Gli attori di Hollywood minacciano lo sciopero: da Meryl Streep a Rami Malek, cosa chiedono

Dopo gli sceneggiatori, fermi dal 2 maggio, a Hollywood potrebbero incrociare le braccia anche gli attori. Come ha riportato in anteprima Rolling Stone, oltre 300 interpreti del cinema, tra cui importanti star di fama mondiale, hanno inviato una lettera al Sag-Aftra, il sindacato statunitense che ne difende i diritti in termine di retribuzione e condizioni sul posto di lavoro. «Uno sciopero porta incredibili difficoltà a molte persone e nessuno lo vuole», hanno dichiarato in coro gli attori. «Siamo però pronti a farlo per il bene del nostro settore». Il sindacato è infatti impegnato in difficili colloqui con l’Amptp, che rappresenta le società di produzione, per raggiungere un accordo sui contratti entro il 30 giugno. Tra i firmatari spiccano i nomi di Meryl Streep, Glenn Close, Jennifer Lawrence, Brendan Fraser e Rami Malek.

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Il contenuto della lettera firmata da 300 attori di Hollywood

«Riteniamo che i nostri salari, il mestiere, la libertà creativa e il potere del sindacato si siano indeboliti nell’ultimo decennio», hanno concordato gli attori. «Dobbiamo invertire questa tendenza». Parlando del 2023 come di un punto di svolta senza precedenti, le star hanno sottolineato come «i membri del sindacato potrebbero dover fare sacrifici che la leadership non è pronta ad affrontare». Nel comunicato, hanno ricordato la crescita dello streaming, cui non ha fatto seguito un equo aumento dei compensi, ma anche le difficoltà dei lavoratori con l’assistenza sanitaria, le pensioni e i processi del casting. «Gli occhi della storia sono puntati su di noi», hanno proseguito gli interpreti di Hollywood. «Non è il momento di accontentarsi di un compromesso». Il sindacato Sag-Aftra ha intanto parlato di «colloqui positivi» con le produzioni, anche se il tempo per stipulare un accordo stringe sempre più.

La lettera delle star di Hollywood ha dedicato anche ampio spazio all’evoluzione dell’intelligenza artificiale e al sempre più massiccio ruolo che sta assumendo nella settima arte. Basti pensare alla serie tivù dei Marvel Studios Secret Invasion, i cui titoli di testa sono stati generati mediante l’utilizzo di un software IA. «È vitale che la negoziazione protegga le nostre sembianze», hanno specificato gli attori statunitensi. «Chiediamo che si assicuri un’equa ricompensa quando parte del nostro lavoro serve per addestrare l’intelligenza artificiale». In chiusura, la lettera ha posto l’accento sul senso di appartenenza al sindacato Sag-Aftra di tutti i suoi membri per «arrivare sino in fondo alla questione per il nostro futuro».

Da Jennifer Lawrence a Rami Malek, le star più famose che minacciano lo sciopero

Tra i firmatari della lettera figurano grandi celebrità di Hollywood, tra cui numerosi premi Oscar. Si sono schierati in difesa del settore infatti Meryl Streep, Jennifer Lawrence, Rami Malek e Brendan Fraser, vincitore nell’ultima edizione come “Miglior attore protagonista”. Sostegno anche da parte di Kevin Bacon, Elizabeth Banks e Jordana Brewster (Mia in Fast and Furious). Impossibile non citare anche Glenn Close, Olivia Cooke (Alicent da adulta in House of the Dragon), Ariana De Bose e David Duchovny (Fox Mulder nella serie X Files). Hanno manifestato il loro appoggio Ben Stiller, Neil Patrick Harris, Maya Hawke (Robin in Stranger Things), Liam Neeson, Elliot Page, Zachary Quinto (il giovane Spock di Star Trek), Amy Schumer, Constance Wu e Mark Ruffalo.

Possibile sciopero delle star di Hollywood contro stipendi bassi e poco spazio alla creatività. Da Meryl Streep a Brendan Fraser, la lista.
Da sinistra Jennifer Lawrence, Brendan Fraser e Meryl Streep (Getty Images).
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