Daily Archives: 20 Giugno 2023

Denny Pruscino morto in carcere di infarto: nel 2011 uccise il figlio

L’ergastolano si è sentito male subito dopo una partita di calcetto durante l’ora d’aria. Denny Pruscino, 42enne detenuto del Due Palazzi di Padova, è stato immediatamente soccorso e portato in infermeria. Nonostante la chiamata tempestiva al Suem 118,  l’uomo è arrivato in ospedale in gravissime condizioni, morendo poco dopo il trasporto.

L'ergastolano, detenuto al Due Palazzi di Padova, aveva appena terminato di giocare a calcetto durante l'ora d'aria. Inutili i soccorsi.
Denny Pruscino (foto Facebook)

Denny Pruscino morto dopo una partita di calcetto 

Pruscino si trovava in carcere per scontare la condanna all’ergastolo per l’omicidio del piccolo Jason, il figlio nato dalla moglie, Katia Reginella. All’epoca dei fatti, i tre abitavano a Piane di Morro, frazione di Folignano, in provincia di Ascoli Piceno. Il delitto è avvenuto tra il 23 e il 24 giugno del 2011: secondo quanto ricostruito, quel giorno il piccolo Jason, che aveva solo due mesi di vita, piangeva insistentemente. Il padre l’avrebbe così ucciso dopo averlo preso e scagliato più volte contro il divano.

Un omicidio che scosse l’opinione pubblica

Dopo l’omicidio, il corpicino del piccolo Jason venne messo in un sacchetto e abbandonato dai genitori vicino a un bidone dell’immondizia. Si sospetta che il neonato respirasse ancora quando venne gettato accanto ai rifiuti. I giudici hanno condannato anche la moglie Katia, ritenuta colpevole di omicidio volontario per non aver impedito la terribile fine del figlio.

Verona, donna di 49 anni accoltella e uccide il compagno durante una lite

L’omicidio è avvenuto nel pomeriggio a San Bonifacio, nel Veronese, dove una donna di 49 anni ha accoltellato alla schiena il compagno 46enne durante un litigio, forandogli un polmone e causandone la morte. Vania Bonvicini, questo il nome della donna fermata, è ora accusata di omicidio volontario.

A San Bonifacio, una donna ha accoltellato il compagno durante un litigio. L'autrice del delitto è accusata di omicidio volontario.
112 (via Getty Images).

Donna accoltella il compagno durante una lite

Secondo le prime ricostruzioni, risulterebbe che, proprio ieri, i carabinieri fossero stati chiamati in seguito a una lite familiare. Vicino all’abitazione in cui è avvenuto l’omicidio, in via Aleardi, vive l’anziana madre della vittima, che, disperata, ha cercato ripetutamente di avvicinarsi al corpo del figlio, in quel momento riverso in mezzo alla strada e coperto da un telo. L’uomo, Maurizio Tessari, svolgeva come mestiere quello di carpentiere.

Abbiategrasso, lo studente che accoltellò la professoressa è stato bocciato ed espulso

La decisione è stata presa dal consiglio di istituto all’unanimità: il ragazzo è stato escluso dallo scrutinio, perdendo l’ammissione al prossimo anno scolastico. La famiglia, che ha ricevuto la notifica del provvedimento, farà ricorso. Lo studente 16enne che il 29 maggio ha accoltellato la sua professoressa di italiano e storia, Elisabetta Condò, è stato infatti bocciato ed espulso dal liceo scientifico Alessandrini di Abbiategrasso.

Lo studente che il 29 maggio accoltellò la sua professoressa di storia è stato bocciato ed espulso liceo scientifico Alessandrini.
Scuola (Getty Images).

Bocciato ed espulso lo studente del liceo scientifico Alessandrini 

La volontà di procedere con l’allontanamento dello studente era già stata manifestata dal preside Michele Raffaeli, che aveva fatto riferimento, sin dal primo momento, al regolamento della scuola, secondo il quale lo studente responsabile di reati perseguibili per legge è sottoposto ad allontanamento. La famiglia del 16enne tuttavia non è d’accordo con le decisioni prese dall’istituto scolastico, almeno per quanto riguarda la bocciatura: il profitto dello studente era buono, motivo per cui i genitori hanno annunciato il ricorso.

La famiglia contesta la bocciatura dello studente

L’avvocato Stefano Rubio, che assiste la famiglia del ragazzo, ha dichiarato al Corriere della Sera: «Aveva la media del 9 in fisica e dell’8 in matematica: è arrivato secondo ai giochi matematici dell’istituto. L’unica insufficienza era in storia, con la professoressa in questione. La decisione è stata presa dal consiglio di istituto, che non è formato dai suoi insegnanti e, in via riservata, abbiamo saputo che la decisione non è stata condivisa da tutti loro. Il ragazzo, che è ancora sotto osservazione psicologica, non sarebbe comunque mai tornato in quella scuola. La bocciatura e l’allontanamento renderanno più difficile un inserimento futuro in classe, tra l’altro con ragazzi più piccoli».

Taylor Swift torna in Italia: sarà in concerto a Milano il 13 luglio 2024

I fan di tutto il mondo esultano e con essi anche quelli italiani: Taylor Swift ha annunciato le date dell’Eras Tour, una serie di concerti internazionali che porterà la celebre e amata popstar anche in Europa. E c’è anche una data in Italia: Taylor Swift sarà a Milano, allo Stadio San Siro, il 13 luglio 2024. I fan italiani sono già in delirio e sui social, soprattutto su Twitter, hanno dato sfogo a tutta la propria gioia. L’artista ritorna in Italia dopo 13 anni. La prima e unica volta, infatti, è stata il 15 marzo del 2011, sempre a Milano ma al Mediolanum Forum di Assago.

Taylor Swift tornerà in Italia dopo 13 anni: sarà allo Stadio San Siro
Taylor Swift durante una data in Texas, il 31 marzo del 2023 (Getty).

Taylor Swift: «Scusatemi, ho qualcosa da dire»

L’annuncio è arrivato sui social. Taylor Swift ha scritto: «Scusatemi, ciao, ho qualcosa da dire. Non vedo l’ora di vedere molti di voi all’Eras Tour il prossimo anno in queste date internazionali». E nella foto allegata c’è il calendario. Inserite le date del 2023, che porteranno la cantante in quattro città del Centro e del Sud America: Città del Messico, Buenos Aires, Rio de Janeiro e San Paolo, per un totale di 12 concerti. Poi si passa al 2024. Il tour parte da Tokyo, capitale del Giappone a febbraio, passando per Melbourne e Sidney in Australia, Singapore, Parigi, Stoccolma, Lisbona, Madrid, Lione, Edimburgo, Liverpool, Cardiff, Londra, Dublino, Amsterdam e Zurigo prima di arrivare a Milano. A chiudere il cerchio saranno Gelsenkirchen, Amburgo, Monaco di Baviera, Varsavia, Vienna e ancora Londra.

Taylor Swift a Milano: è già attesa per i biglietti

Il problema saranno i biglietti. Taylor Swift vuole evitare quanto accaduto lo scorso anno negli Stati Uniti, quando il sistema di Ticketmastersocietà che ha gestito la vendita dei tagliandi, è più volte andato in tilt a causa delle numerose richieste. Oltre 3 milioni e mezzo di persone hanno tentato di acquistare un posto per una delle date americane. In migliaia non ci sono riusciti, nonostante la registrazione e la prevendita. L’alta richiesta ha favorito la vendita illegale e alcuni biglietti sono stati acquistati anche a cifre superiori ai 20 mila dollari. In Italia è Ticketone a gestire la vendita e ha attivato una sala d’attesa virtuale in cui i fan potranno riversarsi fino a venerdì 23 giugno alle 23.59, prima dell’apertura delle prevendite.

Taylor Swift tornerà in Italia dopo 13 anni: sarà allo Stadio San Siro
La cantante americana Taylor Swift durante uno dei concerti del suo tour (Getty).

Alberobello, lotta al randagismo: se adotti un cane non paghi la Tari

Ad Alberobello, Comune della città metropolitana di Bari di circa 10 mila abitanti, la lotta al randagismo passa dal pagamento della Tari. Il Consiglio comunale ha deliberato, in via sperimentale e con validità già dall’anno in corso, di non far pagare la tassa sui rifiuti a chi deciderà di adottare un cane randagio. L’esenzione è totale, basterà scegliere uno dei cani di proprietà del Comune, attualmente ospitati nelle strutture municipali. La valenza della delibera è duplice: da una parte si punta a svuotare i canili, dall’altra a evitare gli abbandoni. Per questo è stato deciso di dire sì al nuovo regolamento proprio a inizio estate.

