Daily Archives: 29 Giugno 2023

Incidente a San Siro, morto un motociclista: l’altro è ancora grave

Poco dopo le ore 17 di ieri, mercoledì 28 giugno, è avvenuto un tremendo scontro frontale tra due moto sulla statale Regina a San Siro (in provincia di Como) in località Santa Maria. Nello schianto una persona ha perso la vita, mentre l’altra è stata ricoverata in ospedale e versa in gravi condizioni.

Incidente sulla statale a San Siro mercoledì 28 giugno: chi è la vittima e chi l’altra persona ferita

Si chiamava Cristian Braga e aveva 35 anni la vittima del sinistro stradale avvenuto ieri: in base a quanto riportano i media locali era residente nel comune di Dongo. La morte è sopraggiunta nel giro di poche ore: dopo lo scontro con l’altra moto il ragazzo è finito dritto contro il muro di un’abitazione, riportando ferite gravissime. Del tutto inutili i tentativi da parte del 118, che ha cercato di rianimarlo per diversi minuti dopo averlo ritrovato privo di sensi, per poi trasportarlo al vicino ospedale di Gravedona, dove è alla fine deceduto. In base a quanto riporta “La Provincia di Como” sembra che l’uomo stesse tornando dal lavoro.

A bordo dell’altro mezzo coinvolto nell’incidente c’era invece un 34enne di Grandola ed Uniti (Giorgio Vida) trasportato in elisoccorso in gravi condizioni all’ospedale di Varese, dove si trova in queste ore ancora ricoverato.

La dinamica dell’incidente: si parla di un possibile sorpasso fatale

Stando alla ricostruzione delle autorità locali giunte immediatamente sul posto, lo scontro tra i due mezzi a due ruote è avvenuto all’altezza della Chiesa di Santa Maria Assunta. Per consentire l’intervento dei soccorsi i carabinieri di Menaggio e la polizia stradale hanno tra l’altro dovuto interrompere la circolazione sulla carreggiata per quasi due ore dopo il dramma.

Le autorità stanno effettuando tutti gli accertamenti del caso sulla tragedia, ma secondo le prime indiscrezioni sembra che a causare il frontale fra le due moto ci sia stato un sorpasso azzardato.

Silvestrin chiarisce i motivi dell’attacco a Fedez: «LOVE MI fa danni ingenti»

Dopo l’attacco su Twitter a Fedez e al suo concerto di beneficenza LOVE MI, il regista e veejey Enrico Silvestrin ha voluto spiegare il perché dei suoi toni chiarendo cosa rappresenta per lui l’evento di Piazza Duomo.

Silvestrin chiarisce i motivi dell’attacco a Fedez

Dopo aver accusato il rapper di essere «il divulgatore della mer*a di questo paese» ed essersi scagliato contro la messa in onda in prima serata del suo concerto, Silvestrin ha così chiarito la sua posizione: «Per chiarire. LOVE MI fa danni ingenti tanto quanti ne fa una Virgin o una RadioFreccia. Quando l’alternativa al degrado odierno è la nostalgia da karaoke che non aggiunge nulla, allora l’ecosistema puzza pure di morto. Serve altro. Serve aprire la finestra. Il problema è non conoscere il pregresso. Pensare che in un tweet ci sia l’intera ed esaustiva riflessione. Quattro anni di battaglie contro questo sistema di cui non siete a conoscenza. Facile dire boomer. Non è confronto tra ieri e oggi. Per me è tra oggi ed oggi».

«A criticare siamo capaci tutti»

Il conduttore radiofonico ha poi risposto agli utenti che l’hanno criticato per le sue esternazioni: «Siamo una provincetta. Si attacca la persona per screditare l’opinione. Ci si infastidisce al solo pensiero di poter intaccare lo status quo. Si attacca più la soluzione che non il problema. Spiace dirlo, ma questo siamo. A criticare siamo capaci tutti. A fare, a costruire, a decostruire, a proporre, purtroppo solo pochissimi. Ecco perché non andiamo da nessuna parte. E la cosa risibile è che critichiate le alternative tanto quanto il mainstream. Criticate perché vi da l’idea di esistere». Ha infine concluso il suo sfogo sottolineando, ancora una volta, il suo pensiero: «Questo paese è chiuso in se stesso ma, prima di chiuderlo, era già povero culturalmente. Ora si replica una matrice scadente con copie ancora più scadenti. Non sappiamo nulla di cosa sia la musica nel resto del mondo. Si stanno facendo danni immensi. Ai giovani serve il presente».

Squid Game 2, svelato il cast completo: le novità sulla serie Netflix

Squid Game si appresta a tornare con la seconda stagione e iniziano a circolare le prime anticipazioni. Sebbene la produzione non debba iniziare prima della fine del 2023, con uscita prevista per l’anno successivo, il cast è finalmente completo. La serie cult ha infatti trovato gli ultimi interpreti che andranno ad affiancare i volti della prima stagione nei nuovi e sadici giochi di sopravvivenza. Si sa invece ancora poco sulla trama, che dovrebbe riprendere là dove la storia si era conclusa. Con oltre 2,2 miliardi di ore di visualizzazione in tutto il mondo Squid Game è, a due anni dall’uscita, ancora la serie Netflix più vista di sempre. Intanto a novembre debutterà Squid Game: The Challenge, il reality show ispirato alla serie.

LEGGI ANCHE: Netflix annuncia le novità di luglio 2023: da Il Principe a Mare Fuori 3

Squid Game 2, i nuovi nomi del cast e le anticipazioni sulla trama della serie

Come riporta l’Hollywood Reporter, Netflix ha completato il cast di Squid Game 2 arruolando otto nuovi attori sudcoreani. Molti di loro hanno già lavorato in importanti produzioni orientali che hanno avuto un grande successo in patria. Hanno firmato per la seconda stagione infatti Park Gyu-youn e Lee Jin-uk, noti per aver partecipato alle prime due stagioni di Sweet Home. Ci saranno anche Kang Ae-sim, già visto in Move to Heaven e Won Ji-an, che ha debuttato sul piccolo schermo nella serie D.P., mentre Lee David e Lee Jin-uk hanno lavorato in passato con il regista Hwang Dong-hyuk. A loro si aggiungeranno anche Jo Yu-ri, Choi Seung-hyun e Roh Jae-won. Al Tudum del 17 giugno invece Netflix aveva annunciato altre quattro new entry di Squid Game 2, ossia ??Yim Si-wan, Kang Ha-neul, Park Sung-hoon e Yang Dong-geun. Ignote ancora le parti che interpreteranno nella serie così come la trama.

