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Islanda, il governo sospende la caccia alle balene
Una decisione storica. Come riportato dal Guardian, il governo islandese ha dichiarato che sospenderà la caccia alle balene di quest’anno fino alla fine di agosto a causa di preoccupazioni per il benessere degli animali, una prima mossa che probabilmente porrà fine alla pratica contestata da più parti. I gruppi per i diritti degli animali e gli ambientalisti hanno salutato la decisione con soddisfazione, come la Humane Society International che l’ha definita «una pietra miliare nella conservazione compassionevole delle balene». La stagione della caccia alle balene in Islanda va da metà giugno a metà settembre. Un sondaggio pubblicato all’inizio di giugno indicava che il 51% degli islandesi era contrario alla caccia e il 29% favorevole, con gli ultrasessantenni i più favorevoli.
Sospesa la caccia alle balene in Islanda
Il ministro dell’Alimentazione Svandis Svavarsdottir ha preso la decisone a seguito del rapporto commissionato dal governo le cui conclusioni sono arrivate al fatto che la caccia non è conforme alla legge islandese sul benessere degli animali. Secondo l’autorità alimentare e veterinaria islandese, l’uccisione delle balene è in contrasto con gli obiettivi principali del Paese a tutela degli animali. I video schock trasmessi dall’autorità veterinaria hanno mostrato l’agonia di una balena mentre veniva cacciata per cinque ore. Il ministro ha poi aggiunto: «Se il governo e i concessionari non possono garantire i requisiti assistenziali, queste attività non hanno futuro». Il paese ha solo una compagnia baleniera rimasta, Hvalur, e la sua licenza per cacciare le balenottere comuni scade nel 2023. Un’altra compagnia si è fermata definitivamente nel 2020, dicendo che non era più redditizia.
I dati annuali sulla morte delle balene
Le quote annuali registrano l’uccisione di 209 balenottere comuni – il secondo mammifero marino più lungo dopo la balenottera azzurra – e 217 balenottere minori, una delle specie più piccole, anche se le morti sono diminuite drasticamente negli ultimi anni a causa della riduzione del mercato della carne di balena. Islanda, Norvegia e Giappone sono gli unici paesi al mondo che hanno continuato a cacciare le balene nonostante le feroci critiche di ambientalisti e difensori dei diritti degli animali. Negli ultimi due decenni, nel settore turismo, sono aumentate le richieste dei tour di osservazione delle balene, divenuti un elemento chiave per l’economia.