Category Archives: Cronaca

Perché Filippo Turetta ha reso dichiarazioni spontanee davanti al Gip?

Nell’interrogatorio che si è tenuto martedì mattina, 28 novembre, davanti alla gip Benedetta Vitolo e al pm Andrea Petroni nel carcere Montorio di Verona, Filippo Turetta  si è avvalso della facoltà di non rispondere, decidendo di rilasciare dichiarazioni spontanee con le quali ha sostanzialmente confermato le ammissioni fatte alla polizia tedesca. Restando in silenzio davanti alle domande dell’Autorità giudiziaria, «Turetta ha evitato di offrire elementi che avrebbero potuto essere utilizzati contro di lui dall’accusa. In questo modo ha scelto di non collaborare», così Daniele Bocciolini, avvocato penalista ed esperto di diritto penale e Scienze Forensi, ha spiegato a Fanpage.it la linea difensiva scelta da Filippo Turetta e dal suo avvocato, Giovanni Caruso.

L’esperto: «L’ammissione in questo caso non è contributo particolare alle indagini»

Come spiega Bocciolini, questa linea difensiva era prevedibile in quanto il legale del ragazzo accusato del femminicidio di Giulia Cecchettin non ha ancora effettuato la cosiddetta “discovery”, ovvero non è a conoscenza di tutti gli elementi dell’indagine in possesso della procura di Venezia. «Il fatto che si sia avvalso della facoltà di non rispondere, essendo un diritto riconosciuto all’indagato, non potrà essere considerato un elemento a suo sfavore», ma aver «ammesso il fatto contestato potrà essere certamente utilizzata contro di lui anche nelle fasi successive», ha spiegato l’esperto Bocciolini. Tuttavia, considerato che sin dall’inizio delle indagini la responsabilità di Turetta era chiara e che le prove a suo sfavore sono già diverse, «la mera ammissione dell’omicidio si pone come una circostanza neutrale, non rappresentando un contributo particolare alle indagini». Al contrario, aggiunge l’esperto «l’indagato, se davvero fosse pentito, potrebbe impegnarsi per ricostruire tutti i dettagli della condotta posta in essere. Ricordo che Turetta può chiedere di essere sentito in qualsiasi momento. In questo caso, offrirebbe realmente una collaborazione utile anche all’attività degli inquirenti, oltre che a far emergere la verità su quanto accaduto a Giulia Cecchettin».

Corigliano Rossano, treno travolge un camion fermo sui binari: due morti

È di due morti il bilancio di un incidente verificatosi la sera di martedì 29 novembre 2023 a Corigliano Rossano, in provincia di Cosenza, in cui sono rimasti coinvolti un treno ed un camion. Le vittime sono la capotreno del convoglio, il regionale che collega la frazione Sibari di Cassano allo Ionio e Corigliano Rossano, e il conducente del mezzo pesante che viaggiava da solo. La procura della Repubblica di Castrovillari ha aperto un’inchiesta per ricostruire la dinamica dell’incidente e accertare eventuali responsabilità. Sul luogo sono arrivati anche i vigili del fuoco e il personale del 118.

Rfi e Trenitalia: «Il passaggio a livello era chiuso e regolarmente funzionante»

Dopo lo scontro, avvenuto all’altezza di un passaggio a livello, sia il treno sia il camion hanno preso fuoco. Ciò che al momento appare assodato è che il tir, nel momento in cui è stato investito dal convoglio, fosse fermo sui binari. L’ipotesi, anche se vanno effettuati i necessari riscontri, é che il conducente del camion abbia attraversato i binari poco prima che il passaggio a livello si abbassasse e che si sia ritrovato così intrappolato sui binari. Pochi secondi dopo é sopraggiunto il treno, a una velocità di circa 130 chilometri orari, che ha travolto in pieno il mezzo pesante. Rfi e Trenitalia hanno diffuso una nota in cui si legge: «Il mezzo pesante ha occupato la sede di un passaggio a livello che, dai primi riscontri, risulta regolarmente funzionante e chiuso. Al momento risultano deceduti il capotreno e l’autista del camion, mentre sono illesi i 10 passeggeri che erano a bordo del treno. Rfi e Trenitalia esprimono il loro dolore e cordoglio per le vittime».

