Daily Archives: 28 Giugno 2023

Gli attori di Hollywood minacciano lo sciopero: da Meryl Streep a Rami Malek, cosa chiedono

Dopo gli sceneggiatori, fermi dal 2 maggio, a Hollywood potrebbero incrociare le braccia anche gli attori. Come ha riportato in anteprima Rolling Stone, oltre 300 interpreti del cinema, tra cui importanti star di fama mondiale, hanno inviato una lettera al Sag-Aftra, il sindacato statunitense che ne difende i diritti in termine di retribuzione e condizioni sul posto di lavoro. «Uno sciopero porta incredibili difficoltà a molte persone e nessuno lo vuole», hanno dichiarato in coro gli attori. «Siamo però pronti a farlo per il bene del nostro settore». Il sindacato è infatti impegnato in difficili colloqui con l’Amptp, che rappresenta le società di produzione, per raggiungere un accordo sui contratti entro il 30 giugno. Tra i firmatari spiccano i nomi di Meryl Streep, Glenn Close, Jennifer Lawrence, Brendan Fraser e Rami Malek.

LEGGI ANCHE: Sciopero sceneggiatori di Hollywood: le ricadute sui lavoratori dello spettacolo

Il contenuto della lettera firmata da 300 attori di Hollywood

«Riteniamo che i nostri salari, il mestiere, la libertà creativa e il potere del sindacato si siano indeboliti nell’ultimo decennio», hanno concordato gli attori. «Dobbiamo invertire questa tendenza». Parlando del 2023 come di un punto di svolta senza precedenti, le star hanno sottolineato come «i membri del sindacato potrebbero dover fare sacrifici che la leadership non è pronta ad affrontare». Nel comunicato, hanno ricordato la crescita dello streaming, cui non ha fatto seguito un equo aumento dei compensi, ma anche le difficoltà dei lavoratori con l’assistenza sanitaria, le pensioni e i processi del casting. «Gli occhi della storia sono puntati su di noi», hanno proseguito gli interpreti di Hollywood. «Non è il momento di accontentarsi di un compromesso». Il sindacato Sag-Aftra ha intanto parlato di «colloqui positivi» con le produzioni, anche se il tempo per stipulare un accordo stringe sempre più.

La lettera delle star di Hollywood ha dedicato anche ampio spazio all’evoluzione dell’intelligenza artificiale e al sempre più massiccio ruolo che sta assumendo nella settima arte. Basti pensare alla serie tivù dei Marvel Studios Secret Invasion, i cui titoli di testa sono stati generati mediante l’utilizzo di un software IA. «È vitale che la negoziazione protegga le nostre sembianze», hanno specificato gli attori statunitensi. «Chiediamo che si assicuri un’equa ricompensa quando parte del nostro lavoro serve per addestrare l’intelligenza artificiale». In chiusura, la lettera ha posto l’accento sul senso di appartenenza al sindacato Sag-Aftra di tutti i suoi membri per «arrivare sino in fondo alla questione per il nostro futuro».

Da Jennifer Lawrence a Rami Malek, le star più famose che minacciano lo sciopero

Tra i firmatari della lettera figurano grandi celebrità di Hollywood, tra cui numerosi premi Oscar. Si sono schierati in difesa del settore infatti Meryl Streep, Jennifer Lawrence, Rami Malek e Brendan Fraser, vincitore nell’ultima edizione come “Miglior attore protagonista”. Sostegno anche da parte di Kevin Bacon, Elizabeth Banks e Jordana Brewster (Mia in Fast and Furious). Impossibile non citare anche Glenn Close, Olivia Cooke (Alicent da adulta in House of the Dragon), Ariana De Bose e David Duchovny (Fox Mulder nella serie X Files). Hanno manifestato il loro appoggio Ben Stiller, Neil Patrick Harris, Maya Hawke (Robin in Stranger Things), Liam Neeson, Elliot Page, Zachary Quinto (il giovane Spock di Star Trek), Amy Schumer, Constance Wu e Mark Ruffalo.

Possibile sciopero delle star di Hollywood contro stipendi bassi e poco spazio alla creatività. Da Meryl Streep a Brendan Fraser, la lista.
Da sinistra Jennifer Lawrence, Brendan Fraser e Meryl Streep (Getty Images).

Pare Parecchio Parigi, al via le riprese del nuovo film di Leonardo Pieraccioni

Pare Parecchio Parigi è il titolo del nuovo film di Leonardo Pieraccioni di cui sono iniziate a Roma le riprese. Nel cast, insieme a lui, anche Chiara Francini, Giulia Bevilacqua e Nino Frassica.

La trama del nuovo film di Pieraccioni

Il ciak di inizio è scattato lunedì 26 giugno 2023. Il nuovo film del regista toscano è prodotto da Levante in collaborazione con Rai Cinema. Pare Parecchio Parigi nasce da un soggetto di Leonardo Pieraccioni e Filippo Bologna, mentre la sceneggiatura è scritta da Leonardo Pieraccioni e Alessandro Riccio.

Leonardo Pieraccioni (Getty Images).

Per esaudire il desiderio, ormai rimpianto, che ha un vecchio e malatissimo padre (Nino Frassica) di non aver fatto un viaggio a Parigi con i figli (Leonardo Pieraccioni, Chiara Francini, Giulia Bevilacqua), ecco che i tre fratelli che non si parlano da cinque anni fingeranno di partire con lui da Firenze a bordo di un camper, che non uscirà mai dai confini di un maneggio di cavalli. Quel viaggio, messo in scena perché ai figli è stato proibito di allontanare il padre dalla struttura ospedaliera che glielo ha affidato, diventerà una paradossale, avventurosa e irresistibile occasione per tentare di far riavvicinare i fratelli e cercare di riconciliarsi con il loro papà.

Parecchio Parigi, al via le riprese del nuovo film di Leonardo Pieraccioni
Nino Frassica (Getty Images).

