Daily Archives: 22 Giugno 2023

Sandra Bonzi, chi è la moglie di Claudio Bisio

Sandra Bonzi , moglie di Claudio Bisio, è una scrittrice nata a Bolzano il 29 settembre 1964. Dopo essere diventata giornalista, ha lavorato per La Repubblica, Mediaset, Sky e Disney Channel.

Chi è Sandra Bonzi, moglie di Claudio Bisio

Sandra è originaria dell’Alto-Adige e si è trasferita a Milano per frequentare l’università. La scrittura è sempre stata parte integrante della sua vita e dal 2012 è la sua principale professione. Prima con il romanzo Stress&TheCity, poi con il primo giallo intitolato Nove giorni e mezzo. Il 25 aprile 2023 è invece uscito il romanzo Il mio nome è due di picche. Per raccontare la loro vita, nel 2008 lei e il marito hanno deciso di scrivere un libro dal titolo Doppio misto. Autobiografia di coppia non autorizzata.

Il loro libro è nato dopo uno scambio di mail a metà tra realtà e fiction: «Quando Claudio va in tournée, io resto a casa con i bambini, e diventa difficile parlare con calma. Allora gli ho scritto una mail, una sorta di pagina di diario, in cui vestivo i panni della moglie un po’ sopra le righe. Lui ha raccolto la sfida e mi ha risposto».

Sandra Bonzi, chi è la moglie di Claudio Bisio
Sandra Bonzi e Claudio Bisio (Facebook).

La loro storia d’amore 

Il primo incontro fra Sandra e Claudio è avvenuto a Milano, in un locale, nel 1992. A raccontarlo è stata lei stessa in un’intervista: «Tanti anni fa, ero un po’ brilla e lui mi ha “raccolto” al locale Stella Alpina. Diciamo che è stato travolgente». La scintilla tra i due è scattata subito per poi trasformarsi in amore vero e proprio. Sandra Bonzi e Claudio Bisio si sono sposati il 23 agosto 2003 nella cornice toscana di Barberino Val D’Elsa, con una cerimonia molto riservata. La coppia, prima celebrare le nozze, ha avuto due figli: Alice, nata nel 1996 e Francesco, nato nel 1998.

Esselunga, sequestro di 47,8 milioni per frode fiscale sulla manodopera

La Guardia di finanza di Milano ha eseguito un decreto di sequestro preventivo d’urgenza emesso dalla procura della Repubblica nei confronti di Esselunga. L’importo complessivo confiscato è pari a 47 milioni e 765 mila euro. Le indagini, eseguite dal Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Milano con la collaborazione del Settore Contrasto Illeciti dell’Agenzia delle Entrate, hanno al centro una presunta  somministrazione illecita di manodopera. Sequestrati 47,8 milioni a Esselunga

L’inchiesta ha fatto emergere, secondo l’accusa, «una complessa frode fiscale caratterizzata dall’utilizzo, da parte della beneficiaria finale del meccanismo illecito (Esselunga, ndr), di fatture per operazioni giuridicamente inesistenti e dalla stipula di fittizi contratti di appalto per la somministrazione di manodopera, in violazione della normativa di settore». Ciò ha portato «all’emissione e al conseguente utilizzo di fatture inesistenti per un ammontare complessivo di oltre 221 milioni di euro, più Iva superiore a 47 milioni di euro».

Ricostruendo la filiera della manodopera, la magistratura ha rilevato come i rapporti di lavoro con la società committente (Esselunga, ndr) «siano stati in alcuni casi “schermati” da società “filtro” che a loro volta si sono avvalse di diverse società cooperative, mentre in altri sono stati intrattenuti direttamente con quest’ultime che hanno sistematicamente omesso il versamento dell’Iva e, nella maggior parte dei casi, degli oneri di natura previdenziale e assistenziale». Secondo il pm Paolo Storari, titolare dell’inchiesta, la condotta fraudolenta dell’azienda va avanti da numerosi anni e ha comportato non solo il sistematico sfruttamento dei lavoratori ma anche ingentissimi danni all’erario.

Indagati il direttore finanziario Albino Rocca e il predecessore Stefano Ciolli 

La Gdf sta dunque eseguendo diverse perquisizioni nei confronti delle persone fisiche e giuridiche coinvolte nelle province di Milano, Novara e Bergamo e si sta procedendo alla notifica delle informazioni di garanzia, oltre che per le responsabilità personali in ordine ai reati di emissione e utilizzo di fatture per operazioni inesistenti, anche in tema di responsabilità amministrativa degli enti in relazione agli illeciti penali commessi dai dirigenti della società. Al momento risultano indagati l’ex e l’attuale direttore finanziario del colosso dei supermercati, rispettivamente Stefano Ciolli e Albino Rocca, nonché Esselunga per la responsabilità amministrativa degli enti.

 

La volta buona, il programma di Caterina Balivo che sostituirà Oggi è un altro giorno

Nella prossima stagione televisiva, Caterina Balivo tornerà al timone di un suo programma su Rai 1, La volta buona. La trasmissione dovrebbe avere un cast di personaggi fissi che la aiuteranno nella conduzione e prenderà il posto di Oggi è un altro giorno.

La volta buona, il programma di Caterina Balivo in onda su Rai 1

Secondo alcune indiscrezioni riportate da Tv Blog, dopo il successo del suo programma di La7 Lingo, la conduttrice sarebbe pronta a sbarcare sull’ammiraglia Rai con nuovo format. Si tratta di un programma, in onda dalle 14:00 da lunedì a venerdì, in cui sono presenti dei precisi meccanismi che lasciano pensare ad una solida e robusta spina dorsale. Una trasmissione ben centrata creata per il pubblico femminile davanti alla tv nel primo pomeriggio.

La Balivo divenne popolare alcuni anni fa conducendo, sempre sul pomeriggio di Rai 1, Festa italiana e Vieni da me. L’appuntamento è ora fissato con questa nuova trasmissione che dovrebbe prendere il via a settembre.

Caterina Balivo ritorna alla Rai con La volta buona
Caterina Balivo (Getty Images).

Serena Bortone andrà a Rai 3

Con l’addio alla Rai di Massimo Gramellini, Serena Bortone, che “a causa” di Caterina Balivo ha perso il suo posto nel primo pomeriggio di Rai 1, entra a tutti gli effetti a Rai 3. Fino a poco tempo fa il giornalista ha condotto la trasmissione Le parole e ora le redini sono in mano a Serena.

La conduttrice è dunque pronta a riprendere il suo posto su una rete che l’aveva vista precedentemente alla conduzione di Agorà e nella quale ritorna ora nel fine settimana. Le parole oltre che di sabato è previsto in prime time anche alla domenica sera, in una versione però leggermente diversa dall’originale. Non è chiaro se ci saranno ancora Roberto Vecchioni e Saverio Raimondo o verranno apportati cambiamenti.