Annullato il viaggio del Papa a Dubai per la Cop28, richiesta dei medici

Papa Francesco non sarà a Dubai per parlare alla Conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici, COP28. «Pur essendo migliorato il quadro clinico generale del Santo Padre relativamente allo stato influenzale e all’infiammazione delle vie respiratorie», i medici hanno chiesto al «Papa di non effettuare il viaggio previsto per i prossimi giorni a Dubai, in occasione della 28esima Conferenza delle Parti per la Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui Cambiamenti Climatici». Lo riferisce il portavoce vaticano, Matteo Bruni.

Il Vaticano: «Grande rammarico del Papa»

Dal Vaticano fanno sapere che «Papa Francesco ha accolto con grande rammarico la richiesta dei medici».  Sarebbe stato il primo Papa alla Conferenza sui cambiamenti climatici. Tuttavia permane «la volontà del Papa e della Santa Sede di essere parte delle discussioni in atto nei prossimi giorni», per la quale «saranno definite appena possibile le modalità con cui questa si potrà concretizzare».

 

Donna di 42 anni uccisa dal marito ad Andria

Una donna di 42 anni, Vincenza Angrisano, è stata uccisa a coltellate nel pomeriggio del 28 novembre dal marito, Luigi Leonetti, ad Andria. Stando alle prime ricostruzioni, la coppia da tempo viveva separata in casa, ma l’uomo non accettava la fine del matrimonio. Nella notte Leonetti, 51 anni, è stato sottoposto a fermo con l’accusa di omicidio volontario. Secondo quanto ricostruito finora dai carabinieri coordinati dalla Procura di Trani, il delitto sarebbe avvenuto al culmine dell’ennesima lite. I due erano in casa con i loro figli quando l’uomo avrebbe impugnato un’arma da taglio colpendo più volte al torace e all’addome la moglie senza lasciarle scampo. Sarebbe stato lui a chiamare il 118 confessando l’omicidio tra le urla dei figli. I piccoli, che hanno 6 e 11 anni, sono stati assistiti dal centro del trauma della Asl Bat e affidati ad alcuni parenti. Recentemente la vittima aveva pubblicato sui social post contro la violenza sulle donne.

 

Rozzano, donna accoltellata dal marito davanti al figlio

Una donna di 39 anni è stata accoltellata dal marito nella sua casa in via Mandorli a Rozzano, Milano. L’episodio, verificatosi nella serata del 27 novembre intorno alle 18.30, si è svolto davanti al figlio di quattro anni della coppia. L’uomo è stato arrestato e, ora, dovrà rispondere dell’accusa di tentato omicidio.

La chiamata di aiuto fatta direttamente dalla donna

A chiedere aiuto, dopo l’aggressione con coltello del marito, è stata la stessa vittima che ha chiamato il 118. Sul posto sono arrivati dunque i medici e i paramedici che hanno provveduto a trasportala in codice rosso al pronto soccorso dell’ospedale San Carlo di Milano. La donna è attualmente ricoverata e ha riportato varie ferite alla testa, alle gambe e alle braccia.

L’arresto del marito, un 32enne che lavora come parrucchiere

Oltre ai soccorritori del 118, nella casa di via Mandorli a Rozzano sono giunte anche le forze dell’ordine. I carabinieri della compagnia di Corsico, non appena entrati, hanno ricevuto il coltello utilizzato per l’aggressione direttamente dall’uomo. Si tratta di un ragazzo di 32 anni che lavora come parrucchiere, il quale è stato arrestato e portato prima in caserma e poi nel carcere di San Vittore. Non è chiaro, invece, quale sarà il destino del bambino di quattro anni, figlio della coppia, che ha assistito all’intera scena. Quel che è certo è che i carabinieri si sono presi cura di lui nelle prime ore della vicenda, cercando di distrarlo e conducendolo in un’altra stanza della casa.

