originale di Prigozhin come ha scritto il Wall Street Journal prevedeva la cattura del ministro della Difesa Sergei Shoigu e il capo di stato maggiore Gerasimov durante una visita programmata nelle regioni confinanti con l’Ucraina. Sia l’Fsb russo sia le intelligence occidentali lo hanno però scoperto grazie a intercettazioni e immagini satellitari. Prigozhin è stato così costretto a improvvisare un piano B venendo allo scoperto prima del previsto. Proprio l’accelerazione potrebbe aver portato al fallimento della marcia su Mosca. In particolare i Servizi Usa a metà giugno, secondo il Washington Post, avevano ricevuto informazioni sul’ammutinamento senza però averne ben chiara la tempistica. E il 21 giugno, ha riportato il Nyt, solo tre giorni prima della presa di Rostov, avevano informato anche la Casa Bianca della imminente rivolta. A sua volta, secondo la Cnn, Wasgington ha condiviso informazioni classificate solo con il Regno Unito e la Francia esortando le autorità ucraine a non sfruttare la situazione attaccando il territorio russo

 

Quotidiani Gedi del Nord-Est a Marchi, come cambia l’informazione locale

Quotidiani Gedi del Nord-Est, atto finale. La cordata di imprenditori veneti che fa capo a Enrico Marchi, il finanziere di Conegliano presidente di Banca Fimit e di Save, la società che controlla gli aeroporti di Venezia, Verona e Treviso, ha completato la due diligence dei bilanci delle testate, e si sta già lavorando alle cessioni dei rami d’azienda e a ridefinire i vari contratti di service. Salvo sorprese dell’ultima ora, entro la fine di luglio il passaggio dei giornali ex Finegil ora di proprietà della Exor di John Elkann sarà cosa fatta. Prezzo della transazione: tra i 38 e i 40 milioni di euro, che è quello che più o meno di proponeva di portare a casa il venditore.

Quotidiani Gedi del Nord-Est a Marchi, come cambia l'informazione locale
Enrico Marchi (Imagoeconomica).

Piano editoriale aperto all’innovazione digitale, storico punto debole

Per Il Mattino di Padova, La Nuova Venezia, La Tribuna di Treviso, il Corriere delle Alpi di Belluno, Il Messaggero Veneto di Udine e Il Piccolo di Trieste si volta dunque pagina. Marchi nel frattempo si sta occupando del management della nuova società che li gestirà. Nulla trapela, se non l’intenzione di prendere manager di primissimo livello con esperienza nel settore, e quella di adottare un piano editoriale aperto all’innovazione digitale, da sempre un punto debole dell’informazione locale.

Battuti la Sae di Alberto Leonardis e il gruppo Caltagirone

L’iniziativa del patron di Fimit, che quei giornali ha fortemente voluto tanto da mettere fin da subito fuorigioco la concorrenza della Sae di Alberto Leonardis e addirittura gli appetiti del gruppo Caltagirone che non avrebbe disdegnato affiancare al Gazzettino che già possiede anche i giornali ex Finegil, ha ingenerato una sorta di effetto domino nel panorama dell’informazione veneta.

Quotidiani Gedi del Nord-Est a Marchi, come cambia l'informazione locale
Alberto Leonardis di Sae (Imagoeconomica).

Athesis, tra i 15 e i 18 milioni per rilevare la Gazzetta di Mantova

Infatti si è mosso anche il gruppo Athesis, la società posseduta dalle associazioni Industriali di Verona e Vicenza che controlla l’Arena, Il Giornale di Vicenza e Bresciaoggi, che ha recapitato a Gedi un’offerta per rilevare la storica Gazzetta di Mantova, uno dei più antichi quotidiani italiani. Lo ha fatto mettendo sul piatto una cifra tra i 15 e i 18 milioni di euro, comprensiva anche di due immobili (il palazzo che ospita la redazione e un capannone industriale dismesso che fungeva da tipografia di Gedi per il Nord), e battendo sul filo di lana la concorrenza della locale Confagricoltura che ora sta puntando tutto sull’acquisto di un’altra testata della casa editrice di Elkann, la Provincia Pavese, come capofila di una cordata che vede al suo fianco alcuni produttori agricoli locali.

Roma, 17enne uccisa a coltellate e gettata in un carrello della spesa accanto ai rifiuti

Voleva gettarla tra i rifiuti, sbarazzandosi del corpo dopo averlo messo dentro un sacco della spazzatura, ma qualcosa è andato storto. Il ragazzo minorenne che a Primavalle, nella giornata di ieri mercoledì 28 giugno, sarebbe stato visto trasportare il cadavere di una 17enne uccisa a coltellate, Michelle Maria Causo, non è passato inosservato. La scena è stata notata da un passante che, insospettitosi, ha subito allertato il numero di emergenza 112.

Nel quartiere Primavalle, è stato ritrovato il cadavere di una 17enne chiuso in una busta e gettato dentro un carrello della spesa.
Numero di emergenza 112 (Getty Images)

Il cadavere ritrovato dentro un carrello della spesa

Ad attirare l’attenzione della persona che ha dato l’allarme, attorno alle 15 di ieri, sono stati due elementi: lo strano liquido che colava dalla busta e l’odore forte che quel sacco nero emanava. Secondo le prime ricostruzioni, l’uomo avrebbe riferito di aver visto il «ragazzo scendere con un carrello della spesa con dentro un bustone nero dei rifiuti da cui colava del liquido» e da cui si avvertiva «un odore forte». Gli inquirenti sono al lavoro per capire il possibile coinvolgimento di un ragazzo straniero, anche lui 17enne, lo stesso che sarebbe stato notato mentre usciva dallo stabile con il carrello della spesa grondante di sangue.

