I prezzi al consumo in Cina cedono a luglio lo 0,3 per cento su base annua, segnalando il primo calo da febbraio 2021 e la fase di deflazione in scia al rallentamento dei consumi interni che complica la ripresa economica. Il dato, il principale indicatore dell’inflazione, era pari a zero a giugno e si confronta con attese di -0,4 per cento. Secondo i dati dell’Ufficio nazionale di statistica, vanno male anche i prezzi alla produzione: -4,4 per cento annuo, peggio delle stime di -4,1 per cento e meglio del -5,4 per cento di giugno. La frenata di luglio è la decima di fila a segnalare una deflazione tra la debole domanda e i prezzi delle materie prime in rallentamento.
Il governo fa pressione sugli economisti: nessun dibattito sullo stato finanziario del Paese
Secondo quanto riportato dal The Guardian, le autorità hanno minimizzato le preoccupazioni sulla deflazione. Liu Guoqiang, vice governatore della banca centrale, il mese scorso ha affermato che non ci sarebbero rischi deflazionistici in Cina nella seconda metà dell’anno, ma ha osservato che l’economia ha bisogno di tempo per tornare alla normalità dopo la pandemia. A incidere è il mercato immobiliare ancora debole e l‘elevata disoccupazione giovanile. Oltre alla minore propensione delle imprese straniere a investire in Cina. Secondo il Financial Time, le autorità cinesi hanno esercitato pressioni su economisti locali di alto profilo per evitare di discutere le tendenze negative dell’economia. Compresa la deflazione.
La tassa sugli extraprofitti sembra essere stata già “digerita” dal mercato, dopo la precisazione del ministero dell’Economia che ci sarà un tetto massimo dello 0,1 per cento del totale dell’attivo delle banche interessate dalla misura. Piazza Affari è partita di rincorsa con l’indice guida Ftse Mib in rialzo dell’1,26 per cento, che sostenuto poi dal rimbalzo delle banche è salito all’1,8 per cento.
Il crollo dopo l’annuncio della tassa sugli extraprofitti
La decisione a sorpresa del governo di tassare gli extraprofitti delle banche aveva provocato un crollo del 2,12 per cento a Piazza Affari, con gli istituti di credito italiani bersagliati dalle vendite. Terminato il panic selling, il settore in un’ora di scambi ha recuperato circa 3 miliardi di capitalizzazione con Finecobank che guadagna il 4,7 per cento, Mps il 3,6 per cento, Unicredit il 3,05 per cento, Bper il per cento, Banco Bpm il 2,8 per cento, Mediolanum il 2,75 per cento e Intesa Sanpaolo il 2,4 per cento. Bene anche Eni (+2 per cento), Tim (+1,8 per cento) e Generali (+1,3 per cento) che aspetta i conti del semestre.
Borse europee in rialzo, Madrid compresa (Ansa).
Spinte da Piazza Affari rimbalzano anche le borse europee
Spinte dalla rincorsa dei titoli bancari in Italia, rimbalzano anche le borse europee. Londra apre in rialzo dello 0,64 per cento, Parigi dell’1,12 per cento, Francoforte dello 0,9 per cento e Madrid dell’1,1 per cento. Seduta ancora in calo invece per le borse dell’Asia e del Pacifico: solo Seul rimbalza e chiude in rialzo dell’1,21 per cento, con Samsung che rialza la testa e guadagna l’1,9 per cento.
PayPal entra nel mercato delle criptovalute lanciando PayPal Usd, una sua stablecoin ancorata al dollaro con un rapporto di parità. È la prima volta che una grande società finanziaria emette la propria stablecoin. Negli Stati Uniti, il token basato su Ethereum sarà presto disponibile. Gli utenti potranno trasferire PYUSD tra PayPal e portafogli esterni supportati, finanziare acquisti di beni e servizi o convertire qualsiasi criptovaluta supportata.
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Schulman: «Il nostro impegno per l’innovazione responsabile»
«Il passaggio alle valute digitali richiede uno strumento stabile» – ha affermato Dan Schulman, presidente e ceo dell’azienda, in un comunicato – «Il nostro impegno per l’innovazione e la conformità responsabili e i nostri precedenti nel garantire nuove esperienze ai nostri clienti forniscono le basi necessarie per contribuire alla crescita dei pagamenti digitali tramite PayPal Usd».
