Daily Archives: 21 Giugno 2023

Maturità 2023, l’ex ministro Bianchi: «Traccia su di me offensiva e indecente»

L’ex ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi non ha gradito il suo coinvolgimento nella prima prova della maturità 2023, dove il ministero ha proposto, tra le tracce, una lettera aperta di un gruppo di accademici che a fine 2021 si era rivolto a lui per chiedere che nel 2022 venissero ripristinate le tradizionali modalità di svolgimento dell’esame (ridimensionate causa Covid). L’economista ha trovato fuori luogo, offensivo e pretestuoso «offrire ai maturandi una traccia basata su cose vecchie che non si sono avverate».

L’ex ministro Bianchi commenta le tracce della prima prova della maturità 2023

Intervistato dal Corriere della Sera, l’ex titolare dell’Istruzione ci ha tenuto a rivendicare che la maturità 2022 «non è stata «burletta ma un esame vero e proprio». Il testo scelto dal ministero, ha spiegato, «si riferisce ad un appello del dicembre 2021 basato su indiscrezioni lette sui giornali che non hanno trovato poi fondamento nella realtà». E soprattutto non tiene conto di quello che è successo dopo, ovvero una prova fatta in presenza e con un parziale ripristino della struttura ante pandemia.

Quindi l’attacco: «Trovo offensivo e indecente offrire una traccia così, anche per tutti coloro che con me hanno lavorato per riportare gli studenti in classe, per il bene della scuola e per fare un esame vero lo scorso anno. Se questo deve servire per propugnare un’idea di scuola selettiva, ci si confronta a viso aperto. Non con riferimenti in un tema di maturità. Sono senza parole e lo trovo un attacco vergognoso».

«Il confronto si fa a viso aperto»

Non volendo entrare nel merito della politica, ma solo dell’educazione, ha quindi concluso con parole ulteriormente forti: «Chiedere ai ragazzi un parere su un’opinione superata dai fatti è devastante. Non tenere conto di quello che è successo è come discutere su una chiacchiera. Se invece vogliamo discutere di scuola e sviluppo del paese, due temi che mi stanno a cuore come tutti sanno, sono pronto. Ma a viso aperto».

 

Ita, le insinuazioni di Lazzerini e la risposta di Lettera43

Si sta dando un gran da fare l’amministratore delegato di Ita Airways Fabio Lazzerini. Per portare a buon fine la vendita a Lufthansa? Speriamo di sì, visto che tra quando si chiamava ancora Alitalia e la nuova compagnia nata dalle sue ceneri i contribuenti italiani hanno visto bruciare oltre 13 miliardi dei loro soldi per tenerla in piedi. Lazzerini non fa solo questo, ma anche altre cose. Per esempio querelarci perché si è sentito diffamato da alcuni articoli che denunciavano una certa chiamiamola freddezza nel liberare lo Stato italiano, che controlla Alitalia-Ita al 100 per cento, dell’oneroso fardello.

Ita, le insinuazioni di Lazzerini e la risposta di Lettera43
L’amministratore delegato di Ita Fabio Lazzerini (Imagoeconomica).

Le intercettazioni e l’ipotesi di spionaggio illegale

Cosa dice nella sua querela, cui alcuni giornali e siti hanno dato conto? In soldoni che avremmo agito in combutta con l’ex presidente Alfredo Altavilla per scrivere male di lui. Per avvalorare la sua tesi acclude una serie di intercettazioni di alcuni dirigenti, di cui il Garante della Privacy sta indagando per possibili attività di spionaggio illegale in cui sembrerebbe avere un ruolo rilevante l’ad stesso, in cui accusa Tag43 e chi lo dirige di essere stato al soldo dell’ex presidente: 25 mila euro il prezzo pagato per il servizio reso. Senza dimenticare la famosa registrazione della riunione del board aziendale su cui penderebbe una denuncia penale sempre a carico dell’ad.

Ita, le insinuazioni di Lazzerini e la risposta di Lettera43
Fabio Lazzerini e Alfredo Altavilla (Imagoeconomica).

Quei 25 mila euro? Regolare contratto col centro media di Ita

Ma si sa, ormai nessuno più verifica niente e dunque tutti a prendere per buona l’insinuazione sul fatto che il nostro sito sarebbe prezzolato. Peccato, perché non occorreva un grande sforzo investigativo per scoprire che quei soldi erano l’ammontare del contratto per inserzioni pubblicitarie display da noi sottoscritto e totalmente intermediato dalla nostra concessionaria di allora, Newsonline, e Mindshare, il centro media di Ita. E che una successiva decisione della compagnia di ridurre il budget pubblicitario ha tagliato di un buon terzo la cifra da noi incassata. Tutto regolare, tutto tracciato e pronto a essere esibito a chiunque ce ne faccia richiesta. Bastava farsi dare dal centro media i fogli excel che documentano fino all’ultimo euro le transazioni, invece l’ad di Ita ha preferito definire quell’accordo una consulenza di 25 mila euro pagata «per una non meglio specificata collaborazione annuale». Ma la sua natura era specificata, specificatissima: doveva solo chiedere ai suoi numerosi consulenti e collaboratori e avrebbe trovato contezza del rapporto.

Ita, le insinuazioni di Lazzerini e la risposta di Lettera43
Ita è la compagnia nata dalle ceneri di Alitalia (Imagoeconomica).

Abbiamo scritto oltre 30 articoli sulla privatizzazione

Noi però immaginiamo l’obiezione di Lazzerini: quell’accordo pubblicitario era il prezzo chiesto da Altavilla per scrivere articoli che mettessero l’ad in cattiva luce. Se davvero lo pensa, Lazzerini non deve avere una grande considerazione di noi. Abbiamo scritto oltre 30 articoli sulla tribolata vicenda della privatizzazione di Ita, e quando Lufthansa e Msc fecero cordata offrendo quasi 1 miliardo di euro per rilevarla abbiamo sostenuto in tutti i modi possibili che di fronte a quell’offerta portata su richiesta di Palazzo Chigi da Altavilla, il Mef avrebbe dovuto non aspettare neanche un secondo per accettarla. Si liberava dell’80 per cento della compagnia, non avrebbe più dovuto pompare capitale (cioè soldi dei contribuenti) nelle sue casse. Invece, inspiegabilmente – ma noi qualche idea nel merito ce la siamo fatta – quell’offerta non è stata presa in considerazione e si è deciso di dare l’esclusiva a quella fantomatica del fondo Certares – che tra l’altro dialogava con Lazzerini, il quale non aveva deleghe in materia – che lasciando allo Stato la maggioranza delle azioni era infinitamente meno conveniente.

Ita, le insinuazioni di Lazzerini e la risposta di Lettera43
Lufthansa ha rilevato il 41 per cento di Ita Airways (Imagoeconomica).

L’accordo rimandato e altri 650 milioni messi dal Mef

Come è finita è cronaca recente. L’inconsistente Certares è uscito di scena, e il Mef è tornato sui suoi passi richiamando Lufthansa, non la Msc di Gianluigi Aponte, che sentitosi preso in giro si era chiamato fuori dalla partita. Il 25 maggio l’accordo in base al quale i tedeschi rilevano il 41 per cento della compagnia per 325 milioni è fatto, anche perché non c’erano altri compratori e Ita di questo passo avrebbe presto portato i libri in tribunale. Nel frattempo il Mef, facendo passare tempo, ha messo dentro altri 400 milioni per tenere in piedi la baracca e ne metterà altri 250.

Perché nel luglio del 2022 Lazzerini si è messo di traverso a un’offerta da 860 milioni che avrebbe finalmente tolto dalle spalle dei contribuenti il fardello Alitalia-Ita?

