Donne e sport: una su due denuncia violenze psicologiche
I dati della "ricerca sul gender gap nello sport italiano" curata dalla campionessa olimpica Antonella Bellutti. Il 77% delle intervistate dichiara di non aver mai avuto un contratto

Per il 48% delle donne è ancora difficile conciliare l’attività agonistica con lo studio. Il 44% dichiara di aver subìto violenza psicologica. Il 77% dichiara di essere stata testimone di comportamenti di allenatori/dirigenti ritenuti inappropriati/dannosi psicologicamente. Sempre il 77% conferma di non avere mai avuto un contratto o un accordo di collaborazione con la società di appartenenza. L’86% ha la percezione che non vi sia parità tra atlete e atleti relativamente ai soldi investiti per l’attività.
Sono alcuni dei dati della ricerca “Progetto S.I.M.O. Sport Inclusion Modern Output: ricerca sul gender gap nello sport italiano”, curata da Antonella Bellutti. L'autrice è stata medaglia d’oro nel ciclismo su pista alle Olimpiadi di Atlanta 1996 e di Sydney 2000. Lo studio ha ricevuto il premio del Bando XXVennale 2025 del Soroptimist International d’Italia.
E' la prima volta che il gender gap e la violenza psicologica nel mondo dello sport femminile passano dalla percezione al rigore dei dati di una ricerca. Lo studio ha coinvolto 876 atlete: 506 in attività e 370 non più in attività.
La ricerca presentata è uno dei tasselli che compongono l’insieme delle azioni attuate nell’ambito del progetto Donne & Sport del Soroptimist International d’Italia: “L’esperienza biennale su queste tematiche - ha commentato la presidente nazionale Adriana Macchi - ha fatto emergere la consapevolezza e conoscenza che nonostante i progressi compiuti negli ultimi anni, sul fronte della parità di genere nello sport italiano, persistono molteplici criticità strutturali, culturali e sistematiche. Le percentuali emerse dalla ricerca ci raccontano una realtà in cui le atlete continuano a scontrarsi con barriere visibili e invisibili , ad avere difficoltà nel conciliare il percorso di studio e la carriera sportiva, disparità nell’accesso ai ruoli di leadership, della presenza di discriminazioni e violenza psicologica, di una diversa distribuzione di risorse e riconoscimenti economici, così come un contratto di lavoro, oltre ad una limitata rappresentanza femminile nelle posizioni decisionali”.
Alla presentazione ha partecipato anche la presidente della Commissione Parlamentare di inchiesta sul femminicidio nonché su ogni forma di violenza di genere, Martina Semenzato, che ha annunciato che uno dei filoni sui quali lavora l'organismo parlamentare è proprio il tema della violenza nel mondo sportivo.
Fonte: www.rainews.it