 

Inchiesta mascherine: arrestati Marcello Minenna e Gianluca Pini

Marcello Minenna, alla guida dell’Agenzia delle Dogane durante l’emergenza pandemica, si trova agli arresti domiciliari per un’inchiesta aperta dalla procura di Forlì sull’approvvigionamento delle mascherine. L’indagine, che riguarda episodi di corruzione, è nata da un’inchiesta su traffico di droga con ramificazioni all’estero. Minenna, nominato nel 2020 al vertice dell’Agenzia dietro la sponsorizzazione del Movimento 5 stelle, è attualmente assessore regionale all’Ambiente in Calabria della Giunta Occhiuto. Agli arresti anche Gianluca Pini, imprenditore e dal 2006 al 2018 deputato della Lega. L’inchiesta ha coinvolto anche funzionari della prefettura di Ravenna e dell’Ausl Romagna.

Inchiesta mascherine: arrestato Marcello Minenna
L’ex deputato leghista Gianluca Pini (Imagoeconomica).

La maxi-operazione della Procura di Forlì 

In tutto sono stati emessi 34 provvedimenti di custodia cautelare e sequestrati 63 milioni di euro in via preventiva. All’indagine hanno partecipato anche la Direzione Distrettuale Antimafia e Antiterrorismo di Bologna e le autorità giudiziarie estere.

I potenti al tempo di Giorgia, la censura da Arcore con lo zampino di Fascina

Una sigla, dal significato a tutta prima incomprensibile, messa sui fogli con la lista degli ospiti dei talk show politici che vengono approvati dalla direzione generale dell’informazione Mediaset, da anni dominio incontrastato di Mauro Crippa, manager di lunga data del Biscione: VSM. Che mai vorrà dire? L’arcano non regge molto: VSM è infatti l’acronimo di Villa San Martino, ossia la magione di Arcore dove, negli ultimi anni con la compagna Marta Fascina, ha vissuto Silvio Berlusconi, tanto da diventare un luogo simbolico del suo potere.

I potenti al tempo di Giorgia, la censura da Arcore con lo zampino di Fascina
Mauro Crippa, direttore generale dell’informazione Mediaset (Imagoeconomica).

Le partecipazioni a Stasera Italia e Quarta Repubblica erano fissate

Ma facciamo un passo indietro. Il 30 maggio esce I potenti al tempo di Giorgia, il libro di Luigi Bisignani e Paolo Madron (direttore di questo giornale) edito da Chiarelettere. Giornali e tivù ne parlano diffusamente, e a Mediaset non vogliono essere da meno. Così la casa editrice aveva concordato con la produzione di Stasera Italia, il programma condotto da Barbara Palombelli che va in onda su Rete 4 dal lunedì al venerdì, l’esclusiva della prima uscita televisiva del libro: gli accordi con Chiarelettere prevedono un’intervista faccia a faccia con la giornalista della durata di 12 minuti. Nel contempo un altro talk politico di punta della rete si fa avanti. Così che Quarta Repubblica, la trasmissione del lunedì sera condotta da Nicola Porro, invita Bisignani, per altro più volte ospite del programma, nella puntata di lunedì 12 giugno. Tutto deciso dunque.

I potenti al tempo di Giorgia, la censura da Arcore con lo zampino di Fascina
Luigi Bisignani (Imagoeconomica).

Poi la doppia cancellazione arrivata per ordini aziendali 

Quand’ecco una prima sorpresa: il 5 giugno la produzione di Stasera Italia chiama Bisignani e a malincuore gli dice di essere costretta per ordini aziendali a cancellare la sua partecipazione. Qualche giorno dopo stesso copione per Quarta Repubblica, dopo che domenica 11 Bisignani, come da accordi intercorsi con la produzione, aveva ricevuto un sms che gli dava le coordinate, ora e luogo (22.40 agli studi del Palatino) chiedendogli addirittura la targa dell’auto per predisporre il pass d’ingresso agli studi. Videonews, la testata cui fanno riferimento tutti i programmi di approfondimento giornalistico sempre alle dipendenze di Crippa, poi avrebbe completamente sconvolto la scaletta del suo e di tutti i programmi delle reti per la morte del Cavaliere, avvenuta proprio la mattina del 12 giugno.

Niet implacabile da Videonews: sarà anche perché nel libro si rivelano dei retroscena sul ruolo di Andrea Giambruno, lanciatissimo conduttore del Biscione nonché compagno di Giorgia Meloni?

La produzione di Quarta Repubblica comunque avvisava Bisignani di voler provare a inserire la sua partecipazione nelle ultime due puntate prima della pausa estiva. Proposito però frustrato dall’ennesimo niet implacabilmente arrivato da Videonews: di quel libro non si deve parlare. Sarà perché rivela per la prima volta i dettagli del patto tra Giorgia Meloni e Marina Berlusconi per garantire l’appoggio delle televisioni e la fine della fronda di Forza Italia al governo? Sarà perché il libro racconta nel dettaglio l’irresistibile ascesa di Marta Fascina da meteorina a finta moglie di Silvio? Sarà perché si rivelano dei retroscena sul ruolo di Andrea Giambruno, lanciatissimo conduttore del Biscione nonché compagno della presidente del Consiglio?

I potenti al tempo di Giorgia, la censura da Arcore con lo zampino di Fascina
Marta Fascina, Silvio e Marina Berlusconi (Imagoeconomica).

Una grave e pesante censura, anche controproducente

Ma qualunque sia la motivazione, resta il caso di pesante e grave censura da parte di un gruppo il cui fondatore si è professato fini all’ultimo paladino di libertà e tolleranza. Un libro messo all’indice come nei più nefasti regimi dittatoriali dove la libertà di pensiero e di opinione fanno paura. Oltretutto una decisione controproducente, perché a Mediaset nel momento in cui l’hanno presa avranno immaginato anche che la cosa sarebbe diventata pubblica. Infatti ne ha scritto Carmelo Caruso sul Foglio del 21 giugno. L’ordine di cancellare le due partecipazioni porta un marchio d’autore, VMS, Villa San Martino, e viene direttamente da Arcore. Non da Berlusconi, che stava male e che non avrebbe mai preso una simile iniziativa, ma dalla sua quasi moglie Marta Fascina.

I potenti al tempo di Giorgia, la censura da Arcore con lo zampino di Fascina
Fedele Confalonieri e Pier Silvio Berlusconi (Imagoeconomica).

Pier Silvio Berlusconi e Fedele Confalonieri sono stati informati?

Mediaset si è adeguata, perché sulla perversa dialettica tra partito e azienda ha prevalso il partito, ossia Fascina, la donna che in quel momento l’aveva in pugno tanto che aveva già cominciato a ridisegnarne gli organigrammi mettendo dei suoi fedelissimi nelle posizioni di comando. Ubi maior, devono aver pensato a Videonews Crippa e i suoi fedelissimi vicedirettori (ma hanno informato Pier Silvio e Fedele Confalonieri?): di quel libro non s’ha da parlare. Una scelta che, pur forzata dall’obbedienza a un diktat della donna del capo, certo non fa onore all’azienda di Cologno Monzese. E non rende un buon servizio nemmeno alla memoria del suo fondatore, perché Berlusconi da liberale qual era, sicuramente non l’avrebbe mai presa.

