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La premier Meloni: "Il piano di Trump per Gaza apre più di uno spiraglio"
"Sul piano del presidente americano c'è stata una convergenza quasi totale. E' però una tregua fragile", ha detto la presidente del Consiglio ospite a "Cinque minuti"
"È un percorso molto fragile e bisogna lavorare tutti insieme con forza. L'Italia c'è, perché a questo ci siamo dedicati in questi mesi, mentre gli altri sventolavano le bandiere. Mi sarebbe piaciuto che il Parlamento votasse a sostegno del piano all'unanimità, ma alcune forze dell'opposizione hanno deciso di non sostenerlo. Il che è abbastanza bizzarro visto lo sostiene persino Hamas", ha sottolineato la premier.
"Non sono stata particolarmente dura sullo sciopero, ho detto quello che penso, cioè che era pretestuoso. Nei 10 anni in cui ha governato la sinistra, la Cgil ha indetto sei scioperi generali, nei tre anni in cui noi siamo al governo ha indetto 4 scioperi generali e lo fa mentre aumentano occupazione e salari e diminuisce la precarietà, e lo fa sulla politica estera, un unicum nella storia del sindacato". Così la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, ospite di Cinque minuti su Rai Uno. "Uno sciopero pretestuoso- aggiunge- perché si vede che la Cgil è molto più interessata a difendere la sinistra più che i lavoratori".
"Io sono rimasta scioccata dal fatto che nella manifestazione" a sostegno di Gaza "uno degli striscioni di testa fosse quello che inneggiava al terrore del 7 ottobre".
Il blocco navale" a Gaza "c'è dal 2009, non si era accorto Giuseppe Conte che c'era un blocco navale? Perché non ha posto il problema?". Per quanto riguarda la Flotilla, se l'obiettivo era portare aiuti, ne avevano "circa 40 tonnellate" che l'Italia consegna con gli aerei "in una mattinata" e dunque "non serve rischiare, non serve mettersi in pericolo, non serve creare problemi alla propria nazione".
Fonte: www.rainews.it