Il Comune di Alberobello vuole agevolare chi adotta esentando le famiglie dal pagamento della tassa sui rifiuti
Due cani in un canile (Getty).

Adotta e non paghi la Tari: già accaduto a Bisceglie e Locorotondo

Pur sembrando un provvedimento originale e fuori dagli schemi, non è la prima volta che accade. Nel 2018 a Locorotondo, sempre nella città metropolitana di Bari, è stata approvata una delibera identica. Nel 2016 a Bisceglie, in provincia di Barletta-Andria-Trani, ancora una volta in Puglia, l’amministrazione comunale ha deliberato un regolamento simile. Si prevedevano sconti fino a 5 mila euro sulle tasse comunali per chi adottava un cane. Ma si parlava esclusivamente di animali adulti e non di cuccioli. Alberobello vuole diventare un modello nella lotta al randagismo e nei mesi scorsi ha anche aderito alla Rete felina di Puglia, per censire i gatti sul territorio.

In Puglia spese veterinarie gratis per chi adotta

La Puglia, in tal senso, è una delle Regioni più attente alle esigenze degli animali domestici e dei randagi. Dal 2020, ad esempio, è in vigore una legge contro il randagismo che prevede cure veterinarie gratuite a chi adotta, oltre al libero accesso con i propri animali in tutti i negozi e sui mezzi pubblici. E a Taranto, ormai da alcuni mesi, il Comune provvede anche ad assegnare un educatore. Il percorso è interamente gratuito e punta a incentivare le adozioni consapevoli, contrastando soprattutto il fenomeno degli abbandoni e aiutando le famiglie che non sempre sono in grado di capire le esigenze del singolo animale.

Il Comune di Alberobello vuole agevolare chi adotta esentando le famiglie dal pagamento della tassa sui rifiuti
Un cane all’interno del proprio spazio in un canile (Getty).

Europeo Under 21, da Tonali a Scalvini: chi sono i talenti dell’Italia

Tanta Serie A e qualche talento del campionato di B fra i 23 convocati dell’Italia di Paolo Nicolato per l’Europeo Under 21, in programma in Romania e Georgia dal 21 giugno. Gli Azzurrini andranno a caccia di un titolo continentale che manca dal lontano 2004, l’ultimo dei cinque finora conquistati, record condiviso con la Spagna. Nel 4-3-3 tipo dell’Italia giocano diversi calciatori che da tempo calcano non solo i campi più importanti del nostro campionato, ma anche quelli internazionali. Basti pensare a Sandro Tonali, centrocampista del Milan e colonna dello scudetto vinto nel 2022. Con lui anche Wilfried Gnonto, esterno d’attacco del Leeds United appena rientrato dagli impegni di Nations League con la Nazionale maggiore di Roberto Mancini. In attesa della partita d’esordio, in programma giovedì 22 giugno alle 20.45 con la Francia, ecco i migliori talenti azzurri da tenere d’occhio all’Europeo Under 21.

Dall’attacco alla difesa, i talenti degli Azzurri all’Europeo Under 21

Portieri, oltre a Marco Carnesecchi arrivano due stelle della Serie B

Certezza della Cremonese nella stagione 2022-23, Marco Carnesecchi è ormai un pilastro della Nazionale Under 21. Classe 2000, vanta già 19 presenze con gli Azzurrini di Nicolato, con cui ha esordito il 6 settembre 2019 contro la Moldavia. Nella stagione 2023 tornerà all’Atalanta, che lo aveva già acquistato ma lasciato in prestito ai grigiorossi, dove potrebbe togliere il posto da titolare a Juan Musso. Fra i portieri dell’Europeo Under 21 anche Elia Caprile del Bari e Stefano Turati del Frosinone, neo campione in Serie B. Il primo ha portato i pugliesi alla finale playoff per la promozione in Serie A, persa nei minuti finali contro il Cagliari. Il secondo, classe 2001, ha tenuto la propria porta inviolata per 20 occasioni su 37 partite.

Da Tonali a Scalvini, passando per Gnonto e Bellanova. Numeri e profilo dei talenti dell'Italia da tenere d'occhio all'Europeo Under 21.
Il portiere titolare della Nazionale Under 21 Marco Carnesecchi (Getty Images).

Raoul Bellanova, Giorgio Scalvini e Destiny Udogie, i talenti azzurri della difesa

Pur avendo un parco difensori di classe ed esperienza, l’Italia può vantare nel reparto tre talenti non solo del futuro, ma anche del presente azzurro. Titolarissimi di Nicolato saranno quasi certamente l’interista Raoul Bellanova, l’atalantino Giorgio Scalvini e l’ormai ex laterale dell’Udinese Destiny Udogie. Il primo, dopo un difficile periodo di ambientamento a San Siro, ha trovato continuità con Simone Inzaghi, tanto da giocare uno spezzone nella finale di Champions league. Il secondo, grazie a un rendimento eccellente, è finito nelle mire dei maggiori club italiani ed europei. Valutato 30 milioni di euro, ha guadagnato l’interesse di Inter, Napoli e Juventus, ma anche Manchester City e Atletico Madrid. Infine, menzione speciale per Udogie, che dalla stagione 2023-24 giocherà in Premier league al Tottenham.

Da Tonali a Scalvini, passando per Gnonto e Bellanova. Numeri e profilo dei talenti dell'Italia da tenere d'occhio all'Europeo Under 21.
Giorgio Scalvini in campo con la maglia azzurra (Getty Images).

Non solo Sandro Tonali, nel centrocampo azzurro anche Edoardo Bove e Fabio Miretti

Il reparto di maggior talento della Nazionale Under 21 è però il centrocampo, dove giocano diversi calciatori che hanno fatto la fortuna in Europa delle loro squadre. Su tutti spicca Sandro Tonali. Acquistato dal Milan nel luglio 2021 per 27 milioni di euro, per Transfermarkt ne vale ora almeno 50. Con 48 presenze tra campionato e coppe, è fra i rossoneri con maggior minutaggio e forse potrebbe patire la stanchezza di fine stagione. Occhi puntati anche su Edoardo Bove e Fabio Miretti, rispettivamente centrocampisti di Roma e Juventus. Il primo ha deciso la semifinale di andata di Europa League contro il Bayer Leverkusen, segnando la rete del definitivo 1-0. Il secondo, pur non avendo ancora trovato la via del primo gol in bianconero, ha giocato 40 partite con Massimiliano Allegri, mettendo a referto tre assist.

Da Tonali a Scalvini, passando per Gnonto e Bellanova. Numeri e profilo dei talenti dell'Italia da tenere d'occhio all'Europeo Under 21.
Sandro Tonali sarà fra i titolari di Nicolato nell’Italia Under 21 (Getty Images).

Con Wilfried Gnonto all’Europeo Under 21 anche l’eterna promessa Pietro Pellegri

Quanto all’attacco, il nome più noto degli ultimi mesi è Wilfried Gnonto. Sbarcato fra i grandi per volere di Roberto Mancini, che lo convocò dopo averlo visto giocare nello Zurigo, milita ora in Premier league nel Leeds United. Ad appena 19 anni, vanta già 10 presenze con la Nazionale maggiore, con cui ha consegnato un assist all’esordio a Lorenzo Pellegrini contro la Germania. Per Gnonto anche una rete, proprio contro i tedeschi, nella partita di ritorno dei gironi di Nations League. Scuola Inter, con cui ha giocato fino all’Under 19, potrebbe rappresentare uno dei giocatori di maggior talento dell’Europeo Under 21. Fra i convocati di Paolo Nicolato infine anche Pietro Pellegri, astro nascente che ha sempre faticato a sbocciare. Dopo l’ottimo esordio con il Genoa nel 2018, ha trascorso brevi e negative parentesi fra Monaco e Milan prima di approdare nel luglio 2022 al Torino, spesso frenato dagli infortuni, come quando – sul campo del Bologna – si fece male alla caviglia dopo 3 secondi dal fischio d’inizio, dovendo subito uscire.