Elizabeth Finch di Julian Barnes alla seconda prova del linguistico: di cosa parla

Il 22 giugno 2023 migliaia di studenti in tutta Italia sono tornati sui banchi di scuola per affrontare la temuta seconda prova degli esami di Maturità, che come ogni anno differisce da indirizzo a indirizzo. Se quelli dello Scientifico si sono ritrovati davanti studi di funzione e problemi di geometria e quelli del Classico hanno dovuto tradurre una versione di Seneca, i ragazzi e le ragazze del liceo linguistico hanno avuto l’occasione di approfondire un autore non particolarmente conosciuto come Julian Barnes. Ecco di cosa parlava la traccia di inglese.

Elizabeth Finch di Julian Barnes alla Maturità del linguistico: di cosa parla il libro

L’opera scelta dal MIUR per la maturità linguistica 2023 è stata definita dal suo stesso autore come «un tributo appassionato alla filosofia, una valutazione accurata della storia, un invito a pensare a noi stessi. Si tratta di un momento per riflettere e per esplorare gentilmente le nostre teorie e convinzioni, è un balsamo per i nostri tempi».

Il libro vede al centro Elizabeth Finch, descritta non soltanto come una semplice insegnante ma anche come una pensatrice e una fonte di ispirazione per i suoi studenti. Grazie al suo lavoro, la docente riesce a condurre i suoi pupilli in un percorso di crescita personale. Il libro si sviluppa dunque a partire dalle riflessioni di Neil, un suo ex studente che rilegge i diari della docente, ricordando così la sua mente eccelsa e la sua passione per la ragione.

Chi è Julian Barnes

L’autore dell’opera, classe 1946, è ad oggi uno dei più apprezzati scrittori inglesi contemporanei. A lungo conosciuto con lo pseudonimo di Dan Kavanagh (con il quale ha scritto diversi romanzi polizieschi) è un apprezzato rappresentante del postmodernismo letterario.

Barnes, il cui ultimo libro è proprio Elizabeth Finch uscito nell’aprile del 2022, ha alle spalle un importantissimo riconoscimento: nel 2011 ha infatti vinto il prestigioso Man Booker Prize per l’opera Il senso di una fine.

Vanessa Incontrada: età, marito e figli dell’attrice e conduttrice

Vanessa Incontrada, nata a Barcellona il 24 novembre 1978, è un’attrice e conduttrice spagnola naturalizzata italiana. È stata ed è la storica conduttrice di Zelig accanto a Claudio Bisio.

Vanessa Incontrada, la carriera tra cinema e tv

Figlia di Filippo Incontrada, un italiano, e Alicia Soler Noguera, cittadina spagnola, Vanessa è cresciuta fra Barcellona e Follonica, iniziando la carriera come indossatrice a 17 anni. Esordì in televisione nel 1998 con il programma musicale Super, seguito da Super estate al fianco di Peppe Quintale. A maggio 2000 affiancò Giancarlo Magalli in Subbuglio.

Negli anni seguenti, la Incontrada divenne famosa soprattutto in televisione come attrice. Sono tanti i film e le fiction di cui è stata protagonista, tra cui I cerchi dell’acqua (2001) con Alessio Boni, Caruso, la voce dell’amore (2012), Benvenuti a tavola – Nord vs Sud (2012), Un’altra vita (2014), Angeli – Una storia d’amore (2014), Non dirlo al mio capo (2016) con Lino Guanciale, La classe degli asini (2016), Scomparsa (2017) e Il capitano Maria (2018).

Nel 2003 ha debuttato sul grande schermo con un film di Pupi Avati, Il cuore altrove. Durante il Festival di Fiano, nell’ambito della rassegna Lo schermo è donna, ha ricevuto il premio come giovane attrice emergente. Il film è stato presentato anche al Festival di Cannes e ai Golden Globe a Los Angeles.

Vanessa Incontrada, tra carriera e vita privata
Tiziana Rocca e Vanessa Incontrada al Festival del Cinema di Venezia nel 2020 (Getty Images).

Nell’ottobre 2005 l’attrice iniziò le riprese di Quale amore di Maurizio Sciarra, con Giorgio Pasotti, film che presentò in anteprima al Festival di Locarno nell’agosto 2006. Vanessa recitò anche in La cena per farli conoscere (uscito nel 2007) insieme a Diego Abatantuono, Violante Placido e Inés Sastre.

Le esperienze da conduttrice

Nel 2001 condusse Sanremo Giovani accanto a Pippo Baudo. Il 2004 è invece l’anno in cui iniziò a condurre Zelig con Claudio Bisio a cui ha fatto seguito la presentazione del Festivalbar 2005 con Fabio De Luigi. Nel 2009 iniziò a condurre i Wind Music Awards in diretta dall’Arena di Verona, ruolo in cui venne confermata anche dal 2011 con Teo Mammuccari e poi con Carlo Conti. La Incontrada condusse anche la sesta edizione di Italia’s Got Talent.

Nel 2020 ha partecipato in veste di giudice alla diciannovesima edizione di Amici di Maria De Filippi. e, successivamente, come concorrente alla seconda stagione del programma Celebrity Hunted: Caccia all’uomo disponibile su Prime Video.

Vanessa Incontrada, tra tv, cinema e vita privata con Rossano Laurini
Vanessa Incontrada alla sfilata di Elena Mirò nel 2020 (Getty Images).

Vanessa Incontrada, marito e figli

Dal 2007 la conduttrice è legata a Rossano Laurini e l’anno seguente è nato il loro primo figlio, Isal. Del marito si sa poco, solamente che ha conseguito la laurea presso l’Università di Palermo, la Younipa. Rossano, a quanto si percepisce dai social, è un grande appassionato di sport: ama praticare il nuoto, lo sci, la corsa e andare in mountain bike. È il direttore artistico e il gestore di diversi locali notturni. Non è noto se i due stiano ancora insieme. In un’intervista a Oggi, l’attrice aveva spiegato: «È un momento di grande riflessione. Ma con lui non si alzerà mai un muro, la nostra storia non sarà mai finita. Abbiamo un figlio, siamo e saremo legati a vita perché avremo sempre un presente».

Di cosa parlano gli Scritti civili di Vittorio Bachelet nella seconda prova di Maturità 2023

Mentre gli studenti dello Scientifico affrontavano quesiti legati (tra gli altri) al teorema di Rolle e quelli del Classico si cimentavano nella traduzione di una versione di Seneca, i ragazzi e le ragazze del liceo delle Scienze Umane si trovavano di fronte alla seconda prova degli esami di Maturità 2023 un brano tratto dagli scritti civili di Vittorio Bachelet. Ecco di cosa si tratta.

Cosa sono gli scritti civili di Vittorio Bachelet, proposti agli esami di Maturità 2o23

Scritti Civili è la prima vera opera che ha raccolto in maniera eccellente ed esaustica tutta la produzione dell’ex vicepresidente del CSM Vittorio Bachelet: si tratta dunque di un compendio di testi di carattere politico, culturale, economico, giuridico e letterario che portano il lettore a importanti riflessioni su alcune tematiche laiche di rilievo.