Netflix ha annunciato gli attori di Squid Game 2. A novembre arriva il reality show ispirato alle puntate ma già al centro delle polemiche.
I nuovi attori nel cast di “Squid Game 2” (Netflix, Twitter).

In attesa che inizino le riprese, i fan iniziano a ipotizzare sui social come potrebbe proseguire la storia. Alla fine della prima stagione Gi-hun (Lee Jung-jae), il protagonista della serie, aveva scoperto che la vera mente della macchina mortale fosse il suo compagno di avventure, il giocatore 001. Ridotto in miseria nonostante la vittoria della competizione e di un ricco premio in denaro, Gi-hun aveva deciso di dedicare la sua vita a distruggere l’organizzazione criminale una volta per tutte. È probabile dunque che Squid Game 2 riparta proprio da questo punto, con il protagonista intento ad architettare un piano in grado di riportare l’ordine e salvare migliaia di vite. Per farlo, è possibile che dovrà ancora una volta affrontare le sfide mortali per distruggere il gioco dall’interno.

A novembre il primo reality show ispirato alla serie tv

Durante il Tudum del 17 giugno Netflix ha anche mostrato il primo trailer di Squid Game: The Challenge, reality show che si ispira alla serie tv. Girato in inverno, arriverà sulla piattaforma nel mese di novembre. Come nelle puntate di Hwang Dong-hyuk, 456 concorrenti provenienti da tutto il mondo si sono ritrovati in un hangar dove hanno affrontato particolari sfide che ricordano molto quelle del cult televisivo. Con l’unica differenza che nessuno muore in caso di mancata qualificazione al turno successivo. «Il destino peggiore sarà tornare a casa a mani vuote», ha assicurato Netflix nel presentare il reality. Identico il premio in palio: 4,56 milioni di dollari. Nel filmato è possibile vedere i giocatori nella celebre prova “Un, due, tre, stella” con la bambola robot Hyung-hee.

Nonostante le rassicurazioni di Netflix, tre concorrenti hanno raccontato in anonimato a Variety «condizioni disumane sul set», prontamente smentite dallo streamer. Costretti a svegliarsi alle 3.30 del mattino, hanno lavorato al freddo per sessioni di oltre sette ore, inframezzate da poche pause di appena 15 minuti. In tanti avrebbero accusato malori tanto da rendere necessario l’intervento del personale medico.

Silius, minatori occupano due pozzi a 600 metri di profondità per protesta

Tumulti nel Sud Sardegna, dove in queste ore sono in corso delle feroci proteste da parte di alcuni minatori che si stanno lamentando per le loro attuali condizioni di lavoro, considerate non adeguate.

Minatori in rivolta a Silius, occupati due pozzi a 600 metri di profondità: la denuncia della CGIL

Sta succedendo tutto in queste ore a 50 km circa da Cagliari, nel comune di Silius, dove i lavoratori della miniera locale (ricca di materiali come la fluorite e il quarzo) hanno occupato due pozzi di 600 metri di profondità per protestare contro i loro attuali datori di lavoro. A spiegare più nel dettaglio le motivazioni dietro alla protesta è stata la CGIL, che con un comunicato ha precisato che le rimostranze dei dipendenti sono legate «all’assenza di certezze sul futuro in vista della ripartenza dell’attività estrattiva assegnata dalla Regione attraverso una concessione pubblica a una società privata dal primo luglio».

I lavoratori si sono così calati in profondità nelle due miniere, dove hanno intenzione di rimanere senza spostarsi di un centimetro, perlomeno fino a quando le richieste riguardo al loro futuro sul posto di lavoro non verranno accettate.

Parla Giampiero Manca della CGIL di Cagliari.

A esprimersi nel merito della delicata questione in queste ore anche il portavoce del sindacato del capoluogo sardo Giampiero Manca, che a proposito ha sottolineato: «Ci sono diversi problemi per quanto riguarda la miniera di Gennas Tres Montis. Intanto il 23 giugno i lavoratori hanno saputo che non sarebbe stata pagata questa mensilità ai minatori che operano in questo sito. Poi a fronte di una delibera della giunta regionale che definisce che i lavoratori possono essere impiegati a San Basilio e Silius e nelle aeree limitrofe, per alcuni di loro è stato previsto il trasferimento anche a Lula, nel Nuorese, a 200 km di distanza. Infine il privato che subentrerà l’1 luglio non si è mai presentato né ai sindacati né ai lavoratori: è stato convocato per venerdì un incontro e non sappiamo se verrà».

Scuola, crediti vincolati alla condotta e bocciatura per violazioni del regolamento

Si è tenuta ieri mercoledì 28 giugno alla Camera, la seduta durante la quale è stata presentata, tra le varie, l’interrogazione a risposta immediata con riferimento alle «iniziative relative al voto di condotta, anche al fine di tutelare l’autorevolezza del corpo docente e di ricomporre il patto educativo scuola-famiglia (Sasso – LEGA)». L’onorevole Sasso, in relazione agli ultimi fatti sull’aggressione dell’insegnante a Rovigo, ha parlato di atti spesso «derubricati in bravata» e ha chiesto al ministro dell’Istruzione e del merito Giuseppe Valditara quali misure avrebbe intrapreso per contrastare episodi di tale entità, ribadendo che la Lega sarebbe stata al suo fianco.

Valditara: «Ripensato voto condotta e misura sospensione»

Il prof. Valditara ha annunciato di essersi riunito ieri con lo staff tecnico, proprio poche ore prima della seduta alla Camera: «Abbiamo delineato alcune misure che ridanno centralità alla condotta dello studente, al comportamento, abbiamo ripensato l’istituto della sospensione, abbiamo immaginato delle attività di cittadinanza solidale, abbiamo immaginato anche la necessità di più scuola, più impegno, più studio nei confronti di quei ragazzi che si sono resi responsabili di atti di bullismo». Il ministro ha confermato che molto presto veranno annunciate le misure in questione, definite come un modo per dare un segnale di «rigore e serietà» al corpo docente.