Il ministro delle Imprese e del made in Italy, Adolfo Urso, è al lavoro per un’intesa su un tavolo Stellantis con l’azienda, i sindacati, le Regioni e Anfia. Secondo quanto si apprende da fonti del Mimit, nel corso della riunione con le organizzazioni sindacali, il ministro ha spiegato che il tavolo sarà finalizzato alla sottoscrizione, entro la fine dell’anno, di un accordo di programma con orizzonte al 2030.
Entro settembre la sottoscrizione del piano di lavoro
Il piano di lavoro del tavolo potrà essere sottoscritto entro il mese di settembre. I primi filoni saranno l’aumento dei volumi di produzione dei veicoli; ricerca, sviluppo e innovazione ed efficientamento degli impianti.
Giornata di fortissimo calo per Visibilia in Piazza Affari dopo la scomparsa del presidente e amministratore delegato Luca Giuseppe Reale Ruffino: il titolo, a lungo sospeso in asta di liquidità, ha concluso con un crollo del 30 per cento a 0,38 euro. Elevati ma non eccezionali gli scambi: nella seduta sono passate di mano 135mila azioni del gruppo editoriale contro le 73 mila della giornata di venerdì.
Sede Visibilia, cassetta delle lettere (Imagoeconomica).
Chiude in perdita anche Sif Italia
Mentre la procura di Milano indaga per il reato di istigazione al suicidio, anche Sif Italia, di cui lo stesso Ruffino era presidente e amministratore delegato, ha accusato una perdita importante: il titolo, di fatto congelato per quasi tutta la seduta, ha chiuso in calo del 20 per cento a 2,86 euro.
Il fondo Fsi entra nel capitale di Bancomat con un investimento fino a 100 milioni di euro. Lo si legge in una nota in cui viene indicato che l’accordo è stato sottoscritto con Intesa Sanpaolo, Iccrea Banca, Banco Bpm, Bper e Bancomat. L’operazione si concretizzerà tramite un aumento di capitale riservato, che porterà Fsi ad avere una quota di maggioranza relativa al fianco delle banche. La partnership, oltre alla banche sottoscrittrici, è aperta all’adesione anche di altri clienti attuali e futuri di Bancomat che, con circa 32 milioni di carte abilitate in circolazione e 2,8 miliardi di transazioni gestite all’anno, rappresenta il principale circuito di pagamento e prelievo in Italia e il terzo circuito domestico per numero di carte gestite in Europa.
Bancomat (Imagoeconomica).
Investimento «funzionale allo sviluppo e alla crescita di Bancomat»
«L’investimento di Fsi», viene spiegato, «è funzionale allo sviluppo e alla crescita di Bancomat come infrastruttura centrale per il mercato dei pagamenti digitali e azienda di mercato dinamica e innovativa». Il contratto prevede l’adozione di un modello societario «snello e orientato al servizio e al cliente». Nell’ambito del progetto industriale Nexi sarà partner strategico per la realizzazione e lo sviluppo del Centro applicativo del circuito. Bancomat e le banche sottoscrittrici sono state assistite da Mediobanca, studio legale Gattai, Minoli, Partners, Join Business Management Consulting, PwC Strategy& e dal legale Salvatore Maccarone. Fsi è stata assistita da WePartner, studio legale Pedersoli, Kpmg, studio Biscozzi Nobili Piazza e Cmc Labs.
Un taxi gratis all’uscita delle discoteche, per tornare a casa a fine serata e prevenire le sempre più frequenti stragi del sabato sera. È l’ultima mossa del ministro dei trasporti e delle infrastrutture Matteo Salvini sul fronte della sicurezza stradale, con la firma al Mit di un protocollo d’intesa con le associazioni rappresentative dei locali di intrattenimento notturno.
#Sicurezza stradale: accordo al Mit, taxi gratis all'uscita delle discoteche. Presente alla firma il ministro @matteosalvinimi e le Associazioni di categoria dei locali di intrattenimento #discotaxi2023#vouchertaxi
— Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (@mims_gov) August 3, 2023
Intesa per un progetto sperimentale
Un’intesa, datata giovedì tre agosto, che dà il via a un progetto sperimentale e che stanzia fondi per pagare l’auto bianca o la navetta a chi, una volta uscito dalla discoteca, sottoponendosi all’alcol test, superi il limite previsto per mettersi alla guida. Per ora riguarda i primi sei locali notturni individuati sul territorio nazionale e per il periodo che va da agosto a metà settembre. All’esito della sperimentazione si potrà poi valutare la bontà del progetto ed eventualmente studiarne la fattibilità a regime.
