Quotidiani Gedi del Nord-Est a Marchi, come cambia l’informazione locale

Quotidiani Gedi del Nord-Est, atto finale. La cordata di imprenditori veneti che fa capo a Enrico Marchi, il finanziere di Conegliano presidente di Banca Fimit e di Save, la società che controlla gli aeroporti di Venezia, Verona e Treviso, ha completato la due diligence dei bilanci delle testate, e si sta già lavorando alle cessioni dei rami d’azienda e a ridefinire i vari contratti di service. Salvo sorprese dell’ultima ora, entro la fine di luglio il passaggio dei giornali ex Finegil ora di proprietà della Exor di John Elkann sarà cosa fatta. Prezzo della transazione: tra i 38 e i 40 milioni di euro, che è quello che più o meno di proponeva di portare a casa il venditore.

Quotidiani Gedi del Nord-Est a Marchi, come cambia l'informazione locale
Enrico Marchi (Imagoeconomica).

Piano editoriale aperto all’innovazione digitale, storico punto debole

Per Il Mattino di Padova, La Nuova Venezia, La Tribuna di Treviso, il Corriere delle Alpi di Belluno, Il Messaggero Veneto di Udine e Il Piccolo di Trieste si volta dunque pagina. Marchi nel frattempo si sta occupando del management della nuova società che li gestirà. Nulla trapela, se non l’intenzione di prendere manager di primissimo livello con esperienza nel settore, e quella di adottare un piano editoriale aperto all’innovazione digitale, da sempre un punto debole dell’informazione locale.

Battuti la Sae di Alberto Leonardis e il gruppo Caltagirone

L’iniziativa del patron di Fimit, che quei giornali ha fortemente voluto tanto da mettere fin da subito fuorigioco la concorrenza della Sae di Alberto Leonardis e addirittura gli appetiti del gruppo Caltagirone che non avrebbe disdegnato affiancare al Gazzettino che già possiede anche i giornali ex Finegil, ha ingenerato una sorta di effetto domino nel panorama dell’informazione veneta.

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Alberto Leonardis di Sae (Imagoeconomica).

Athesis, tra i 15 e i 18 milioni per rilevare la Gazzetta di Mantova

Infatti si è mosso anche il gruppo Athesis, la società posseduta dalle associazioni Industriali di Verona e Vicenza che controlla l’Arena, Il Giornale di Vicenza e Bresciaoggi, che ha recapitato a Gedi un’offerta per rilevare la storica Gazzetta di Mantova, uno dei più antichi quotidiani italiani. Lo ha fatto mettendo sul piatto una cifra tra i 15 e i 18 milioni di euro, comprensiva anche di due immobili (il palazzo che ospita la redazione e un capannone industriale dismesso che fungeva da tipografia di Gedi per il Nord), e battendo sul filo di lana la concorrenza della locale Confagricoltura che ora sta puntando tutto sull’acquisto di un’altra testata della casa editrice di Elkann, la Provincia Pavese, come capofila di una cordata che vede al suo fianco alcuni produttori agricoli locali.

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