Voto in condotta e valutazione del comportamento

Secondo le novità a firma del ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara gli studenti delle scuole medie e superiori potrebbero vedersi «rimandati in condotta». Chi chiude l’anno con il 6 in comportamento alle scuole superiori avrà il debito in educazione civica, che potrà recuperare a settembre. Sì alla valutazione della bocciatura per cattivo comportamento quando si è davanti a ripetute condotte di violazione del regolamento di istituto. Particolare attenzione verrà prestata al comportamento dello studente durante l’intero anno scolastico, non solo per singolo quadrimestre, comportamento che potrebbe diventare l’ago della bilancia per l’attribuzione dei crediti alla Maturità.

 

 

 

Alessandro Barbero: biografia e vita privata dello storico

Alessandro Barbero, nato a Torino il 30 aprile 1959, è uno storico e scrittore. La fase in cui si è specializzato è il Medioevo ed è appassionato di storia militare.

Alessandro Barbero: biografia e carriera

Il giornalista si è laureato nel 1981 in Lettere con una tesi sulla Storia Medievale all’Università degli studi di Torino. Tre anni dopo ha conseguito un dottorato presso la Scuola Normale di Pisa e, dal 1998, è stato prima professore associato e poi ordinario di Storia medievale al Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università degli Studi del Piemonte Orientale Amedeo Avogadro. Lo scrittore è stato membro del comitato direttivo del Premio Strega, da cui si è dimesso nel marzo 2013, ed è inoltre membro del comitato di redazione della rivista Storica. Collabora poi con la rivista Medioevo e i quotidiani La Stampa e Il Sole 24 Ore. Nel 2012 ha vinto il Premio Le Goff e nel 2018 il Premio Alassio per l’informazione culturale. Due anni dopo è stato riconosciuto come Testimone del tempo durante la 53ª edizione del Premio Acqui Storia. Nel 2010 è diventato famoso su YouTube per i suoi video su temi come il Medioevo, la storia greca e romana ma anche le guerre napoleoniche.

Alessandro Barbero, una vita dedicata alla divulgazione storica in tv e non solo
Alessandro Barbero (Facebook).

Dal 2013 è conduttore del programma a.C.d.C. in onda su Rai Storia e dal 2013 al 2017 è stato membro del comitato scientifico della trasmissione Rai 3 Il tempo e la storia. Nel 2021 ha partecipato a molti convegni e incontri in tutta l’Italia per le celebrazioni del settecentesimo anniversario della morte di Dante Alighieri.

Alessandro Barbero: la vita privata

Essendo una persona molto riservata, poco si sa sulla sua sfera privata. È sposato con una donna di nome Flavia che con lui condivide la passione per la cultura e la storia. La coppia ha anche un figlio che lavora a Parigi nel mondo del giornalismo.

Monica Bellucci conferma la relazione con Tim Burton: «Sono felice, lo amo»

Monica Bellucci e Tim Burton sono ufficialmente una coppia, adesso non ci sono proprio più dubbi di sorta a riguardo. Dopo settimane di gossip scatenati da uno scatto rubato apparso di recente sulla stampa francese, la coppia è definitivamente uscita allo scoperto.

Monica Bellucci conferma la relazione con Tim Burton: «Sono felice, lo amo»

La conferma del rapporto amoroso è giunta nelle scorse ore sulle pagine del magazine ELLE France, a cui Monica Bellucci (naturalizzata francese da anni) ha concesso una lunga intervista esclusiva. «Sono felice di averlo incontrato, è il compagno della mia vita, lo amo», ha dichiarato l’attrice di Città di Castello, che ha poi aggiunto «Quello che posso dire è che sono molto felice di aver incontrato l’uomo, prima di tutto. È uno di quegli incontri che ti capitano raramente nella vita, conosco l’uomo, lo amo, e ora conoscerò il regista. Inizia un’altra avventura. Io amo Tim. E ho un grande rispetto per Tim Burton».

I due si sono incontrati per la prima volta in assoluto in occasione del Festival di Cannes del 2006. La passione vera però è sbocciata soltanto di recente, nell’estate del 2022, dopo che entrambi hanno avuto la possibilità di partecipare al Lumière Film Festival di Lione. A febbraio di quest’anno, poi, l’esclusiva del magazine francese Paris Match: i paparazzi della rivista avevano pizzicato i due insieme a braccetto mentre passeggiavano tranquillamente per la strada. Nessuno dei due aveva mai commentato la foto, perlomeno fino alla conferma di queste ore da parte della diretta interessata.

Un nuovo progetto insieme: è in arrivo Beetlejuice

Bellucci avrà l’onore di lavorare al fianco del nuovo compagno videomaker proprio in questi mesi: l’ex modella è infatti stata scelta da Burton per un ruolo molto importante nella commedia horror Beetlejuice 2, il sequel del celeberrimo film anni ’80 diretto dal medesimo regista con protagonisti Michael Keaton e Winona Ryder. La pellicola uscirà nelle sale il 5 settembre 2024.

Giulia De Lellis nel cast di Mare Fuori? L’influencer avvistata ai provini per il musical

Giulia De Lellis è stata avvistata ai provini per il musical di Mare Fuori. Lo spettacolo teatrale sarà diretto da Alessandro Siani e debutterà al Teatro Augusteo di Napoli il 14 dicembre.

Giulia De Lellis avvistata ai provini del musical di Mare Fuori

Dopo il grande successo televisivo della serie televisiva, c’è grande attesa per l’arrivo in teatro del format. Lo spettacolo, prodotto da Best Live, avrà tra i protagonisti alcuni dei volti più amati della fiction come Maria Esposito, l’attrice che interpreta Rosa Ricci. Ma ai provini del cast è stata avvistata a sorpresa anche Giulia De Lellis. A rendere nota la notizia è stato il settimanale Chi che intitola: «Ai provini di #MareFuori, il musical teatrale con la regia di Alessandro Siani, tra gli aspiranti attori si è presentata anche Giulia De Lellis. L’influencer sogna un futuro sul palcoscenico?». Al momento non è arrivato alcun commento dall’ex di Uomini e Donne. La realizzazione del musical era stata anticipata qualche mese fa e lo scorso 19 luglio, al teatro Brancaccio di Roma, si sono tenute le selezioni per il cast – proprio in questa circostanza è stata notata la De Lellis. In realtà non è chiaro se fosse lì per i provini o se abbia accompagnato qualcuno. Per l’influencer, comunque, non si tratterebbe di un debutto nella recitazione in quanto ha preso parte, come attrice protagonista, al film Genitori vs Influencer al fianco di Fabio Volo.