Ora Lazzerini, che generosamente ci ha sopravvalutato considerandoci autori di un complotto ai suoi danni, che era ad di Ita quando Msc-Lufthansa presentarono la prima offerta e lo è tutt’oggi, dovrebbe avere la bontà di rispondere a una domanda che molto interessa anche all’erario: perché nel luglio del 2022 si è messo di traverso a un’offerta da 860 milioni che avrebbe finalmente tolto dalle spalle dei contribuenti il gravoso e prolungato sostegno della compagnia e meno di un anno dopo non ha battuto ciglio di fronte a un’offerta che lascia la maggioranza allo Stato e di fatto porta nelle casse di Ita solo 75 milioni?

Ita, le insinuazioni di Lazzerini e la risposta di Lettera43
Gianluigi Aponte di Msc Crociere (Imagoeconomica).

La vicenda dei versamenti alla True Italian Experience

In questi mesi un po’ di risposte sono già state date, come per esempio l’accordo proposto e voluto da lui, anche opponendosi al volere del Consiglio di amministrazione, con True Italian Experience (Tie). Una società vicina al mondo della Cgil che fa capo a Gianni Prandi, il comunicatore di Maurizio Landini. A fronte di 0 (zero) ricavi, Ita ha versato nelle casse di Tie 4,5 milioni. E se non fosse intervenuto il cda minacciando verso l’ad l’intervento della Corte dei conti, Ita avrebbe versato a Tie 15 milioni di euro fino al 2025. Come mai risulterebbe ancora attivo l’accordo di rete tra Tie e la compagnia nonostante le chiare indicazioni del cda di chiudere ogni rapporto?

Ita, le insinuazioni di Lazzerini e la risposta di Lettera43
L’invito al Forte Village organizzato da Ita.

Viaggio estivo in Sardegna: una gestione che non bada a spese

E per ultimo, ma solo in ordine di tempo, non era ancora stato firmato l’accordo definitivo per il passaggio di Ita nelle mani di Lufthansa che la compagnia con un invito a firma Lazzerini ha organizzato un viaggio estivo. «Due giorni indimenticabili nella prestigiosa cornice del Forte Village» in Sardegna, come riferisce lo stesso invito di Ita strettamente personale e valido per due persone per il fine settimana del 16-18 giugno. Non è noto chi siano stati gli invitati, ma è certo che nella sua gestione di Ita Lazzerini non badi a spese. Anche a dispetto del fatto che fino a pochi giorni fa fosse una società interamente controllata dal Mef, quindi di tutti i contribuenti italiani, compreso l’ex personale Alitalia. Chi è allora il problema: noi che abbiamo sostenuto a spada tratta l’offerta Msc-Lufthansa che ci avrebbe liberato di un incubo che dura da decenni e ci è costato l’importo di una finanziaria o Lazzerini e con lui chi dirigeva allora il Mef che lo hanno fatto saltare?

Tommaso Zorzi, chi è il (presunto) nuovo fidanzato Andrea Incontri: ha 52 anni

Tommaso Zorzi ha finalmente ritrovato l’amore? Sembra proprio di sì, perlomeno stando gli ultimi scatti rubati al celebre influencer milanese, che nelle scorse ore è stato pizzicato in compagnia di un uomo con il quale potrebbe avere (il condizionale per ora è d’obbligo) iniziato una relazione piuttosto seria. Ecco tutto quello che si sa a riguardo, per ora.

Chi è il nuovo (presunto) fidanzato di Tommaso Zorzi: è un uomo molto più grande di lui

L’ex conduttore di Drag Race Italia e ex vincitore del Grande Fratello Vip starebbe intrattenendo una relazione con Andrea Incontri, il direttore creativo del brand Benetton.  A beccare i due insieme è stato il magazine Chi, che ha anche riportato qualche informazione in più su questa nuova relazione, presunta o vera che sia.

Pare che la coppia abbia passato qualche giorno di vacanza insieme in Puglia, prima di tornare a Milano. Il magazine gossipparo ha dunque paparazzato i due insieme fuori dall’aeroporto di Linate, mentre entrambi erano in attesa di un taxi. I due si sarebbero poi diretti verso casa di Tommaso, dalla quale sarebbero poi usciti dopo essersi cambiati d’abito. I due si sono diretti in serata al club Casa Cipriani, dove sono arrivati insieme a bordo di una Vespa.

Tra i due c’è una differenza d’età importante: Incontri ha infatti 52 anni, mentre Zorzi ne ha 28. Non sembra in ogni caso che la cosa possa causare in questo momento problemi alla coppia, che pare già essere più affiatata che mai. Incontri, che ha oltre 170 mila follower su Instagram, ha tra le altre cose alle spalle una prestigiosa carriera da stilista e da architetto.

L’ex Tommaso Stanzani è solo un ricordo

Zorzi, com’è noto, è stato di recente insieme per quasi due anni al ballerino e ex concorrente di Amici Tommaso Stanzani. I due si sono lasciati di recente ma sono comunque rimasti in ottimi rapporti, come spesso Zorzi ha sottolineato prendendo le difese dell’ex sui social. Ad ogni modo, sembra che il volto di Riccanza abbia in questo momento occhi solo per questa nuova (matura) fiamma.

Islanda, il governo sospende la caccia alle balene

Una decisione storica. Come riportato dal Guardian, il governo islandese ha dichiarato che sospenderà la caccia alle balene di quest’anno fino alla fine di agosto a causa di preoccupazioni per il benessere degli animali, una prima mossa che probabilmente porrà fine alla pratica contestata da più parti. I gruppi per i diritti degli animali e gli ambientalisti hanno salutato la decisione con soddisfazione, come la Humane Society International che l’ha definita «una pietra miliare nella conservazione compassionevole delle balene». La stagione della caccia alle balene in Islanda va da metà giugno a metà settembre. Un sondaggio pubblicato all’inizio di giugno indicava che il 51% degli islandesi era contrario alla caccia e il 29% favorevole, con gli ultrasessantenni i più favorevoli.

Il governo islandese sospende la caccia alle balene di quest'anno fino al mese di agosto. Le associazioni animaliste esprimono soddisfazione.
Caccia alle balene (Getty Images)

Sospesa la caccia alle balene in Islanda

Il ministro dell’Alimentazione Svandis Svavarsdottir ha preso la decisone a seguito del rapporto commissionato dal governo le cui conclusioni sono arrivate al fatto che la caccia non è conforme alla legge islandese sul benessere degli animali. Secondo l’autorità alimentare e veterinaria islandese, l’uccisione delle balene è in contrasto con gli obiettivi principali del Paese a tutela degli animali. I video schock trasmessi dall’autorità veterinaria hanno mostrato l’agonia di una balena mentre veniva cacciata per cinque ore. Il ministro ha poi aggiunto: «Se il governo e i concessionari non possono garantire i requisiti assistenziali, queste attività non hanno futuro». Il paese ha solo una compagnia baleniera rimasta, Hvalur, e la sua licenza per cacciare le balenottere comuni scade nel 2023. Un’altra compagnia si è fermata definitivamente nel 2020, dicendo che non era più redditizia.

I dati annuali sulla morte delle balene

Le quote annuali registrano l’uccisione di 209 balenottere comuni – il secondo mammifero marino più lungo dopo la balenottera azzurra – e 217 balenottere minori, una delle specie più piccole, anche se le morti sono diminuite drasticamente negli ultimi anni a causa della riduzione del mercato della carne di balena. Islanda, Norvegia e Giappone sono gli unici paesi al mondo che hanno continuato a cacciare le balene nonostante le feroci critiche di ambientalisti e difensori dei diritti degli animali. Negli ultimi due decenni, nel settore turismo, sono aumentate le richieste dei tour di osservazione delle balene, divenuti un elemento chiave per l’economia.

Massimo Giletti e Sofia Goggia, le nuove foto in piscina a Roma

Massimo Giletti e Sofia Goggia stanno davvero insieme? Questa domanda aleggia nell’aria da ormai diversi mesi, visto e considerato che i due, in passato, sono stati già pizzicati insieme. Giletti, tra l’altro, aveva lasciato intendere che ci fosse un interesse per la sciatrice (seppur fra le righe) in una recente intervista concessa a Belve di Francesca Fagnani. Ma sarà vero? Alcuni nuovi scatti rubati fanno sorgere nuovi dubbi.