Filippo Turetta al gip: «Sono affranto, voglio pagare per aver ucciso la mia ex fidanzata»

L’interrogatorio di Filippo Turetta davanti al gip, nella mattinata del 28 novembre, è durato circa mezz’ora. Il 21enne, accusato del femminicidio dell’ex fidanzata, Giulia Cecchettin, si è avvalso della facoltà di non rispondere. Poi, però, ha scelto anche di rilasciare delle dichiarazioni spontanee. Turetta ha dichiarato: «Sono affranto, dispiaciuto per la tragedia che ho causato. Non voglio sottrarmi alle mie responsabilità, voglio pagare quello che sarà giusto per aver ucciso la mia ex fidanzata. Sto cercando di ricostruire nella mia memoria le emozioni e quello che è scattato in me quella sera. Fin da subito era mia intenzione consegnarmi e farmi arrestare. Questa era la mia intenzione. Ora sono molto stanco e non mi sento di aggiungere altro».

L’avvocato: «Turetta ha confermato le ammissioni fatte in Germania»

Dopo l’udienza, l’avvocato del giovane, Giovanni Caruso, non ha risposto all’assalto di giornalisti fuori dal carcere. Il legale ha affermato: «Non risponderò ad alcuna domanda, mi limito semplicemente a questa dichiarazione. Filippo Turetta oggi si è avvalso della facoltà di non rispondere, ha ritenuto doveroso rendere dichiarazioni spontanee con le quali ha sostanzialmente confermato le ammissioni fatte alla polizia tedesca». Poi è tornato all’interno dell’istituto penitenziario ed è rimasto per altre due ore a parlare con il ragazzo. Le ammissioni a cui si riferisce risalgono alla cattura da parte dei poliziotti, a cui ha detto: «Ho ammazzato la mia fidanzata, ho vagato questi giorni perché cercavo di farla finita, ho pensato più volte di andarmi a schiantare contro un ostacolo e più volte mi sono buttato un coltello alla gola, ma non ho avuto il coraggio di farla finita».

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L’avvocato di Elena Cecchettin: «C’è aggravante dello stalking»

A parlare è stato invece Nicodemo Gentile, legale di Elena Cecchettin, sorella di Giulia. Per loro il femminicidio è «aggravato dallo stalking, ha dimostrato di essere un “molestatore assillante”, il suo comportamento, come sta emergendo da più elementi da noi già raccolti, è connotato da plurime e reiterate condotte che descrivono fame di possesso. Un assedio psicologico che aveva provocato nella ragazza uno stato di disorientamento e di importante ansia.

Bus precipitato a Mestre, iniziata la perizia sul sistema sterzo del mezzo

È iniziata martedì 28 novembre l’attesa perizia sul bus elettrico di produzione cinese Yutong E 12 precipitato da un cavalcavia di Mestre il 3 ottobre provocando 21 morti. All’ex mercato ortofrutticolo, dove il mezzo si trova sotto sequestro giudiziario, si sono dati appuntamento gli esperti della procura, due ingegneri meccanici dell’Università di Padova, i periti e i legali dei tre indagati: l’ad de La Linea, società di trasporto privato, e due funzionari del comune. Si è provveduto a smontare la barra di collegamento dello sterzo con le ruote anteriori con i relativi perni, il destro andato distrutto e il sinistra ancora integro.

Il confronto tra i materiali confermerà o meno il cedimento strutturale

Proprio il confronto tra i materiali potrà essere un elemento dirimente sul fatto che ci sia stato o meno un cedimento strutturale o se la causa, eventualmente da stabilire, sia stata la serie di urti contro il guardrail prima che il mezzo precipitasse. Non è stabilito, al momento, un cronoprogramma per i prossimi interventi. Proseguono intanto le perizie sulle telecamere di bordo e della cosiddetta scatola nera, ovvero la scheda Ssd sui dati di navigazione. Di quest’ultima è stata fatta copia ma non è accessibile perché mancano i codici di accesso, probabilmente disponibili solo all’azienda di fabbricazione. Solo nei primi giorni di dicembre si saprà qualcosa su telecamere e scheda, mentre gli esiti sull’esame autoptico del cuore dell’autista arriveranno il 10 dello stesso mese. Per l’autopsia sul corpo invece il termine è il 24 febbraio 2024. Per la perizia del 29 novembre gli esperti avranno 90 giorni di tempo.