Alessandro Siani (Getty Images).

Le date dello spettacolo

Alessandro Siani, regista del musical, ha così dichiarato in merito al progetto: «Volevamo portare questa meravigliosa storia che racconta una realtà cruda di Napoli ma che è molto altro. Grazie al cast di Mare Fuori ci buttiamo in questa nuova sfida musicale, anche con le canzoni originali della serie». Qui tutte le date e i luoghi della tournée:

  • Napoli Teatro Augusteo dal 14 dicembre 2023
  • Ragusa Teatro Duemila dal 20 gennaio 2024
  • Torino Teatro Alfieri dal 1° febbraio 2024
  • Milano Teatro Arcimboldi dal 14 febbraio 2024
  • Bari Teatro Team dal 23 febbraio 2024
  • Roma Teatro Brancaccio dal 1° marzo 2024
  • Bologna Teatro Europa dal 15 marzo 2024.

 

Arrestato Paolo Bellini, già condannato all’ergastolo per la strage di Bologna

È stato arrestato Paolo Bellini, ex Avanguardia Nazionale condannato in primo grado all’ergastolo dalla Corte d’assise di Bologna come uno degli esecutori materiali della strage della stazione di Bologna del 2 agosto 1980. Bellini, fa sapere il suo avvocato, si trova nel carcere di Spoleto. L’arresto è avvenuto su ordinanza della corte d’Assise d’appello di Bologna.

Arrestato Paolo Bellini, già condannato all’ergastolo per la strage di Bologna: ha minacciato l’ex moglie, che aveva smontato il suo alibi.
Un corteo a Bologna nell’anniversario della strage (Getty Images).

Bellini è stato condannato per la strage il 6 aprile 2022

Bellini, 68 anni, è stato condannato il 6 aprile 2022 come quinto attentatore, in concorso con gli ex terroristi del Nuclei Armati Rivoluzionari Giusva Fioravanti, Francesca Mambro e Luigi Ciavardini, già condannati in via definitiva, e Gilberto Cavallini, condannato in primo grado. Indagato per la strage di Bologna, Bellini negò la sua presenza in città la mattina del 2 agosto 1980, indicata invece da due testimoni, fornendo un alibi familiare che nel 1992 portò al suo proscioglimento. Nel 2019, però, l’ex moglie Maurizia Bonini ha riconosciuto il suo volto nelle immagini di un video amatoriale girato alla stazione di Bologna poco prima dell’esplosione che costò la vita a 85 persone, smontando di fatto l’alibi.

Arrestato Paolo Bellini, già condannato all’ergastolo per la strage di Bologna: ha minacciato l’ex moglie, che aveva smontato il suo alibi.
I vagoni del treno Ancona-Chiasso dopo l’attentato (Getty Images).

L’arresto dopo minacce ascoltate nelle intercettazioni

Bellini è finito in carcere perché esisteva il rischio concreto che potesse commettere altri reati. Come emerso da alcune intercettazioni disposte nell’ambito di altri procedimenti, aveva infatti minacciato l’ex moglie, la cui testimonianza è risultata fondamentale per smontare il suo alibi e dunque per la condanna. Non solo: tra i motivi dell’applicazione della misura ci sono anche le minacce pronunciate nei confronti del figlio del magistrato Francesco Caruso, presidente della Corte d’Assise di Bologna, che ha emesso la sentenza di condanna all’ergastolo, mostrando di conoscere la sua professione e la città in cui la esercita. Bellini, che per un certo periodo fu latitante in Sud America, nel 2009 è stato inoltre riconosciuto colpevole dell’omicidio del militante di Lotta Continua Alceste Campanile, avvenuto il 15 giugno 1975, ma prosciolto per prescrizione.

Francesco Paolantoni: biografia e vita privata dell’attore

Francesco Paolantoni, nato a Napoli il 3 marzo 1956, è un attore comico e commediografo. È famoso per le sue interpretazioni comiche e il suo versatile talento nel cinema, in televisione e in teatro.

Francesco Paolantoni: biografia e carriera

Iscrittosi alla Scuola d’arte drammatica del Circolo artistico di Napoli negli Anni 70, ha recitato per una decina d’anni in diverse compagnie teatrali. Nel 1986, con Stefano Sarcinelli, ha portato in scena allo Zelig di Milano lo spettacolo Fame, saranno nessuno. Ha poi partecipato come attore nella commedia La gente vuole ridere di Vincenzo Salemme. Nel frattempo è apparso in diverse trasmissioni televisive tra cui Indietro tutta! di Renzo Arbore, dove ha interpretato Cupido, ma anche in Fate il vostro gioco, Banane e Tirami su. Negli Anni 90 è arrivata la sua consacrazione partecipando ai programmi tv Mai dire Gol, Quelli che il calcio e L’ottavo nano.

Francesco Paolantoni, tra teatro, cinema e tv
Francesco Paolantoni e Mariano Rigillo al Festival del Cinema di Roma nel 2014 (Getty Images).

Con il film Liberate i pesci! (2000) di Cristina Comencini, l’attore ha ottenuto la candidatura al Nastro d’argento come miglior attore non protagonista. Di recente ha partecipato a trasmissioni come Stasera tutto è possibile su Rai 2, dove è ospite dal 2016, e Tale e quale show 2020. L’attore è tornato nella trasmissione di Carlo Conti in coppia con Gabriele Cirilli prendendo parte anche a Tali e quali e Tale e Quale Sanremo.

Francesco Paolantoni: la vita privata

Per quanto riguarda la sua vita privata, Paolantoni non risulta essere sposato, anche se in passato ha avuto una lunga storia durata vent’anni con Paola Cannatello, un’autrice di testi. Napoletana doc, a un passo dalla laurea in Matematica ha deciso di intraprendere la carriera di attrice e autrice di teatro e televisione. Con lui ha firmato diverse trasmissioni, da Una città per cantare con Ron, Lucio Dalla, Gianni Morandi fino a Amici miei con Ron, Francesco De Gregori e Renato Zero.