Massimo Giletti e Sofia Goggia pizzicati di nuovo insieme in piscina

Le immagini sono state riportate nelle scorse ore nell’ultimo numero di Chi Magazine uscito in edicola. Il magazine di gossip ha ritratto il presentatore (che di recente ha lasciato La7) e la sciatrice azzurra a bordo della piscina dell’hotel Parco dei Principi a Roma. In base alla ricostruzione del giornale di Alfonso Signorini sembra che la sciatrice si trovasse nella Capitale per alcuni impegni di rappresentanza e che Giletti l’abbia raggiunta per qualche ora di relax sotto al sole.

Massimo Giletti e Sofia Goggia ormai non sembrano volersi più nascondere dai paparazzi: ecco nuovi recenti scatti rubati.
Sofia Goggia (Getty).

I due, per il momento, non nascondono di frequentarsi, seppure non sia dato sapere se si tratti di una semplice amicizia o di qualcosa di più. Nelle stesse immagini di Chi non appaiono gesti che possano lasciare intendere che ci sia una relazione in corso: nessun bacio né nessuna carezza sospetta, insomma.

Pare che i due abbiano semplicemente passato la mattinata insieme, chiacchierando e nuotando in piscina in presenza di poche altre persone. In base alla ricostruzione di Chi si dice che i due abbiano anche incrociato nella stessa occasione la soubrette Pamela Prati, con la quale però non avrebbero scambiato neanche un saluto.

Come Sofia Goggia aveva commentato le voci di un flirt in corso

In una recente puntata de Le Iene l’inviato Nicolò de Devitiis aveva chiesto alla sportiva se in questo momento fosse fidanzata e a chi desse «il bacino della buonanotte». La sportiva però aveva tagliato corto, chiedendo alla iena di non romperle le scatole e di lasciarla concentrare per una gara imminente che avrebbe dovuto affrontare.

Salvini, ritiro della patente per chi ha il cellullare in mano o è sotto effetto di droghe

Secondo alcune fonti del Mit e come riportato da Tgcom24, stanno per arrivare sostanziali modifiche al codice della Strada secondo la linea della tolleranza zero intrapresa dal vicepremier e ministro Matteo Salvini. Tra le misure previste nel ddl, la sospensione della patente per chi viene fermato dopo aver assunto droghe, ma anche per chi è sorpreso alla guida col cellulare, contromano e per tutti quei comportamenti che, statisticamente, determinano un’alta incidentalità. Divieto assoluto inoltre di bere alcol prima di mettersi alla guida e l’obbligo dell’alcolock (un etilometro montato sull’auto, ndr) per i bevitori recidivi.

Durante il Consiglio dei ministri di domani, verrà presentato il ddl con le novità sul codice della strada e i casi di ritiro della patente.
Polizia stradale (Getty Images).

Ritiro patente e modifiche al codice della strada

Non solo misure su guida in stato di ebrezza, alterazione da sostanze o utilizzo del cellulare alla guida, ma anche maggiori garanzie per i ciclisti, che verranno tutelati soprattutto in caso di sorpassi, e la tanto attesa chiarezza sui monopattini con targhe, assicurazione e obbligo di casco. Il ddl che verrà presentato domani prevedrà anche nuove norme sulle ztl, sugli autovelox, per prevenire l’uso di strumenti di rilevazione della velocità non omologati, spesso installati per moltiplicare le sanzioni.

Giulia Steigerwalt: età, biografia, marito e carriera dell’attrice

Giulia Steigerwalt è un’attrice, regista e sceneggiatrice nata a Houston il 13 aprile 1982. Nel 2023 ha ricevuto il David di Donatello come miglior regista esordiente per il film Settembre.

Giulia Steigerwalt, biografia e carriera

Con cittadinanza americana, Giulia ha esordito al cinema nel 1999, a 17 anni, nel film Come te nessuno mai, di Gabriele Muccino. Si è poi laureata in filosofia con lode e ha conseguito il master Film Art Management alla facoltà di economia dell’Università di Roma. Nel 2014 invece, ha ottenuto il certificato in Feature Film Writing presso la UCLA di Los Angeles.

È tornata sul grande schermo nel 2001 con L’ultimo bacio, sempre diretto da Muccino, prendendo parte poi a Mari del Sud di Marcello Cesena, Volesse il cielo! di Vincenzo Salemme e Paz! di Renato De Maria. La Steigerwalt è stata tra i membri del cast di serie tv e miniserie come Le ragioni del cuore, Lo zio d’America, Le stagioni del cuore, Lo zio d’America 2 e Il signore della truffa. La popolarità è però arrivata con il film Sotto il sole della toscana diretto da Audrey Wells, dove ha recitato al fianco di Diane Lane e Sandra Oh.

Nel 2007 ha preso parte al film Come ti mi vuoi, diretto da Volfango De Biasi, e nel 2009 al film Iago, anche questo di De Biasi. Dal 2012 si è dedicata all’attività di sceneggiatrice, ottenendo il successo con film come Moglie e marito, Croce e delizia, Il campione e Marilyn ha gli occhi neri, lavorando spesso con Simone Godano.

Giulia Steigerwalt, la vita privata

Il film Settembre, che l’ha vista come regista, è stato prodotto dalla Groelnadia, casa di produzione del marito di Giulia Steigerwalt Matteo Rovere.

Chi è l'attrice e regista Giulia Steigerwalt, tra cinema e vita privata
Matteo Rovere e Giulia Steigerwalt ai Nastri D’Argento 2021 (Getty Images).

Riguardo al film, costui ha commentato: «Il lavoro è stato semplice, c’era un testo fantastico e la regista ha un talento complesso, pieno di sfumature, di finezze, ma il lavoro dei produttori è stato un piacere perché arriva al suo nucleo, racconto ed esperienza di vita che con il mestiere di Giulia e del cast arrivano agli spettatori».

Città di Castello, una 90enne tra i banchi di scuola per fare l’esame di Maturità

Si pensa sempre che gli studenti che affrontano gli esami di Maturità siano soltanto giovani ragazzi e ragazze, ma in realtà a volte ci possono anche essere delle eccezioni. Questo è stato il caso anche per gli Esami di Maturità 2023, iniziati quest’oggi (21 giugno) e ai quali sta partecipando, tra gli altri, anche un’arzilla novantenne. Ecco la sua curiosa storia.

Chi è Imelda Starnini, la novantenne che sta facendo la Maturità 2023 a Città di Castello

La vicenda che già ha fatto il giro del web è legata al comune di Città di Castello, in Umbria. Tra i banchi dell’istituto San Francesco di Sales è infatti tornata in queste ore a sedersi anche la novantenne Imelda Starnini, classe 1933, che ha deciso di rimettersi in gioco affrontando tutte le prove necessarie ad ottenere il diploma di scuola superiore.

A condividere gli scatti dell’anziana signora seduta ai banchi di scuola con davanti il dizionario per affrontare la prima prova di italiano è stato il comune di San Giustino, che ha scherzosamente rinominato Starnini «la nonna della Maturità».

Il commento della maturanda e delle autorità locali

Intervistata dall’ufficio stampa dell’amministrazione comunale, l’anziana donna ha dichiarato fieramente: «Lo studio, il sapere e il desiderio di conoscere non hanno età ed io ne sono la dimostrazione. Dopo il diploma anche la laurea? Chissà perché no? […] Ora sono qui e grazie all’aiuto della mia famiglia inizio il percorso di prove, che spero, mi condurranno ad ottenere il diploma. Li abbraccio tutti questi bellissimi giovani che oggi qui con me ed in tutta Italia sono pronti a superare gli ostacoli degli esami. Bisogna crederci, così mi hanno insegnato i miei genitori. Avanti ragazzi ora non si scherza più».