I maturandi hanno dunque avuto modo di analizzare e commentare alcuni brani scritti da Bachelet per la stampa di Azione Cattolica Italiana e della Fuci, per altri giornali di stampo cattolico e hanno inoltre avuto a disposizione dichiarazioni e interviste fatte dall’autore nel corso degli ultimi anni della sua vita. Bachelet, in modo particolare, rifletteva sulle modalità in cui è possibile conciliare la vita politica con la propria responsabilità sociale e familiare.

Chi è stato Vittorio Bachelet per il nostro Paese

Dopo aver militato nella Democrazia Cristiana, Bechelet era diventato dirigente di Azione Cattolica, consigliere comunale a Roma e successivamente Consigliere superiore della Magistratura.

Tra i più importanti intellettuali del nostro Paese della fine degli anni ’70, fu assassinato nel corso di un brutale attentato organizzato dalle Brigate Rosse all’Università La Sapienza, dove insegnava da ormai diversi anni diritto pubblico dell’economia alla facoltà di scienze politiche.

Bachelet, in ogni caso, non è stato l’unico autore tra i quali gli studenti di Scienze Umane hanno potuto scegliere. In occasione della Maturità 2023 il MIUR ha fornito agli studenti anche una traccia di Edgar Morin tratta da Il metodo.

Titan, è corsa contro il tempo: l’ossigeno nel sottomarino sta per finire

È corsa contro il tempo per salvare i cinque passeggeri del Titan, il sottomarino scomparso durante un’immersione per raggiungere il relitto del Titanic. Secondo la Guardia costiera Usa l’ossigeno a bordo si esaurirà poco dopo le 13 ora italiana. Questo però in condizioni normali, senza considerare il consumo di ossigeno aumentato dalla tensione e dal panico.

Le ricerche si concentrano in un’area di 26 mila km quadrati

Ieri, mercoledì 21 giugno, un aereo canadese aveva captato rumori dal fondale, una speranza che però si era spenta immediatamente. Nell’area delle ricerche, a 600 km al largo dell’isola di Terranova, si sono intensificati i soccorsi con navi, aerei e robot. A guidare le operazioni è il rimorchiatore Polar Prince, lo stesso che aveva portato il Titan nel luogo della discesa verso il relitto del celebre transatlantico a 3800 metri di profondità. Per dare l’idea delle difficoltà delle ricerche basta considerare che il Titan è lungo sette metri ed è disperso in un’area di 26 mila km quadrati per circa 4 km di profondità. In caso poi il piccolo sottomarino fosse individuato, il problema sarebbe poi recuperarlo e riportarlo in superficie. Un’operazione che richiederebbe ulteriore tempo. Proprio quello che manca ai passeggeri.

I Rush e la ‘maledizione’ del Titanic

A bordo si trovano il miliardario ed esploratore inglese Hamish Harding, il businessman inglese di origini pakistane Shahzada Dawood e suo figlio Suleman di appena 19 anni,  l’esploratore francese esperto del Titanic Paul-Henri Nargeolet, e Stockton Rush, ad della OceanGate Expedition, la compagnia che ha organizzato il viaggio ed è proprietaria del sottomarino. Ironia della sorte, la moglie di Rush è figlia di un pronipote di Isidor e Ida Straus, passeggeri di prima classe del transatlantico affondato nel 1912 dopo l’impatto con un iceberg. La coppia però non salì sulle scialuppe di salvataggio e scomparve nell’oceano. Isidor, infatti, cedette il suo posto a bordo a donne e bambini e sua moglie Ida non lo lasciò solo.

Emanuela Orlandi scomparsa 40 anni fa: l’appello della famiglia al Papa e alla premier

A 40 anni dalla scomparsa di Emanuela Orlandi, la famiglia ha lanciato un appello a Papa Francesco e Giorgia Meloni affinché diano il loro contributo nella ricerca della verità su una delle vicende di cronaca che sconvolsero l’Italia negli Anni 80. Era il 22 giugno 1983 quando la ragazza, allora 15enne, scomparve nel nulla dopo essere uscita da una scuola di musica nel centro di Roma. Da allora si sono susseguite piste, indagini e illazioni coinvolgenti diversi soggetti, dal Vaticano alla Banda della Magliana, ma nessuna che abbia portato a capire cosa sia successo alla giovane. La famiglia non si è mai arresa, sopratutto il fratello Pietro, e da decenni si batte per far luce sull’accaduto.

L’appello della famiglia di Emanuela Orlandi a 40 anni dalla scomparsa

L’avvocato Laura Sgrò, legale degli Orlandi, ha dichiarato che questi ultimi si auspicano che il Santo Padre rievochi il caso di Emanuela durante l’Angelus: «L’auspicio della famiglia è che Papa Francesco ricordi con parole di speranza la prossima domenica, durante l’Angelus, Emanuela, una sua cittadina che manca da 40 anni. Sarebbe un gesto importante, di carità, in pieno spirito evangelico, che metterebbe fine a ogni polemica e rafforzerebbe la volontà di tutti nel cercare la verità».

Un appello simile è stato rivolto anche alla Presidente del Consiglio Giorgia Meloni: «La famiglia Orlandi ritiene che gli ideali della verità e della giustizia non abbiano colore politico e non appartengano a nessun partito, ma a tutti gli uomini di buona volontà. Per tale motivo, rivolge un appello alla premier con l’auspicio che possa contribuire, nel rispetto dei ruoli, alla ricerca della verità sulla scomparsa di Emanuela e al contempo a chiarire tutti i fatti che in questi 40 anni hanno segnato l’Italia e sono ancora rimasti oscuri».

40 anni fa la scomparsa di Emanuela Orlandi
Pietro Orlandi (Getty Images).

Lo stesso Pietro, in un’intervista al Fatto Quotidiano, si è augurato l’intervento della leader di Fratelli d’Italia per evitare ulteriori rinvii in Senato della commissione parlamentare dedicata proprio al caso della giovane scomparsa. Da settimane sta infatti subendo slittamenti, l’ultimo il 21 giugno, e il suo auspicio è che Meloni «chiarisca questa anomalia».

 

Previsioni meteo weekend 24-25 giugno 2023: meno caldo e qualche temporale

Come sarà il meteo per il primo vero weekend di questa estate 2023? Secondo le ultime previsioni dei metereologi, le temperature dovrebbero essere destinate a calare a partire dal fine settimana del 24 e 25 giugno, con alta pressione quasi ovunque e qualche acquazzone sparso.

Le previsioni del tempo per sabato 24 giugno 2023: ampie schiarite quasi ovunque e temperature in calo

Il calo delle temperature previsto per le prossime ore (che si porterà via la terribile afa di questi giorni) sarà registrato a dire il vero già a partire dalla serata di venerdì, soprattutto in certe parti dell’arco alpino e in alcune zone interne della Sardegna. La colonnina di mercurio scenderà poi anche nelle regioni centro-meridionali che si affacciano sul Mar Adriatico, grazie ad un provvidenziale fronte di aria fresca. Al Nord si registrerà la tendenza ad ampie schiarite, con variabilità sulle Alpi e sulla Romagna, e temperature in calo con massime tra i 28 e i 32 gradi; al Centro si registrerà ancora una possibile instabilità, con rovesci temporaleschi concentrati soprattutto su Abruzzo e Lazio (mentre altrove il cielo sarà piuttosto sgombro di nuvole); al Sud si segnala la possibilità di rovesci pomeridiani in modo particolare sugli Appennini, mentre sulle coste e sulle isole sono previste schiarite.