Robertino Loreti: età, moglie, figli e canzoni del cantante

Tutti lo conoscono semplicemente con il soprannome di Robertino, ma il suo vero nome completo è Roberto Loreti: stiamo parlando del cantante nato il 22 ottobre 1947 (ha dunque compiuto 75 anni) diventato una celebrità nel panorama pop anni ’60 grazie a Un bacio piccolissimo.

Chi è Robertino: la storia e la carriera del cantante

L’artista è nato a Roma in una famiglia piuttosto numerosa (era infatti il quinto di ben 8 figli) e piuttosto umile: proprio alla luce delle condizioni economiche dei genitori si è trovato presto costretto ad andare a lavorare e, giovanissimo, ha iniziato a collaborare come garzone per una pasticceria del quartiere Don Bosco.

I primi contatti con il mondo artistico li ha ottenuti grazie ad un coro rionale con il quale aveva iniziato a cantare, scoprendo di avere una voce intonata e potente; ad ogni modo, il suo esordio nel mondo dello spettacolo l’ha fatto sul grande schermo, entrando a far parte del cast del film Il ritorno di don Camillo al fianco di Fernandel e Gino Cervi.

La sua carriera da cantante ha preso il via quando aveva solo 14, dopo essere stato notato da un talent scount che lo aveva convinto a partire per Copenaghen: qui aveva iniziato a pubblicare i suoi primissimi 45 giri, riscuotendo un buon successo anche in altri paesi del Nord Europa. Nel giro di qualche anno, dopo aver preso parte anche ad una tournée negli Stati Uniti, Robertino riuscì a firmare con l’importante etichetta Carosello, un’opportunità più unica che rara che gli aprì la strada per il Festival di Sanremo.

Nel 1964 ha partecipato dunque alla kermesse con il pezzo Un bacio piccolissimo, che pur non vincendo era arrivato in finale diventando uno dei maggiori successi da classifica di quell’anno. Ancora oggi, Robertino è apprezzatissimo soprattutto in Russia, dove ha pubblicato in anteprima diversi album e 45 giri. Da ormai diversi anni, in ogni caso, ha appeso il microfono al chiodo.

Nel suo curriculum, inoltre, vanta la partecipazione in veste di attore ad un totale di 4 film di cui l’ultimo, La Bolognese, uscito nel 1975.

Gli amori e il dramma familiare

In tempi non sospetti Robertino è stato ospite di Oggi è un altro giorno di Serena Bortone, dove ha raccontato di aver perso un figlio a soli 46 anni a causa di una brutta malattia.

Come riporta TPI, inoltre, dell’artista si sa che è stato sposato due volte e che dal primo matrimonio ha avuto due figli. Il terzo figlio Lorenzo è arrivato con la seconda moglie Laura Rozzo, che aveva conosciuto mentre si trovava all’ippodromo.

Calista Flockhart, chi è la moglie di Harrison Ford

Calista Flockhart, moglie di Harrison Ford, è nata in Illinois l’11 novembre 1964 ed è un’attrice. È famosa per aver interpretato il ruolo di Ally McBeal nell’omonima serie televisiva.

Calista Flockhart: biografia e carriera

Chiamata Calista dalla madre, che si chiama Kay Calista, ha studiato recitazione alla Rutgers University (New Jersey) e, dopo essersi laureata, ha lavorato in vari teatri nelle contee di Cleveland, Louisville, Chicago e Houston. Dopo tre anni ha fatto il suo debutto a Broadway, dove ha interpretato Laura in The Glass Menagerie di Tennessee Williams, ruolo per il quale ha ricevuto diverse candidature a premi teatrali. Nella primavera del 1989 ha fatto la sua prima apparizione televisiva in un ruolo minore in un episodio di Guiding Light. Due anni dopo è apparsa nel film tv Darrow e poi nei film Nudi a New York (1993) e Getting In (1994). La sua prima parte importante in un film è stata in Quiz Show, diretto da Robert Redford nel 1994.

Calista Flockhart, moglie di Harrison Ford, tra cinema e tv
Harrison Ford e Calista Flockhart all’anteprima del nuovo film di Indiana Jones al Festival di Cannes 2023 (Getty Images).

L’anno seguente l’attrice ha conosciuto Dianne Wiest e Faye Dunaway quando è apparsa nel film Drunks. Sono seguite le interpretazioni in The Birdcage, Jane Doe e nella serie tv Ally McBeal. La Flockhart ha recitato nello show fino alla sua cancellazione nel 2002. Quattro anni dopo, nel 2006, è entrata a far parte del cast di Brothers & Sisters, altra fortunata serie televisiva, finché lo show non è stato cancellato nel 2011. Di recente l’attrice è comparsa nella serie tv Supergirl, che si è conclusa nel 2021.

Il matrimonio con Harrison Ford

Dal 2002 la Flockhart è legata sentimentalmente all’attore Harrison Ford, incontrato ai Golden Globe Awards di quell’anno. I due si sono sposati il 15 giugno 2010 in Nuovo Messico e l’unione è stata ufficializzata dal governatore dello Stato Bill Richardson e dal presidente della Corte Suprema Charles W. Daniels. La coppia ha un figlio adottivo, Liam Flockhart Ford, che l’attrice ha adottato alla nascita.

Luigi Calcara, chi è il futuro marito di Valerio Scanu

Dal 2020, Luigi Calcara è fidanzato con il cantante Valerio Scanu. I due sono molto riservati e celebreranno il loro matrimonio il 7 settembre 2023 a Roma.

Chi è Luigi Calcara

Il futuro marito del cantante sardo ha 32 anni. È di origini siciliane, più precisamente di Castelvetrano, ma da anni vive a Roma. Nella capitale insegna come professore e ricercatore all’Università La Sapienza, dove tiene lezioni per il corso di Ingegneria astronautica, elettrica ed energetica. Oltre a questo si sa che Luigi ama trascorrere il suo tempo libero in Sicilia e al mare, passione in comune con il compagno. Scanu ha raccontato al Corriere della Sera come si sono incontrati: «Ci siamo conosciuti a luglio del 2020 dopo che aveva commentato una mia foto su Instagram. Il giorno stesso ci siamo incontrati e da lì è cominciata la relazione. Dopo la proposta, Luigi pensava che ci saremmo sposati nel 2024, con calma, non aveva capito che intendevo farlo subito».