Con il motore dell’immaginazione si possono fare migliaia di chilometri: è questo il messaggio che vuol dare Pieraccioni. Se non si può andare a Parigi, Parigi può venire da noi. Dopotutto anche se fai il giro del mondo ritorni sempre nel solito punto, no? La storia narrata nella pellicola è liberamente ispirata ai fratelli Michele e Gianni Bugli che nel 1982 partirono con il padre malato in roulotte e gli fecero credere di essere arrivati a Parigi. Viaggiarono non uscendo quasi mai dal loro podere. Il film è dedicato a loro e a tutti i sognatori, si legge nella presentazione del film che uscirà nelle sale cinematografiche nel 2024 con 01 Distribution.

 

 

Fabio Panetta è il nuovo governatore di Bankitalia

Passaggio di testimone in Bankitalia: il Consiglio dei ministri, nella giornata di martedì 27 giugno, dopo la nomina di Francesco Paolo Figliuolo a commissario alla ricostruzione per l’Emilia Romagna dopo l’alluvione, ha avviato l’iter per la nomina di Fabio Panetta a governatore di Bankitalia. A fine ottobre, l’attuale governatore Ignazio Visco, nominato il primo novembre del 2011, completerà il suo secondo mandato di 6 anni, senza possibilità di rielezione. Come previsto dalla procedura di nomina e dallo Statuto della Banca d’Italia, il decreto di nomina dovrà poi essere sottoposto al Presidente della Repubblica.

Il Consiglio dei ministri ha avviato, nella giornata di ieri martedì 27 giugno, l’iter per la nomina di Fabio Panetta a governatore di Bankitalia.
Fabio Panetta, al centro, tra Klaus Regling e Paolo Gentiloni (Getty Images).

Chi è Fabio Panetta, designato governatore Bankitalia

Fabio Panetta, 64 anni, già direttore generale della Banca d’Italia e Presidente dell’Istituto per la Vigilanza sulle Assicurazioni, è anche membro del Comitato esecutivo della Banca centrale europea, dal primo gennaio 2020. Tra i consiglieri maggiormente portati alla prudenza, in particolare in riferimento alla stretta sui tassi di interesse, difende quello che nel marzo scorso ha definito «un approccio dipendente dai dati», come riportato da Il Sole24ore.

La sua esperienza in Banca d’Italia inizia nel 1985, quando diventa capo della divisione monetaria e finanziaria nel 1999. Nel 2007 arriva la nomina come capo del Servizio Studi di Congiuntura e Politica monetaria di Banca d’Italia, mentre quattro anni dopo diventa Direttore centrale per il coordinamento della partecipazione della Banca d’Italia all’Eurosistema. Dal 2010 al 2012, è stato invece direttore responsabile del Rapporto sulla stabilità finanziaria. Al fianco di Visco, ha ricoperto il ruolo di vice-direttore generale della Banca d’Italia dal 2012 al 2019.

Nomina di Panetta, Sì all’unanimità

Come riportato nella nota di Palazzo Chigi «Il Consiglio dei ministri su proposta del Presidente Giorgia Meloni, visto il parere espresso all’unanimità dal Consiglio superiore della Banca d’Italia, ha deliberato la nomina del dottor Fabio Panetta a Governatore dell’Istituto, a partire dal 1° novembre 2023» successivamente «al termine naturale del mandato del Governatore Ignazio Visco, previsto per il prossimo 31 ottobre».

Ilary Blasi e Francesco Totti, prove di pace: lei riconsegna le chiavi della Longarina

Nonostante si siano fatti la guerra per mesi, sembra che tra Ilary Blasi e Francesco Totti stiano emergendo proprio in questi ultimi giorni i primi segnali di disgelo. La conduttrice dell’Isola dei Famosi in modo particolare si sarebbe resa protagonista di un gesto importante con il quale sembra aver voluto seppellire l’ascia di guerra, chissà, magari una volta e per tutte?

Ilary Blasi ha riconsegnato le chiavi della Longarina all’ex marito Francesco Totti

Già a partire dal 30 giugno, quindi fra un paio di giorni appena, il centro sportivo romano La Longarina tornerà finalmente nelle mani della famiglia di Francesco Totti. Ilary Blasi e i suoi familiari, infatti, faranno seguito alla sentenza emessa nei giorni scorsi da parte del giudice della IV sezione locazioni del tribunale di Roma.

Come riporta in anteprima Il Messaggero, Ilary Blasi ha scelto di riconsegnare le chiavi della struttura sportiva all’ex marito onde evitare la riconferma forzosa (è già stato emesso uno sfratto esecutivo, a proposito). Nonostante i suoi legali abbiano specificato che fino a ieri sera (martedì 27 giugno) non fosse arrivata alcuna comunicazione in merito, la scuola di calcio potrà ricominciare le sue attività in modo regolare da subito.

La decisione di Ilary Blasi, dunque, appare come un primo vero segnale di pace di una battaglia legale iniziata lo scorso aprile e che proseguirà da qui ai prossimi mesi. La posta in gioco è altissima: si parla di un patrimonio da spartire di circa 100 milioni di euro.

Lo scontro sulla Longarina

Il mese scorso era stato notificato alla famiglia Blasi lo sfratto dalla struttura che accoglieva al suo interno ben 600 giovani aspiranti calciatori. I familiari della conduttrice avevano dunque risposto con un decreto ingiuntivo da 50 mila euro, lamentandosi del mancato pagamento dei conti della struttura da parte della famiglia Totti. Opposte le versioni delle due famiglie: Silvia Blasi aveva parlato di promesse non rispettate, mentre la famiglia Totti aveva accusato il padre di Ilary di non aver versato i canoni di affitto.

Previsioni meteo, scende la temperatura: poi la nuova perturbazione con pioggia e grandine

Sono stati di giorni di piena estate in tutta Italia, con temperature parecchio alte su praticamente tutto lo Stivale. La bella stagione è iniziata nel migliore dei modi possibili da un punto di vista del meteo, con ampie schiarite quasi ovunque e alte temperature in concomitanza con il solstizio. Ma la situazione è destinata a cambiare molto, molto presto. Ecco le previsioni dei metereologi per le prossime ore.