Reggio Calabria, tre bimbe appendono la scritta «help» in balcone: il padre picchiava la madre

Hanno 12, 10 e 8 anni le bambine che a Reggio Calabria hanno attirato l’attenzione dei passanti con un cartello con la scritta «help», salvando così la madre. Tutto è cominciato in mattinata, quando il padre delle tre ragazze, un uomo di 47 anni, ha picchiato davanti a loro la donna, perché voleva impedirle di andare a lavorare. Dopo la richiesta di aiuto arrivata alla sala operativa della Polizia di Stato, i poliziotti sono stati allertati dalle bambine, che con il cartello e urlando per richiamare l’attenzione sono riuscite a indirizzarli verso la casa giusta. Il padre delle tre, in stato di alterazione psicofisica, è stato identificato e arrestato.

L’aggressione scattata per futili motivi

L’uomo aveva già scontato in precedenza una misura di divieto di avvicinamento alla moglie. Stamattina, poi, la nuova aggressione, che pare essere scattata per futili motivi: la donna si sarebbe rifiutata di raccogliere la cenere gettata volutamente a terra dall’uomo. La più piccola delle tre ha preso il telefono della madre e chiamato la polizia, non appena il padre ha iniziato a picchiarla. La moglie ha poi denunciato di aver subito altre aggressioni, raccontando che l’uomo, con pugni in testa, maltrattamenti e tirate di capelli, la costringeva a non uscire o a non frequentare la propria famiglia.

Un altro caso: arrestato un 38enne 

Un arresto simile, invece, ha riguardato un 38enne, che ha aggredito la compagna di 27 anni davanti a due bambini, uno di 2 e uno di 6 anni. Proprio quest’ultimo, il più grande dei due figli, si è frapposto tra i genitori permettendo alla donna di divincolarsi e chiedere aiuto. L’uomo, non appena messo piede in casa, l’ha attaccata afferrandola dal collo e spingendola nella camera dei figli, picchiandola davanti a loro.

Strage di Brandizzo, svolta nell’inchiesta: perquisizioni a Rfi e nuovi indagati

Le sedi della Rete ferroviaria italiana di Torino e Roma sono state perquisite martedì mattina, 28 novembre, nell’ambito dell’inchiesta sulla strage ferroviaria di Brandizzo avvenuta la notte del 30 agosto scorso, quando un treno ha investito e ucciso cinque operai che stavano lavorando sui binari vicino alla stazione piemontese.

Escluse responsabilità del macchinista

Gli agenti della Polfer, su delega della procura di Ivrea, stanno acquisendo documenti e file informatici. A Torino le perquisizioni sono in corso a Porta Nuova e Lingotto. Per i pm di Ivrea Valentina Bossi e Giulia Nicodemi, coordinate dalla procuratrice Gabriella Viglione, si tratta di acquisire appalti e le comunicazioni che riguardano i lavori, le eventuali misure di verifica e sicurezza che l’azienda adotta. Dalla relazione della scatola nera sono state escluse responsabilità del macchinista che aveva fermato il treno a circa 100 metri dall’impatto, impiegando tre secondi nell’azionare il freno. Secondo la relazione per fermare il treno in marcia a 160 chilometri orari è necessario quasi un minuto e un chilometro e 200 metri di distanza. Martedì mattina, inoltre, sono stati notificati due nuovi avvisi di garanzia nei confronti di figure che ricoprirebbero ruoli di responsabilità all’interno di Rfi, che si aggiungono tra gli indagati insieme al preposto di Rfi Antonio Massa, al capo cantiere Andrea Gibin e i vertici di Sigifer. Lo riferisce La Stampa.

Strage di Cutro, Palazzo Chigi e Viminale parti civili a processo

Palazzo Chigi, ovvero la Presidenza del consiglio, e il Viminale, cioè il ministero dell’Interno, si costituiranno parti civili nel processo penale sulla strage di Cutro, il naufragio avvenuto il 26 marzo 2023 davanti alla costa della Calabria e nel quale hanno perso la vita moltissimi migranti.

«Decisione presa in considerazione dell’estrema gravità dei fatti»

Il sottosegretario al consiglio dei Ministri, Alfredo Mantovano, «ha dato disposizioni all’Avvocatura generale dello Stato» in questo senso e, come spiega una nota di Palazzo Chigi, «la decisione è stata presa in considerazione dell’estrema gravità dei fatti, che hanno visto la morte di almeno 94 migranti e un elevato numero di dispersi». Nella stessa nota viene inoltre spiegato che «l’udienza nella quale è prevista la costituzione delle parti civili è fissata per mercoledì 29 novembre».