Luigi Calcara, chi è l'ingegnere che sposerà Valerio Scanu
Luigi Calcara e Valerio Scanu (Facebook).

Le nozze con Valerio Scanu

A chiedere la mano del marito è stato lo stesso Scanu che, in modo classico, si è inginocchiato e ha chiesto a Luigi: «Mi vuoi sposare?». Così è stata stabilita la data delle nozze, che sono state organizzate il 7 settembre, giorno in cui avrebbe compiuto gli anni il padre del cantante morto nel 2020 a causa del Covid. I due si uniranno in matrimonio civile a Roma ed è molto probabile che a sposarli sia una loro amica. A ora, per esigenze professionali, Valerio e Luigi vivono separati anche se non molto distanti: Scanu ai Castelli Romani e il compagno nella Capitale. I testimoni di nozze saranno i fratelli, Fabio, per Luigi e Alessandro per Scanu. Per il viaggio di nozze la meta scelta è un posto caldo. E riguardo ai figli, Scanu ha dichiarato: «Non lo escludiamo, ma è ancora presto. Per adesso ci vogliamo prendere cura l’uno dell’altro».

L’Alta velocità si ferma a Ferragosto: treni fino a 80 minuti di ritardo, deviazioni e meno collegamenti

Sarà un Ferragosto di fuoco per tutti i viaggiatori dell’Alta Velocità in partenza dalle regioni del Nord Italia verso le principali stazioni del Meridione: sono infatti previsti importanti disagi su un’ampia fetta della Rete Ferroviaria Italiana, a causa di lavori che interesseranno in particolar modo tre cantieri.

Lavori sulla RFI: previsti ritardi per il periodo di Ferragosto

Sono quattro i giorni da segnarsi a calendario e rispetto ai quali porre particolare attenzione: si tratta del 14, del 15, del 16 e del 17 agosto. Tutto a causa di lavori della RFI nelle stazioni di Sarno, Piacenza e Orte. Sono dunque già da mettere in conto ritardi considerevoli per l’AV, tempi di percorrenza molto più lunghi rispetto al solito, riduzione del numero dei collegamenti giornalieri e deviazioni dei percorsi abituali.

Vale inoltre la pena ricordare che i problemi sulla linea non si limiteranno soltanto a questi quattro giorni: RFI ha scelto di intervenire in maniera sostanziale anche nell’arco temporale che va dal 7 al 18 agosto, con una serie di interventi che, purtroppo, interesseranno anche le linee dei regionali e degli Intercity.

Come riportato anche da Repubblica, saranno giorni da bollino nero, con tempi di percorrenza tra Nord e Sud che si potranno potenzialmente allungare anche di 80 minuti. Il discorso vale tra l’altro sia per Trenitalia sia per Italo, con una drastica riduzione dei treni che collegano Milano e Roma (rispettivamente da 43 a 18 corse e da 33 a 14 corse giornaliere).

Il commento dell’azienda: «Interventi necessari»

Per quanto poco piacevoli per i passeggeri, i lavori previsti fra poco meno di due mesi puntano a «migliorare le prestazioni e garantire elevati standard di sicurezza», come specificato dall’azienda. I cantieri saranno messi in piedi in piena estate proprio allo scopo di «minimizzare i disagi per i cittadini, in particolare i pendolari». Secondo quanto dichiarato al quotidiano di Torino dall’esperto di trasporti Andrea Giuricin «se si vuole migliorare la rete sono lavori che vanno fatti».

Auto esplosa in tangenziale: morto anche il tirocinante Fulvio Filace

Non ce l’ha fatta Fulvio Filace, il giovane studente universitario rimasto gravemente ferito nell’esplosione della Volkswagen Polo, prototipo diesel-elettrico, avvenuta il 23 giugno scorso sulla tangenziale di Napoli. Il venticinquenne, giunto quasi al termine del suo percorso come tirocinante, si trovava in auto con Maria Vittoria Prati, la ricercatrice del CNR deceduta il giorno dopo l’incidente per le gravi ustioni riportate sul 90 per cento del corpo. Il giovane era ricoverato al Centro Grandi Ustionati del Cardarelli di Napoli dove era stato sottoposto a un secondo intervento chirurgico. Ad aggravare il quadro sarebbe stato uno scompenso respiratorio sopraggiunto nella notte, che avrebbe contribuito a causarne la morte.

E' morto nella notte Fulvio Filace, ricoverato all'ospedale Cardarelli. Proseguono le indagini per accertare la dinamica dell'esplosione.
Fulvio Filace (foto Facebook).

Fulvio Filace, la speranza di salvarlo e il peggioramento improvviso

Lo studente 25enne, laureando alla Magistrale di Ingegneria Meccanica che aveva il sogno di lavorare in Ferrari, era stato sottoposto a due interventi chirurgici che avevano riacceso le speranze dei familiari. Anche la prima tac, effettuata poche ore dopo l’incidente, non aveva evidenziato lesioni significative agli organi interni e le condizioni erano apparse stabili. Proprio nella giornata di ieri, mercoledì 28 giugno, Fulvio era stato sottoposto alla seconda operazione di rimozione dei tessuti danneggiati. Nella notte, il peggioramento improvviso prima del decesso. Nel gruppo pubblico il CNR di tutti, il post di cordoglio sui social: «Purtroppo ci ha lasciato anche Fulvio Filace, il tesista coinvolto nel tragico incidente dove ha perso la vita anche Mavi Prati. Un caloroso abbraccio alla famiglia, alle famiglie».

E' morto nella notte Fulvio Filace, ricoverato all'ospedale Cardarelli. Proseguono le indagini per accertare la dinamica dell'esplosione.
Auto CNR esplosa lungo tangenziale di Napoli (foto Facebook).

La vettura prototipo del CNR e l’incidente sulla Tangenziale

Nell’auto su cui viaggiavano Fulvio Filace e Maria Vittoria Prati, era stato installato un kit elaborato da ricercatori dell’Università di Salerno composto da due motori elettrici montati nella parte posteriori. La violenta esplosione è stata immediata. Proseguono le indagini per conoscere le cause che hanno portato alla deflagrazione. Resta ancora da chiarire la natura del contenuto all’interno delle bombole rinvenute nell’abitacolo, anche se Filace, durante le prime operazioni di soccorso, avrebbe fatto riferimento a un forte odore alcolico all’interno del mezzo.