Il meteo di domenica 25 giugno 2023: previste lievi piogge al Sud

Il 25 giugno i metereologi prevedono ampie schiarite in quasi tutto il Nord Italia, con qualche nube sparsa sul Veneto e sulle Dolomiti. Per quanto riguarda il Centro invece si prevedono nubi sparse con ampie schiarite solo sul Gran Sasso e sulla dorsale, mentre sarà sereno sui litorali e sulle subappenniniche. Per la giornata di domenica si prevedono pioggie solo sul Sud Tirreno a livello della dorsale calabra, mentre sull’Adriatico è previsto tempo nuvoloso con locali aperture a livello della dorsale lucana. Le piogge sono previste solo nel Catanese e in alcune zone interne della Sicilia, mentre sarà piuttosto sereno sulle coste e nelle zone interne della Sardegna.

Teorema di Rolle alla seconda prova di Maturità 2023: cos’è

Il 22 giugno 2023 si è svolta in tutta Italia la seconda temutissima prova degli esami di Maturità, quella che rispetto al tema di italiano cambia a seconda dell’indirizzo di ogni singolo istituto. Per il liceo scientifico, come sempre, il MIUR ha selezionato matematica, invitando per quest’anno gli studenti ad affrontare anche il teorema di Rolle. Ecco di cosa si tratta.

Cos’è il teorema di Rolle proposto alla Maturità 2023

Secondo la Treccani, il teoema di Rolle stabilisce che «se una funzione ƒ(x), continua in un intervallo chiuso [a, b] e dotata di derivata nell’intervallo aperto (a, b), assume gli stessi valori ƒ(a) = ƒ(b) agli estremi dell’intervallo, allora esiste almeno un punto ? ? (a, b) in cui la derivata ƒ? (?) si annulla. Per esempio la funzione ƒ(x) = ?(x) ? x è continua in [0, 1], derivabile in (0, 1] e ƒ(0) = ƒ(1); la sua derivata formula si annulla per x = 1/4. Intuitivamente, nelle condizioni poste, o la funzione è costante, e allora la sua derivata si annulla in ogni punto dell’intervallo, oppure ha in esso almeno un punto di massimo o di minimo. Il teorema di Rolle è un caso particolare del teorema del valore medio».

L’applicazione del teorema di Rolle, ad ogni modo, è stata al centro solo di uno degli 8 quesiti proposti agli studenti maturandi in mattinata. Tra i problemi della seconda prova di matematica c’è infatti stato spazio anche per lo studio degli zeri in una funzione, il calcolo delle probabilità legato ad un dado truccato e alcuni esercizi di geometria legate a dimostrazioni su parallelepipedi e triangoli.

La storia del teorema di Rolle

Sembra che i primi studi sul teorema siano da attribuire al matematico indiano Bhaskara, vissuto tra il 1114 e il 1185. Il teorema, il cui nome deriva dallo studioso Michel Rolle, venne utilizzato per la prima volta da parte del tedesco Moritz Wilhelm Drobisch nel 1834 e dall’italiano Giusto Bellavitis nel 1846.

Sciopero Trenord venerdì 23 giugno 2023: orari e fasce garantite

Per la giornata di venerdì 23 giugno 2023 è stato indetto uno sciopero Trenord che riguarderà il trasporto ferroviario in Lombardia. L’agitazione è in programma dalle 9.01 alle 16.59.

Lo sciopero di Trenord in Lombardia del 23 giugno 2023

Le otto ore di sciopero, proclamate dai sindacati Uilt Uil, Fast, Faisa Cisal e Orsa Ferrovie, porteranno variazioni al traffico e al servizio su tutte le direttrici della regione. Inevitabile, dunque, un aumento delle auto e del traffico sulle arterie che conducono in città, dove i mezzi Atm (metro, bus e tram) funzioneranno regolarmente. Tra le motivazioni dietro l’agitazione il mancato rispetto degli accordi, le relazioni industriali inadeguate e la mancanza di parità tra le organizzazioni sindacali.

I disagi riguarderanno sia il personale Mobile e del TPL sia quello della Lunga Percorrenza a causa dell’annullamento delle trattative sui turni che non rispettano né il contratto né gli accordi. In più il team di Manutenzione ha ancora bisogno di un riequilibrio tra le squadre in termini di capacità e numero di risorse ma, nonostante i vari solleciti, l’azienda non ha fornito i documenti richiesti rispetto al CCNL AF e al Contratto Aziendale.

La compagnia Trenord ha invitato tutti i cittadini interessati a seguire gli aggiornamenti sulla circolazione dei treni in real time sull’App Trenord. Si consiglia anche di prestare attenzione, nelle stazioni, sia agli annunci sonori sia alle informazioni che sono pubblicate sui monitor, continuamente aggiornate.

Sciopero Trenord venerdì 23 giugno 2023, fasce garantite
Treno (Pixabay).

Le fasce garantite

Trenord ha dichiarato in una nota che effettuano regolarmente la corsa i treni partiti alle 9 o prima e in corsa durante l’orario di sciopero purché terminino il viaggio entro le 10. I treni in partenza alle 9 ma con arrivo dopo le 10 rischiano invece di essere soppressi così come quelli in partenza tra le ore 09:01 e le 16:59. Dopo le 17, il traffico ferroviario ritorna alla normalità.

Trenord informa anche che potrebbe esserci anche un coinvolgimento dei collegamenti aeroportuali Milano Cadorna/Milano Centrale/Milano Porta Garibaldi – Malpensa Aeroporto e S50 Malpensa Aeroporto – Bellinzona. Per il solo servizio aeroportuale sono previsti autobus sostitutivi, senza fermate intermedie, tra Milano Cadorna e Malpensa Aeroporto T1-T2 (da Milano Cadorna partiranno da via Paleocapa 1), Stabio e Malpensa Aeroporto T1- T2 per la linea S50.

Gianni Letta da Sgarbi, l’energia nucleare di Renzi e le altre pillole della giornata

Non c’è più Silvio Berlusconi, e i suoi fedelissimi ora non sanno più come ammazzare il tempo. Ieri, per esempio, Gianni Letta è stato a lungo da Vittorio Sgarbi, nell’ufficio che il critico d’arte ha al ministero della Cultura in via del Collegio Romano. Sgarbi è anche riuscito a dare un cellulare a Letta per fare una sorpresa alla madre di un suo assistente, ovviamente incredula di poter parlare al telefonino con quello che era il braccio destro del Cavaliere…

Gianni Letta ospite di Sgarbi, l'energia nucleare di Renzi e le altre pillole della giornata
Vittorio Sgarbi (Imagoeconomica).