Le sei discoteche coinvolte
L’idea, costruita dopo l’incontro con le associazioni dei locali notturni di intrattenimento, era nata anche grazie alle proposte ricevute durante le riunioni con influencer e digital creators, avvenute le scorse settimane al MIT alla presenza del ministro Salvini. I sei locali coinvolti dall’iniziativa sono: la discoteca Mascara All Music a Mantova; il Muretto a Jesolo Lido, Venezia; la discoteca Praja a Gallipoli, Lecce; il Baia Imperiale a Gabicce Mare; la Naki Discoteca a Pavia e La Capannina a Castiglione della Pescaia, Grosseto.
Trenitalia ha chiuso l’accordo che prevede duemila assunzioni, che superano del 50 per cento il turn over nei settori degli equipaggi, della manutenzione rotabili, del commerciale e degli uffici. «È stata mantenuta la promessa» ha commentato il vicepremier e ministro dei Trasporti e delle infrastrutture Matteo Salvini, che ha espresso «grande soddisfazione» per l’intesa raggiunta. Con Italo è stata siglata l’ipotesi di accordo per il rinnovo del contratto collettivo aziendale, scaduto a dicembre 2021, che avrà durata fino al 31 dicembre 2024.
Prima, durante e dopo lo sciopero ferroviario proclamato dai sindacati a luglio – poi dimezzato -, avevamo garantito il massimo impegno per favorire nel più breve tempo possibile un accordo tra aziende e lavoratori. Il risultato confermato nelle ultime ore è un segnale molto… pic.twitter.com/OWkEPLyYPa
Dal punto di vista economico sui minimi è previsto un aumento di 110 euro in due step, 80 euro a settembre e 30 euro ad agosto 2024 come quanto stabilito nel rinnovo del contratto nazionale delle attività Ferrovie che si applica al gruppo Fs. «Questo» – spiega Filt Cgil – «rappresenta un altro passo importante per equiparare condizioni contrattuali e salariali tra le due aziende ferroviarie». Il rinnovo del contratto di Italo prevede 800 euro di una tantum per la vacanza contrattuale ad agosto e 200 euro in welfare a settembre. Aumenti anche per le indennità di trasferta staff e la diaria per il personale degli equipaggi.
Si è riunito martedì primo agosto il Consiglio d’amministrazione della Trevifin, che ha deliberato la nomina dell’ing. Paolo Besozzi quale presidente. La decisione fa seguito alle dimissioni presentate dalla dott.ssa Anna Zanardi in data 20 luglio per sopraggiunte ragioni di carattere personale. Per lei, i ringraziamenti dell’intero consiglio d’amministrazione per l’impegno e la professionalità profusi nello svolgimento dell’incarico. Besozzi era già membro del consiglio di amministrazione della società dallo scorso 10 maggio.
Ing. Paolo Besozzi, Trevifin (Imagoeconomica).
Gruppo Trevi, la storia
Il gruppo Trevi, nato a Cesena nel 1957, conta circa 65 società e, con dealer e distributori, è presente in 90 paesi. La capogruppo Trevi-finanziaria industriale S.p.A. è quotata alla borsa di Milano dal mese di luglio 1999. Trevifin rientra nel comparto Euronext Milan che, a seguito alle attività di rebranding dei mercati susseguenti alle operazioni di acquisizione del gruppo Borsa italiana da parte di Euronext N.V., sostituisce la vecchia dizione di MTA.
Fitch ha tagliato il rating a lungo termine degli Stati Uniti da AAA a AA+, con outlook stabile. Ora Moody’s è rimasta l’unica agenzia ad assegnare ancora la tripla A agli Usa. La decisione riporta alla memoria il downgrade choc di Standard & Poor nel 2011, nel mezzo del braccio di ferro per l’aumento del tetto del debito. La reazione della Casa Bianca, che ha parlato di «taglio che sfida la realtà», non si è fatta attendere. «Decisione arbitraria e obsoleta», ha dichiarato la segretaria al Tesoro Janet Yellen. Le Borse europee, in scia alle piazze asiatiche, hanno aperto in calo dopo che Fitch ha tagliato a sorpresa il rating Usa.