Previsioni del tempo per i prossimi giorni: l’anticiclone Scipione lascia spazio a un nuovo abbassamento delle temperature

Stando a quanto riporta Lorenzo Medici di IlMeteo.it sembra che nei prossimi giorni l’anticiclone Scipione che ha garantito alte temperature e cielo soleggiato quasi in tutta Italia lascerà la Penisola, lasciando spazio a nuove perturbazioni.

Si prevedono in particolare nelle prossime ore acquazzoni isolati al Nord, soprattutto sull’Appennino e sul basso Piemonte ma anche verso il Centro, con Toscana e Marche come regioni che saranno interessate in modo particolare dai rovesci. Un netto peggioramento però arriverà soprattutto nella giornata di giovedì, quando un vortice di bassa pressione interesserà gran parte del Nord-Ovest (Piemonte, Valle d’Aosta e Ponente Ligure) con le prime piogge (e possibili grandinate) già nel pomeriggio. Il 30 giugno, inoltre, una grossa area di bassa pressione proveniente dall’Islanda porterà con sé rovesci e temporali su Nord-Ovest, Nord-Est e su molte regioni del Centro.

Scipione abbandonerà così l’Italia tornando in Africa, causando in questo modo un abbassamento delle temperature quasi ovunque, seppur non in maniera sostanziale. Al Sud, ad ogni modo, si prevedono giornate piuttosto soleggiate anche nelle ultime ore di giugno.

Le previsioni per il weekend

E per quanto riguarda i primissimi giorni di luglio? L’1 luglio si prevedono trascichi della perturbazione sopracitata con piogge diffuse soprattutto sulle regioni centrali. Per domenica invece il sole tornerà a splendere in gran parte della Penisola, con temperature che però (contrariamente agli ultimi giorni) non dovrebbero essere eccessivamente afose.

Julian Sands è morto, i resti dell’attore trovati sui monti della California dove era disperso

Sono di Julian Sands i resti umani trovati il 24 giugno da alcuni escursionisti sulle montagne vicino a Los Angeles. Lo ha annunciato la polizia della California. Dell’attore si erano perse le tracce il 13 gennaio mentre faceva un’escursione con il cattivo tempo sul Monte San Antonio, conosciuto localmente come Mount Baldy, a 3 mila metri di altitudine.

Julian Sands è morto, dell'attore di Camera con vista i resti umani trovati sui monti della California nel fine settimana.
L’attore Julian Sands, morto a 65 anni (Getty Images).

Ancora da capire la causa della morte

La polizia ha fatto sapere che, in attesa di ulteriori risultati dei test, la modalità della morte è ancora oggetto di indagine. Le ricerche aeree e terrestri erano state ostacolate dal maltempo che aveva colpito la California, tra forti tempeste, gelate e minaccia di valanghe. Già alla fine di gennaio la famiglia aveva spiegato di essersi rassegnata all’idea che Sands fosse morto.

La carriera di Sands tra cinema e tv

Appassionato di montagna, Sands era nato nel 1958 a Oatley, in Inghilterra. Le sue prime interpretazioni lo avevano portato all’attenzione del regista James Ivory, che lo scelte nel 1985 come protagonista di Camera con vista, adattamento cinematografico del romanzo di E. M. Forster, ambientato tra Inghilterra e Firenze: la pellicola ottenne otto nomination e vinse tre premi Oscar (migliore sceneggiatura non originale, migliore scenografia e migliori costumi). Successivamente, Sands interpretò il poeta romantico inglese Percy Bysshe Shelley nel thriller psicologico Gothic, prima di trasferirsi a Hollywood.

Julian Sands è morto, dell'attore di Camera con vista i resti umani trovati sui monti della California nel fine settimana.
Julian Sands (Getty Images).

Protagonista dell’horror Warlock, di Boxing Helena e de Il fantasma dell’Opera di Dario Argento, Sands aveva fatto parte del cast di Via da Las Vegas, Il pasto nudo, Aracnofobia, Millennium – Uomini che odiano le donne. Numerose poi le sue “incursioni” sul piccolo schermo: i suoi ruoli televisivi comprendono un terrorista russo nella fiction televisiva di Kiefer Sutherland 24, il padre biologico di Superman, Jor-El, in Smallville, Piero de’ Medici ne I Medici.

Come Lukashenko è passato da vassallo di Putin a interlocutore (credibile?)

Da vassallo dello zar a mediatore tornato improvvisamente al centro della scena: ma con quale credibilità? Nell’intricata matassa russa sta giocando una partita tutta sua Alexander Lukashenko, il presidente bielorusso che ha avuto un ruolo nella de-escalation intestina a Mosca, proponendo ufficialmente al capo dei mercenari della Wagner, Yevgeny Prigozhin, di allentare la tensione, ritirare l’avanzata militare e ripiegare a Minsk, dove proprio nelle ultime è arrivato l’ex cuoco di Vladimir Putin. «Potevamo farlo fuori, l’ho detto anche a Putin», ha ammesso candidamente Lukashenko in conferenza stampa. «Però ho consigliato di non farlo, altrimenti dopo non ci sarebbe stato alcun negoziato». Il presidente della Bielorussia ha anche raccontato di aver avvertito Prigozhin che, se avesse proseguito con la sua avanzata verso il Cremlino, sarebbe stato «schiacciato come un insetto». E ha aggiunto che il capo della Wagner ha abbandonato le sue richieste iniziali, ossia «consegnare Shoigu e Gerasimov», il ministro della Difesa e il capo di Stato maggiore russi di cui da tempo ormai chiedeva le dimissioni.

Come Lukashenko è passato da vassallo a interlocutore (credibile?)
Il presidente bielorusso Lukashenko (Getty).