I delitti contestati agli imputati 

Come ricorda il comunicato di Palazzo Chigi, «agli imputati» per il naufragio avvenuto il 26 febbraio, «in concorso tra loro, sono contestati i delitti di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, naufragio colposo e morte come conseguenza del delitto di favoreggiamento».

Femminicidio a Salsomaggiore: donna uccisa dal marito con una mazza da baseball

A Salsomaggiore Terme (Parma), nell’abitazione privata di una coppia, si è verificato un nuovo violento ed efferato femminicidio. Una donna di 66 anni di origini indiane è stata uccisa dal marito al culmine di una violenta lite, con l’uomo, della stessa nazionalità della moglie, che l’ha più volte colpita violentemente con un mazza da baseball.

L’intervento di una giovane carabiniere fuori servizio

Il femminicidio si è verificato, secondo quanto riportato dalla Gazzetta di Parma, intorno alle ore 9.30 del 28 novembre. Una violenza inaudita, verificatasi nell’abitazione dei coniugi in via Trento. La prima ad accorgersi di quanto stesse avvenendo è stata una giovane donna carabiniere, fuori dal servizio, attirata dalle grida di aiuto della vittima. La militare è dunque intervenuta e ha fermato l’uomo, ma anche il tempestivo intervento dei soccorritori non ha potuto evitare la morte della donna.

L’arresto dell’uomo

Oltre al personale del 118, sono intervenute sul posto anche le forze dell’ordine e la polizia scientifica per effettuare i rilievi e per arrestare l’assassino, trasferito nella caserma dei carabinieri di Salsomaggiore.

Filippo Turetta, finito dopo mezz’ora l’interrogatorio di garanzia davanti alla gip

È durato mezz’ora l’interrogatorio di garanzia di Filippo Turetta, accusato del femminicidio di Giulia Cecchettin, che si è tenuto martedì mattina 28 novembre davanti alla gip Benedetta Vitolo e al pm Andrea Petroni nel carcere Montorio di Verona.

Il legale di Turetta avrebbe preso tempo per studiare gli atti di indagine

Secondo quanto riferisce la Repubblica, l’assistito dell’avvocato Giovanni Caruso ha deciso di non rispondere alle domande della gip, che ha firmato il 20 novembre l’ordinanza di custodia cautelare in carcere per «l’inaudita ferocia» e la «manifesta disumanità» degli atti contestati a Turetta. Una strategia difensiva che potrebbe essere stata concordata con il legale per poter dargli il tempo di studiare gli atti di indagine dell’inchiesta. Di certo, come anticipato lunedì dall’avvocato Caruso, non è stata avanzata richiesta di altre misure meno afflittive del carcere, come i domiciliari. Sullo sfondo c’è la possibilità che Turetta possa essere accusato anche di premeditazioneoccultamento di cadavere e, per l’avvocato di Elena Cecchettin, sorella di Giulia, l’ex fidanzato della vittima andrebbe accusato anche di stalking, poiché avrebbe «dimostrato di essere un molestatore assillante».

Figà Talamanca morto a 85 anni: addio al volto della matematica italiana nel mondo

Il matematico Alessandro Figà Talamanca, rinomato a livello internazionale per le sue ricerche in particolare nell’ambito dell’analisi matematica (spazi Lp, serie di Fourier, variabili aleatorie stabili), è morto «serenamente nel sonno nella notte di lunedì 27 novembre» a Roma all’età di 85 anni. Lo hanno fatto sapere la moglie Irene e i figli Giovanni, Niccolò e Lorenzo con le loro famiglie. Il funerale del professore emerito dell’Università La Sapienza di Roma avrà luogo mercoledì 29 novembre, alle 12.00, presso il Tempietto Egizio del cimitero romano del Verano.