Da Tonali a Scalvini, passando per Gnonto e Bellanova. Numeri e profilo dei talenti dell'Italia da tenere d'occhio all'Europeo Under 21.
Wilfried Gnonto nella recente partita di Nations League contro l’Olanda (Getty Images).

Grillo, il tacito rinnovo del contratto con il M5s e le frecciatine a Conte

Tra maggio e giugno ben tre volte nella Capitale. Per Beppe Grillo, che a lungo era rimasto defilato, si tratta di un vero e proprio ritorno sulla scena politica. Ma è fuori strada chi pensa che questo attivismo sia figlio della querelle sul contratto di consulenza per la comunicazione siglato ad aprile 2022 e scaduto a maggio tra il garante e il M5s. Sì perché, a quanto apprende Lettera43, non c’è nessun accordo da chiudere e il motivo è molto semplice: la precedente intesa è stata stipulata con la clausola del “tacito rinnovo”. Il che significa anche, però, che non esiste neppure alcun termine temporale. Potrebbe protrarsi ad libitum? Non proprio, in realtà. Al nostro giornale viene infatti spiegato che «come ogni contratto, si regge sul consenso di entrambe le parti». Per il momento, comunque, il fondatore del Movimento può dormire sonni tranquilli, visto che neppure l’entità economica ha subito o subirà ritocchi. Una cifra che dovrebbe aggirarsi intorno ai 300 mila euro, sebbene non abbia mai trovato chiare conferme dal partito di Giuseppe Conte. Grillo dunque continuerà a essere il testimonial del M5s, il che prevede, come da accordi, la promozione di campagne e «strategie digitali», oltre alla produzione di contenuti audio e video. Ma anche l’organizzazione di eventi e iniziative politiche. Sia in Italia sia all’estero dove è prevista la partecipazione a convegni, tavole rotonde e «a incontri con personalità scientifiche e istituzionali».

Grillo, il tacito rinnovo del contratto con il M5s e le frecciatine a Conte
Beppe Grillo sul palco della manifestazione romana del 17 giugno (Imagoeconomica).

La polemica sulle «brigate di cittadinanza»

Non è stata dunque di “ansia da rinnovo” a dettare le ultime uscite del comico genovese alla manifestazione Cinque stelle organizzata sabato 17 giugno a Roma contro la precarietà del lavoro. Semmai ansia da prestazione. Anche se le polemiche, con l’Elevato che si è ripreso la scena, non accennano a placarsi. Tanto che si è dovuto piegare, non una ma ben due volte, a correggere il tiro. Segno dei tempi visto che il blog di Beppe in questi anni ha sempre fatto proseliti pure per i suoi post spesso sibillini e aperti a molteplici interpretazioni. Dopo l’appello alle «brigate di cittadinanza» con tanto di «passamontagna», infatti, il garante M5s ha prima postato una foto su Instagram di un uomo mascherato e t-shirt griffata Movimento e corredata da commenti per circoscrivere il senso delle sue parole in piazza («Brigata ‘Riparazione panchine’» e «Restiamo in attesa delle brigate dei tombini e dei marciapiedi») e poi ha diffuso un video con l’invito, seppure ironico, a fermarsi tutti: «Era una boutade», ha spiegato Grillo. «È possibile che prendiate tutto sul serio?».

Grillo torna a lanciare frecciate a Conte: cambio di leadership all’orizzonte?

Questa volta però il tema non è tanto prendere sul serio o meno Grillo, anche perché il comico ligure non è nuovo a sparate, quanto interrogarsi sulla ratio di queste sortite. Escluse le ragioni economiche, come detto, restano quelle più politiche che rimandano ai rapporti sempre altalenanti tra Beppe e il presidente pentastellato Giuseppe Conte, tema collegato, secondo alcuni, persino a un futuribile cambio di leadership. Una prospettiva che, in caso di flop alle Europee, lo stesso Elevato potrebbe in cuor suo auspicare. Il retropensiero si fa largo soprattutto tra i contiani di ferro. In diversi non hanno difficoltà, seppure off the record, a masticare amaro di fronte «all’ennesimo tentativo di gettare ombre su Conte» andato in scena sabato scorso. E il riferimento neanche tanto velato è a quella stoccata – «Raccogliete i progetti e mandateli a Conte. Conte prima o poi li capirà» – da parte del fondatore della chiesa dell’Altrove. Qualcuno non esclude che Grillo stia «preparando il terreno per spianare la strada a una leadership diversa, soprattutto se dopo le Amministrative pure il risultato delle Europee sarà deludente». E i nomi più gettonati sono quelli delle due ex sindache: «Raggi e Appendino, si sa», ragionano, «hanno sempre avuto il pieno sostegno del garante. Senza contare che sono grilline della prima ora e che potrebbero raddrizzare la barra». Una tesi che però tra i Cinque stelle che conoscono bene il fondatore si tende a escludere: «Non c’è nessuno più lontano di Beppe dalle strategie di palazzo. Non è proprio nella sua natura», replicano a Lettera43. Salvo poi aggiungere: «Potrebbero essere tesi messe in circolazione perché fanno comodo a qualcuno». A chi, al momento, non è dato saperlo. Ma si tratta comunque di affermazioni che aprono uno squarcio rispetto all’immagine di granitica compattezza che l’ex premier ha voluto e vuole assolutamente dare del Movimento, soprattutto dopo l’addio dei dimaiani e la fine del quotidiano controcanto al leader ai tempi del governo Draghi. Ma questo è un altro capitolo e, come è noto, nel M5s ogni giorno ha la sua pena.

Caso Amara, l’ex pm Davigo condannato a un anno e tre mesi

Piercamillo Davigo, ex consigliere del Csm e pm di Mani pulite, è stato condannato a un anno e tre mesi per rivelazione di segreto d’ufficio, nell’ambito del caso Amara sulla presunta esistenza della Loggia Ungheria e sui verbali secretati resi dall’avvocato alla procura di Milano. Il tribunale di Brescia ha deciso di accogliere la richiesta della pubblica accusa mentre era stato assolto in precedenza in via definitiva, al termine del processo abbreviato, uno degli altri protagonisti della vicenda, il pm milanese Paolo Storari. Davigo ha già dichiarato, insieme all’avvocato Francesco Borasi: «Faremo appello».

L'ex magistrato del Csm condannato per rivelazione di segreto d'ufficio
Piercamillo Davigo, ex magistrato del Csm (Imagoeconomica).

Davigo dovrà risarcire Sebastiano Ardita con 20 mila euro

Oltre alla reclusione, Davigo dovrà anche risarcire l’ex collega al Csm Sebastiano Ardita, che da Amara era stato indicato come appartenente alla Loggia Ungheria. Si parla di 20 mila euro più 5 mila di spese legali. All’ex pm, che non era in aula, sono state concesse le attenuanti generiche. La sentenza è stata letta nell’aula della Corte d’assise di Brescia dal presidente della prima sezione penale, Roberto Spanò, ed è arrivata dopo dieci udienze. La prima è stata oltre un anno fa, il 24 maggio del 2022. Nel corso dei mesi sono stati chiamati a testimoniare tutti i vertici della magistratura e del Csm durante il periodo compreso tra il 2018 e il 2022.

I legali di Davigo avevano chiesto l’assoluzione

Mentre la procura di Brescia aveva chiesto la condanna a un anno e quattro mesi, i legali di Piercamillo Davigo puntavano all’assoluzione. Con Francesco Borasi c’è stato anche l’avvocato Domenico Pulitanò, che durante la sua arringa ha parlato di «insussistenza» del presunto danno provocato dai verbali al magistrato Ardita. E inoltre ha parlato di «ricostruzione totalmente indiziaria e obiettivamente paranoica», riferendosi alla tesi secondo cui l’obiettivo di Davigo sarebbe stato quello di condizionare la nomina sul procuratore di Roma.

L'ex magistrato del Csm condannato per rivelazione di segreto d'ufficio
Piercamillo Davigo (Imagoeconomica).