A salutare con un plauso la signora Imelda Starnini anche le istituzioni locali, rappresentate dai sindaci di Città di Castello e San Giustino, Luca Secondi e Paolo Fratini. Attraverso gli assessori alle politiche scolastiche locali Letizia Guerri e Milena Crispoltoni, i due primi cittadini hanno commentato: «Crediamo di poter dire che la storia di Imelda sia una sorta di “favola” che diventa finalmente, oggi, una bella realtà. Una testimonianza forte, foriera di notevoli e diversi significati per ognuno di noi, adulto, giovane o adolescente che sia. Imelda, nata a Selci Umbro, Comune di San Giustino, residente a Cerbara, Comune di Città di Castello, è un po’ anche il simbolo di unione tra due Enti che, limitrofi, sono caratterizzati da rapporti di amicizia e volontà di andare insieme nell’andare ad intercettare le esigenze dei cittadini e operare insieme per poter fornire le risposte più consone».

Evasori totali in Italia, +54 per cento in 17 mesi: sono quasi 9 mila

Crescono gli evasori totali in Italia, ossia coloro che non hanno pagato nemmeno un euro di tasse. La Guardia di finanza ne ha individuati 8 mila 924 tra il primo gennaio 2022 e il 31 maggio 2023, circa 3 mila in più rispetto allo stesso periodo a cavallo tra 2021 e 2022, quando furono 5 mila 762 (variazione +54 per cento). I dati sono contenuti nel recente bilancio operativo diffuso in occasione del 249esimo anniversario della fondazione della Gdf. In crescita anche il valore dei sequestri di beni frutto delle frodi, salito da 2,2 a 4,8 miliardi di euro. Quanto alla lotta all’evasione fiscale, le Fiamme gialle hanno denunciato per reati tributari quasi 20 mila soggetti, di cui 438 arrestati. Poco oltre i mille invece i casi internazionali.

Non solo evasori totali, nel rapporto anche contraffazione e immigrazione clandestina

Nel rapporto della Guardia di finanza, si legge come i controlli abbiano individuato nello stesso lasso di tempo 45 mila lavoratori in nero oppure irregolari. Ampio anche il capitolo dedicato alla lotta contro la criminalità organizzata. Ammontano infatti a circa 3,4 miliardi di euro i beni confiscati o sequestrati. Il valore di beni mobili e immobili, aziende, quote societarie e disponibilità finanziarie è invece di 3,9 miliardi di euro. Nel contrasto alle mafie, la Gdf ha sottoposto ad accertamenti patrimoniali 17 mila 783 soggetti. Tra i provvedimenti, come riporta l’Ansa, si citano anche 1159 misure di prevenzione nei confronti di individui di connotata «pericolosità economico-finanziaria», cui sono conseguiti sequestri per 1,7 miliardi e confische per 756 milioni di euro.

Il nuovo rapporto della Guardia di finanza ha riscontrato 3 mila evasori fiscali in più rispetto al 2021. Sequestrati beni per 4,8 miliardi.
Un motoscafo della Guardia di finanza (Imagoeconomica).

La Guardia di finanza ha presentato anche i dati sulla lotta all’immigrazione clandestina. Da gennaio 2022 le Fiamme gialle hanno arrestato 305 scafisti, mentre i reparti aeronavali hanno tratto in salvo circa 46 mila migranti. Quanto invece al contrasto del riciclaggio e dell’autoriciclaggio, i finanzieri hanno denunciato poco più di 5 mila persone, di cui 379 arrestate. Sequestrati beni per un valore di oltre 1,7 miliardi. Infine, le segnalazioni di operazioni sospette ammontano complessivamente a 240 mila, di cui 750 inerenti il finanziamento al terrorismo. Nel rapporto anche i dati sulla lotta alla contraffazione, per cui si registrano sequestri di oltre 700 milioni di prodotti con la falsa indicazione del Made in Italy. Fra questi, circa 15 milioni di litri di vino e spumante con marchi industriali fittizi.

Mengoni a Padova: «Una cosa che dovrebbe essere proibita è poter decidere che cos’è una famiglia»

Il cantante Marco Mengoni, in concerto a Padova, davanti a uno stadio Euganeo gremito, ha lanciato il suo messaggio prendendosi un momento tra una canzone e l’altra: «Amore, proibizione e limitazione non possono convivere, Mai. E ora, dato che siamo a Padova, vorrei aggiungere un’altra cosa: una cosa che dovrebbe essere proibita è poter decidere cos’è una famiglia e decidere sui bambini. Grazie».

Marco Mengoni, in concerto nello stadio Euganeo di Padova, prende una pausa e lancia il suo messaggio sull'amore e sulla famiglia.
Marco Mengoni, cantante (Getty Images)

Marco Mengoni a Padova: la reazione del pubblico

Frasi chiare inconfutabili quelle dell’artista, che, senza neanche aver terminato il suo discorso, viene acclamato da uno scroscio di applausi da parte del pubblico. Mengoni sceglie una modalità indiretta per comunicare il suo pensiero su quanto accaduto nelle ultime ore nella città in cui la Procura di Padova ha impugnato 33 atti di nascita. Il tour, che si chiuderà al Circo Massimo ha registrato il sold out in tutti gli stadi. Dopo il concerto, il cantante è stato intervistato da Fabrizio Basso di Skytg24, al quale ha dichiarato: «Mi sembra una cosa disumana privare un bambino di un genitore e di una famiglia, non fa bene. Chiunque può essere famiglia. Io ho genitori meravigliosi ma ho imparato a vivere da mio nonno, dunque non sono solo papà e mamma a essere famiglia, è famiglia chi ti dà amore e chi ti aiuta a capire cosa è giusto o sbagliato».

Honduras, scontri in un carcere femminile: morte 41 detenute

È di almeno 41 morti il bilancio di uno scontro tra gang rivali in un carcere femminile dell’Honduras. Il caos è scoppiato nel penitenziario di Tamara, 25 chilometri a nord-ovest della capitale Tegucicalpa. Stando alle fonti locali, 25 prigioniere sarebbero morte carbonizzate, alcune delle quali bruciate vive, mentre 16 sarebbero state uccise durante uno scontro a fuoco. Come riporta il Guardian, altre sette sono arrivate in ospedale con gravi ferite da arma da taglio. «Esprimo la mia solidarietà alle famiglie», ha twittato la presidente dell’Honduras Xiomara Castro, parlando di un «omicidio mostruoso» e annunciando misure drastiche nei confronti dei responsabili.

Nel carcere in Honduras le bande rivali dettavano legge e contrabbandavano

Ad accendere la rissa sono state alcune esponenti di una gang che, improvvisamente, hanno rinchiuso le rivali in una cella e dato loro fuoco. Come riporta il giornale locale El Heraldo, hanno poi incendiato tutti i locali della struttura e iniziato a sparare contro altre detenute. Le due gang rivali, ossia Mara Salvatrucha e Barrio 18, hanno esercitato a lungo il controllo dei traffici illeciti all’interno del penitenziario che contava fino a oggi circa 900 prigioniere. Non si esclude che la rivolta sia iniziata proprio contro i recenti tentativi delle forze dell’ordine di mettere fine a queste attività. «È il risultato delle nostre azioni contro la criminalità organizzata», ha dichiarato Julissa Villanueva, viceministro della Sicurezza nel Paese. «Noi non ci tireremo indietro e continueremo a far valere la giustizia».

Oltre 40 detenute sono morte durante una rivolta in un carcere femminile in Honduras. In 25 carbonizzate, 16 uccise in scontri a fuoco.
L’esterno del carcere femminile in Honduras dove si è consumata la tragedia (Getty Images).