Una vita dedicata alla matematica

Nato a Roma il 25 maggio 1938, Figà Talamanca ha studiato matematica presso l’Università La Sapienza e l’Università della California a Los Angeles, dove ha conseguito il dottorato in matematica nel 1964 e ha avviato la sua carriera accademica nello stesso anno. Figura di spicco nella comunità matematica italiana a livello mondiale, ha dedicato la sua carriera anche agli aspetti politico-organizzativi della ricerca matematica in Italia e del sistema universitario in generale. Ha ricoperto importanti incarichi, tra cui la presidenza dell’Unione matematica italiana (1988-1993) e una lunga permanenza nel consiglio scientifico, la presidenza dell’Istituto nazionale di alta matematica (1995-2003) e la vice presidenza della European mathematical society. Ha fatto parte del Comitato nazionale per le scienze matematiche del Consiglio nazionale delle ricerche, del Consiglio universitario nazionale e del Comitato nazionale per la valutazione del sistema universitario.

Incidente stradale a Taranto, scontro frontale tra due auto: quattro morti e due feriti

A Taranto, uno scontro frontale tra due auto, un minivan e un’altra vettura, ha portato alla morte di quattro persone e al ferimento di altre due. L’incidente si è verificato nel tardo pomeriggio di lunedì 27 novembre, all’altezza di una galleria sulla statale 100 Taranto – Bari, poco dopo lo svincolo per Mottola.

Tre delle vittime sono militari

Tre delle quattro vittime sono militari dell’Esercito italiano appartenenti alla Brigata Pinerolo 7° Bersaglieri in servizio ad Altamura, ma originari di Taranto, che viaggiavano a bordo di una Fiat Multipla. L’altra vittima è invece il guidatore del minivan. Si tratta di un uomo di 68 anni che era a bordo del mezzo con altri due colleghi, i quali sono rimasti gravemente feriti e per questo condotti all’ospedale Santissima Annunziata di Taranto.

La dinamica dell’incidente ancora incerta

Non è chiara, al momento, quale possa essere stata la dinamica dell’incidente, con l’unica certezza rappresentata dal fatto che ci sia stato un impatto frontale molto forte tra i due mezzi, tanto che alcune vittime sarebbero state scaraventate fuori dai veicoli sui quali viaggiavano. Il compito di chiarire l’accaduto spetterà ora alle forze dell’ordine che, subito dopo i soccorsi, hanno provveduto ad effettuare tutti i rilievi del caso.

Maltempo, allerta gialla in nove regioni: chiuse scuole, parchi e strade

La Protezione Civile ha diramato un bollettino di allerta gialla riguardante il centro sud Italia, che interessa in particolare nove regioni: Toscana, Umbria, Lazio, Abruzzo e Molise, Campania, Basilicata, Calabria e Sicilia. La nuova perturbazione di origine atlantica porterà in questi primi giorni della settimana tanta pioggia, ma anche venti forti, neve e mareggiate sulle coste, spingendo alcune località a chiudere le scuole, parchi e cimiteri.

Scuole chiuse all’isola d’Elba e a Cecina

Scuole chiuse martedì 28 novembre in cinque comuni su sette dell’Isola d’Elba a causa dell’allerta meteo di colore arancione per vento forte e mareggiate. I comuni interessati dal provvedimento sono quelli di Portoferraio, Porto Azzurro, Capoliveri, Marciana Marina e Marciana. Scuole aperte, invece, a Campo nell’Elba e Rio. Scuole chiuse anche a Cecina, in Toscana, dove è stata anche disposta la chiusura dei parchi pubblici all’aperto e il divieto di svolgere attività sportive all’aperto e all’interno di tensostrutture. Annullato anche il mercato settimanale di Cecina centro.

I parchi e le strade chiuse a Roma e Napoli

A Napoli e Benevento parchi cittadini e cimiteri chiusi. Dopo la terribile giornata di sabato con centinaia di alberi caduti e la morte di un’anziana a Monteverde, il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri ha firmato un’ordinanza con la quale dispone la chiusura dei cimiteri fino a mezzanotte di 28 novembre, il divieto di attività ludiche nei parchi e ordinato la chiusura di cinque strade. Si tratta di via di Castelfusano, via dei Pescatori e via della Villa di Plinio nel X Municipio, via Federico Ozanam nel Municipio XII e via di Santa Cornelia nel XV. Si prevedono sul Lazio venti da forti a burrasca dai quadranti occidentali su tutta la regione, con rinforzi fino a burrasca forte sui rilievi e sui settori costieri. Previste forti mareggiate lungo le coste esposte.