Qualcuno gli vuole persino dedicare una statua a Mosca

Sulla carta, dunque, sembra che Lukashenko abbia salvato Putin da una devastate destabilizzazione interna nel bel mezzo della guerra della Russia contro l’Ucraina. Non a caso il portavoce dello zar, Dmitry Peskov, ha riconosciuto che «il Cremlino è grato a Lukashenko per i suoi sforzi», mentre un commentatore della televisione russa si è spinto oltre in uno slancio di entusiasmo, dicendo che il presidente bielorusso «merita un monumento nella parte più bella di Mosca». Ma come è avvenuta esattamente questa sorprendente svolta e quanto sarà davvero determinante la Bielorussia nei delicati equilibri del prossimo futuro? Lukashenko ha spiegato che quando stava cercando di convincere Prigozhin a sospendere la sua ribellione, il numero uno dei mercenari era «mezzo impazzito» e gli ha riversato contro oscenità per mezz’ora, forse ignaro che la sua vita era a rischio. Secondo i media statali bielorussi, Lukashenko ha detto ai suoi generali che le imprecazioni nella loro conversazione telefonica di sabato «sono state 10 volte più del normale», vantandosi di aver impedito a Putin di prendere una «decisione severa», cioè ammazzare Prigozhin.

Come Lukashenko e? passato da vassallo a interlocutore (credibile?)
Una stretta di mano tra Putin e Lukashenko (Getty).

La preoccupazione che i combattimenti in Ucraina esondino

Nel corso della rivolta militare della Wagner, è diventato subito chiaro che Lukashenko sarebbe rimasto al fianco di Putin, da buon fedelissimo. I due capi di Stato si erano parlati al telefono almeno due volte, e fonti del Cremlino hanno fatto trapelare che Lukashenko si era offerto di lavorare come mediatore perché conosce personalmente Prigozhin da 20 anni. Del resto lui stesso «ha interesse a prevenire una grave crisi in Russia», ha commentato parlando col sito della Deutsche Welle Yauheni Preiherman, direttore del think tank Minsk Dialogue Council on International Relations. Il motivo è facile da intuire: la grande preoccupazione per il governo di Minsk è che i combattimenti in Ucraina possano estendersi fino al territorio bielorusso. Un timore che sembra giustificato, almeno considerando l’appello minaccioso lanciato dagli oppositori di Lukashenko del reggimento Kalinowski, che è costituito da volontari bielorussi che combattono al fianco dell’esercito ucraino contro la Russia. Mentre Prigozhin stava ancora conducendo il suo ammutinamento, il reggimento ha dichiarato in un video di essere pronto a cogliere l’opportunità e «liberare la Bielorussia dalla dittatura e dall’occupazione». L’obiettivo primario di Lukashenko è ovviamente impedire che una cosa del genere accada.

Come Lukashenko e? passato da vassallo a interlocutore (credibile?)
Lukashenko ha riacquisito centralità dopo la vicenda della Wagner (Getty).

Da supplicante a salvatore? Lo scambio di favori con lo zar

Dal 1999 Bielorussia e Russia si sono riavvicinate nel cosiddetto “Stato dell’Unione di Russia e Bielorussia”, un’entità sovranazionale e intergovernativa. Lukashenko, al potere nel suo Paese dal 1994, all’inizio ha cercato di mantenere un certo grado di autonomia da Putin. Una relazione che tra i due è sempre stata «piuttosto turbolenta e con molti alti e bassi», l’ha definita Preiherman. Ma le cose sono cambiate nettamente dall’estate del 2020, quando si sono tenute le elezioni presidenziali (truccate) in Bielorussia, in cui Lukashenko correva per il suo sesto mandato personale. Alla fine, manco a dirlo, ha vinto, con accuse di pesanti brogli che hanno scatenato massicce proteste popolari di piazza. Migliaia di persone hanno chiesto le sue dimissioni, ma è qui che è stato decisivo l’intervento del Cremlino, che si è schierato al fianco di Lukashenko minacciando di intervenire militarmente per ristabilire l’ordine. Lukashenko è riuscito così a reprimere brutalmente le manifestazioni, sbattendo i leader degli oppositori in galera o costringendoli all’esilio.

Come Lukashenko e? passato da vassallo a interlocutore (credibile?)
Lukashenko e Putin a tavola (Getty).

Le chiacchierate condizioni di salute del 68enne Lukashenko

Adesso Putin e Lukashenko sembrano essersi scambiati i ruoli, come ha sottolineato anche l’attivista bielorussa per i diritti umani Olga Karach: «Prima Lukashenko era nella posizione del leader supplicante che non poteva ristabilire l’ordine nel suo Paese da solo… Stavolta è Putin che poteva ripristinare la calma solo con un aiuto esterno». Ora il dittatore bielorusso è pronto a passare all’incasso, traendo benefici anche in termini di politica interna. Negli ultimi mesi ci sono state molte speculazioni sulle presunte cattive condizioni di salute del 68enne Lukashenko e sui suoi ricoveri in ospedale. Questa mossa però adesso farebbe senza dubbio aumentare la sua autorità, specialmente nell’apparato di sicurezza bielorusso, indebolendo allo stesso tempo l’opposizione interna. Da quando è iniziata l’invasione della Russia in Ucraina, Lukashenko è stato un fedele alleato di Putin, tanto da permettere allo zar di lanciare razzi verso Kiyv dal territorio bielorusso. Una trasformazione in Stato “vassallo” russo resa ancora più evidente dopo l’annuncio che a Mosca sarebbe stato permesso di posizionare armi nucleari in Bielorussia. Ma i recenti sviluppi potrebbero rafforzare la posizione e l’influenza di Lukashenko sulla Russia. «Avrà un ruolo più importante nella politica interna ed estera russa. E non credo che a molte persone a Mosca e al Cremlino questa cosa piacerà», ha spiegato sempre l’analista Preiherman.

Come Lukashenko e? passato da vassallo a interlocutore (credibile?)
Nelle ultime settimane si è speculato molto sulle condizioni di salute di Lukashenko (Getty).

L’episodio dei mercenari Wagner arrestati a Minsk

Ma in che rapporti sono Lukashenko e Prigozhin? Poco si sa della relazione tra i due, se non che anche il presidente bielorusso ha sicuramente vissuto il suo personale conflitto con il gruppo Wagner. Nel luglio 2020, poco prima delle tanto contestate elezioni presidenziali in Bielorussia, 33 combattenti – presumibilmente membri del gruppo Wagner – sono stati arrestati nel Paese perché, secondo le autorità locali, stavano destabilizzando la situazione. Successivamente emerse che gli arresti erano il risultato di un’operazione dei servizi segreti ucraini. Dopo due settimane, quegli uomini furono rilasciati e rimpatriati in Russia.