«È molto difficile identificare i corpi», ha sottolineato ad El Heraldo Yuri Mora, portavoce dell’ufficio del pubblico ministero. «Lavoreremo con il Dna, con i denti e con qualsiasi altra traccia leggibile». Per questo motivo, i familiari di tutte le prigioniere si sono riuniti fuori dal penitenziario per i riconoscimenti. «Non so ancora cosa sia successo a mia figlia», ha detto alla tv locale Ligia Rodriguez, madre di una detenuta. Quella di Tamara è una delle rivolte più gravi all’interno di un carcere femminile dal 2017, quando in Guatemala 41 ragazze morirono in un centro di accoglienza per giovani in difficoltà. Nel 2012 invece, sempre in Honduras, un incendio nel penitenziario di Comayagua uccise 361 persone.

Intervista con la storia di Oriana Fallaci: di cosa parla il brano uscito alla Maturità 2023

Le migliaia di studenti italiani che oggi, 21 giugno 2023, hanno dovuto affrontare la prima prova degli esami di Maturità 2023 si sono ritrovati di fronte tra le varie opzioni anche una traccia di carattere artistico-letterario che fa riferimento a Interviste con la storia, un importante progetto della compianta scrittrice Oriana Fallaci. Ecco di cosa si tratta.

Cosa sono le interviste con la storia di Oriana Fallaci, al centro della prima prova della Maturità 2023

Nel 1974 la scrittrice Oriana Fallaci (morta nel 2006 per un tumore) aveva pubblicato il libro all’interno del quale raccoglieva tutte le coraggiose interviste condotte negli anni precedenti. Si trattava di incontri con alcune delle personalità più importanti ma anche controverse del Novecento, da Henry Kissinger a Willy Brandt, passando per Golda Meir, Indira Gandhi, ma anche per Arafat a Hussein di Giordania, Nenni ad Amendola e Giulio Andreotti.

Nella premessa della sua opera, Fallaci aveva scritto a proposito: «Non riesco a escludere che la nostra esistenza sia decisa da pochi, dai bei sogni o dai capricci di pochi, dall’iniziativa o dall’arbitrio di pochi… Certo è un’ipotesi atroce. Ancor più sconsolato ti chiedi come siano quei pochi: più intelligenti di noi, più forti di noi, più illuminati di noi, più intraprendenti di noi? Oppure individui come noi, né meglio né peggio di noi, creature qualsiasi che non meritano la nostra collera, la nostra ammirazione, la nostra invidia?».

Il significato dell’opera e le riflessioni della scrittrice

Trattandosi di una traccia di carattere argomentativo, ogni studente avrà la possibilità di sviluppare il suo personale pensiero a partire dalle riflessioni dell’autrice, che in sostanza si è interrogata a lungo se fosse giusto o meno che una minuscola parte della popolazione mondiale, composta essenzialmente dai grandi statisti, potesse avere un tale dominio su milioni di persone.

Nell’opera, Oriana Fallaci lasciava in particolar modo aperta un’interessante domanda per i suoi lettori, ovvero: «È un pensiero che offende perché, in tal caso, noi che diventiamo? Greggi impotenti nelle mani di un pastore ora nobile ora infame? Materiale di contorno, foglie trascinate dal vento?».

L’elogio dell’attesa nell’era di WhatsApp, il testo dell’articolo di Belpoliti uscito alla Maturità 2023

Tra le tracce proposte per il saggio breve argomentativo alla prima prova degli esami di Maturità 2023 in corso in queste ore in tutta Italia c’è stato spazio anche per una riflessione su Whatsapp. La nota applicazione di messaggistica istantanea di proprietà di Meta è infatti al centro di un interessante articolo firmato dal giornalista e scrittore Marco Belpoliti.

Il testo dell’articolo di Marco Belpoliti su Whatsapp scelto per la prima prova della Maturità 2023

Il pezzo originale che gli studenti hanno dovuto commentare è stato pubblicato da Repubblica nel 2018. Nella sua riflessione, lo scrittore Belpoliti mette subito le cose in chiaro, sottolineando che il piacere dell’attesa non fa più parte della nostra vita quotidiana. L’autore esordisce così: «Non sappiamo più attendere. Tutto è diventato istantaneo, in “tempo reale”, come si è cominciato a dire da qualche anno. La parola chiave è: ‘Simultaneo’. Scrivo una email e attendo la risposta immediata. Se non arriva m’infastidisco: perché non risponde? Lo scambio epistolare in passato era il luogo del tempo differito. Le buste andavano e arrivavano a ritmi lenti. Per non dire poi dei sistemi di messaggi istantanei cui ricorriamo: WhatsApp. Botta e risposta. Eppure tutto intorno a noi sembra segnato dall’attesa: la gestazione, l’adolescenza, l’età adulta. C’è un tempo per ogni cosa, e non è mai un tempo immediato. Il libro in cui il fisico Carlo Rovelli spiega cos’è il tempo (L’ordine del tempo, Adelphi) inizia così: ‘Mi fermo e non faccio nulla. Non succede nulla. Non penso nulla. Ascolto lo scorrere del tempo. Questo è il tempo. Famigliare e intimo’. Alla fine Rovelli ci dice che per la fisica quello che non esiste è proprio il presente, la dimensione della realtà cui siamo tutti legati».

L’importanza dell’attesa per Belpoliti

Essere in grado di aspettare è un elemento fondamentale della nostra vita. Come dichiara Belpoliti nel suo pezzo: «Attendere significa rivolgere l’animo verso qualcosa. I suoi significati implicano ascolto, attenzione, applicazione, mantenere la parola data. La giornalista tedesca Andrea Köhler in L’arte dell’attesa, uscito da poco, ci ricorda come nel più grande vocabolario tedesco, il Dizionario Grimm, la locuzione “attendere qualcosa” compare solo nel XIV secolo, e per almeno quattro secoli non contiene complementi che manifestano il tormento d’attendere. Sarà il Romanticismo, e Goethe in particolare, a definire l’attesa “con desiderio”, “con impazienza” e persino “con dolore”. L’attesa d’amore comincia allora, ma è già un’altra storia, come ha spiegato Roland Barthes in Frammenti di un discorso amoroso: ‘Sono innamorato? – Sì, perché sto aspettando’».

L'elogio dell'attesa nell'era di WhatsApp, il testo dell'articolo di Belpoliti uscito alla Maturità 2023
Marco Belpoliti (Getty)

A questo punto lo scrittore inizia a sciorinare qualche citazione colta dal suo ricco bagaglio culturale, per rendere il suo discorso ancor più convincente e, al contempo, affascinante. Belpoliti aggiunge: «L’innamorato sa attendere, ne conosce la passione e il tormento, come argomenta lo scrittore francese, perché il tempo dell’attesa è un tempo soggettivo, che confina con la noia e con il tedio. Lo scrittore austriaco Alfred Polgar l’ha detto in modo icastico: ‘Quando, alle dieci e mezzo, guardai l’orologio, erano solo le nove e mezzo’. Attendere significa non solo fremere, ma anche annoiarsi e Walter Benjamin ha sottolineato come questa attesa sia piena di promesse, ovvero creativa, dal momento che la noia è “l’uccello incantato che cova l’uovo dell’esperienza’».

Una riflessione sulla società capitalista

Il discorso sull’immediatezza delle risposte su Whatsapp vira a questo punto, con un interessante parallelismo, sul collegamento che il nostro livello di impazienza ha con la società dove oggi viviamo. Belpoliti conclude così: «Chi ha oggi tempo di attendere e di sopportare la noia? Tutto e subito. È evidente che la tecnologia ha avuto un ruolo fondamentale nel ridurre i tempi d’attesa, o almeno a farci credere che sia sempre possibile farlo. Certo a partire dall’inizio del XIX secolo tutto è andato sempre più in fretta. L’efficienza compulsiva è diventato uno dei tratti della psicologia degli individui. Chi vuole aspettare o, peggio ancora, perdere tempo? Hartmut Rosa, un sociologo tedesco, ha spiegato come funziona questo processo contemporaneo in Accelerazione e alienazione (Einaudi). Rosa ritiene che il motore di tutto questo non sia tanto la tecnologia, che pure vi contribuisce, ma la competizione sociale: risparmiare tempo è uno dei modi più sicuri per partecipare alla grande competizione in corso nelle società occidentali. Sarebbe la circolazione sempre più rapida del denaro, creata dal capitalismo finanziario, a determinare l’accelerazione».

