Roma: crolla parte del soffitto del Regina Coeli
Nella seconda rotonda ha ceduto parte del soffitto, nessun ferito. La notizia data dalla Cisl, durissima la posizione del sindacato di polizia penitenziaria UILPA: "Struttura fatiscente e pericolosa"

Una parte del soffitto del carcere romano di Regina Coeli è crollato poco fa. La notizia è stata diffusa con una nota dalla segreteria nazionale di F.N.S. - Federazione Nazionale Sicurezza- Cisl. Il crollo è avvenuto in una porzione del tetto della zona conosciuta come "2^ Rotonda", un punto cruciale interno dove transitano centinaia di operatori e di detenuti ogni giorno. Non ci sono feriti. Secondo la Cisl "quanto accaduto evidenzia ancora una volta lo stato di grande fragilità strutturale che moltissimi Istituti penitenziari soffrono, situazioni che mettono a rischio non solo la sicurezza dell'integrità che un ambiente detentivo deve avere per sua natura, ma mette a rischio la sicurezza di chi nel carcere lavora e vive. Auspichiamo che questo ennesimo grave fatto sia da monito affinché il Governo trovi risorse economiche aggiuntive per consentire agli Organi preposti del DAP di riuscire ad intervenire sulle molte criticità che insistono sul territorio nazionale".
Durissima la presa di posizione di Gennarino De Fazio, Segretario Generale UILPA Polizia Penitenziaria: "Mentre il governo pensa alla realizzazione di improbabili moduli prefabbricati per ampliare la capienza delle carceri, laddove ormai i detenuti superano di 17.000 unità i posti disponibili, sotto il peso dell'incuria le carceri continuano a cadere a pezzi ogni giorno e non solo metaforicamente. Giusto qualche settimana fa avevamo denunciato per l'ennesima volta la fatiscenza strutturale, l'insalubrità, la pericolosità della casa circondariale romana di Regina Coeli. (….) Chiediamo immediatamente al Governo di ripristinare e ristabilire condizioni di salubrità e sicurezza nelle carceri sia per i detenuti ma anche e soprattutto per i lavoratori che ogni giorno vi prestano servizio in condizioni disastrose e disastrate, sottoposti a carichi di lavoro esorbitanti e con turnazioni di servizio che si protraggono anche per 26 ore continuative, come è accaduto recentemente sempre a Regina Coeli. È una situazione ormai insostenibile", conclude Di Fazio.
Non appena appresa la notizia, il capo del Dipartimento dell'Amministrazione Penitenziaria Stefano Carmine De Michele si è immediatamente recato nell'istituto romano. Insieme al direttore generale dei Detenuti e del Trattamento Ernesto Napolillo, al direttore generale per la Gestione dei beni, dei servizi e degli interventi in materia di edilizia penitenziaria Antonio Bianco e al vicedirettore generale del Personale Augusto Zaccariello, e con la collaborazione dei Vigili del Fuoco intervenuti sul posto, il capo del DAP sta valutando i necessari e urgenti provvedimenti da adottare per fronteggiare l'improvvisa situazione d'emergenza che si è venuta a creare nell'istituto penitenziario romano.
Fonte: www.rainews.it