Fitch, le motivazioni del taglio al rating Usa
Il declassamento del rating «riflette il previsto deterioramento di bilancio nei prossimi tre anni», afferma Fitch, sottolineando come «i ripetuti stalli politici sul limite del debito» e le «risoluzioni dell’ultimo minuto» abbiano eroso la fiducia nella gestione del bilancio. Secondo Fitch, l’inasprimento delle condizioni di credito, l’indebolimento degli investimenti delle imprese e il rallentamento dei consumi potrebbero portare a una lieve recessione dell’economia a stelle e strisce nel quarto trimestre del 2023 e nel primo del 2024. Il pil Usa, stima l’agenzia, crescerà quest’anno dell’1,2 per cento, in deciso rallentamento rispetto al +2,1 per cento del 2022, per poi fermarsi al +0,5 per cento nel 2024. Fitch prevede poi per gli States un debito al 112,9 per cento del pil nel 2023, al di sopra dei livelli pre-pandemia e della media del 39,3 per cento dei Paesi con rating AAA. In questo quadro rientra anche l’aumento dei tassi di interesse da parte della Fed a settembre, per Fitch praticamente scontato.
Janet Yellen (Getty Images).
La Casa Bianca: «Profondamente in disaccordo»
La Casa Bianca è «profondamente in disaccordo con la decisione di Fitch», afferma la portavoce Karine Jean-Pierre, sottolineando che il downgrade «sfida la realtà in un momento in cui il presidente Joe Biden ha ottenuto la ripresa più veloce fra le maggiori economie». La modifica di Fitch Ratings annunciata oggi «è arbitraria e basata su dati obsoleti», si legge in una nota diffusa dalla segretaria al Tesoro Yellen. «La decisione non cambia ciò che gli americani, gli investitori e le persone di tutto il mondo già sanno: che i titoli del Tesoro rimangono il principale asset sicuro e liquido del mondo e che l’economia americana è fondamentalmente forte».
Borsa di Parigi (Ansa).
Le borse di Asia ed Europa aprono in calo
Borse di Asia e Pacifico in rosso dopo che Fitch ha tagliato a sorpresa la tripla A agli Usa. Giù Tokyo che frenata dai tecnologici, lascia sul terreno il 2,3 per cento. Male, a scambi in corso, anche Hong Kong (-2,35 per cento). Più contenuta la flessione di Shanghai (-1 per cento) e Shenzhen (-0,4 per cento). Anche le Borse europee, in scia alle Piazze asiatiche, hanno aperto in calo: Parigi cede l’1,26 per cento, Francoforte lascia sul terreno l’1,31 per cento, mentre Londra perde lo 0,87 per cento.
Si è riunita il 31 luglio, in sede ordinaria, presso lo studio Marchetti di Milano, l’assemblea degli azionisti di Pirelli & C. SpA, con gli interventi degli aventi diritto tramite il rappresentante designato. L’assemblea, come si apprende dal comunicato, ha nominato il consiglio di amministrazione per gli esercizi 2023-2024-2025 (fino all’approvazione dei risultati al 31 dicembre 2025) determinando in 15 il numero dei componenti, di cui 9 indipendenti. Il compenso annuo dell’intero consiglio è stato determinato in massimi euro 2.500.000, un importo da ripartire tra i componenti secondo le relative deliberazioni assunte dal consiglio stesso, esclusi il compenso da assegnare dal consiglio agli Amministratori investiti di particolari cariche, come previsto dall’art. 2389 del codice civile. L’assemblea ha visto la partecipazione dell’84,16 per cento del capitale con diritto di voto. Il verbale dell’assemblea sarà messo a disposizione del pubblico entro il 30 agosto 2023.
Sede Pirelli (Imagoeconomica).