Molestie nelle agenzie pubblicitarie a Milano e i commenti della «Chat degli 80»

Prevenzione, sensibilizzazione, educazione sentimentale, o forse è meglio punire e puntare su un inasprimento delle pene? La questione è aperta, e mentre si cerca di trovare soluzioni per insegnare agli uomini e ai ragazzi come «vedere» le donne, oltre al sessismo, la verità è che gli ambienti di lavoro sono ancora lontani dall’essere considerati come sicuri. Il nuovo Metoo che in queste settimane sta investendo le agenzie pubblicitarie a Milano, sembra destinato ad aumentare. Massimo Guastini, noto pubblicitario intervistato da Fanpage, parla infatti di un «atteggiamento sistemico», riferendosi a diverse aziende che, per anni, hanno perpetrato gli stessi comportamenti, riferendosi alle violenze fisiche, psicologiche, di cui decine di donne sarebbero state vittime. Donne che nelle ultime settimane hanno deciso di denunciare, raccontando di aver subito molestie in alcune agenzie pubblicitarie a Milano (e non solo) da parte di capi e colleghi.

In un'intervista Fanpage, Massimo Guastini continua a parlare delle molestie nelle agenzie pubblicitarie a Milano.
Mostra fotografica Marcio Freitas contro la violenza sulle donne (Getty Images).

Milano, aumentate le denunce per molestie nelle agenzie pubblicitarie

Guastini, rispondendo alle domande della gornalista Ilara Quattrone, ha dichiarato: «Questa denuncia sta diventando corale ed è importante che parta e prenda corpo in un settore così avanzato, come quello della pubblicità, e in una città così moderna e progressista come Milano. Fin dall’inizio ho voluto rafforzare alcuni timidi tentativi di raccontare quanto accade in questo mondo. A mio parere è emblematico che nasca nel settore della pubblicità: il fatto che si verifichi in questo comparto e in una città così moderna come Milano, ci spinge a fare una riflessione che non può più essere rimandata: cosa capita nel resto d’Italia e quali orrori si consumano ogni giorno? Nel profilo Instagram di una copy, Taniume, vengono pubblicate ulteriori testimonianze: «Put*** arrogante, chissà quanti pom*** hai fatto per essere qui» e ancora «Mi umiliava, mi metteva le mani sul collo, mi scherniva, quando se ne è andato ho iniziato a vivere»; «Ho passato un anno ad andare in terapia per dimenticare quello che mi dicevano in ufficio». Ma le testimonianze non si fermano «Mi facevano notare come tutti mi volessero, quanto fossi bella; ero sempre sessualizzata e in imbarazzo».

Molestie agenzie pubblicitarie a Milano e la «Chat degli 80»

Il pubblicitario prosegue facendo riferimento al recente lutto nazionale per la morte di Silvio Berlusconi: «È importante, per me, che questa denuncia stia diventando corale. Potrebbe essere la dimostrazione che esistano ancora anti corpi culturali. E che ci siano, in un Paese dove la scorsa settimana è stato celebrato il lutto nazionale per una persona che con i suoi palinsesti e il suo esempio personale nella relazione con il femminile è stato determinante nel portarci a quello che siamo oggi e al modo di raccontare e percepire le donne». Guastini arriva poi alla cosiddetta «Chat degli 80», in cui oltre ottanta uomini condividevano e commentavano fotografie di colleghe in una nota agenzia di Milano. Come riportato da MilanoToday, si è scoperto che l’agenzia è We Are Social, un colosso della comunicazione fondato nel 2008, con oltre 1.000 dipendenti e uffici in tutto il mondo. Nella chat decine di messaggi su «quanto sono sco***, fighe, ribaltabili o cesse le colleghe» con «messaggi espliciti, degradanti e umilianti». Venivano inoltre lanciate quelle che sono state definite delle sfide: «Si lanciava lo scontro diretto e si esprimevano giudizi e pareri su chi doveva passare il turno. Chi ha le tet*** più grosse? Chi il cu*** più tondo? Chi deve essere sco*** a forza ma con un sacchetto in testa perché cessa?».

Massimo Ghini: età, moglie, figli e film dell’attore

Massimo Ghini, nato a Roma il 12 ottobre 1954, è un noto attore e regista teatrale. È famoso per aver partecipato a numerose commedie del cinema italiano oltre che a fiction televisive.

Massimo Ghini, i film dell’attore

Ghini ha iniziato prima come animatore nei villaggi turistici, poi come attore di teatro. Ha infatti recitato con registi come Franco Zeffirelli, Giorgio Strehler, Giuseppe Patroni Griffi e Gabriele Lavia. Ha ottenuto la sua prima parte al cinema nel 1979 nel film Speed Cross di Stelvio Massi.

Segreti segreti di Giuseppe Bertolucci nel 1984 è stato il suo secondo film. Nello stesso anno ha girato lo sceneggiato La neve nel bicchiere di Florestano Vancini e nel 1988 ha recitato in Compagni di scuola di Carlo Verdone. Sempre in quello stesso anno è stato nel cast del film tv La sposa era bellissima al fianco di Stefania Sandrelli e Angela Molina. Nel 1994 è stato nel film d’esordio di Paolo Virzì, La bella vita, e nello stesso anno nel film Senza pelle di Alessandro D’Alatri.

Grazie al film di Francesco Rosi, La tregua (1997), ha ottenuto i primi riconoscimenti anche a livello internazionale. Franco Zeffirelli gli ha affidato nel 1999 il ruolo di suo padre nel film autobiografico Un tè con Mussolini e nel 2000 ha lavorato accanto a star come Sean Penn e Anne Bancroft in Una notte per decidere di Philip Haas. Nel 2003, Carlo Vanzina lo ha chiamato tra gli interpreti principali per il suo Il pranzo della domenica.

Massimo Ghini, tra carriera e vita privata
Massimo Ghini al Festival del cinema a Roma (Getty Images).

Al cinema ha partecipato ai cinepanettoni di Neri Parenti Natale a Miami (2005), Natale a New York (2006), Natale a Rio (2008), Natale a Beverly Hills (2009) e Natale in Sudafrica (2010), al fianco di Christian De Sica. Ha recitato anche in film più impegnati come Guido che sfidò le Brigate Rosse (2007) di Giuseppe Ferrara e Tutta la vita davanti (2008) di Paolo Virzì, per il quale ha ottenuto la sua prima candidatura al Nastro d’argento come migliore attore non protagonista.

Massimo Ghini, moglie e figli

Nel 1986 ha avuto una relazione con l’attrice Sabrina Ferilli finita nel 1987, quando decise di sposare l’attrice Nancy Brilli conosciuta sul set della miniserie televisiva diretta da Alberto Lattuada Due fratelli: il matrimonio dura tre anni. Dopo la rottura ha avuto una relazione, sfociata nel matrimonio, con Federica Lorrai, da cui nel 1994 sono nati i gemelli Camilla e Lorenzo. Dal 2002 è sposato con la sua terza moglie Paola Romano, da cui ha avuto i figli Leonardo (1996) e Margherita (1999).

Massimo Ghini, tra carriera al cinema e in tv e la vita privata
Massimo Ghini e la moglie Paola Romano nel 2008 (Getty Images).

Paola era costumista per il cinema e la tv e ha deciso di abbandonare il lavoro per dedicarsi interamente alla famiglia, facendo la moglie e la mamma a tempo pieno.