Europeo Under 21, cinque giocatori da tenere d’occhio: da Mudryk a Openda

Fabian Ruiz, Klaas-Jan Huntelaar, Thiago Alcantara, Alberto Gilardino. Sono solo alcuni degli Mvp, i migliori giocatori, della storia dell’Europeo Under 21. L’edizione 2023, in programma dal 21 giugno in Romania e Georgia, si preannuncia come le precedenti ricca di stelle e astri nascenti del calcio continentale. Spiccano gli italiani Sandro Tonali e Giorgio Scalvini, ma anche alcuni gioielli della Premier League. Su tutti l’ucraino Mykhaylo Mudryk, acquistato a gennaio dal Chelsea per 70 milioni di euro dallo Shakhtar Donetsk. Con il Belgio giocherà invece Charles De Ketelaere, che spera di lasciarsi alle spalle la difficile stagione col Milan. Ecco i cinque giocatori più interessanti delle varie nazionali.

Europeo Under 21, da Mudryk a Openda: le 5 stelle del torneo

Ryan Gravenberch (Olanda), l’ex Ajax già al Bayern Monaco

Il più prezioso Under 21 dell’Olanda è, secondo i dati Transfermarkt, Ryan Gravenberch. Ex centrocampista dell’Ajax, dopo alcuni anni in patria nel luglio 2022 si è accasato al Bayern Monaco. Pur avendo collezionato solamente 33 presenze fra Bundesliga e coppe per appena 938 minuti complessivi, sta guadagnando man mano spazio nel centrocampo bavarese ma potrebbe andar via. «Voglio giocare», ha sottolineato al quotidiano olandese Telegraaf. «Se non al Bayern, in un club che me lo consenta al 100 per cento». Non a caso il Liverpool di Jürgen Klopp starebbe pensando a lui per rinfoltire la linea di metà campo dopo gli addii di Nabi Keita, James Milner e Alex Oxlade-Chamberlain.

Dal belga Openda, nelle mire del Milan, al tedesco Bisseck, vicino all'Inter, passando per l'ucraino Mudryk. Le stelle dell'Europeo Under 21.
Ryan Gravenberch con la maglia dell’Olanda durante il riscaldamento (Getty Images).

Cole Palmer (Inghilterra), uno dei talenti di Pep Guardiola al Manchester City

Classe 2002 e pupillo di Pep Guardiola, Cole Palmer rappresenta una delle maggiori promesse del Manchester City e della Nazionale inglese. Grazie alla sua duttilità, può giocare sia da mezzala sia da trequartista seguendo le orme dei suoi compagni di squadra Kevin De Bruyne e Phil Foden. Memorabile la sua settimana perfetta nella seconda metà di ottobre 2021. Convocato il 16 ottobre da Guardiola, ha giocato i minuti di recupero contro il Burnley e poche ore dopo era già in campo con l’Under 23 per la partita di Premier. In 90 minuti ha segnato una tripletta e portato a casa il pallone. Tre giorni dopo, il 19 ottobre, ha giocato ancora una volta con gli uomini di Guardiola in Champions contro il Bruges e, dopo tre minuti, è andato a segno.

Dal belga Openda, nelle mire del Milan, al tedesco Bisseck, vicino all'Inter, passando per l'ucraino Mudryk. Le stelle dell'Europeo Under 21.
Cole Palmer accanto al suo allenatore del City Pep Guardiola (Getty Images).

Mykhaylo Mudryk (Ucraina), l’Under 21 più costoso del torneo

Talento puro ma discontinuo dell’Ucraina, Mykhaylo Mudryk è l’Under 21 più costoso del pianeta. Secondo Transfermarkt, infatti, il suo valore attuale è di 50 milioni di euro, ma a marzo aveva toccato i 60 milioni. Passato al Chelsea nel gennaio 2023 nel mezzo della faraonica campagna acquisti dei Blues, ha faticato ad ambientarsi nel calcio inglese, ma ha numeri da campione. In Nazionale ha messo a segno tre reti in 16 presenze, mentre con la maglia dello Shakhtar ha collezionato nove centri in 26 partite. Dotato di rapidità e dribbling nello stretto, si diverte spesso sui social network (soprattutto su Instagram, dove conta 1,4 milioni di follower) mettendo in mostra le sue abilità in varie sfide di freestyle. Sarà probabilmente la sua ultima apparizione nella categoria, dato che a gennaio ha compiuto 22 anni ed è nel giro della nazionale maggiore.

Dal belga Openda, nelle mire del Milan, al tedesco Bisseck, vicino all'Inter, passando per l'ucraino Mudryk. Le stelle dell'Europeo Under 21.
Mykhaylo Mudryk contende il pallone ad Harry Kane (Getty Images).

Yann Aurel Bisseck (Germania), il difensore a un passo dall’Inter

Sirene di mercato italiane per Yann Aurel Bisseck, difensore centrale che sarà in campo con la Germania Under 21. Classe 2000 di origini camerunensi, è infatti nel mirino dell’Inter per la stagione 2023-24, dove arriverebbe per sostituire Milan Skriniar volato al Psg e far rifiatare Francesco Acerbi. Solitamente schierato al centro della difesa, può anche giocare da mediano, data la sua statura di 196 centimetri. In carriera ha debuttato ad appena 16 anni e 11 mesi in Bundesliga, diventando il più giovane a giocare nel massimo campionato tedesco con la maglia del Colonia. La stagione precedente ha invece militato nell’Aarhus, club della prima divisione danese.

Dal belga Openda, nelle mire del Milan, al tedesco Bisseck, vicino all'Inter, passando per l'ucraino Mudryk. Le stelle dell'Europeo Under 21.
Yann Aurel Bisseck con la maglia della Germania (Getty Images).

Lois Openda (Belgio), la stella del Lens che potrebbe andare al Milan

I tifosi del Milan avranno due motivi per guardare le partite del Belgio all’Europeo Under 21. Con i Diavoli rossi infatti ci saranno Charles De Ketelaere e Lois Openda. Il primo ha giocato una stagione opaca con la maglia rossonera, conclusa senza riuscire a segnare e con un solo assist all’esordio. Una manifestazione continentale potrebbe aiutarlo a ritrovare freschezza e brillantezza per il futuro, convincendo i dirigenti del Milan a dargli una seconda chance. Lois Openda è invece attualmente nelle mire dei rossoneri grazie alla sua brillante stagione con il Lens, culminata al secondo posto per una storica qualificazione in Champions Laegue. Su di lui però anche il Lipsia, forte della vendita di Christopher Nkunku al Chelsea. Grazie alle 21 reti in 38 presenze, il suo valore di mercato è schizzato a 20 milioni di euro.

Dal belga Openda, nelle mire del Milan, al tedesco Bisseck, vicino all'Inter, passando per l'ucraino Mudryk. Le stelle dell'Europeo Under 21.
L’attaccante belga Lois Openda con la maglia del Lens in Ligue 1 (Getty Images).

Salvini e le contraddizioni sul codice stradale, tra velocità e tolleranza zero

Molti slogan “di pancia”, sulla scia dell’ultima tragedia della strada, qualche misura annunciata e rimangiata, in generale parecchia confusione. Non si capisce bene quale sia la linea politica del ministro dei Trasporti Matteo Salvini in tema di sicurezza stradale. Il leader della Lega aveva appena parlato di inasprimento del codice della strada, con pene esemplari per chi guida in stato d’ebrezza e regole ferree per i neo-patentati. Anche perché non poteva certo farsi scappare la possibilità di commentare, sull’onda emotiva dello sdegno generale, l’incidente mortale che ha visto coinvolti gli youtuber TheBordeLine a Casal Palocco. Ma intanto il Capitano ha aperto anche all’idea che il limite di 130 chilometri orari possa essere eliminato, su alcune tipologie di strade. Nonostante l’eccesso di velocità sia, secondo uno studio Aci/Istat, la terza causa di incidenti dopo le distrazioni alla guida e il mancato rispetto di una precedenza o di un semaforo. E soprattutto è il principale responsabile dei sinistri più gravi, spesso fatali. Secondo i dati della polizia stradale, dei 70.554 incidenti del 2022, 1.362 sono stati mortali, con 1.489 vittime, 28.914 persone con lesioni e 42.300 feriti. Numeri in aumento rispetto al 2021. Non è la prima delle contraddizioni di Salvini, che sul tema è già scivolato altre volte.

Matteo Salvini ha annunciato di voler alzare il limite di 130 km/h
Matteo Salvini presente ai funerali di Silvio Berlusconi (Getty).

