Il crollo della scuola islamica in Indonesia, persa la speranza per i 59 studenti dispersi
Il crollo dell'edificio è avvenuto lunedì. Oltre 100 ragazzi sono stati estratti vivi ma ormai dalla macerie non c'è più alcun segno di vita
I soccorritori non hanno rilevato segni di vita sotto le macerie della scuola crollata lunedì in Indonesia, dove mancano all'appello ancora 59 dispersi: lo ha annunciato il direttore dell'Agenzia nazionale per la gestione dei disastri, alimentando il timore di un pesante bilancio delle vittime. "Abbiamo utilizzato attrezzature ad alta tecnologia come i droni termici e non abbiamo trovato segni di vita", ha dichiarato Suharyanto, in conferenza stampa sul luogo del disastro a Sidoarjo.
L'incidente si è verificato lunedì nella scuola islamica AlKhoziny a Sidoarjo, nella provincia orientale dell'isola, mentre gli studenti - tutti adolescenti tra i 12 e i 17 anni – stavano pregando. L'edificio è collassato all'improvviso, scatenando il panico tra i ragazzi. Le ragazze della scuola invece, che pregavano in un altra sala del palazzo, sono rimaste tutte illese.
Quando sono arrivati i primi soccorritori si sono trovati davanti a una scena straziante: dalle macerie di un'intera ala dell'edificio crollata arrivavano pianti e grida. Dopo diverse ore di scavi sono stati tratti in salvo oltre 100 tra studenti e insegnanti, la metà è ricoverata per le ferite, alcuni sono in gravi condizioni.
Le operazioni di ricerca sono poi state interrotte per alcune ore, a causa del rischio cedimenti della struttura, con dei tremori che hanno costretto centinaia di soccorritori ad allontanarsi, insieme ai tanti familiari dei ragazzi nel frattempo accorsi sul luogo del disastro.
Le pesanti lastre di cemento, le altre macerie e le parti instabili ostacolano le operazioni di soccorso, nelle quali non vengono utilizzate attrezzature pesanti nel timore di nuovi crolli. "Abbiamo portato ossigeno e acqua a quelli ancora intrappolati sotto le macerie, tenendoli in vita mentre lavoravamo duramente per tirarli fuori", ha detto il capo delle operazioni, confermando che i soccorritori hanno visto diversi corpi sotto le macerie, ma si sono concentrati sul salvataggio di chi era ancora vivo.
I 'santri', come vengono chiamati nel Paese gli studenti delle scuole islamiche, godono di vitto e alloggio nei dormitori, perché oltre a studiare l'istruzione formale studiano anche la religione islamica e tornano a casa solo durante le vacanze. La scuola è tra le più antiche dell'isola, la palazzina risaliva agli anni venti del secolo scorso. Secondo le prime indagini, la causa del crollo è da imputare ai lavori di costruzione di altri due piani, ma le fondamenta del vecchio edificio non erano in grado di sostenere il peso del cemento.
Fonte: www.rainews.it