Come Lukashenko e? passato da vassallo a interlocutore (credibile?)
Vladimir Putin e Yevgeny Prigozhin (Getty).

Sarà davvero un nuovo interlocutore degno nella regione?

Ci sono pochi dettagli sui negoziati che si sono svolti questa volta tra Lukashenko e Prigozhin durante il convulso fine settimana russo, e ancora non si è capito se Prigozhin rimarrà in Bielorussia a lungo termine o se andrà all’estero. Lukashenko dovrà tenere d’occhio il capo dei mercenari. «Prigozhin non sarà in grado di affermarsi in Bielorussia come ha fatto in Russia», ha osservato Preiherman. Lukashenko si sarà anche guadagnato una certa credibilità dopo questo episodio, ma resta certo che in futuro dipenderà ancora pesantemente dalla Russia. Il più grande vantaggio che è riuscito a trarre dal blitz militare tentato e poi abortito dalla Wagner è quello di sembrare di nuovo un degno interlocutore nella regione. Il giorno dopo l’ammutinamento, Oleksiy Danilov, segretario del Consiglio per la sicurezza e la difesa nazionale dell’Ucraina, ha scritto che, se ci fossero stati negoziati tra Ucraina e Russia, non avrebbe escluso l’ipotesi di un Lukashenko seduto al tavolo delle trattative. Da vassallo a player con una certa dignità, il tempo di una retromarcia su Mosca.

Fondi alla Polizia, bagarre nel Cdm tra Piantedosi, Crosetto, Salvini e Meloni

Grande bagarre nel Consiglio dei ministri di martedì 27 giugno sul tema dei fondi da destinare alla Polizia. Tra i più accalorati i titolari di Difesa e Interni, Guido Crosetto e Matteo Piantedosi, con il vice premier Matteo Salvini a fare da sponda. Il loro timore era che quei fondi, promessi, venissero poi a mancare assorbiti da altri capitoli di spesa. A un certo punto Giorgia Meloni, spazientita, alzando la voce è passata al romanesco di quando si arrabbia: «Ahò, ma che state a pensa’ che ve do ‘na sola?».

Fondi alla Polizia, bagarre al Cdm tra Piantedosi, Crosetto, Salvini e Meloni
Il ministro dell’Interno Piantedosi e il vicepremier Salvini (Imagoeconomica).

IT-alert, al via i test del nuovo sistema di allarme pubblico

Inizieranno oggi, mercoledì 28 giugno, in Toscana, le attività di test di IT-alert, il nuovo sistema nazionale di allarme pubblico di cui si sta dotando l’Italia per l’informazione diretta alla popolazione in caso di gravi emergenze imminenti o in corso. Come diffuso nel comunicato della Protezione civile, si tratta di «un sistema  attualmente in fase di sperimentazione; una volta operativo, consentirà di raggiungere chiunque si trovi nella zona interessata dall’evento calamitoso con informazioni sulla situazione di pericolo reale o potenziale, purché abbia il telefono acceso e connesso alla rete di telefonia mobile».

In Toscana, nella giornata di oggi mercoledì 28 giugno, partiranno le attività di test del sistema di allarme pubblico IT-alert.
IT-alert (foto pubblica Protezione Civile).

Test IT-alert, ecco le date e le regioni coinvolte

Dopo le attività di test che si svolgeranno nella giornata odierna in Toscana, ecco le prossime date e i territori coinvolti:

  • 30 giugno in Sardegna;
  • 5 luglio in Sicilia;
  • 7 luglio in Calabria;
  • 10 luglio in Emilia-Romagna.

La sperimentazione terminerà nel mesi di febbraio 2024. Trascorsa questa data il sistema di allarme pubblico andrà a integrare le modalità di informazione e comunicazione già previste e utilizzate per raggiungere la popolazione, come meglio specificato nella nota: «IT-alert non sostituisce tutti gli altri strumenti di informazione d’emergenza, anche e soprattutto a livello locale, ma vi si affianca, nella convinzione che una comunicazione inclusiva e rivolta a tutti non possa che essere multicanale».

Come funziona il sistema IT-alert

I prossimi mesi saranno fondamentali per verificare l’effettivo funzionamento di IT-alert in relazione alle «diverse tipologie di telefono e di sistemi operativi e raccogliere indicazioni dagli utenti per implementare il servizio». Utilizzando la tecnologia cell-broadcast, che consente di inviare messaggi a un gruppo di celle telefoniche geograficamente vicine, capaci di delimitare un’area il più possibile corrispondente a quella interessata dall’emergenza, sarà possibile operare anche in casi di «campo limitato o in casi di saturazione della banda telefonica e non ha alcuna ripercussione sui livelli di privacy impostati».

Il Cdm approva il nuovo codice della strada: cosa cambierà

Nonostante le polemiche degli ultimi giorni tra chi lo ritiene uno strumento meramente repressivo e tra chi lo considera a tratti controverso, il disegno di legge sul nuovo Codice della strada ha ottenuto il via libera del Cdm. Il provvedimento era infatti all’ordine del giorno di martedì 27 giugno per l’approvazione preliminare. L’obiettivo del ministro delle Infrastrutture e trasporti, Matteo Salvini, è che possa «diventare norma entro l’autunno».

Il Consiglio dei Ministri ha approvato, nella giornata di ieri martedì 27 giugno, il disegno di legge sul nuovo Codice della strada.
Polizia (Getty Images).

Le novità del disegno di legge sul nuovo Codice della strada

Dopo l’approvazione in Consiglio dei Ministri, Salvini, nella conferenza stampa a seguire, ha spiegato i punti chiave a partire dalla «revoca della patente fino a tre anni per chi guida ubriaco o sotto l’effetto di droghe» e «a vita per i recidivi». La parola d’ordine è «rafforzamento» delle misure di contrasto alla guida sotto l’effetto di alcol e droghe con l’introduzione del «divieto assoluto di assumere alcolici per i conducenti già condannati per reati specifici» e l’obbligo, per gli stessi, di «installare il cosiddetto alcolock, che impedisce l’avvio del motore se il tasso alcolemico del guidatore è superiore allo zero».