Salvini vuole regole rigide, ma anche aumentare il limite di velocità

In un’intervista su Radio24, Salvini ha affermato di essere «convinto che su alcune tratte italiane a tasso di incidentalità prossimo allo zero, in alcuni orari, laddove ci sono tre, quattro o addirittura cinque corsie un superamento controllato degli attuali 130 chilometri orari come negli altri Paesi europei possa essere preso in considerazione». Al di là del riferimenti all’Europa, dove soltanto Bulgaria e Polonia hanno limiti in alcuni casi fissati a 140 km/h, l’idea pare cozzare con quanto detto più volte e ribadito, poche ore dopo, anche al Tg1: «Serve educazione stradale, ma serve anche tolleranza zero per chi sbaglia. Quindi revoca della patente per chi è recidivo, guidando drogato o ubriaco. E per i neopatentati l’impossibilità di guidare auto di grossa cilindrata per i primi tre anni e la sospensione della patente per chi viene trovato alla guida mentre usa il telefonino».

Salvini nel 2013 twittava: «Assenzio, limoncello e ora… sereni al volante»

E proprio sulla revoca della patente per chi viene trovato alla guida in stato d’ebrezza si registra un altro scivolone. Salvini nel 2013 twittava, dopo una «gran serata coi Fratelli Leghisti», qualcosa che lasciava intendere come lui stesso si fosse messo alla guida dopo aver bevuto: «Ginepro, assenzio, limoncello e ora… sereni al volante con Vasco! Liberi liberi siamo Noi!!!». Un tweet che oggi, dopo 10 anni, risulta incoerente con le posizioni prese, come gli è stato contestato già nel novembre 2022. In quell’occasione Salvini ha annunciato di essere «al lavoro sui codici» per cambiare le regole dopo la strage avvenuta in Emilia-Romagna, quando in un incidente automobilistico morirono tre bambini e una giovane donna di 22 anni. 

Il caso delle targhe alle biciclette: prima l’annuncio, poi il dietrofront

Ma non è finita, perché in tema di viabilità e sicurezza, Salvini ha recentemente annunciato alla Camera di voler presentare un «pacchetto che interverrà anche sulla mobilità dolce, sulle due ruote, prevedendo casco, assicurazione, targa e freccia obbligatorie per monopattini e biciclette». Poi, dopo 48 ore di polemiche e allarmi lanciati dalle varie associazioni, lui stesso ha smentito sul giornale Libero, dicendo che «qualcuno ha giocato a fare confusione». Salvini ha spiegato che «targhe, frecce, casco, assicurazioni e limiti di velocità sono per i monopattini, non per le biciclette». Un dietrofront in piena regola. E pensare che nel 2015, con un altro tweet, definiva «matti!» i membri del Partito democratico, dopo che «un senatore ha proposto di mettere targa, e di far pagare il bollo, anche a proprietari di BICICLETTA».

Matteo Salvini ha annunciato di voler alzare il limite di 130 km/h
Matteo Salvini durante Assarmatori 2023 (Imagoeconomica).

L’ex ds dell’Udinese Dal Cin: «Oggi li prendono più scuri del solito». Poi le scuse

Franco Dal Cin, ex direttore sportivo dell’Udinese, è intervenuto durante la trasmissione di Sky Sport, Speciale Calciomercato, e ha causato non pochi grattacapi al conduttore Alessandro Bonan, che ha dovuto interrompere il collegamento. L’ex dirigente bianconero, infatti, nel raccontare come sono stati completati alcuni grandi colpi di mercato del suo passato sportivo, ha fatto il paragone con il calcio di oggi. «Noi siamo partiti da quello che oggi non succede più, siamo partiti dal settore giovanile», ha dichiarato, prima dello scivolone: «Prendono i prefiniti, preformati, un po’ più scuri del solito». Bonan è immediatamente intervenuto per prendere la linea.

Dal Cin parla di Zico: «Pagato in nero, lo sanno tutti»

La controversa intervista di Dal Cin ha generato molte polemiche sui social. Oltre alle parole già citate, poco prima Dal Cin ha anche parlato di uno dei suoi più grandi colpi, Zico. I giornalisti gli chiedono come sia stato possibile portare il fuoriclasse brasiliano in Serie A e come sia stato concretizzato l’affare. Lui risponde e parla anche del pagamento: «Lo facemmo in nero. Con due valigie piene di dollari. Ora è tutto prescritto e lo possiamo dire». Un’altra frase che ha fatto calare il gelo in studio, prima dello scivolone più grave con il commento considerato razzista.

Dal Cin in diretta tv è scivolato su un commento razzista
La stella brasiliana Zico in visita allo stadio dell’Udinese nel 2017 (Getty).

Le scuse di Dal Cin: «Parole infelici, mai stato razzista»

Dal Cin, interrotto dai giornalisti, è tornato in onda soltanto nel finale di puntata per un saluto fugace. Attaccato sui social, ha poi risposto scusandosi in un’intervista a Il Messaggero Veneto: «Ho usato parole infelici, mai stato razzista. Per vent’anni io e mio figlio Michele abbiamo gestito per vent’anni una scuola calcio a Lagos, in Nigeria. Se c’è qualcuno che vuole ricamarci su, faccia pure». Dal Cin è stato all’Udinese dal 1976 al 1984, prima di un’avventura all’Inter da direttore sportivo, conclusa nel dicembre del 1985.

Dal Cin in diretta tv è scivolato su un commento razzista
Una visuale esterna della Dacia Arena, stadio dell’Udinese (Getty).

Usa, il figlio di Joe Biden patteggia per reati fiscali e possesso d’arma da fuoco

Hunter Biden, secondogenito del presidente degli Stati Uniti Joe Biden, ha raggiunto un accordo per patteggiare con il Dipartimento di Giustizia e si dichiarerà colpevole di reati fiscali. A riferirlo è il Washington Post, che spiega come il 53enne abbia depositato, tramite i propri legali, una lettera presso il tribunale distrettuale degli Stati Uniti nel Delaware. Hunter Biden è stato accusato di non aver pagato l’imposta federale sul reddito, ma in base all’accordo raggiunto si dichiarerà colpevole anche per un altro reato, il possesso illegale di un’arma da fuoco in quanto tossicodipendente.

Hunter Biden, 53 anni, ammetterà la propria colpevolezza per evitare processo e carcere
L’abbraccio tra i componenti della famiglia Biden (Getty).

Hunter Biden evita il processo e il carcere

Adesso toccherà a un giudice federale approvare il patteggiamento, che permetterà al figlio di Joe Biden di evitare il carcere, oltre a un processo che avrebbe causato non pochi grattacapi al presidente degli Stati Uniti, in vista delle elezioni del 2024. L’indagine è stata aperta nel 2018 e riguardava sia una dichiarazione dei redditi incompleta sia una sovrastima di alcune spese, reati ammessi ora dallo stesso Hunter Biden e che riguardano una cifra complessiva di circa 1,2 milioni di dollari. Per la difesa, vista la condizione di tossicodipendente in fase di recupero e i reati considerati minori, l’indagine sarebbe stata archiviata se non fosse stato il figlio del presidente.

L’ammissione di Hunter Biden: «Sono un alcolista e un drogato»

Hunter Biden lotta ormai da tempo con la dipendenza da alcol e droga. Nella biografia Beautiful Things, pubblicata nel 2021, ha ampiamente parlato della sua condizione e ha ammesso: «Sono anche un alcolista e un drogato. Ho comprato crack sulle strade di Washington Dc e cucinato la mia in un bungalow di un hotel a Los Angeles». Scritta durante la campagna presidenziale di Donald Trump, la biografia è servita anche per attaccare l’ex presidente: «Trump credeva di potere distruggere me e di conseguenza mio padre».

Hunter Biden, 53 anni, ammetterà la propria colpevolezza per evitare processo e carcere
In una foto del 2010, Barak Obama, Joe Biden e Hunter Biden (Getty).

Europeo Under 21: gironi, nazionali e partite dell’Italia

Si accendono i riflettori sull’Europeo Under 21 di calcio, in programma dal 21 giugno all’8 luglio 2023 in Romania e Georgia. Sono 16 le nazionali in gara, suddivise in quattro gironi da quattro squadre. L’Italia è stata inserita nel Gruppo D assieme a Francia, Svizzera e Norvegia. Le prime due si qualificheranno ai quarti di finale, previsti per l’1 e il 2 luglio. Le due finaliste e la vincitrice dello spareggio per il terzo posto staccheranno un pass per l’Olimpiade di Parigi 2024. Qualora fra queste dovesse esserci la Francia, già qualificata in quanto nazione ospitante, si aggiungerebbe anche la quarta semifinalista. Tutte le partite della Nazionale saranno disponibili sui canali Rai1 e Rai2, mentre RaiSport trasmetterà i match più importanti degli altri gironi.