Cristiana Capotondi: età, compagno, figlia e film dell’attrice

Cristiana Capotondi, nata a Roma il 13 settembre 1980, è un’attrice e attualmente dirigente sportiva. Ha raggiunto l’apice del successo negli anni Duemila e oggi è felicemente mamma.

Cristiana Capotondi, film e serie tv

L’attrice ha esordito in tv a 13 anni nella serie Amico mio con Massimo Dapporto e l’anno seguente accanto a Gigi Proietti e Nancy Brilli in Italian Restaurant. Nel 1996 ha partecipato alla serie tv S.P.Q.R. e negli anni seguenti si è divisa tra spot pubblicitari e lavori come modella. Nel 1995 ha esordito al cinema con Vacanze di Natale ’95, accanto a Massimo Boldi e Luke Perry, proseguendo con Christmas in Love e recitando accanto a Giorgio Pasotti nel film Volevo solo dormirle addosso di Eugenio Cappuccio. Per i ruoli in questi due film ha ricevuto una candidatura come miglior attrice non protagonista ai Nastri d’argento.

È nel 2006, invece, che riceve la sua prima candidatura ai David di Donatello come miglior attrice protagonista per il ruolo di Claudia in Notte prima degli esami di Fausto Brizzi. A seguire, la Capotondi è nuovamente tornata sul set accanto a Nicolas Vaporidis nel film Come tu mi vuoi di Volfango De Biasi e nel 2007 è stata protagonista del film I Viceré di Roberto Faenza. L’anno dopo ha recitato nel remake televisivo del capolavoro di Alfred Hitchcock Rebecca, la prima moglie con Alessio Boni e Mariangela Melato.

Cristiana Capotondi, tra cinema, televisione e vita privata
Cristiana Capotondi (Getty Images).

Nel 2011 ha recitato a fianco di Fabio De Luigi in La peggior settimana della mia vita e ha fatto parte del cast di La kryptonite nella borsa, per il quale ha ricevuto una candidatura come miglior attrice non protagonista ai David di Donatello. Nel 2013, con Claudia Gerini e Sabrina Impacciatore, ha preso parte all’esordio alla regia di Giorgia Farina Amiche da morire. Nello stesso anno è stata protagonista nel film d’esordio di Pif, La mafia uccide solo d’estate.

Per quanto riguarda la carriera sul piccolo schermo, nel 1998 ha recitato nelle miniserie tv Anni ’50 e Anni ’60 dirette da Carlo Vanzina mentre 2000 ha interpretato, a fianco di Lino Banfi, Ben Gazzara e Stefania Sandrelli, il film TV Piovuto dal cielo. Nel 2006 è diventata co-protagonista della miniserie Joe Petrosino mentre nel 2010 ha vestito i panni della principessa Sissi nella miniserie omonima. Nel 2016, per la Rai, ha interpretato l’avvocato Lucia Annibali nella miniserie Io ci sono mentre nel 2017 ha recitato nella nuova serie televisiva Rai diretta da Riccardo Milano, Di padre in figlia, nel ruolo di Maria Teresa Franza. Per questa interpretazione ha anche vinto il Premio migliore attrice protagonista al Roma Fiction Fest.

La carriera nello sport

Il 24 ottobre 2018, Cristiana ha annunciato la sua candidatura a vicepresidente della Lega Pro di calcio con l’obiettivo di riformare la categoria in favore di una maggiore tutela dei calciatori coinvolti. Il 6 novembre 2018 è stata ufficialmente eletta ed è rimasta in carica fino alla scadenza del mandato, il 12 gennaio 2021. Dal 5 agosto 2020 è capo delegazione della Nazionale di calcio femminile dell’Italia.

Cristiana Capotondi, la vita privata

Dopo una relazione durata dieci anni con un uomo che non lavora in ambito dello spettacolo, ha avuto due storie sentimentali, prima con Nicolas Vaporidis e poi con un altro attore, Primo Reggiani. Dal 2006 all’estate 2021 è stata fidanzata con l’imprenditore ed ex conduttore televisivo Andrea Pezzi.

Il 16 settembre 2022 è nata la sua prima figlia, Anna, la cui paternità non è stata rivelata per motivi di privacy (anche se l’attrice ha precisato che il padre non è Pezzi). Sulla figlia e sul mistero che aleggia intorno all’identità del padre, la Capotondi ha dichiarato: «La nascita di mia figlia è una gioia immensa che oggi sono felice di condividere. Quando ho scoperto di aspettare un figlio da un’altra persona, la mia lunga relazione di 15 anni con Andrea Pezzi si era interrotta già da diversi mesi. Nonostante questo, mi è venuto naturale cercare la protezione e la complicità di Andrea, tanto rimane forte il nostro affetto e il nostro legame. Grazie ad Andrea per averci accompagnate per mano fino a qui. Te ne saremo per sempre grate. Ringrazio anche tutti coloro che, pur sapendo, hanno rispettato la nostra privacy e coloro che, da oggi, sceglieranno di farlo».

Il testo integrale della lettera all’ex ministro Bianchi tra le tracce della prima prova di Maturità 2023

Gli studenti che il 21 giugno, sono tornati sui banchi per la prima prova degli Esami di Maturità 2023 hanno dovuto affrontare, tra le varie tracce, anche un interessante pezzo di opinione. Tra le opzioni c’era infatti anche una lettera che nel 2021 alcuni intellettuali avevano inviato all’allora ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi. Ecco il contenuto

La lettera al ministro Bianchi come traccia della Maturità 2023

Un po’ di contesto storico. Bianchi è stato il secondo ministro a doversi occupare dell’organizzazione degli esami di Maturità nel pieno della pandemia di Covid-19. La prima che aveva avuto questo onere era stata nel 2020 la collega Lucia Azzolina, ritrovatasi costretta ad imporre un’unica prova orale per i maturandi per motivi di distanziamento sociale ai tempi necessario. Bianchi prese il testimone della collega, mantenendo però la stessa impostazione per le prove del 2021. Nessuna prova scritta, ma soltanto una ricca e approfondita interrogazione orale di fronte alla commissione.

Da qui era nata la necessità, da parte di un gruppo di esperti, di rivolgersi al politico per un ritorno alla modalità classica di svolgimento della Maturità. La lettera di questi ultimi si era dunque aperta con la volontà da parte degli esperti di manifestare viva preoccupazione rispetto allo svolgimento delle prove: «Signor Ministro. Le scriviamo allo scopo di manifestare il nostro allarme per le molte voci che Le attribuiscono la volontà di amputare l’esame di maturità delle prove scritte, che ne sono da sempre il centro e la sostanza. Non intendiamo eccepire sulle sospensioni della normalità che la situazione sanitaria ha reso necessarie in passato e forse renderà necessarie in futuro. Temiamo invece che il virus possa diventare il pretesto per trasformare una scelta emergenziale in una prassi corrente, e per dismettere con fretta temeraria conquiste e principi che appartengono non meno alla comune civiltà che alla scuola in senso stretto».

Le motivazioni dietro alla missiva

Gli intellettuali firmatari della lettera avevano poi aggiunto: «Abbiamo letto che la progettata soppressione degli scritti intenderebbe venire incontro a un appello firmato da molte migliaia di studenti. Gli studenti, i giovani, parlano anche di ecologia, diritti, parità, moralità della politica, in genere senza trovare ascolto. In questo caso invece l’ascolto è stato ampio e immediato. L’appello di alcuni studenti è diventato l’appello degli studenti. La difesa delle prove scritte, già intrapresa da insigni intellettuali e uomini di scienza, è stata fatta grottescamente passare per un’iniziativa di contrasto e di rimprovero, quando non come una forma di insensibilità misoneistica e miope. Come non avrebbe senso indire un referendum sul quesito se abrogare le tasse, o la scuola-guida, così non ha senso consultare un imprecisato numero di studenti per chiedere loro se abrogare una o più prove d’esame».