Limitazioni anche per i neopatentati che «non potranno mettersi alla guida di veicoli di grossa cilindrata prima dei tre anni dal momento del conseguimento della patente». Tra le modifiche più attese, quelle relative alla guida dei monopattini, per i quali sarà previsto «l’obbligo di casco, targa e assicurazione». Quelli insharing «non potranno funzionare al di fuori delle aree consentite». Saranno introdotte inoltre «severe sanzioni per la sosta selvaggia, per la guida in contromano e su strade extraurbane particolarmente trafficate e pericolose». Maggiore sicurezza per i ciclisti «con la disciplina del sorpasso in sicurezza sia su strade urbane che extraurbane, prevedendo – ove possibile – almeno 1,5 metri di distanza nell’effettuare la manovra». Previsto infine un nuovo «regolamento per uniformare le modalità di approvazione degli strumenti di rilevazione della velocità».

Salvini «Se ti stronchi di canne, ti impasticchi o sniffi e ti metti al volante, ti ritiro la patente e fino a tre anni non la rivedi più»

Nella stessa giornata dell’approvazione del disegno di legge sulla sicurezza stradale e della delega per la riforma del Codice della strada, Salvini ha incontrato una ventina di digital creators e influencers per confrontarsi sui messaggi più efficaci per i giovani riguardo la sicurezza. Il ministro è stato perentorio: «Se ti stronchi di canne, ti impasticchi in discoteca o sniffi a tempo perso e ti metti al volante, lucido sì o lucido no io ti ritiro la patente e fino a tre anni non la rivedi più. Queste norme non hanno un nemico, sono amiche della sicurezza e della salute pubblica. Si cerca di portare un po’ di equilibrio, regole, buonsenso, controlli e repressione laddove la situazione sia grave».

 

Forever Young stasera su Cine34: trama, cast e curiosità

Stasera 28 giugno 2023, sul canale televisivo Cine34, andrà in onda il film Forever Young alle ore 21.10. Questa pellicola appartiene al genere commedia ed è stata diretta da Fausto Brizzi, che si è occupato di scrivere anche la sceneggiatura insieme a Marco Martani ed Edoardo Falcone. Nel cast ci sono attori molto noti all’interno del mondo dello spettacolo italiano come Teo Teocoli, Fabrizio Bentivoglio, Sabrina Ferilli, Stefano Fresi e Luisa Ranieri.

Stasera 28 giugno 2023 andrà in onda il film Forever Young, ecco trama, cast e curiosità su quest'opera con Teo Teocoli.
Il comico Lillo e l’influencer Francesco Sole tra i membri del cast del film (Facebook).

Forever Young, trama e cast del film in onda stasera 28 giugno 2023 su Cine34

La trama del film ruota intorno alle vicende di vari personaggi, tutti alle prese con il problema di non accettare la propria età o di voler essere ancora giovani nonostante il trascorrere del tempo. È questo il caso dell’avvocato Franco (Teo Teocoli), vivace settantenne che si diverte a praticare sport di vario tipo. Un giorno, però, durante una partita di tennis, viene colto da un malore e il medico gli intima di smettere con l’attività sportiva. Franco promette alla figlia Marta (Claudia Zanella) e al genero Lorenzo (Stefano Fresi) di smettere con lo sport. Tuttavia, Lorenzo scopre Franco, pochi giorni dopo, durante un duro allenamento in vista di una maratona. Franco promette a Lorenzo che, se diventerà il suo allenatore e non dirà nulla alla moglie, accetterà tutto quello che farà il genero in futuro. Nasce così un profondo rapporto tra i due che si legheranno sempre di più e capiranno entrambi i cambiamenti da fare nella loro vita.

Angela (Sabrina Ferilli) è una donna di 48 anni single che gestisce un centro estetico a Roma con l’amica Sonia (Luisa Ranieri), recentemente divorziata da Diego (Lillo) e con un figlio di nome Luca (Emanuel Caserio). Sonia ama sfruttare la sua indipendenza da divorziata e consiglia ad Angela di trovarsi un toyboy, un ragazzo molto più giovane di lei con il quale divertirsi. Un giorno Angela incontra un ragazzo di appena 20 anni che le piace ma, con sua amara sorpresa, scopre che è il figlio della sua amica Sonia e sarà costretta a decidere se portare avanti la relazione oppure no. In tutto questo c’è spazio anche per la storia di Diego, divorziato da Sonia e DJ radiofonico che dovrà convivere sul lavoro con il suo nuovo collaboratore Nick (Francesco Sole), uno youtuber giovane e «frizzante». Completa il quadro della trama anche la vicenda del cinquantenne Giorgio (Fabrizio Bentivoglio), capo e amico di Diego che porta avanti una relazione con Marika (Pilar Fogliatti) di appena 22 anni.

Forever Young, 4 curiosità sul film 

Forever Young, i tanti cameo del film 

Ci sono diversi attori e personaggi dello spettacolo che hanno preso parte a questo film con piccole parti o apparizioni. Per esempio, c’è Nino Frassica che nel film appare nelle vesti di un sacerdote e gli Zero Assoluto che interpretano loro stessi in una scena. Anche Anna Pettinelli interpreta se stessa mentre l’attore Riccardo Rossi ha il ruolo dell’ingegner Fracassi.

Stasera 28 giugno 2023 andrà in onda il film Forever Young, ecco trama, cast e curiosità su quest'opera con Teo Teocoli.
Due dei protagonisti della pellicola interpretati da Teo Teocoli e Stefano Fresi (Facebook)

Forever Young, il titolo e la canzone degli Alphaville

Il titolo del film cita il grande successo musicale omonimo del gruppo Alphaville. La canzone ha debuttato nel 1984 ma nel corso del tempo ha sempre mantenuto il suo stato di cult assoluto. Per il film, la cantante italiana Nina Zilli ha anche inciso una cover con la sua voce graffiante e sensuale. La canzone cuore della colonna sonora della pellicola, Sangue e Vita, è invece stata composta dai Santa Margaret.