Europeo Under 21, tutte le nazionali dei quattro gironi

Ad aprire la rassegna continentale Under 21 saranno, per il Gruppo A, Georgia e Portogallo, in campo a Tbilisi mercoledì 21 giugno alle 18. Nel raggruppamento anche Belgio e Olanda, in campo alla stessa ora. Nel secondo raggruppamento figurano invece la Romania, altro paese organizzatore del torneo, assieme a Croazia, Spagna e Ucraina. I rumeni se la vedranno con i temibili iberici sempre il 21 giugno, alle 20.45, mentre i croati scenderanno in campo qualche ora prima, alle 18, contro gli ucraini. Nel Gruppo C invece sono favorite per il passaggio del turno Inghilterra e Germania, tra l’altro detentrice del trofeo, ma occhio alle sorprese Repubblica Ceca e soprattutto Israele, che ha brillato al Mondiale Under 20. Quest’ultimo affronterà i tedeschi giovedì 22 giugno alle 18, alla stessa ora del match fra le altre due nazionali.

Come annunciato, l’Italia giocherà nel Gruppo D assieme a Francia, Svizzera e Norvegia. Nel primo impegno, in programma il 22 giugno alle 20.45, gli Azzurrini di Paolo Nicolato affronteranno la Francia, in cui militano anche i due “italiani” Pierre Kalulu, in forze al Milan, e Valentin Gendrey, terzino destro del Lecce. Il torneo della Nazionale proseguirà poi domenica 25 alle 18 contro la Svizzera, mentre il girone finirà mercoledì 28 alle 20.45 contro la Norvegia. Fra gli scandinavi occhio all’attaccante della Salernitana Erik Botheim e al centrocampista classe 2001 del Sassuolo Emil Konradsen Ceïde. Per quanto riguarda gli elvetici, tutti i 23 convocati giocano nel campionato di casa, molti dei quali nello Young Boys vincitore del torneo.

Dai quarti alla finale, il programma completo del torneo

Alla conclusione della fase a gironi, le prime due si qualificheranno per i quarti di finale ad eliminazione diretta. Se due nazionali termineranno il raggruppamento a pari punti, prima discriminante saranno gli scontri diretti. Con ulteriore parità si procederà con differenza reti complessiva, maggior numero di gol fatti e infine i cartellini ricevuti. Qualora dovesse permanere l’equilibrio, il regolamento prevede una sfida ai calci di rigore. Nei quarti di finale, in caso di parità nei 90 minuti regolamentari, si procederà come in tutte le competizioni Uefa con i supplementari e gli eventuali calci di rigore. I quattro match sono previsti per l’1 e il 2 luglio alle ore 18 e 21. Il cartellone dell’Europeo Under 21 prevede le semifinali per il 5 luglio, l’una alle 18 e l’altra alle 21. La finale, in programma alla Batumi Arena in Georgia, si terrà sabato 8 luglio.

Il 21 giugno parte l’Europeo Under 21 in Georgia e Romania. L’Italia, in campo giovedì 22, è nel girone D con Francia, Svizzera e Norvegia.
Il commissario tecnico della Nazionale Paolo Nicolato (Getty Images).

Chi è Joseph Tsai, nuovo presidente di Alibaba

Cambio al vertice del gigante cinese dell’e-commerce Alibaba. Daniel Zhang a settembre lascerà la carica di presidente e amministratore delegato, per dedicarsi alla guida della divisione cloud computing del gruppo. Come ceo sarà sostituito da Eddie Wu, ora presidente delle divisioni commerciali Taobao e Tmall, mentre come presidente dal miliardario taiwanese Joseph Tsai.

Chi è Joseph Tsai, nuovo presidente di Alibaba. Il profilo del miliardario taiwanese proprietario dei Brooklyn Nets.
La sede di Alibaba a Hangzhou (Imagoeconomica).

Nel 2019 ha acquistato i Brooklyn Nets per la cifra record di 2,1 miliardi di dollari

Nato nel 1964 a Taipei in una famiglia fuggita a Taiwan durante l’esodo del Kuomintang dopo che il Partito Comunista Cinese aveva preso il controllo della Cina continentale, Joseph Tsai a 13 anni fu mandato negli Stati Uniti dai genitori per frequentare le scuole superiori nel New Jersey. Successivamente ha studiato giurisprudenza a Yale, università che aveva frequentato anche il padre, laureandosi in Economia nel 1986 e successivamente in legge presso la Yale Law School. Ammesso come avvocato all’ordine degli avvocati di New York nel 1991, dopo pochi anni nello studio legale Sullivan & Cromwell è passato al private equity, entrando a far parte di Rosecliff, Inc., piccola società di management buyout. Poi il salto a Hong Kong nel 1995, dove ha conosciuto Jack Ma. Colpito dall’idea di quest’ultimo di creare un mercato internazionale di importazione ed esportazione, ha lasciato il lavoro da 700 mila dollari all’anno presso Investor AB, unendosi a Ma e altri 16 co-fondatori di Alibaba. Diventato nel 2013 vicepresidente esecutivo della società oltre che secondo azionista individuale dopo Ma, nel 2019 ha acquisito i Brooklyn Nets per la cifra record di 2,1 miliardi, la più alta mai pagata per una franchigia Nba: la valutazione era stata concordata l’anno prima, quando il magnate era entrato in società con il russo Mikhail Prokhorov, proprietario della squadra dal 2010. Oggi Tsai ha un patrimonio stimato di 7,7 miliardi di dollari.

Chi è Joseph Tsai, nuovo presidente di Alibaba. Il profilo del miliardario taiwanese proprietario dei Brooklyn Nets.
Joseph Tsai (Getty Images).

Secondo cambio al vertice per Alibaba: quattro anni fa Jack Ma era stato sostituito da Daniel Zhang

Si tratta del secondo cambio al vertice di Alibaba: la multinazionale con sede ad Hangzhou dal 1999 al 2019 è stata guidata dal fondatore Jack Ma, che ora si dedica alla filantropia, a cui appunto era succeduto il già citato Daniel Zhang. Il colosso cinese sta rispondendo con un’imponente riorganizzazione alle sfide del post-Covid: a marzo ha infatti annunciato l’intenzione di dividersi in sei unità separate (tra cui cloud, e-commerce, logistica, media e intrattenimento), supervisionate da un proprio amministratore delegato, per permettere a ciascuna di esse di cercare finanziamenti indipendenti.

TIM accelera sulla cybersecurity e premia l’innovazione a supporto delle tecnologie Made in Italy

Un mercato nazionale della cybersecurity in forte sviluppo – con un tasso di crescita media annua dell’11-12 per cento per un valore stimato in circa 2,5 miliardi di euro nel 2025 – e caratterizzato da un’elevata frammentazione, con oltre 3 mila aziende metà delle quali concentrate in tre regioni (Lazio, Campania e Lombardia). Partendo da queste evidenze il Centro Studi TIM ha elaborato il white paper Cybersecurity Made in Italy, presentato oggi a Roma durante l’evento che ha premiato le migliori soluzioni innovative in ambito cyber.

L’evento di TIM sulla cybersecurity

Ad aprire i lavori Elio Schiavo, Chief Enterprise and Innovative Solutions Officer TIM, che ha illustrato il ruolo delle tecnologie cyber e le prospettive di crescita nell’ambito dell’offerta di servizi digitali a 360 gradi che TIM Enterprise rende disponibili alle aziende e alla Pubblica Amministrazione. Dopo un’analisi del mercato della cybersecurity in Italia a cura di Giorgia Dragoni, ricercatrice dell’Osservatorio Cybersecurity & Data Protection del Politecnico di Milano, hanno fatto seguito gli interventi di Eugenio Santagata, Chief Public Affairs and Security Officer di TIM e Amministratore Delegato di Telsy, e di Bruno Frattasi, Direttore Generale Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale, che hanno evidenziato l’importanza di fare rete per sviluppare un ecosistema nazionale della cybersecurity, in linea con le iniziative di paesi come Francia e Germania, per consolidare al proprio interno la crescita del settore.