Outsider Garbatella, la Rai c’è

Si chiama Outsider Garbatella Film Fest ed è un festival di cortometraggi organizzato da Elodia Cinematografica, alla sua prima edizione: si svolgerà a Roma dal 23 al 25 giugno. Il nome ricorda un po’ l’“underdog” di meloniana memoria. E poi si svolge proprio alla Garbatella, zona che ha visto crescere Giorgia Meloni. Comunque, media partner è Rai Pubblica Utilità: come hanno detto alcuni a viale Mazzini, «chissà che ci azzecca la Rai con questo festival…»

Bruno Barbieri al Relais Todini

Nella serata di giovedì 22 giugno Sky regala le visite di Bruno Barbieri alle residenze umbre. E dove va? Nel Relais Todini, quello caro a Luisa Todini, politica e imprenditrice. Verrà raccontato che «Francesco gestisce, insieme a sua moglie Claudia, il Relais Todini, una bellissima residenza storica che in passato era una torre di avvistamento, un distaccamento del feudo di Todi». Quando la famiglia Todini nel 1995 acquistò la dimora, i due vi lavoravano come dipendenti. Successivamente è stata loro affidata la gestione della struttura. Si avvicinano le elezioni europee, per Luisa…

Gianni Letta ospite di Sgarbi, l'energia nucleare di Renzi e le altre pillole della giornata
Luisa Todini (Imagoeconomica).

L’energia nucleare di Renzi

A Matteo Renzi piace l’energia nucleare, e non a caso nasce l’intergruppo parlamentare dedicato al tema. Con quale obiettivo? «Per rompere un tabù ed eliminare i pregiudizi che continuano a far scontare al nostro Paese ritardi inspiegabili, una follia che l’Italia ha pagato caro con la crisi energetica», afferma la senatrice Silvia Fregolent, della presidenza del gruppo di Azione-Italia Viva -Renew Europe, promotrice dell’intergruppo, che continua: «Sappiamo che ci sono stati due referendum, ma da quel momento le tecnologie sono andate avanti e i nostri migliori tecnici stanno lavorando all’estero proprio per creare il nucleare pulito. L’intergruppo potrà garantire il dialogo tra il mondo istituzionale e i player del settore nucleare in modo da permettere la condivisione di elementi tecnici che possano determinare una decisione da parte delle istituzioni in modo consapevole e senza pregiudizi».

Gianni Letta ospite di Sgarbi, l'energia nucleare di Renzi e le altre pillole della giornata
La renziana Silvia Fregolent (Imagoeconomica).

L’amore di Siddi per Silvio

«È morto un protagonista dell’impresa e della storia italiana di mezzo secolo. Un protagonista assoluto delle sfide epocali della radiotelevisione, un sistema d’impresa solido, competitivo, innovativo»: chi lo ha detto? Franco Siddi, Presidente di Confindustria Radio Televisioni, alla notizia della scomparsa di Silvio Berlusconi. «Il polo privato di carattere generalista che il Cavaliere ha fondato è oggi una televisione nazionale proiettata anche su sfide europee». Ma è lo stesso Siddi che una volta faceva il sindacalista dei giornalisti, difendendo a spada tratta la Rai contro Mediaset?

Santanchè, aria di dimissioni dopo l’inchiesta di Report: deleghe alla Meloni?

Il grande gelo è calato da giorni, i rapporti sono ai minimi termini. E anche alla festa della Guardia di finanza i più attenti hanno notato sguardi e occhiatacce glaciali tra la premier Giorgia Meloni e la ministra del Turismo Daniela Santanchè. Il motivo è noto: quel servizio di Report andato in onda lunedì 19 giugno sugli affari “opachi” della Pitonessa ha suscitato diversi mal di pancia dentro Fratelli d’Italia, con la presidente del Consiglio a essere la prima degli irritati. Tanto che già si parla di possibili scossoni dentro la squadra di governo.

Santanche?, aria di dimissioni dopo l'inchiesta di Report: deleghe alla Meloni?
Giorgia Meloni e Daniela Santanchè (Imagoeconomica).

Dipendenti e fornitori non pagati, cig annunciata ma non versata

L’inchiesta del programma televisivo condotto da Sigfrido Ranucci si è fatta notare, dentro e fuori il centrodestra: è stata vista da 1 milione 765 mila spettatori (il 10 per cento di share), praticamente il doppio del pubblico di Quarta Repubblica su Rete4, nonostante la tanto strombazzata intervista di Nicola Porro a Elon Musk. Ma alla gente interessava poco del magnate e imprenditore di Tesla, Space X e Twitter: la gente voleva sapere cosa ha combinato Santanchè con le sue aziende, Visibilia e Ki group, che non sono fallite ma hanno visto il loro valore crollare in Borsa. Report ha tirato fuori storie di dipendenti non pagati, poi licenziati senza tfr né versamenti previdenziali. I fornitori? Stesso trattamento. Durante l’epoca Covid Santanché, non ancora ministra, era persino andata in tivù nella veste di imprenditrice fiaccata dalla pandemia, annunciando di aver «anticipato come tanti colleghi la cassa integrazione» ai lavoratori. Che però ora hanno denunciato di non aver ricevuto nulla. E in alcuni casi di essere stati messi addirittura in cig a zero ore a loro insaputa, continuando a lavorare.

Santanche?, aria di dimissioni dopo l'inchiesta di Report: deleghe alla Meloni?
Daniela Santanchè (Imagoeconomica).

L’ipotesi dimissioni comincia a prendere piede, non solo sui social

In un dedalo di aziende svuotate, debiti monstre e operazioni spericolate – si parla anche di un prestito a una misteriosa società di investimento di Dubai, Negma, per cercare di tamponare una pesante crisi di liquidità aziendale – quello che non è mai mancato sono i super compensi per il consiglio di amministrazione, arrivati a superare i 600 mila euro all’anno. Accuse circostanziate e gravi, che adesso stanno insinuando il seme del dubbio fuori e dentro la maggioranza: può una ministra invischiata in una storia del genere restare al suo posto come se nulla fosse? L’ipotesi dimissioni ha cominciato a circolare più insistentemente col passare dei giorni, cavalcata sui social dall’hashtag “Open to dimissioni”, chiaro riferimento all’altra vicenda poco fortunata che ha visto coinvolta Santanchè, stavolta sì in veste di ministra, cioè quella della criticatissima – per qualità e costi – campagna pubblicitaria Open to meraviglia che avrebbe dovuto promuovere il turismo verso il nostro Paese ma si è trasformata in un gigantesco meme.

Santanche?, aria di dimissioni dopo l'inchiesta di Report: deleghe alla Meloni?
Aria di tensione tra Daniela Santanchè e Giorgia Meloni (Imagoeconomica).

Interrogazione delle opposizioni. Deleghe ad interim a Meloni?