Il ritrovamento del carrello con dentro il corpo 

Una volta giunti sul posto, gli agenti della polizia hanno trovato alcune macchie di sangue che partivano da un portone di un palazzo e conducevano fino a un cassonetto in via Stefano Borgia, una strada popolare del quartiere Primavalle. Tra le ipotesi al vaglio, vi sarebbe quella secondo la quale il giovane avrebbe tentato di gettare tra i rifiuti il cadavere della vittima, senza riuscirci. Il corpo sarebbe stato ritrovato nel carrello vicino al muro di cinta di un parco, accanto ai cassonetti. Il giovane è stato fermato e interrogato: il sospetto è che la 17enne fosse morta da qualche giorno. Le autorità hanno disposto l’autopsia.

Disastro a Cloudy Mountain stasera su Tv8: trama, cast e curiosità

Stasera 29 giugno 2023 alle ore 21.30 andrà in onda sul canale Tv8 il film intitolato Disastro a Cloudy Mountain. Si tratta di una pellicola che ha debuttato nell’anno 2021 ed è una produzione totalmente cinese. A dirigere questo progetto ci ha pensato Li Jun mentre la sceneggiatura è stata scritta a quattro mani dal regista stesso e da Sha Song. All’interno del cast del film ci sono attori molto famosi in Asia, specialmente in Cina, come Yilong Zhu, Zhi-Zhong Huang, Shu Chen e Junyan Jiao.

Disastro a Cloudy Mountain è il film che andrà in onda stasera 29 giugno 2023 su Tv8: ecco trama, cast e curiosità.
L’astro nascente del cinema cinese Zhu Yilong (Getty Images).

Disastro a Cloudy Mountain, trama e cast del film in onda stasera 29 giugno 2023 su Tv8

La trama del film ruota intorno alle vicende di due operai, Hong Yunbing (Zhi-Zhong Huang) e suo figlio Hong Yizhou (Yilong Zhu). Gli operatori delle infrastrutture guidati da Lu Xiaojin (Junyan Jiao) vengono informati che sta per accadere un disastro di dimensioni colossali. Difatti, a causa del cambiamento climatico, nella città di Yunjiang sta per crollare un tunnel costruito nell’arco di 10 anni. Il tunnel aveva il compito di agevolare i trasporti, permettendo all’alta velocità di arrivare in città, ma ora potrebbe soltanto rappresentare una minaccia per i 160.000 abitanti del luogo. Infatti, il cambiamento climatico ha compromesso la stabilità dell’area geologica e il tunnel non è affatto sicuro. Ecco perché i due operai, padre e figlio, si impegnano per comunicare l’informazione agli organi competenti e sperare in un aiuto.

Aiuto che però tarda ad arrivare, visto che il tunnel è una costruzione imponente e ha richiesto molto tempo per essere completato. Hong Yunbing e suo figlio Hong Yizhou, comunque, non vogliono più aspettare: sono in gioco 160.000 vite e il loro obiettivo è metterle tutte in salvo. In un primo momento potrebbe sembrare un’impresa impossibile, anche perché con il tempo che avanza le condizioni del tunnel diventano sempre più critiche e l’intera zona potrebbe essere vittima del disastro da un momento all’altro. Tuttavia, grazie al loro spirito di sacrificio e alla loro forza di volontà, i due operatori si impegneranno per salvare la vita di chiunque, sforzandosi affinché l’area venga messa in sicurezza prima dell’arrivo delle autorità competenti.

Disastro a Cloudy Mountain, 4 curiosità sul film 

Disastro a Cloudy Mountain, un attore protagonista è una star in Cina

L’attore protagonista di Disastro a Cloudy Mountain Zhu Yilong è una vera e propria star in Cina. Negli ultimi tempi la sua popolarità è salita e ha guadagnato consensi tra il pubblico e la critica specializzata grazie alla sua interpretazione del film Only The River Flows, presentato anche all’ultimo festival di Cannes nella sezione Un Certain Regard. Inoltre, nel 2022, l’attore ha vinto l’ambito premio Golden Rooster Award come Miglior attore per la sua interpretazione nella produzione Lighting Up Stars.

Disastro a Cloudy Mountain è il film che andrà in onda stasera 29 giugno 2023 su Tv8: ecco trama, cast e curiosità.
L’attore protagonista e star in Cina Zhu Yilong (Getty Images).

Disastro a Cloudy Mountain, gli incassi del film sono stati abbastanza buoni

Gli incassi del film sono stati abbastanza buoni. Infatti, secondo i dati riportati dal portale online Movieplayer.it, la pellicola ha ottenuto in totale al botteghino circa 58 milioni di dollari americani. In definitiva, si tratta di un incasso di tutto rispetto per una produzione completamente cinese.

Disastro a Cloudy Mountain, un progetto che esalta il popolo cinese

Se il botteghino è stato benevolo con questo film, la critica l’ha giudicato negativamente per la sua trama. Nel corso del film non vengono mai approfondite del tutto le emozioni e le sensazioni dei protagonisti principali, che risultano essere dei personaggi che compiono azioni in modo meccanico. Ecco perché la critica, specialmente occidentale, ha bocciato il film etichettando alcune scene come mera propaganda volta a elogiare lo spirito d’iniziativa cinese.

Disastro a Cloudy Mountain, un premio ambizioso vinto in patria

In patria tale produzione ha avuto ottimi risultati. Il film ha vinto il noto premio cinese Golden Angel Awards come Miglior lavoro cinematografico del paese. Un orgoglio e un riconoscimento che ha fatto felici i membri del progetto, sia della troupe che del cast di attori.

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