Paolo Mieli e quella strana difesa della ministra Santanchè

In questi giorni una domanda circola insistentemente nei salotti di Roma e i salottini di Milano. Ma perché Paolo Mieli difende così a spada tratta Daniela Santanchè? L’ex direttore del Corriere della sera in più occasioni si è profuso nel gettare acqua sul fuoco della polemica. Lo ha fatto una prima volta a Capri, interloquendo con la ministra che era ospite della rassegna Capri d’autore. «Prendila per il verso giusto, se non ci fosse stata la polemica tanti illustri colleghi non sarebbero corsi qui a sentirti, col vantaggio che l’isola e questa rassegna sono balzati agli onori della cronaca». Una secondo volta in uno dei suoi tanti interventi televisivi (oramai Mieli è a pieno titolo iscritto alla compagnai di giro che popola i vari talk show) stigmatizzando il fatto – e Il Fatto era anche il giornale cui si riferiva – che con tutto quello che succede al mondo la stampa italiana desse enorme risalto alle vicende che riguardano la Pitonessa.

Rilettura critica pure sul suo scoop più famoso

Tanto ardore difensivo ha suscitato non poche chiacchiere. C’è qualcosa che non sappiamo della lunga conoscenza tra il giornalista e la ministra? «Niente di tutto questo», spiega un amico di Mieli. «È che invecchiando a Paolo piace sempre di più recitare la parte del bastian contrario. Lo ha fatto persino col suo scoop più famoso, rileggendo criticamente il giorno della morte di Silvio Berlusconi (qualcosa non torna di quella vicenda) la notizia dell’avviso di garanzia al Cavaliere data dal Corriere in pieno vertice di Pratica di Mare».

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Samantha Cristoforetti: età, compagno e figli dell’astronauta

Samantha Cristoforetti, nata a Milano il 26 aprile 1977, è un’astronauta e un’aviatrice italiana. È  stata la prima donna italiana nell’equipaggio dell’Agenzia Spaziale Europea e la prima donna europea comandante della Stazione spaziale internazionale.

Samantha Cristoforetti: biografia e carriera

Nel 1994 ha deciso di approfondire il proprio percorso scolastico trasferendosi in America dove, grazie al programma Intercultura, ha frequentato per un anno la Saint Paul Central High School di Saint Paul, in Minnesota. Dopo una laurea magistrale in Ingegneria meccanica presso l’Università tecnica di Monaco di Baviera, ha iniziato la sua carriera di pilota militare presso l’Accademia Aeronautica di Pozzuoli. Laureatasi successivamente in Scienze Aeronautiche presso il Dipartimento di Scienze Politiche dell’Università Federico II di Napoli, nel maggio 2009 è stata selezionata dall’Agenzia Spaziale Europea (ESA). La prima missione a cui ha preso parte, della durata di circa 6-7 mesi, è denominata ISS Expedition 42/43 Futura e ha previsto, il 23 novembre 2014, il raggiungimento della Stazione spaziale internazionale a bordo di un veicolo Sojuz. Si è trattato della prima missione di una donna italiana nello spazio.

Samantha Cristoforetti tra carriera e vita privata
Samantha Cristoforetti (Getty Images).

Il 3 luglio 2012 l’ESA ha annunciato che l’astronauta italiana è stata selezionata per la missione Futura, una missione dell’ASI di lungo termine sulla Stazione Spaziale Internazionale durata 199 giorni, dal 23 novembre 2014 all’11 giugno 2015. La preparazione per la missione è durata più di 2 anni.. Il 28 maggio 2021 è stato annunciato che Samantha avrebbe preso parte come specialista di missione al volo SpaceX Crew-4, partito il 27 aprile 2022. Il 28 settembre dello stesso anno, è diventata la prima astronauta donna europea a diventare comandante della Stazione spaziale internazionale.

Samantha Cristoforetti: la vita privata

Quando non è in viaggio per lavoro, Samantha vive col compagno Lionel Ferra e i loro due figli, Kelsey Amal di sei anni, e Dorian Lev, di due anni. Entrambi i figli sono nati a Colonia, in Germania, dove la famiglia vive per ragioni di lavoro vicino al centro astronautico dell’ESA. La Cristoforetti parla italiano, tedesco, inglese, francese, nonché il russo, utilizzato nelle comunicazioni tra la stazione spaziale e il centro di controllo a terra al Cosmodromo di Bayqoñyr. L’astronauta, inoltre, sta studiando anche il cinese per una possibile missione spaziale dell’agenzia cinese.

 

Ecuador, lo chef italiano sequestrato è stato liberato: «Sto bene»

Ottime notizie per tutti gli affetti più cari di Panfilo Colonico, lo chef italiano che era stato sequestrato in Ecuador una settimana fa. A 7 giorni dal sequestro, il cuoco è stato finalmente liberato dai suoi rapitori. Ecco le sue dichiarazioni subito dopo la liberazione.

Lo chef italiano Panfilo Colonico liberato dopo 7 giorni di sequestro in Ecuador: «Sto bene» 

L’uomo è uscito da 7 giorni di prigionia con la barba lunga, il volto provato dalla paura, con indosso una canotta nera e un paio di bermuda. Nonostante lo spavento e la preoccupazione, il suo stato di salute è fortunatamente buono. «Sto bene e mi sta ascoltando la polizia. Non è stato un film» sono state le sue prime parole alle autorità che l’hanno soccorso dopo una settimana dal rapimento. In base a quanto riferiscono alcuni testimoni, inoltre, sembra che sia stato lo stesso Colonico a presentarsi nuovamente di fronte al suo ristorante accompagnato da un taxi.

Il mistero sul possibile riscatto

Colonico era stato prelevato di peso dal suo locale di Guayaquil, centro nevralgico dell’economia ecuadoregna, da un gruppo di criminali del posto travestiti da poliziotti. Come riportato dal media Il Centro, non si conoscono i motivi precisi dietro al rapimento, ma sembra che il gesto dei malviventi fosse in qualche modo legato alla riscossione di un importante riscatto, proprio alla luce del fatto che Colonico è fra gli chef più noti del Paese latinoamericano e il suo ristorante, Il Sabore mio, è un locale tra i più rinominati del posto.