Anche le opposizioni hanno incalzato Santanchè, non lasciandosi sfuggire l’occasione. Toni Ricciardi del Partito democratico ha presentato un’interrogazione ricordando a Giorgia Meloni che «Visibilia, in qualità di concessionaria, ha anche venduto spazi pubblicitari per circa 120 mila euro a Media Italia, società del Gruppo Armando Testa, l’azienda che si è aggiudicata la campagna di promozione del ministero del Turismo “Open to meraviglia”». Secondo Nicola Fratoianni di Sinistra italiana «in qualunque Paese dell’Unione europea se una trasmissione tivù facesse un’inchiesta così approfondita e documentata come ha fatto Report sulle spregiudicate operazioni finanziarie della ministra Santanchè con le sue aziende, quella ministra verrebbe allontanata dopo poche ore». Mentre Alessandra Todde del Movimento 5 stelle ha chiesto alla ministra di venire a riferire in parlamento: «Si lamentava a reti unificate dei ritardi. Ora scopriamo che se ne approfittava da “imprenditrice”. Oggi è ministro, con un “leggerissimo” conflitto d’interessi». Cosa farà la Meloni? C’è chi tratteggia già scenari da passo indietro per la Santanché. Con la premier pronta a prendere le sue deleghe ad interim.

Cina, esplosione in un ristorante per una fuga di gas: 31 morti

Nella giornata di ieri, mercoledì 21 giugno, una tremenda esplosione avvenuta in un ristorante di Yinchuan, città nel Nord della Cina, ha causato una strage: sono infatti almeno 31 le vittime confermate dalle autorità locali dopo la deflagrazione. Ecco gli ultimi aggiornamenti in merito al disastro.

Cina, esplosione in un ristorante: è strage

Le ragioni dietro all’esplosione del locale sono state raccontate dall’agenzia di stampa ufficiale Xinhua, che ha spiegato in queste ore la dinamica dell’incidente con queste parole: «Una fuga di gas di petrolio liquefatto (gpl) ha provocato un’esplosione durante il servizio di un ristorante barbecue». Il botto, tremendo, avrebbe inoltre provocato il ferimento di almeno altre 7 persone, attualmente ricoverate in ospedale per ricevere quelle che sono state definite come «cure intensive».

In particolare, una delle persone ferite si troverebbe attualmente in condizioni molto critiche. Altre due persone avrebbero riportato gravi ustioni, ma non sarebbero in pericolo di vita; gli altri feriti sarebbero semplicemente stati colpiti da schegge di vetro e sarebbero dunque stati interessati dalla deflagrazione ma in modo lieve. Tutto è accaduto a pochissime ore di distanza dall’inizio delle celebrazioni della Festa delle barche drago, tre giorni di festa in occasione dei quali molte famiglie cinesi si riuniscono.

Le immagini dei soccorsi al lavoro

Nel frattempo il canale statale CCTV ha informato i cittadini riguardo alle attività dei soccorritori impegnate sul posto trasmettendo i video dei vigili del fuoco al lavoro per mettere in sicurezza l’area e per assicurarsi che fra le macerie del locale (esploso intorno alle ore 20:40 locali) non ci siano altri corpi. Nelle immagini diffuse si vedono in particolare dieci vigili del fuoco farsi strada all’interno di una densa nube di fumo nera che fuoriesce da un buco creato dall’esplosione.

Immagini, quelle trasmesse dai canali cinesi, che non differiscono molto da quelle provenienti dalla lontana città di Parigi, dove ieri un’altra fuga di gas aveva fatto esplodere un palazzo in pieno centro.

Fabrizio Rongione: età, fidanzata e film dell’attore

Fabrizio Rongione, nato a Bruxelles il 3 marzo 1973, è un attore di origini italiane. È stato lanciato nel mondo del cinema grazie ai fratelli registi Jean-Pierre e Luc Dardenne.

Fabrizio Rongione, la carriera

L’attore esordì al cinema nel 1999 grazie ai fratelli Dardenne nel film Rosetta. Interpretò il ruolo di Riquet e il film vinse la Palma d’oro al Festival di Cannes di quell’anno. Da allora Rongione diventò l’attore feticcio dei due registi belgi. I due lo diressero nel 2005 in L’Enfant – Una storia d’amore e nel 2008 in Il matrimonio di Lorna, ma anche in Il ragazzo con la bicicletta (2011) e nel recente Due giorni, una notte (2014).

Il suo talento ha oltrepassato i confini belgi e ha permesso all’attore di recitare in diverse produzioni cinematografiche, televisive e teatrali in Francia e in Italia. Nel 2012 fu scelto per interpretare il capo dei banditi nel thriller Sulla strada di casa, debutto sul grande schermo del regista Emiliano Corapi che l’ha rivoluto nel 2019 nel suo film L’amore a domicilio.

Tra i film italiani più importanti a cui Rongione ha partecipato vi sono Diaz – Non pulire questo sangue (2012) di Daniele Vicari, Il primo re (2019) di Matteo Rovere e Rosa Pietra Stella (2020) di Marcello Sannino. Nel 2020 è stato uno dei tre interpreti di Marco Pantani ne Il caso Pantani – L’omicidio di un campione e nel 2021 è stato nel cast del film vincitore del Leone d’Oro a Venezia La scelta di Anne. L’ultima interpretazione è stata nel 2022 nel film di Paolo Strippoli, Piove.

Fabrizio Rongione, la fidanzata

Della vita privata dell’attore, da sempre molto riservato, non si hanno molte informazioni. Si sa che da qualche anno ha una relazione con Myriem Akheddiou, attrice belga di origini marocchine nata a Bruxelles il 27 settembre 1978.

Fabrizio Rongione, chi è la fidanzata
Myriem Akheddiou al Festival di Cannes del 2019 (Getty Images).

Myriem ha studiato al Conservatorio Reale di Bruxelles e ha iniziato a lavorare in teatro. In passato ha anche lei collaborato con i registi Jean-Pierre e Luc Dardenne in diversi film, apparendo nelle pellicole Il ragazzo con la bicicletta (2011), Due giorni, una notte (2014), La ragazza sconosciuta (2016) e Il giovane Ahmed (2019).

Rovigo, i due studenti che spararono pallini alla prof promossi con nove in condotta

Com’è andata a finire la vicenda della prof della scuola di Rovigo a cui due studenti avevano sparato con una pistola a pallini? Ebbene, i due ragazzini responsabili del gesto non solo non sono stati puniti nella maniera adeguata, ma sono persino stati premiati con un bel nove in condotta. A riportare la notizia è stato il Corriere della Sera.

I due studenti che spararono pallini alla professoressa Maria Cristina Finatti sono stati promossi con il nove in condotta

Sono due i giovani coinvolti in questo deplorevole gesto: da un lato c’è lo studente che aveva effettivamente in mano la piccola pistola e che ha premuto sul grilletto, rischiando di far perdere un occhio alla docente; l’altro invece è il “collega” che ha filmato tutta la scena condividendo poi il video sui social.

Alla fine, l’istituto di Rovigo dove entrambi studiano ha scelto, incredibile ma vero, di promuoverli all’anno successivo, per di più con il nove in condotta. Come se non avessero rischiato di mettere a rischio l’incolumità della loro insegnante di scienze, che umiliata dai suoi due studenti e a questo punto anche dalla scuola dove insegna ha deciso di non arrendersi.