Reggio Calabria, ubriaco picchia moglie davanti alle figlie minori, arrestato

Ubriaco, ha picchiato la moglie davanti alle tre figlie minori perché voleva impedirle di andare a lavorare. È accaduto a Reggio Calabria dove un 47enne è stato arrestato dalla Polizia di Stato per maltrattamenti in famiglia. Gli agenti, intervenuti a seguito a una richiesta di aiuto giunta alla sala operativa dalla stessa vittima, prima di giungere nell’appartamento sono stati richiamati dalle tre piccole – una delle quali mostrava un piccolo foglio bianco con la scritta in arancione “Help” – che urlavano: «Venite, venite siamo qui». Gli agenti in casa hanno individuato e identificato l’uomo, che ha già scontato una misura di divieto di avvicinamento alla moglie, in evidente stato di alterazione psicofisica e che pronunciava frasi senza senso davanti alla vittima e alle tre figlie, di 12, 10 e 8 anni. Proprio la più piccola, vedendo la mamma aggredita ancora una volta dal padre, ha composto sul cellulare della donna il 113. L’aggressione sarebbe avvenuta per futili motivi e sembrerebbe sia stata generata dalla richiesta di raccogliere la cenere della sigaretta buttata volutamente a terra dall’uomo. La moglie ha denunciato le violenze finora subite dal marito che la picchiava, le tirava i capelli e le dava pugni in testa non permettendole di frequentare la sua famiglia.

Un 38enne ha aggredito la compagna di 27 anni davanti ai figli, di 2 e 6 anni

Un secondo analogo arresto, ha riguardato un 38enne che ha aggredito la compagna di 27 anni davanti ai figli, di 2 e 6 anni. I poliziotti, in questo caso, sono intervenuti dopo avere ricevuto due richieste di aiuto, la prima da parte di una sconosciuta e l’altra dalla stessa vittima. La donna ha raccontato al personale delle volanti di essere stata aggredita poco prima dall’uomo che aveva suonato al portone per farsi aprire e, una volta davanti alla porta dell’appartamento, l’aveva spinta dentro afferrandola dal collo e, dopo aver chiuso la porta a chiave, l’aveva trascinata nella cameretta dei bambini, dove il figlio di 6 anni stava guardando la televisione continuando a percuoterla. Solo dopo che il figlio si è frapposto tra il padre e la mamma, per aiutare quest’ultima, lei è riuscita a divincolarsi ed a raggiungere la porta di casa per urlare aiuto sul pianerottolo dello stabile.

Italia divisa in due, freddo al nord e autunno al centro-sud

Italia divisa in due: al nord continua la fase fredda del ciclone artico con temperature sotto la media del periodo per almeno 10 giorni; al centro-sud dominano le correnti molto umide provenienti dall’Atlantico e sono attese piogge abbondanti con il termometro anche sopra i 15 gradi tipici dell’autunno. È quanto annuncia Lorenzo Tedici, meteorologo del sito www.iLMeteo.it. «Al centro-sud sono attese piogge persistenti, in particolare sul versante tirrenico, ed un aumento significativo della quota neve che nei prossimi giorni imbiancherà solo le cime più alte degli Appennini», afferma. La brusca risalita delle temperature farà anche fondere rapidamente la neve caduta, provocando locali piene fluviali.

Mercoledì 29 novembre tregua metereologica, giovedì torna il brutto tempo

Al Nord l’aria fredda resterà intrappolata in Val Padana: insieme allo smog, il freddo sarà ancora protagonista per almeno 10 giorni con possibili deboli nevicate anche in pianura. Nelle prossime ore il settentrione sarà in prevalenza asciutto, mentre piogge e locali temporali si sposteranno dalla Toscana e dalla Sardegna ancora verso l’Umbria, il Lazio, la Campania e la Calabria tirrenica. Soprattutto tra Lazio e Basso Tirreno saranno possibili anche dei nubifragi. Previste burrasche di Maestrale e di Ponente al Centro-Sud. Mercoledì 29 novembre avremo una tregua meteorologica: da nord a sud il tempo sarà asciutto e meno ventoso. Giovedì 30, sarà di nuovo brutto, invernale al nord ed autunnale al centro-sud.