Colonico, 49enne e originario di Sulmona, sarebbe a quanto sembra stato lasciato ad un casello dai rapitori. La polizia, nel frattempo sta cercando di ricostruire gli avvenimenti ed è già riuscita ad arrestare due dei cinque presunti responsabili del crimine. Non è per il momento dato sapere se sia stato pagato un riscatto per la sua liberazione.

Laura Efrikian, l’ex moglie di Gianni Morandi truffata: «Rubati 5 mila euro»

Disavventura per Laura Efrikian, l’ex moglie di Gianni Morandi (di fatto la sua prima compagna di vita): la donna ha raccontato in un’intervista al Corriere della Sera di essere stata truffata di recente. Ecco tutto quello che ha dichiarato.

Laura Efrikian vittima della classica truffa degli anziani: ecco cos’è accaduto

La donna, che oggi ha 83 anni, è stata raggirata nel più classico dei modi, ricevendo la telefonata di un finto nipote alla ricerca di denaro. Il malvivente dietro la cornetta ha modificato la propria voce, facendosi passare per il nipote Jacopo, il figlio di Marco Morandi.

Efrikian a proposito ha raccontato, amareggiata: «Suona il telefono fisso. Rispondo. E riconosco la voce concitata di mio nipote Jacopo: “Nonna, papà è nei guai, devi aiutarci, per favore, ora ti spiego ma fai in fretta!”». La voce della persona al telefono era credibile proprio perché modificata («Sono abilissimi», ha commentato l’ex di Morandi), ed è stato proprio questo l’elemento che ha portato la donna a compiere l’errore.

L’ex di Morandi prosegue dunque il suo racconto spiegando qual è stata la richiesta effettuata dal truffatore al telefono: «Mi farfuglia che Marco aveva comprato un costoso macchinario per i concerti, ma il bonifico con cui lo aveva pagato non era arrivato. Che i titolari erano furiosi, pretendevano i soldi e stavano trattenendo mio figlio nei loro uffici, minacciando di portarlo dai carabinieri per la denuncia».

Un altro elemento che ha tratto in inganno la donna, come spesso accade in questi casi, è stato il fatto che la persona al telefono l’avesse invitata a non parlare del fatto a nessuno, per non rovinare la reputazione dell’artista. Alla fine, pressata dall’insistenza della persona al telefono, Laura Efrikian ha purtroppo ceduto i soldi richiesti: «Circa 5 mila euro. Li tenevo in camera mia, chiusi in uno stipetto. Li avevo raccolti vendendo i miei quadri e i miei libri. Servivano per i poveri, da anni faccio la volontaria in Africa. “Così pochi?”, ha esclamato quello che credevo Jacopo. “Non puoi metterci anche dei gioielli, dell’oro?”. “Ma sei matto? Non ne ho!”».

L’intervento dei vicini, la finta telefonata dell’arresto

Laura Efrikian ha così consegnato i soldi a un ragazzo nero che si è presentato alla sua porta. I vicini però hanno assistito alla scena e, insospettiti, hanno scattato una foto al giovane. I truffatori tuttavia sono stati ancor più furbi e hanno chiamato anche questi ultimi, fingendosi carabinieri che avevano “acciuffato” il malvivente. Amaro il commento dell’ex di Morandi, che sulla vicenda ha aggiunto: «Mi sono sentita mortificata, presa in giro. Di colpo vecchia, inutile, rimbambita, anche se non lo sono affatto. Triste. Succede a tanti, ma non mi consola».

Paola Cortellesi: età, marito, figlia e film dell’attrice

Paola Cortellesi, nata a Roma il 24 novembre 1973, è un’attrice, una sceneggiatrice, un’autrice televisiva, una comica e una conduttrice. Affermata nel cinema, ha ricevuto, tra gli altri, un David di Donatello come migliore attrice protagonista per il film Nessuno mi può giudicare.

Paola Cortellesi: biografia e carriera

Dopo un’esperienza televisiva a Mai dire Gol, l’attrice ha debuttato al cinema nel 2000 nel film di Aldo, Giovanni e Giacomo Chiedimi se sono felice. Nel 2004 ha co-condotto il Festival di Sanremo insieme a Simona Ventura, Gene Gnocchi e Maurizio Crozza e, dopo aver recitato in diverse pellicole comiche, nel 2009 è stata nel cast di Due partite, celebre pièce teatrale della regista Cristina Comencini portato al cinema da Enzo Monteleone, con cui ha ottenuto la sua seconda candidatura al Nastro d’argento come migliore attrice non protagonista. Nel 2010 ha recitato in Maschi contro femmine di Fausto Brizzi e l’anno seguente nella commedia Nessuno mi può giudicare di Massimiliano Bruno.

Paola Cortellesi tra vita privata a cinema
Paola Cortellesi al Festival del Cinema di Roma nel 2021 (Getty Images).

Nel 2014 ha preso parte al film Un boss in salotto, insieme a Luca Argentero e Rocco Papaleo, e nello stesso anno è stata anche nel nuovo lavoro di Carlo Verdone Sotto una buona stella, ricevendo una candidatura al David di Donatello e al Nastro d’argento come miglior attrice protagonista. Nel 2015 ha debuttato come sceneggiatrice nel film Scusate se esisto! del marito Riccardo Milani. Negli anni successivi è stata protagonista o co-protagonista di numerosi film, tra cui: Mamma o papà? di Riccardo Milani, La Befana vien di notte di Michele Soavi, Ma cosa ci dice il cervello di Riccardo Milani e Come un gatto in tangenziale dello stesso regista. Grazie a questo film, l’attrice si è aggiudicata il Nastro d’argento alla migliore attrice in un film commedia, il Globo d’oro alla miglior attrice e il Ciak d’oro per la migliore attrice protagonista.

Paola Cortellesi, tra cinema e vita privata con il marito Riccardo Milani
Paola Cortellesi e Riccardo Milani al Festival del Cinema di Roma nel 2020 (Getty Images).

Paola Cortellesi: marito e figlia

L’attrice è sposata con il regista Riccardo Milani che l’ha diretta in diversi film per il cinema. I due hanno celebrato il loro matrimonio il 1 ottobre 2011 dopo nove anni di fidanzamento. La coppia ha una figlia, Laura, nata nel 2013.

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