Le nomine e le liste
Sulla base delle due liste presentate, sono stati nominati amministratori della società: Jian Jiao (nominato presidente del Consiglio di Amministrazione dall’assemblea), Marco Tronchetti Provera, Andrea Casaluci, Aihua Chen, Haitao Zhang, Qian Chen, Alberto Bradanini (indipendente), Michele Carpinelli (indipendente), Domenico De Sole (indipendente), Xiaohua Fan (indipendente), Marisa Pappalardo (indipendente) e Grace Tang; tratti dalla lista di maggioranza (votata da circa l’83,82 per cento del capitale rappresentato in assemblea) presentata da Marco Polo International Italy anche per conto di Camfin. Fanno inoltre parte del nuovo Board RobertoDiacetti (indipendente), Paola Boromei (indipendente) GiovanniLo Storto (indipendente) che sono stati tratti dalla lista di minoranza (votata da circa il 16,05 per cento del capitale rappresentato in assemblea) presentata da un gruppo di società di gestione del risparmio e investitori istituzionali.
Cessazione della carica per Giorgio Luca Bruno
Con la nomina del nuovo consiglio di amministrazione scade, essendosi concluso il mandato, il ruolo del vice amministratore delegato Giorgio Luca Bruno, al quale non sarà riconosciuto alcun compenso per la cessazione della carica. Tuttavia, in linea con la precedente politica sulla remunerazione di Pirelli, la politica sulla remunerazione per il 2023 prevede anche a favore degli amministratori investiti di particolari cariche ai quali sono delegate specifiche attribuzioni, nei casi in cui non siano vincolati da rapporti di lavoro dirigenziale (come nel caso del vice-amministratore delegato), l’attribuzione di un trattamento di fine mandato avente caratteristiche simili a quelle tipiche del trattamento di fine rapporto). Pertanto, entro la fine dell’anno, Giorgio Luca Bruno riceverà un importo a titolo di tfm pari a circa 2,3 volte il compenso fisso lordo della carica (1,1 milioni di euro), oltre ad altre somme dovute a titolo di compenso maturate fino alla data di la cessazione del ruolo.
A luglio, frenata dei contratti pubblici dopo l’introduzione del nuovo codice Appalti. A segnalarlo è l’Anac che spiega come, guardando gli importi, «Per quanto concerne le forniture a luglio ne sono state avviate circa un quarto di quelle realizzate nel mese di giugno. Per i lavori, il calo è ancora più marcato: circa un settimo di quelli registrati a giugno. Per i servizi poco più di un quinto».
Banca dati #Anac: dopo l’introduzione del nuovo Codice Appalti contratti pubblici più che dimezzati Il presidente Busia: "In parte è fisiologico, serve tempo per adattarsi alle novità, ma dobbiamo stare molto attenti" Leggi di più https://t.co/z99R15u8Rnpic.twitter.com/vsTVfjC05i
— Autorità Nazionale Anticorruzione (@AnacNazionale) August 1, 2023
Numero degli affidamenti e contratti pubblici
L’autorità spiega invece che «Se si parte dal numero degli affidamenti, i contratti pubblici sono più che dimezzati, anche tenendo conto delle richieste di Cig non ancora perfezionate». Il presidente dell’Anac, GiuseppeBusia, ha dichiarato che: «In parte è fisiologico, serve tempo per adattarsi alle novità, ma dobbiamo stare molto attenti».
Cala la crescita in Italia: nel secondo trimestre del 2023 il Pil, corretto per gli effetti di calendario e destagionalizzato, è diminuito dello 0,3 per cento rispetto al trimestre precedente (quando era cresciuto dello 0,6 per cento) ed è aumentato dello 0,6 per cento in termini tendenziali. Lo comunica l’Istat diffondendo la stima preliminare. «Alla discontinuità dell’andamento congiunturale nel secondo trimestre», commenta l’Istituto di statistica, «fa fronte l’evoluzione positiva del Pil in termini tendenziali in misura dello 0,6 per cento, che rappresenta la decima crescita trimestrale consecutiva».
Calano il settore primario e l’industriale, crescono moderatamente i servizi
La flessione del Pil registrata nel secondo trimestre dell’anno è dovuta a «una flessione sia del settore primario, sia di quello industriale, a fronte di una moderata crescita del comparto dei servizi». Dal lato della domanda, invece, il calo «proviene dalla componente nazionale al lordo delle scorte, con la componente estera netta che ha fornito un apporto nullo».
Nell’Eurozona il Pil è aumentato dello 0,3 per cento
Meglio l’economia nell’Eurozona. Come evidenzia l’Eurostat, nel secondo trimestre 2023 il Pil è aumentato dello 0,3 per cento ed è rimasto stabile nell’Ue, rispetto al trimestre precedente. Su base tendenziale, invece, nell’area dell’euro il Pil ha registrato un aumento dello 0,6 per cento mentre, nella Ue, l’incremento è stato dello 0,5 per cento.