L’analisi dello stato dell’arte del settore

Nel 2022, gli attacchi cyber hanno registrato il valore più elevato di sempre e la maggior percentuale di crescita annua: rispetto al 2021 + 169 per cento in Italia, mentre a livello mondiale + 21 per cento. Gli attacchi nel paese hanno rappresentato il 7,6 per cento del totale globale (Fonte: CLUSIT, Rapporto 2023 sulla Sicurezza ICT in Italia). A fronte di questo scenario, come rilevato dall’Osservatorio Cybersecurity & Data Protection del Politecnico di Milano, il valore del mercato italiano della cybersecurity ha registrato elevati tassi di crescita: 15 per cento e 18 per cento, rispettivamente nel 2021 e 2022.

Secondo quanto emerso dal rapporto del Centro Studi TIM, le realtà dedicate ai servizi cyber che sono riuscite ad affermarsi seguendo un chiaro percorso di crescita rappresentano appena il 10-15 per cento del mercato. Tra queste prevalgono due modelli alternativi: società che si focalizzano su un unico segmento di clientela – ad esempio con servizi dedicati al sistema bancario – e società con un’offerta più ampia “one stop shop” (più della metà delle imprese esaminate) al cui interno è presente almeno una tecnologia proprietaria (tre quarti delle imprese del campione).

Tuttavia, la gran parte del mercato rimane oggi polarizzata tra i grandi gruppi ICT il cui portafoglio di offerta include anche i servizi cyber e piccole realtà molto specializzate che faticano a crescere, e presenta un livello di polverizzazione molto maggiore rispetto a quello degli altri grandi paesi europei. In particolare, l’Italia, secondo le stime del Centro Studi TIM, ha 1,6 imprese di cybersecurity per miliardo di PIL, un numero doppio rispetto al Regno Unito (0,8 imprese per miliardo di PIL) e superiore anche a quello della Spagna (1,2 imprese per miliardo di PIL).

Le dichiarazioni di Santagata  

A fronte dei dati presentati, Eugenio Santagata ha così affermato: «Oggi serve dotarsi di tecnologie proprietarie certificate e gestite internamente al perimetro nazionale e occorrono quindi esperti e competenze specifiche ma anche una cultura nuova. Le aziende premiate oggi testimoniano il potenziale delle imprese italiane nel campo della cybersecurity e sottolineano l’importanza di creare un ecosistema collaborativo per garantire la sicurezza digitale. L’obiettivo è quello di costruire una solida base di cybersecurity italiana che possa competere a livello internazionale. Vogliamo attrarre investimenti e talenti nel nostro paese, promuovere lo sviluppo di tecnologie innovative e creare un ambiente favorevole all’innovazione. In questo modo, potremo affrontare le sfide della cybersecurity in modo efficace e fornire soluzioni affidabili e all’avanguardia per proteggere le nostre infrastrutture digitali».

La Cybersecurity Made in Italy Challenge e le realtà premiate da TIM

Proprio con l’obiettivo di sviluppare nuove soluzioni volte a contrastare il crescente fenomeno legato ai rischi informatici e di arricchire il portafoglio dei servizi TIM Enterprise e Telsy che fanno uso di tecnologie innovative e proprietarie nazionali è stata realizzata la Cybersecurity Made in Italy Challenge.

L’iniziativa rientra tra le attività previste nell’ambito del programma di Open Innovation TIM Growth Platform, il nuovo modello di innovazione basato sulla collaborazione industriale con società ad alto potenziale con l’obiettivo di accelerarne la crescita. La Challenge punta a facilitare l’incontro tra le imprese, soprattutto italiane, che dispongono di soluzioni e competenze ultra-specialistiche e le esigenze ed i bisogni espressi dalle PMI, con l’obiettivo di far crescere tutta la filiera e accelerare la digitalizzazione e l’innovazione del paese.

La sfida ha coinvolto, nel giro di pochi giorni, oltre 50 aziende, PMI, startup e scaleup italiane e internazionali per individuare soluzioni innovative. Ai vincitori verrà offerta una partnership tecnologica e commerciale con TIM Enterprise e Telsy. Le società selezionate avranno infatti un accesso privilegiato al mercato della cybersecurity e la possibilità di crescere ulteriormente.

In particolare, nel corso dell’evento sono state premiate:

  • Ermes per la soluzione che, grazie ad avanzati algoritmi di machine learning, garantisce sicurezza del browser consentendo una navigazione online sicura e protetta, difendendo gli utenti dalle minacce web, preservando la loro privacy e proteggendo i loro dati;
  • Pikered per aver ideato ZAIUX Evo, un “hacker virtuale” che, grazie all’Intelligenza Artificiale, effettua “attacchi etici”, con l’obiettivo di individuare le falle di una rete informatica e fornire le indicazioni per la mitigazione delle vulnerabilità;
  • Sensoworks per aver proposto una soluzione per il monitoraggio intelligente di infrastrutture strategiche (viadotti, tunnel, reti idriche) che acquisisce e analizza in real-time i dati provenienti dai sensori connessi e consente di intervenire tempestivamente migliorando efficienza e sicurezza.

WhatsApp, la nuova funzione per silenziare le chiamate da numeri sconosciuti

L’applicazione statunitense ha rilasciato una nuova funzione chiamata «Controllo della privacy», grazie alla quale sarà possibile proteggersi da eventuali truffatori che potrebbero usare la piattaforma di messaggistica per scopi illeciti. Al centro dunque la privacy dell’utente, una linea già tracciata da WhatsApp e introdotta con i backup crittografati, le funzioni dei messaggi «visualizza una volta», e ancora l’autenticazione forte a due fattori, oltre alla possibilità di abbandonare silenziosamente i gruppi, di bloccare e segnalare gli utenti indesiderati, così come la definizione dei messaggi effimeri, senza dimenticare la penultima novità, il «lucchetto chat».

La piattaforma ha introdotto la nuova impostazione con l'obiettivo di tutelare i consumatori dalle chiamate truffa.
Smartphone, WhatsApp (Getty Images)

La nuova funzione di WhatsApp per silenziare le chiamate

Per iniziare a usare la nuova funzione basterà aprire il menu principale dell’app per iOS o iPhone, andare su Privacy, successivamente su Controllo della Privacy, Inizia e infine Scegli chi può contattarti. In questo modo, quando si riceveranno delle chiamate dai numeri sconosciuti, che non sono quindi tra i contatti WhatsApp, non verrà generato lo squillo telefonico. La chiamata resterà archiviata tra le notifiche, nella lista dedicata, così da poter comunque prendere visione del numero sconosciuto. L’obiettivo è quello di ridurre le chiamate truffa, motivo di lamentela degli utenti.

 

Expo 2030, Roma è tra le tre città in lizza

Il lungo iter per decidere chi ospiterà l’Expo 2030 è vicino alla sua conclusione e Roma resta in lizza, insieme ad altre due città. La capitale potrebbe rappresentare quindi l’Italia, a patto di battere la concorrenza di Busan e Ryad. La prima è una grande città portuale nella parte meridionale della Corea del Sud, mentre la seconda è la capitale dell’Arabia Saudita. A comunicarlo è stato oggi il Bureau International des Expositions. In una nota, è stato spiegato che il Comitato esecutivo del Bie ha ritenuto «fattibili e conformi alle regole dell’organizzazione» i tre progetti. La scelta di candidare Roma è partita nel 2021 dall’esecutivo guidato da Mario Draghi.

Expo 2030, Roma in lizza con Busan e Ryad
Una foto del Colosseo di notte (Getty).

Expo 2030: restano in tre, esclusa Odessa

Roma, Busan e Ryad hanno battuto la concorrenza di Odessa, città dell’Ucraina che affaccia sul Mar Nero, al confine con la Moldavia, e ultima in ordine temporale tra le escluse dal comitato. Martedì 20 e mercoledì 21 giugno, il Bureau International d’Exposition, con i suoi 170 membri, darà la possibilità ai Paesi in lizza di presentare i propri progetti. A Parigi anche la premier Giorgia Meloni, accompagnata dal sindaco di Roma Roberto Gualtieri e dal presidente della Regione Lazio Francesco Rocca. Ad ogni città viene dato un tempo di 20 minuti al massimo per esporre i dossier.