Forever Young, il regista molto convinto del progetto

Il regista della pellicola, Fausto Brizzi, si è sempre detto molto convinto di questo progetto. A tal proposito ha affermato: «È il primo film dai tempi di Ex (che ha debuttato nel 2009) nel quale mi riconosco in pieno e che non è il frutto di compromessi o strizzate d’occhio al mercato».

Forever Young, l’attrice Claudia Zanella vegana nella pellicola come nella realtà

Nel film recita l’attrice Claudia Zanella nel ruolo di Marta, moglie del personaggio interpretato da Stefano Fresi. L’attrice, ex moglie del regista Fausto Brizzi, ha scelto di interpretare un personaggio vegano perché lei lo è anche nella vita reale. In questo modo si è sentita maggiormente in sintonia con il suo ruolo.

Sherlock Holmes – Gioco di ombre stasera su Italia 1: trama, cast e curiosità

Stasera 28 giugno 2023 alle ore 21.20 andrà in onda il film Sherlock Holmes – Gioco di Ombre sul canale Italia 1. Si tratta di una pellicola che ha debuttato nei cinema di tutto il mondo nel 2011 e appartiene ai generi avventura, commedia e thriller. Il regista del film è Guy Ritchie mentre la sceneggiatura è stata scritta da Kieran Mulroney e Michele Mulroney. All’interno del cast ci sono attori di grande calibro come Robert Downey Junior, Jude Law, Noomi Rapace, Jared Harris e Rachel McAdams.

Stasera 28 giugno andrà in onda il film Sherlock Holmes - Gioco di ombre sul canale Italia 1, ecco trama, cast e curiosità.
I due attori protagonisti del film: Robert Downey Junior e Jude Law (Getty Images).

Sherlock Holmes – Gioco di Ombre, trama e cast del film in onda stasera 28 giugno 2023 su Italia 1

La trama del film segue le vicende del più famoso investigatore della Londra vittoriana, vale a dire Sherlock Holmes (Robert Downey Junior). Come sempre, il famoso investigatore spesso sopra le righe è impegnato in diversi casi. In particolar modo, la sua attenzione è stata colpita da svariati attentati anarchici compiuti in molteplici località dell’Europa. Aiutato dal suo amico e collaboratore John Watson (Jude Law) e grazie anche a un pacco sottratto a Irene Adler (Rachel McAdams), Sherlock comprende che dietro gli attentati si cela l’enigmatica figura del dottor James Moriarty (Jared Harris). Moriarty è la nemesi di Sherlock Holmes e ha in mente un piano diabolico per portare alla rovina l’Inghilterra e il governo britannico. Inoltre, l’investigatore si imbatte anche nella figura della cartomante Simza (Noomi Rapace). Quest’ultima sembra essere collegata a Moriarty, dal momento che alcuni scagnozzi di quest’ultimo hanno molto probabilmente rapito suo fratello per scopi poco chiari.

Sherlock Holmes, Madame Simza e il dottor John Watson, che nel frattempo ha deciso di sposarsi con Mary Morstan (Kelly Reilly), si mettono sulle tracce di Moriarty e del fratello di Simza, aiutati anche dal fratello di Sherlock Mycroft Holmes (Stephen Fry), un funzionario dei servizi segreti del governo britannico che dà alcuni indizi ai due. Parte dunque una vera e propria caccia all’uomo, eliminando gli scagnozzi del malvagio professor Moriarty e tentando di sventare quella che sembra essere una cospirazione architettata in ogni minimo dettaglio. Grazie alle sue abilità di deduzione, poi, Sherlock riuscirà a fermare Moriarty e il suo piano in una location da brividi: un castello presso le cascate di Reichenbach, in Svizzera.

Sherlock Holmes – Gioco di ombre, 5 curiosità sul film 

Sherlock Holmes – Gioco di ombre, questa pellicola è più fedele alle opere di Arhur Conan Doyle

Questo lavoro di Guy Ritchie è un sequel ed è molto più fedele alle opere di Arthur Conan Doyle, scrittore e creatore del personaggio di Sherlock Holmes, rispetto al primo film del franchise. Infatti, la trama riprende per grandi linee quella del romanzo L’ultima avventura, dove Sherlock e Moriarty arrivano a scontrarsi in una sfida finale. Inoltre, ci sono citazioni anche ad altri racconti come L’avventura del diamante giallo e L’avventura della casa vuota.

Sherlock Holmes – Gioco di ombre, tante nomination ma pochi premi ricevuti

La pellicola ha ottenuto diverse nomination. In particolare, ai Saturn Awards del 2012 è stata nominata come Miglior film d’azione/avventura, perdendo contro Mission: Impossible – Protocollo Fantasma. Ha ricevuto nomination anche per i Teen Choice Awards, gli Empire Awards e il Premio Jupiter riuscendo però ad aggiudicarsi poche vittorie. Tra i riconoscimenti più famosi vi è il Russian National Movie Awards come Miglior film d’azione dell’anno.

Sherlock Holmes – Gioco di ombre, l’attesa per un sequel che dura da più di 10 anni

Questo film è il secondo capitolo di quella che dovrebbe essere una saga, almeno in teoria. Difatti, Warner Bros, casa di produzione della pellicola, ha sempre espresso il desiderio di creare un terzo film della serie. Comunque, dopo anni di sviluppi, non si hanno ancora risultati concreti al riguardo. Secondo gli ultimi aggiornamenti rilasciati dalla casa di produzione, nel 2022 un terzo capitolo della serie è stato confermato come in produzione, insieme a due serie tv che avranno il compito di espandere l’universo del franchise.

Stasera 28 giugno andrà in onda il film Sherlock Holmes - Gioco di ombre sul canale Italia 1, ecco trama, cast e curiosità.
L’attore Jared Harris che interpreta il professor James Moriarty (Getty Images).