Il Tar del Lazio ha respinto la sospensiva dell’obbligo di esporre il cartello del prezzo medio dei carburanti dal primo agosto. È quanto si apprende da fonti del ministero delle Imprese e del made in Italy.
Prezzi della benzina (Getty Images).
Cosa cambia per le stazioni di rifornimento
Dal primo agosto, le stazioni di rifornimento avranno l’obbligo di esporre il prezzo medio dei carburanti. L’obiettivo è quello di ottenere una maggiore trasparenza per i consumatori.
Il settore turismo fa i conti con il caro prezzi. Le rilevazioni di Demoskopika, l’istituto di ricerche economiche e sociali, che l’Ansa pubblica in anteprima, mostrano che l’incremento dell’inflazione nel settore – calcolata superiore di oltre 3 punti percentuali rispetto a quella dell’indice generale Istat – genererebbe rincari pari a 3,9 miliardi della spesa turistica di italiani e stranieri che hanno scelto di trascorrere una vacanza nei mesi estivi nelle località italiane.
Qual è l'impatto dell'incremento dei #prezzi sul #turismo italiano? Quali sono le voci del paniere che pesano maggiormente sulle vacanze? Qual è la mappa dei rincari per regione? Come si colloca l'Italia rispetto ai principali concorrenti europei? Domani qualche risposta… pic.twitter.com/Lk3v91OWxk
A pesare prioritariamente sono alcune voci con in testa, per inflazione tendenziale al giugno del 2023 rispetto allo stesso mese 2022, e sono: il trasporto aereo con +23,5 per cento, i pacchetti vacanza con +17,7 per cento e l’alloggio con +12,8 per cento.
Il ministro dei Trasporti e delle infrastrutture, Matteo Salvini, rispondendo a un’interrogazione alla Camera ha dichiarato: «Dalle analisi svolte finora» sui prezzi dei biglietti aerei «sono emerse anomalie nell’aumento dei prezzi non collegati all’aumento del costo del carburante. Il governo intende intervenire con forza per contrastare pratiche scorrette e speculazioni che danneggiano l’intero comparto del trasporto aereo». E ha aggiunto: «Con Urso stiamo ragionando sul possibile inasprimento» delle sanzioni «in caso di pratiche commerciali scorrette».
In diretta dalla Camera per rispondere alle domande del Question Time. State con noi. https://t.co/kxbGBJehiO
Traffico aereo Sardegna e Sicilia, Urso: «Interverremo sulle prossime gare»
Il ministro delle Imprese e del made in Italy, Adolfo Urso, ha inoltre affermato: «Interverremo sulle prossime gare in concessione che devono garantire il traffico con la Sardegna e con la Sicilia, per mettere un tetto al costo dei biglietti oltre il quale non si possa andare». Urso ha spiegato: «C’è un problema che riguarda l’Europa e riguarda il concetto di continuità territoriale: quello è un processo europeo strutturale, perché noi non possiamo passare ovviamente stabilire i prezzi, ma possiamo creare le condizioni, contribuire a modificare le normative perché non ci sia chi ne approfitti».
L’impatto del surriscaldamento globale dovuto al climate change influirà a lungo e medio termine anche sull’economia, causando una frenata del Pil. È quanto emerge da uno studio di Bankitalia. Nel nostro Paese dall’inizio del secolo scorso le temperature medie sono aumentate di circa 2 gradi. Se il trend rimanesse invariato, in uno scenario intermedio, con un aumento di temperature pari a 1,5°C, «il Pil frenerebbe tra il 2,8 e il 9,5 per cento al 2100». Lo studio della Banca d’Italia sottolinea inoltre che l’incremento nella frequenza di temperature giornaliere superiori ai 28°C ha influito negativamente soprattutto sul settore dell’agricoltura ma con effetti negativi registrati anche nell’industria e nei servizi.