Expo 2030, Roma in lizza con Busan e Ryad
Roma vista dall’alto (Getty).

Si vota a novembre: ogni Stato ha un voto

Si voterà nel novembre 2023 durante la 173esima assemblea generale del Bie. Ogni Stato membro avrà a disposizione un voto e le preferenze saranno espresse a scrutinio segreto. Il progetto italiano è stato curato dall’archistar Carlo Ratti e prevede di rigenerare l’area di Tor Vergata, con parchi in serie fino al centro storico, nell’area che nel 2009 avrebbe dovuto ospitare i campionati mondiali di nuoto. Tra i punti di forza del masterplan ideato da Ratti, c’è il più grande parco solare urbano al mondo. Tra le avversarie, sembra essere Ryad la città da battere, soprattutto grazie alla disponibilità economica del Paese arabo.

Kataleya, l’ipotesi del padre: rapita per sbaglio

Kataleya potrebbe essere stata rapita per errore, al posto di un’altra bambina. Lo sostiene il padre Miguel Angel Romero Chicclo, che ne ha parlato con il sostituto procuratore Christine von Borries. Come scrive La Nazione, il papà della piccola scomparsa nel nulla – che il 10 giugno si trovava nel carcere di Sollicciano – avrebbe ricordato dei fatti avvenuti all’ex hotel Astor qualche mese fa, che lo avrebbero indirizzato a formulare questa ipotesi.

Kataleya, l’ipotesi del padre: rapita per sbaglio. Dopo lo sgombero e l'ispezione dell’ex hotel Astor non ci sono ancora sue tracce.
L’ex hotel Astor di Firenze.

Il vero obiettivo dei rapitori era una coetanea di Kataleya?

Miguel Angel ha spiegato che il vero obiettivo dei rapitori poteva essere una coetanea di Kataleya. Tuttavia, pare che il papà della bambina scomparsa non abbia raccontato nulla di così rilevante da far scatenare una sorta di vendetta tramite rapimento. Tra l’altro, la possibilità di uno scambio di persona era già stata presa in carico dalla procura e, comunque, mancherebbe in generale un valido movente per il rapimento di un qualsivoglia minore.

Kataleya, l’ipotesi del padre: rapita per sbaglio. Dopo lo sgombero e l'ispezione dell’ex hotel Astor non ci sono ancora sue tracce.
La piccola Kataleya, cinque anni.

Le piste seguite dagli investigatori non hanno portato a nulla

È praticamente ormai certo che Kataleya non si trovi – viva o morta – all’interno della struttura di via Maragliano, appena sgomberata. L’ultima ispezione ha visto l’entrata in scena di droni e autospurghi, ma della bimba nessuna traccia. Una notizia tutto sommato positiva agli occhi degli inquirenti. Il problema è che le varie piste seguite al momento, da quella del racket degli affitti al rapimento a scopo estorsivo (non è stato chiesto alcun riscatto), fino alla vendetta personale, non hanno portato a nulla. La madre di Kataleya aveva detto ai giornalisti di sapere chi fosse stato a rapire la figlia, facendo riferimento a uno scontro avvenuto tra gruppi rivali presenti nell’edificio, risalente al 28 maggio. A niente ha poi portato la posta degli occupanti che si sono allontanati dall’Astor proprio in concomitanza del 10 giugno, giorno della scomparsa. Il fratello maggiore, di otto anni, ha parlato di un uomo con i palloncini presente nel cortile dell’albergo, quel giorno: la sua identità rimane un mistero.

Andrew Tate incriminato in Romania per stupro e tratta di esseri umani

Le accuse sono state formalizzate da un tribunale in Romania: Andrew Tate, influencer 37enne ed ex campione di kickboxing, insieme al fratello Tristan e ad altri due soci, sono stati incriminati per formazione di un gruppo criminale volto a sfruttare sessualmente le donne e a produrre contenuti pornografici per siti specializzati. Ognuno di loro si è dichiarato estraneo ai fatti. Il processo, che dovrebbe durare diversi anni, non avrà inizio immediato. Il giudice ha infatti 60 giorni di tempo per esaminare i fascicoli prima del processo a carico dei quattro. Un portavoce di Andrew Tate ha dichiarato: «Accogliamo questa opportunità per dimostrare la nostra innocenza».

Andrew Tate e il fratello sono stati incriminati con l'accusa di stupro e tratta di esseri umani. Il processo non avrà inizio immediato.
Andrew Tate (Getty Images)

Andrew Tate incriminato insieme al fratello

Il primo arresto dei fratelli Tate nella casa di Bucarest risale allo scorso dicembre. Nel mese di marzo, entrambi hanno beneficiato degli arresti domiciliari a seguito di una sentenza di un giudice rumeno. Secondo l’atto di accusa depositato presso il tribunale, i quattro imputati hanno organizzato un gruppo criminale nel 2021, con la finalità  di avviare una tratta di esseri umani in Romania, ma anche in altri paesi tra cui Stati Uniti e Regno Unito. Il reato sarebbe aggravato da sette presunte vittime che parrebbero essere state reclutate dai fratelli Tate attraverso false promesse di amore e matrimonio.

Per Chi Crea, prorogata al 19 luglio la presentazione delle candidature

È stata prorogata al 19 luglio la scadenza per inviare la propria candidatura e aderire a Per Chi Crea, il programma promosso dal Ministero della Cultura e gestito da SIAE che destina il 10 per cento dei compensi della “Copia privata” a supporto della creatività e della promozione culturale dei giovani sotto i 35 anni di età. Interrotto durante la pandemia, il progetto si presenta nell’edizione 2023 con un investimento di oltre 14 milioni di euro che serviranno a favorire la creatività di giovani artiste e artisti residenti in Italia operanti nelle arti visive, performative e multimediali, cinema, danza, letteratura, musica e teatro.

Per Chi Crea, prorogato l’invio delle candidature 

Il cosiddetto compenso della “Copia privata” è quello che si applica ai supporti e agli apparecchi idonei alla registrazione audio/video in cambio della possibilità di effettuare copie ad uso personale di opere protette dal diritto d’autore. SIAE, per legge, riscuote tale compenso e lo ripartisce ad autori, produttori, artisti ed interpreti. Nel 2016, il governo ha previsto che il 10 per cento delle somme così riscosse dovesse essere investito in attività che favoriscano la creatività e la promozione culturale nazionale ed internazionale dei giovani.

Per questo, dal 2 maggio 2023, è possibile aderire al programma Per Chi Crea articolato in tre bandi rivolti ad aziende, scuole, enti e associazioni che presentano un progetto a sostegno di autori, artisti, interpreti ed esecutori under 35 e residenti in Italia. Si tratta, nello specifico, del bando Nuove opere per la realizzazione e promozione di opere inedite, del bando Formazione e promozione culturale nelle scuole riservato alle istituzioni scolastiche ed educative statali del primo e secondo ciclo e del bando Live e promozione nazionale e internazionale per la realizzazione di live tour o rassegne, sia nazionali che internazionali, e progetti di traduzione in altre lingue e relativa distribuzione all’estero.

I bandi privilegiano in particolare i seguenti aspetti:

  • l’ampliamento dell’offerta e della domanda culturale, attraverso azioni volte al superamento del cultural divide;
  • la specializzazione delle professionalità artistiche, anche attraverso il sostegno alla creazione, composizione, edizione, diffusione, esecuzione e promozione di nuove opere di giovani autrici e autori;
  • l’internazionalizzazione, attraverso il sostegno alla diffusione di opere nel mercato internazionale;
  • la promozione e la diffusione degli aspetti più qualificanti della cultura italiana, nella sua dimensione artistica, letteraria e storica, per rafforzare tra i giovani il senso di appartenenza alla Nazione e il ruolo da questa svolto nello sviluppo culturale mondiale;
  • il coinvolgimento di più istituzioni o la realizzazione sulla base di accordi di partenariato tra più soggetti proponenti;
  • l’inclusione sociale.

I dettagli in merito ai progetti da presentare, con materiali e guide operative, sono disponibili sul sito www.perchicrea.it/. Come anticipato, i soggetti interessati potranno inviare la propria candidatura entro mercoledì 19 luglio 2023 attraverso la piattaforma dedicata disponibile sul medesimo sito. I progetti vincitori verranno pubblicati entro il 27 ottobre 2023.

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