Tapia e Coello dominano il primo set ma i Chingalan ribaltano la partita e trionfano a Milano
Nella finale femminile Ari Sanchez e Paula Josemaria hanno superato 6-2 6-4 Bea Gonzalez e Claudia Fernandez

Dopo la prima mezzora, e dopo un primo set dominato da Arturo Coello e Agustin Tapia, la finale di Oysho Milano Premier Padel P1 sembrava segnata. Ma quello che rende il padel uno sport magico è l'incertezza, con la possibilità che basti poco per cambiare il film di una partita, con la coppia che da due anni domina il mondo che incassa il primo 6-0 della sua storia nel circuito Premier Padel. “Sei bellissimo”, urla ad Ale Galan una tifosa dalle tribune dell’Allianz Cloud quando la finale sta per finire: ma bellissimo, per lui e per Fede Chingotto, è soprattutto giocare in Italia. Il 2-6 6-3 6-0 che regala loro il sesto titolo stagionale, il secondo negli ultimi tre tornei dopo quello di due settimane fa a Dusseldorf, conferma l'incredibile feeling con il nostro Paese: dei cinque tornei del circuito Premier Padel giocati in Italia dalla loro unione (Roma, Genova e Milano 2024, Roma e Milano 2025), Fede e Ale ne hanno vinti quattro. Mancava solo un trionfo a Milano, dove Galan aveva già alzato il trofeo nel 2022 e nel 2023 con Juan Lebron.

In un’arena strapiena, il primo allungo era stato quello dei numeri 1 del mondo nel terzo game, con un break bissato per volare 4-1 e ipotecare il primo set chiuso 6-2. Il break per Chingotto e Galan nel secondo game del secondo set ha però riaperto la finale, con le teste di serie numero 2 brave a difendere il vantaggio e a portare la partita al set decisivo. E un altro break nel primo game del terzo set ha dato un'altra scossa alla finale, con Chingotto e Galan che hanno preso il comando della partita con un altro break (3-0), annullando poi quattro possibili palle del controbreak e volando 4-0. Punteggio diventato ancora più largo con il terzo break e netto come mai era successo prima di oggi, superando i tre 6-1 che Coello e Tapia avevano subito sempre da Chingotto e Galan. Tutti in Italia.
“Abbiamo un rapporto speciale con l’Italia e vincere questo torneo a Milano è molto emozionante – le parole di Galan –. Da quando siamo arrivati qui avevamo la sensazione di poter fare molto bene e siamo fieri di esserci riusciti davanti a un pubblico così strepitosi. Grazie a tutti per il supporto, è sempre stupendo giocare qui”. "Non so che cosa ha l'Italia, in ogni caso è sempre speciale vincere qui, ringrazio tutti per l'affetto – ha aggiunto Chingotto –. Mi congratulo con Agus e Arturo, sono grandissimi avversari, ci spingono al limite fisico e mentale, sono una coppia incredibile. Cos'è cambiato nel secondo set? Abbiamo dovuto chiedere di più a noi stessi, però ho accanto il migliore, che ha fiducia in me".

Ari Sanchez e Paula Josemaria sono le regine di Oysho Milano Premier Padel P1. In un’Allianz Cloud sold out, con un colpo d’occhio meraviglioso, le due spagnole – finaliste in Italia anche nel Major di Roma lo scorso giugno – hanno superato 6-2 6-4 BeaGonzalez e Claudia Fernandez.
Ari e Paula, chiamate ad annullare due palle break nel primo game, hanno trovato l’allungo decisivo nel primo set al quarto game per poi chiudere 6-2. Più equilibrio nel secondo set con Sanchez e Josemaria che hanno servito per il torneo sul 5-3 salvo poi chiudere i conti con il nuovo break del 6-4 rimontando da 0-30 nel decimo game.
“Vincere un torneo così importante è una grande emozione – le parole di Ari – ci tenevamo a fare bene perché sappiamo quanto sia bello venire a giocare all’Allianz Cloud e quanto siano calorosi questi tifosi.”
Per le nuove regine di Milano si tratta del quinto titolo stagionale con un successo che mancava dallo scorso giugno a Valladolid: “Le ultime settimane sono state fondamentali per ritrovare la nostra migliore versione. Abbiamo riscoperto la complicità e l’unione che ci caratterizzano. Siamo una coppia completa e questo ci rende felici, soprattutto dopo un periodo complicato – ha spiegato Paula al termine del match -. Anche quando le cose non andavano bene, abbiamo continuato a lavorare, a cercare di fare il massimo e a mantenere la fiducia reciproca.”
Fonte: www.rainews.it