La lettera che i maturandi avevano scritto all'ex ministro Bianchi per il ritorno agli scritti alla Maturità è diventata prova d'esame.
Docenti al lavoro gli esami di Maturità 2020 (Getty).

Gli esperti hanno infine concluso dichiarando: «Difendere la assoluta indispensabilità delle varie prove scritte previste per i diversi ordini di scuole è come voler dimostrare una verità autoevidente. La verifica della acquisita maturità e delle acquisite conoscenze (storiche, filosofiche, linguistiche, scientifiche) può avvenire unicamente attraverso un elaborato effettivamente autentico. Il cui vantaggio diagnostico consiste nel dimostrare l’ordine mentale oltre che la perizia lessicale e le competenze nel merito».

I firmatari

Erano stati numerosi i firmatari della lettera dedicata a Bianchi. Tra gli altri ricordiamo Gustavo Zagrebelsky, Giulio Ferroni, Donatella Di Cesare, Paolo Crepet, Chiara Frugoni, Giovanni Orsina, Renato Mannheimer. Un nome spicca però sugli altri: stiamo parlando del noto professore Alessandro Barbero.

Maturità 2023, gli auguri di Meloni e dei politici agli studenti

Chi c’è passato sa come sono, chi non c’è ancora arrivato può solo intuire l’emozione mista a tensione che sono capaci di provocare. E poi c’è chi li sta sostenendo a partire dal 21 giugno. Stiamo ovviamente parlando degli gli esami di maturità, cominciati con la prima prova, quella scritta di italiano. Per l’occasione sono stati diversi gli esponenti del mondo della politica, premier Meloni in primis, che hanno fatto gli auguri ai 536 mila maturandi.

Meloni: «Siate creativi, buttatevi a capofitto nel vostro sogno, qualsiasi sia»

«Ricordo ancora quei giorni carichi di tensione: lo studio a perdifiato che precedeva gli esami finali, l’adrenalina, la consapevolezza che lì si metteva, in qualche giorno, in poche ore, tutto il lavoro che era stato fatto per anni. Ma ricordo anche l’emozione, sapendo che che di lì a poco si sarebbe aperto un capitolo completamente vuoto per la propria vita. Così sarà anche per voi», detto Giorgia Meloni, parlando del suo esame di maturità, in un videomessaggio per Skuola.net.

«C’è chi proseguirà negli studi universitari, chi sceglierà di abbracciare un’esperienza lavorativa: qualsiasi sia la scelta che farete ricordate che voi siete i padroni del vostro destino. Siate creativi, buttatevi a capofitto nel vostro sogno, qualsiasi sia». E poi: «Voi siete i protagonisti di quel libro che si chiama vita. Vale la pena di vivere e di leggere quel libro con tutta l’intensità possibile».

Maturità 2023, gli auguri della premier Giorgia Meloni e dei politici agli studenti che oggi iniziano gli esami.
Studenti pronti per l’esame di maturità (Imagoeconomica).

Salvini: «Sono giorni che vi ricorderete ovunque sarete»

Anche Matteo Salvini ha voluto mandare il suo “in bocca al lupo” ai maturandi con un videomessaggio: «Se ai miei tempi avessi visto il video di uno di 50 anni (il leader della Lega è un classe 1973, ndr) che mi diceva “goditela”, lo avrei mandato a quel paese, però vi assicuro che questi sono giorni che vi ricorderete ovunque voi sarete».

Renzi: «Dateci dentro, alla grandissima»

«Un abbraccio speciale a chi sta entrando nelle aule per la maturità 2023. Sappiamo che è dura ma vi resterà addosso come uno dei momenti più intensi della vostra vita. E allora dateci dentro, alla grandissima. In bocca al lupo», ha twittato Matteo Renzi, leader di Italia Viva.

«Godetevi questi momenti, queste ore. Le ricorderete per sempre. E dopo niente sarà più come prima. In bocca al lupo ragazzi!», ha scritto su Twitter Maria Elena Boschi.

Maturità 2023, gli auguri della premier Giorgia Meloni e dei politici agli studenti che oggi iniziano gli esami.
Studentesse impegnate nell’esame di maturità (Imagoeconomica).

Valditara: «L’esame di Stato non è il giudizio divino, affrontatelo con serenità»

«Oggi abbiamo dato il via agli Esami di Stato 2023. Con l’occasione, mando un augurio alle ragazze e ai ragazzi. Un grazie particolare allo straordinario lavoro di docenti, dirigenti, personale scolastico e di tutto il Ministero dell’Istruzione e del Merito», ha twittato il titolare del Mit Giuseppe Valditara, che alla vigilia aveva detto: «L’esame di Stato non è la prova finale, non è il giudizio divino. E i commissari non sono degli inquisitori. Un consiglio: affrontatelo senza timori e con serenità».

Alla nuova luna, testo e significato della poesia di Quasimodo nella prima prova di maturità 2023

Alle ore 8.30 di quest’oggi, mercoledì 21 giugno, migliaia di studenti in tutta Italia sono tornati sui banchi per affrontare la temuta prima prova degli Esami di maturità 2023. Tre come sempre le tipologie di tracce proposte, tra le quali l’analisi del testo letterario. Per l’occasione il ministero ha scelto un brano di Alberto Moravia (Gli indifferenti) e uno di Salvatore Quasimodo, intitolato Alla nuova luna. Ecco di cosa si tratta.

Alla nuova luna di Salvatore Quasimodo alla prima prova della Maturità 2023: il testo

Il brano in questione è una delle poesie dell’autore Nobel per la letteratura incluse nella sezione Domande e risposte della raccolta La terra impareggiabile, pubblicata nel 1958. Questa sezione in modo particolare è aperta dalla poesia scelta dal Miur per la prima prova di quest’anno ed è composta da un totale di tre poesie che raccontano del complesso rapporto fra scienza e fede, fra razionalità e Dio. Qui il testo integrale del componimento:

«In principio Dio creò il cielo
e la terra, poi nel suo giorno
esatto mise i luminari in cielo
e al settimo giorno si riposò
Dopo miliardi di anni l’uomo,
fatto a sua immagine e somiglianza,
senza mai riposare, con la sua
intelligenza laica,
senza timore, nel cielo sereno
d’una notte d’ottobre,
mise altri luminari uguali
a quelli che giravano
dalla creazione del mondo. Amen.».

Di cosa parla Alla nuova luna di Quasimodo: il significato della poesia

La nuova luna di cui si parla nella poesia rappresenta una voglia di rinnovamento, di cambiamento, lo stesso che le nuove scoperte scientifiche hanno garantito agli uomini, particolarmente nei primissimi anni del Novecento in cui Quasimodo ha vissuto e operato. Il poeta si interroga così sul significato di noi esseri umani nel mondo, visto che siamo stati in grado con le nostre scoperte “laiche”a rivoluzionare molte delle nostre certezze con il nostro impegno costante e con la nostra intelligenza.

 

Vercelli, arrestata 30enne che tentò di rapire una bimba in chiesa

È una donna di 30 anni la persona arrestata dalla polizia, a Vercelli, perché gravemente indiziata del reato di tentato sequestro di persona, sottrazione di persone incapaci e violenza privata. Al momento la 30enne è sottoposta alla misura della custodia cautelare in carcere.

A Vercelli gli agenti hanno arrestato una donna di 30 anni indiziata per il tentato rapimento di una bimba di 4 mesi.
Polizia (Getty Images).

Arrestata la presunta autrice del tentato rapimento di una bimba di 4 mesi

Il tentato rapimento avvenne il 31 maggio, quando la giovane avrebbe tentato di sottrarre una bimba di 4 mesi alla madre mentre entrambe si trovavano in chiesa. La madre della piccola si era poi successivamente rifugiata nel cortile di un condominio in attesa dell’arrivo di una volante della polizia.

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