Potrebbe essere il vice governatore della Banca d’Italia Piero Cipollone a prendere il posto di Fabio Panetta nel comitato Esecutivo della Banca centrale europea. È quanto sostiene il Financial Times nella sua edizione online, confermando le indiscrezioni diffuse nelle settimane scorse dalla Frankfurter Allegemeine Zeitung. Secondo quanto scritto dal quotidiano londinese «gli analisti considerano Cipollone “un candidato solido”, seppur “poco conosciuto” al di fuori della Banca d’Italia». È lo stesso Ft a spiegare che il punto di forza del vice governatore risiede nel «background economico» forte dei suoi studi presso grandi atenei nazionali ed internazionali. Da La Sapienza, alla Stanford University e all’Università della California. Il quotidiano economico poi rilancia, tra i punti a favore di Cipollone la sua «esperienza nei pagamenti» che «potrebbe essere preziosa» nell’ottica di sostituire Panetta – futuro governatore della Banca d’Italia – nel ruolo di supervisione del lancio dell’euro digitale.
A sinistra Piero Cipollone, attuale vice governatore della Banca d’Italia (Imagoeconomica).
Cipollone, due ostacoli da superare: nazioni più piccole e la parità di genere
Sul cammino di Piero Cipollone verso Francoforte ci sono alcuni ostacoli da superare. Dapprima, le pretese di altre forze politiche continentali. È sempre il Ft a chiarire che «anche altri Paesi dell’Eurozona potrebbero presentare i propri candidati» per succedere a Panetta, «nonostante una convenzione secondo cui a ciascuna delle quattro maggiori economie della zona euro viene concesso un seggio nel consiglio di sei membri della Bce». Valutazioni queste a cui si dovrà aggiungere anche la volontà di Giancarlo Giorgetti, deputato in qualità del titolare del Mef a nominare il profilo più adatto. Secondo ostacolo potrebbe essere quello della parità di genere. Non è escluso che sia proprio la Bce a chiedere che il governo italiano nomini una donna «per migliorare la diversità in seno al board della Bce, che comprende i 20 governatori delle banche centrali nazionali e dove 24 dei suoi 26 membri sono uomini».
Preso atto delle dimissioni dagli incarichi di ceo e direttore generale presentate da Gabriele Benedetto, il cda di Telepass si è riunito venerdì 21 luglio e ha attribuito ad interim al presidente Andrea Mangoni tutte le deleghe gestionali della società. Questo, come spiegato da Telepass, al fine di «individuare il miglior profilo professionale che guiderà l’azienda».
Andrea Mangoni (foto Imagoeconomica).
Chi è Andrea Mangoni
Nato a Terni nel 1963, laureato in scienze economiche, Andrea Mangoni ha iniziato la propria carriera collaborando con Inter-American Development Bank. Nel 2003 viene nominato amministratore delegato di Acea. Entra a far parte di Telecom Italia nel ruolo di CFO Group e di presidente operativo di Telecom Italia Sparkle, nel 2009. Da giugno 2013 a marzo 2015 ricopre il ruolo di presidente e CEO di Sorgenia. Nel 2015 ricopre la carica di direttore generale di Fincantieri. Dal 2016 è amministratore delegato di doValue S.p.A., già doBank S.p.A.. Da luglio 2019 ad aprile 2021 è stato presidente del consiglio di amministrazione di Altamira Asset Management.
Arrivano i soldi. Scatterà ad agosto il tanto atteso taglio del cuneo fiscale per i dipendenti pubblici. Aumenta l’inflazione e il ministero dell’Economia e delle finanze guidato da Giancarlo Giorgetti corre ai ripari. Ed è proprio il dicastero di via XX Settembre che comunica che sono state definite le modalità di pagamento ai dipendenti pubblici – gestiti attraverso il sistema NoiPA – degli aumenti in busta paga derivanti dall’innalzamento del taglio del cuneo fiscale previsto dal decreto legge Lavoro per il periodo che va da luglio a dicembre 2023. La decontribuzione, come per le precedenti riduzioni del cuneo fiscale, verrà corrisposta da NoiPa sul cedolino del mese successivo rispetto a quello in cui viene riconosciuto il beneficio. Pertanto, il pagamento riferito alla mensilità di luglio verrà erogato con il cedolino di agosto. Lo stesso meccanismo sarà applicato anche per i mesi successivi fino alla mensilità di dicembre 2023 che sarà erogata a gennaio 2024. Sono quasi un milione e 200 mila i dipendenti pubblici gestiti tramite il sistema NoiPa che saranno interessati dalla manovra e che beneficeranno, dunque, di una busta paga più alta.