La reazione della prof colpita dai pallini: parlano i suoi legali

La vicenda verrà segnalata al ministero dell’Istruzione. Una delle due legali che seguono l’insegnante Finatti a proposito alla delicata vicenda ha dichiarato: «Quando avremo la conferma formale della promozione, come del fatto che, a quanto ci risulta, le sospensioni non sono mai state applicate, saremmo pronti ad aggiornare subito della situazione il ministro Valditara. Abbiamo sentito la professoressa Finatti e si è detta delusissima per le promozioni visto quanto accaduto a inizio anno; è rimasta inoltre mortificata del fatto che alla scuola di Abbiategrasso sia stato bocciato l’alunno che accoltellò una professoressa mentre a Rovigo tutto è filato liscio come nulla fosse. Due pesi e due misure, ma i princìpi e i valori della scuola, si è chiesta la nostra cliente, non dovrebbero essere sempre gli stessi? Per lei, dopo le percosse subite, è una ‘sberla’ morale’».

Simone Liberati: età, film e figlio dell’attore

Simone Liberati, nato a Roma il 27 aprile 1988, è un attore conosciuto soprattutto per il ruolo di Mirko, braccio destro di Numero 8, in Suburra di Stefano Sollima.

Simone Liberati, biografia e carriera

Dopo aver terminato gli studi alla Scuola d’Arte Cinematografica Gian Maria Volontè, dove si è diplomato in recitazione, l’attore ha iniziato a partecipare a cortometraggi, spettacoli teatrali e produzioni tv entrando nel cast di fiction come I Cesaroni 3, Squadra mobile 2 e Una mamma imperfetta.

Dopo il successo nel 2014 con Suburra, Claudio Amendola lo ha scelto per interpretare Michele in Il Permesso – 48 ore fuori. Il suo primo film da protagonista, che gli è valso anche la vittoria di un Nastro d’Argento come attore rivelazione dell’anno, è Cuori Puri nel 2016, per la regia di Roberto de Paolis. Nel 2018 ha presentato alla Mostra del Cinema di Venezia, nella sezione Orizzonti il film La profezia dell’armadillo, tratto dalla graphic novel di Zerocalcare, dov’è protagonista.

Due anni dopo è uscito il film La partita di Francesco Carnesecchi, in cui ha recitato accanto a Francesco Pannofino e Giorgio Colangeli. Lo stesso anno è stato protagonista, insieme a Miriam Leone, del film di Emiliano Corapi L’amore a domicilio e di quello di Alessandro Lunardelli La regola d’oro. Per la tv, nel 2021 è stato diretto da Gianluca Maria Tavarelli nella miniserie Chiamami ancora amore e poi nella serie tv di Gabriele Muccino A casa tutti bene.

Chi è Simone Liberati, tra film e tv
Simone Liberati al Festival di Roma nel 2021 (Getty Images).

Simone Liberati, la vita privata

Si conosce poco rispetto alla vita privata di Liberati, da sempre molto riservato a riguardo. Come da lui specificato in un’intervista a Elle, si sa che ha un figlio: «In Chiamami ancora amore vengono messe in scena situazioni che ho attraversato anch’io quando sono diventato papà, soprattutto nella fase iniziale della storia: i primi mesi del bambino, le fatiche dell’accudimento, le difficoltà quotidiane. Sono cose che conosco, fanno parte del mio bagaglio, certi aspetti del racconto mi sono sembrati davvero attendibili, terribilmente concreti e vicini alla realtà di come si diventa genitori. L’autenticità del racconto mi ha aiutato molto a tradurre quelle sensazioni nella rappresentazione del rapporto tra Anna ed Enrico, ma è stato anche un forte richiamo alla mia personale esperienza». Parallelamente agli studi di recitazione, l’attore aveva iniziato a frequentare un corso di laurea in Lettere e Filosofia a Roma ma non è chiaro se l’abbia portato a termine.

Miriam Leone: età, marito, figli e film dell’attrice

Miriam Leone, nata a Catania il 14 aprile 1985, è un’attrice, conduttrice, ex modella ed Miss Italia 2008. Ha all’attivo numerose partecipazioni a film sia per la televisione che per il grande schermo.

Miriam Leone, da Miss Italia alla tv

Dopo aver vinto la fascia da Miss, da giugno a settembre 2009 ha condotto su Rai 1 Unomattina estate con Arnaldo Colasanti. Da settembre 2009 è stata al timone, insieme a Tiberio Timperi, di Mattina in famiglia su Rai 2, che ha proseguito anche per la stagione 2010-2011 su Rai 1.  Nel 2010 ha debuttato sul piccolo schermo con il film tv Il ritmo della vita diretto da Rossella Izzo e trasmesso su Canale 5. Da settembre 2011 è entrata a far parte del cast dell’undicesima stagione della fiction Distretto di Polizia su Canale 5 per poi recitare nel film I soliti idioti – Il film. Nell’autunno 2012, oltre ad aver condotto nuovamente assieme a Timperi una nuova edizione di Unomattina in famiglia, ha recitato al fianco di Terence Hill nella seconda stagione della fiction di Rai 1 Un passo dal cielo. Riconfermata in coppia con Tiberio Timperi a Unomattina in famiglia per il 2013-2014, ha deciso di intraprendere la carriera di attrice.

Nel 2014 ha riscosso un grande successo per avere interpretato la protagonista femminile de La dama velata, un feuilleton in costume ambientato in Trentino tra la fine dell’Ottocento e gli inizi del Novecento. L’anno dopo ha preso parte alla serie tv di Sky Italia 1992, ambientata nella Milano di Tangentopoli, riprendendo il ruolo l’anno seguente in Italia 1993 e nel 2018 in Italia 1994.

Chi è Miriam Leone, tra tv e cinema
Miriam Leone ai David Di Donatello 2022 (Getty Images).

Miriam Leone, la carriera al cinema

Dopo aver debuttato sul grande schermo nel 2010 con il film Genitori & figli – Agitare bene prima dell’uso, dal 2013 si è dedicata interamente al cinema. È nel cast del film Fratelli unici di Alessio Maria Federici, accanto a Raoul Bova, Luca Argentero e Carolina Crescentini, del film La scuola più bella del mondo di Luca Miniero e l’anno seguente di In guerra per amore di Pif, Fai bei sogni di Marco Bellocchio e Un paese quasi perfetto di Massimo Gaudioso.

Nel 2018 ha recitato, da protagonista, in Metti la nonna in freezer accanto a Fabio De Luigi. Nel 2019 invece è stata scelta per L’amore a domicilio, di Emiliano Corapi al fianco di Simone Liberati. Tra le ultime pellicole interpretate vi sono Marilyn ha gli occhi neri (2021), Corro da te (2022) e War – La guerra desiderata (2022).

Chi è Miriam Leone e chi è il marito Paolo Carullo
Miriam Leone e Paolo Carullo al Festival di Roma del 2022 (Getty Images).

Miriam Leone, la vita privata

Dal 18 settembre 2021 la Leone è sposata con Paolo Carullo, musicista e manager originario di Caltagirone. I due si sono sposati nella chiesa di Santa Maria La Nova a Scicli. La coppia si è conosciuta nel 2019 e non ha attualmente dei figli. Il marito dell’attrice ha intrapreso gli studi universitari a Milano e ha una laurea in Economia e Finanza. Da sempre la grande passione di Carullo è la musica tanto da essere conosciuto come musicista e performer (anche se lavora come manager finanziario).

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