No a Beatrice Venezi, salta la prima del Wozzeck alla Fenice di Venezia
Sindaco e sovrintendente difendono la direttrice, i sindacati proclamano sciopero per la prima del 17 ottobre: "Una nomina politica, curriculum inadeguato"
Non si fermano le contestazioni sulla nomina di Beatrice Venezi alla direzione musicale del Teatro La Fenice di Venezia. Si chiude senza accordo l'incontro tra il sovrintendente Colabianchi e i sindacati, che hanno proclamato lo sciopero per la prima del Wozzeck il 17 ottobre e chiedono la revoca di Venezi: “Una nomina politicamente motivata e dal curriculum inadeguato”.
La decisione dello sciopero è maturata al termine di un lungo incontro tra Rsu, sindacati (Cgil, Cisl, Uil, Fials), i vertici del teatro con il sovrintendente Nicola Colabianchi e il sindaco di Venezia Luigi Brugnaro, in qualità di presidente del Consiglio di indirizzo della Fondazione. Un vertice nato con l'obiettivo di mediare, ma conclusosi con una frattura netta: le maestranze chiedono la revoca della nomina, rifiutando la proposta del sindaco di avviare un "percorso conoscitivo" con Venezi.
"Disponibili al dialogo solo dopo la revoca dell'incarico", hanno ribadito i sindacati in un comunicato congiunto, annunciando anche una assemblea pubblica aperta alla cittadinanza e ai lavoratori delle istituzioni culturali solidali con la Fenice, prevista per le 18:00 dello stesso 17 ottobre. Il sovrintendente Nicola Colabianchi ha difeso la propria scelta di nominare Beatrice Venezi con fermezza: "Credo fermamente che questa nomina possa portare benefici alla Fenice. Ha diretto decine di opere, ha un curriculum solido e una forte capacità comunicativa. Serve innovazione, volti nuovi, e chi sa raccontare l'opera ai giovani". Colabianchi ha ammesso "un problema di comunicazione" nella procedura di nomina, ma ha smentito irregolarità formali: "Ho contattato tutti i membri del Consiglio, che hanno espresso assenso". E ha respinto le accuse di ingerenze esterne: "Nessuna pressione da Roma, è una scelta artistica autonoma. Le polemiche? In parte c'è anche del sessismo, ma non spetta a me giudicare. Io guardo alle competenze". Sullo sciopero ha espresso dispiacere: "È un diritto costituzionale, ma danneggia il pubblico. Non è la forma di protesta più utile".
Anche il sindaco Luigi Brugnaro ha preso posizione netta, pur cercando una mediazione tra le parti: "Capisco dubbi e resistenze, ma serve un confronto rispettoso, non un muro contro muro. Non possiamo giudicare una professionista prima ancora che inizi. La critica personale è stata eccessiva". Brugnaro ha difeso la visione del sovrintendente e ha invitato orchestra e maestranze a costruire insieme il futuro del Teatro: "Questa nomina è parte di un progetto più ampio, per rendere la Fenice più aperta e moderna, senza perdere identità. È tempo di pensare al domani, non solo al passato". Il sindaco ha escluso un passo indietro di Venezi: ''Gliel'ho sconsigliato. Deve andare avanti, dimostrare il suo valore sul podio. Nessuno può essere bocciato a priori".
Fonte: www.rainews.it