Muore dopo cinque giorni di agonia, caccia a pirata della strada a Palermo

Gli agenti della polizia municipale sono a caccia del pirata della strada che ha investito a Palermo un giovane di 33 anni morto all’ospedale Civico dopo cinque giorni di agonia. Emanuele Magro, autotrasportatore di 33 anni, era stato soccorso la notte tra il 22 e il 23 novembre dai sanitari del 118 che lo avevano trasportato in codice rosso al Civico: a travolgerlo sarebbe stata una vettura.

Passate al setaccio le immagini dei sistemi di videosorveglianza

L’automobilista si sarebbe dato alla fuga, senza fermarsi a dare assistenza all’uomo ferito. Magro era stato trovato in via Ernesto Basile, nei pressi della cittadella universitaria. Non ricordava nulla ma aveva traumi ed era sanguinante. È stato ricoverato in terapia intensiva, ma le condizioni si sono aggravate fino al decesso. Adesso gli agenti dell’infortunistica stanno passando al setaccio tutte le immagini dei sistemi di videosorveglianza per risalire all’automobilista che rischia un’incriminazione per omicidio stradale.

Catanzaro, 23enne accoltella il padre e lo uccide

A Botricello, in provincia di Catanzaro, un ragazzo di 23 anni, Alessio Cosco, ha ucciso a coltellate il padre Francesco Cosco di 52 anni. Stando a quanto emerso dai carabinieri, il giovane soffriva di disturbi psichiatrici. Stando a una prima sommaria ricostruzione, l’aggressione sarebbe avvenuta al culmine di una lite tra i due uomini. La madre del ragazzo era fuori casa al momento dell’aggressione. La vittima era muratore, il ragazzo dopo aver terminato la scuola aveva fatto qualche lavoro saltuario, ma attualmente era disoccupato.

Il messaggio di cordoglio del sindaco di Botricello

«Siamo profondamente scossi per una tragedia che non avremmo mai potuto immaginare. Non ci sono parole per descrivere una tragedia simile, considerato che la famiglia Cosco ha sempre seguito il figlio, cercando di accudirlo in ogni modo. Siamo tutti vicini ai congiunti. La famiglia è molto nota in paese, Francesco ha sempre lavorato come muratore. mentre il figlio soffriva di qualche disturbo e, da quello che risulta, era regolarmente seguito», ha dichiarato il sindaco di Botricello, Saverio Puccio.

Campania, allerta meteo gialla su tutto il territorio

La Protezione Civile regionale ha emanato un avviso di allerta meteo con criticità idrogeologica di livello giallo per piogge e temporali su tutta la Campania. Si prevedono anche venti forti occidentali – e temporaneamente molto forti – con possibili raffiche sempre su tutta la regione con conseguente mare agitato o localmente molto agitato con possibili mareggiate lungo le coste esposte. L’allerta meteo entra in vigore dalle 20 di lunedì 27 novembre fino alla stessa ora di martedì 28 novembre.

Attesi venti forti e precipitazioni piovose

Il quadro meteo evidenzia che le precipitazioni, sui quadranti settentrionali, saranno in attenuazione nel corso della mattinata mentre lasceranno i quadranti centro-meridionali solo nel pomeriggio. I venti, invece, saranno forti fino alla sera di martedì 28 novembre su tutta la Campania e molto forti soprattutto al mattino. La Protezione civile raccomanda «alle autorità competenti dell’intera regione di attivare i Centri Operativi Comunali e di attuare tutte le misure previste dai rispettivi piani di protezione civile per la mitigazione e il contrasto dei rischi attesi». Tra i principali scenari di evento connessi alle precipitazioni piovose e quindi al rischio idrogeologico localizzato si ricordano gli allagamenti, l’innalzamento dei livelli idrometrici dei corsi d’acqua, lo scorrimento superficiale delle acque con trasporto di materiali a causa di tombature, restringimenti, criticità infrastrutturali locali, caduta massi e frane. Attenzione va prestata anche in assenza di precipitazioni per effetto della saturazione dei suoli. In considerazione dei venti forti con raffiche e del moto ondoso «è necessario altresì controllare la corretta tenuta del verde pubblico e delle strutture mobili o temporanee esposte alle sollecitazioni».

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