Sherlock Holmes – Gioco di ombre, i problemi con la scena di ballo

Nel film è presente una scena di ballo interpretata dai personaggi di Jude Law e Noomi Rapace. La scena dura realmente poco, appena 15 secondi, ma ha provocato diversi problemi durante le riprese. Si è infatti trattato di una delle più difficili da girare e ci sono voluti ben 3 giorni per completarla senza problemi, soddisfacendo appieno le richieste del regista.

Sherlock Holmes – Gioco di ombre, i tanti attori pensati per Moriarty

L’attore Jared Harris che interpreta il villain nel film, il professore James Moriarty, è stata un’aggiunta last minute al cast. Non a caso, l’attore avrebbe firmato il contratto appena dieci giorni prima dell’inizio delle riprese e avrebbe offerto un contributo importante per caratterizzare il personaggio. Prima di lui, la produzione aveva preso in considerazione svariati attori come Javier Bardem, Brad Pitt, Gary Oldman, Daniel Day-Lewis e Sean Penn.

Contagious stasera su Iris: trama, cast e curiosità

Stasera 28 giugno andrà in onda, alle ore 21.00 sul canale televisivo Iris, il film Contagious – Epidemia Mortale. La pellicola ha debuttato nelle sale cinematografiche di tutto il mondo nel 2015 e appartiene ai generi drammatico, fantascienza e horror. Si tratta di un progetto diretto da Henry Hobson su sceneggiatura dell’autore John Scott 3. All’interno del cast ci sono diversi volti noti del mondo del cinema internazionale come Arnold Schwarzenegger, Abigail Breslin, Joely Richardson e Laura Cayouette.

Contagious è il film che andrà stasera 28 giugno 2023 in onda su Iris, ecco trama, cast e curiosità sulla pellicola.
L’attore protagonista della pellicola Arnold Schwarzenegger (Getty Images).

Contagious, trama e cast del film in onda stasera 28 giugno 2023 su Iris

La trama del film racconta di un mondo apocalittico e distopico distrutto a causa di un virus conosciuto con il nome di Necroambulist. Questo virus trasforma gradualmente le persone in zombie, uccidendole e privandole della facoltà di ragionare. A poco a poco, l’umanità è riuscita ad adattarsi a questa nuova vita ma pagando un caro prezzo. Infatti, nelle città vige la legge marziale e le condizioni di vita sono pessime. Tuttavia, chiunque rispetta queste leggi perché solo in questo modo è possibile assicurare la salvezza al genere umano. Un giorno Maggie Vogel (Abigail Breslin) viene portata urgentemente in un ospedale della sua città perchè è stata morsa da uno zombie ed è stata infettata dal virus. Il suo destino sembra essere ormai segnato, ma suo padre Wade (Arnold Schwarzenegger) decide di andare a prenderla in ospedale.

Grazie all’aiuto del dottor Vern Kaplam (Jodie Moore), Wade riesce a portare a casa Maggie così da trascorrere del tempo con lei prima della completa trasformazione in zombie. Maggie sembra accettare il suo destino e si dedica a godersi le ultime giornate che le rimangono come persona senziente non ancora trasformata. Per questa ragione, si vede con una sua amica, Allie (Raeden Greer), e decide di trascorrere del tempo anche in compagnia del suo fidanzato, un ragazzo di nome Trent (Bryce Romero). In realtà, anche Trent è stato contagiato dal Necroambulist ma, come Maggie, vuole vivere ancora qualche giorno della sua giovane vita prima di trasformarsi. In questi lenti giorni, Wade accetterà di dover perdere sua figlia che nel frattempo sta mostrando i primi sintomi dell’infezione come perdita del dolore e un appetito per la carne umana sempre più forte.

Contagious, 5 curiosità sul film 

Contagious, la sua sceneggiatura nella black list di Hollywood

La sceneggiatura del film, scritta da John Scott 3, era finita nella black list di Hollywood. In realtà non si tratta di una cosa negativa, la black list è un elenco di sceneggiature ritenute molto valide nell’ambiente ma che non sono state ancora scelte per diventare produzioni cinematografiche. Per diverso tempo in molti avevano pensato di produrre il film senza riuscirci, fino a quando diversi produttori, tra cui figura Arnold Schwarzenegger, anche attore protagonista del film, hanno deciso di investire un budget di circa 1.4 milioni di dollari per realizzare il progetto.

Contagious, i risultati al botteghino non sono stati entusiasmanti

Nonostante il budget esiguo per una produzione americana, il film non ha ottenuto grandi risultati in termini economici. Secondo i dati riportati da Wikipedia, gli incassi al botteghino per la pellicola sono stati di appena 1.6 milioni di dollari. In poche parole, il film è riuscito a coprire appena le spese di produzione effettuate per portare a termine il progetto.

Contagious, il regista al suo debutto cinematografico

Il regista Henry Hobson è stato scelto per dirigere questa pellicola a tema zombie dallo stile anomalo. Infatti, il film ha toni più drammatici rispetto ad altri film che appartengono a questo filone e si concentra sul rapporto tra padre e figlia, principali protagonisti dell’opera. Questo regista era esordiente al tempo di tale progetto, visto che prima della pellicola aveva diretto solo spot pubblicitari.

Contagious è il film che andrà stasera 28 giugno 2023 in onda su Iris, ecco trama, cast e curiosità sulla pellicola.
Il regista Henry Hobson e l’attore/produttore del film Arnold Schwarzenegger (Getty Images).

Contagious, il titolo originale diverso da quello italiano

Contagious, conosciuto in Italia anche con il nome di Contagious – Epidemia mortale, negli USA ha un titolo diverso ed è conosciuta come Maggie. Ciò rappresenta per gli spettatori un piccolo indizio perché fa comprendere che il vero protagonista della storia è il personaggio interpretato da Abigail Breslin.

Contagious, Abigail Breslin nuovamente in un film sugli zombie

Non è la prima volta che Abigail Breslin si ritrova «contro» un’epidemia zombie. L’attrice ha un ruolo come protagonista anche nei film Zombieland e Zombieland – Doppio Colpo usciti rispettivamente nel 2009 e nel 2019.

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