Uefa: ok a Milan-Como a Perth ma solo in via eccezionale
"Il quadro normativo Fifa di riferimento, attualmente in revisione, non è sufficientemente chiaro e dettagliato". Via libera precisando che si tratta di una "decisione unica e non di un precedente"
La richiesta presentata da Lega e Figc per far disputare Milan-Como a Perth, Australia, il prossimo 8 febbraio, così come quella della Rfef per spostare Villarreal-Barcellona del 21 dicembre a Miami, sono state approvate. La Uefa ha dato il suo benestare, sebbene la decisione sia stata presa in via del tutto eccezionale, specificando che non potrà in nessun caso rappresentare un precedente poiché si schiera apertamente contro lo spostamento all'estero delle gare dei campionati nazionali.
"La Uefa ha ribadito oggi la sua chiara opposizione allo svolgimento di partite di campionato nazionale all'estero. Dopo la riunione del suo Comitato Esecutivo a Tirana il mese scorso, la Uefa - si legge nel comunicato - ha avviato ulteriori consultazioni con le parti interessate per valutare la portata delle implicazioni della questione, a seguito delle richieste ricevute dalle federazioni calcistiche spagnola e italiana. Tale consultazione ha confermato la diffusa mancanza di sostegno, già sollevata da tifosi, altre leghe, club, giocatori e istituzioni europee, in merito al concetto di trasferimento all'estero delle partite di campionato nazionale. Tuttavia, dato che il quadro normativo Fifa pertinente, attualmente in fase di revisione, non è sufficientemente chiaro e dettagliato, il Comitato Esecutivo Uefa ha preso con riluttanza la decisione di approvare, in via eccezionale, le due richieste ad esso sottoposte. La Uefa contribuirà attivamente al lavoro in corso condotto dalla Fifa per garantire che le regole future mantengano l'integrità delle competizioni nazionali e lo stretto legame tra i club, i loro tifosi e le comunità locali".
Milan-Como il prossimo febbraio in Australia? "Probabilmente, chi l'ha pensata non è mai stato a Perth a febbraio. Passare dal freddo italiano ai 40 gradi di lì, e ritorno, sarà costoso sia per la salute dei giocatori, sia per la performance sportiva una volta rientrati. Mi stupisce il silenzio dell'associazione calciatori". Queste le parole a “La Repubblica” dell'ex calciatrice e allenatrice Carolina Morace, che a Perth ha vissuto a lungo. Riguardo al fuso orario: “E' massacrante. I calciatori voleranno comodi, ma non cambia molto. La nostra notte è il giorno australiano e viceversa. C'è il rischio concreto di giocare pessime partite al ritorno in Italia, perdere punti e sacrificare la stagione”. E aggiunge: "Il calcio australiano già è poca cosa. E Perth è l'ultima città del Paese per cultura calcistica. Avrei forse capito di più Sydney o Melbourne. E comunque, quando parliamo di Australia, parliamo di un calcio ridicolo".

Fonte: www.rainews.it