Filippo Turetta, finito dopo mezz’ora l’interrogatorio di garanzia davanti alla gip

È durato mezz’ora l’interrogatorio di garanzia di Filippo Turetta, accusato del femminicidio di Giulia Cecchettin, che si è tenuto martedì mattina 28 novembre davanti alla gip Benedetta Vitolo e al pm Andrea Petroni nel carcere Montorio di Verona.

Il legale di Turetta avrebbe preso tempo per studiare gli atti di indagine

Secondo quanto riferisce la Repubblica, l’assistito dell’avvocato Giovanni Caruso ha deciso di non rispondere alle domande della gip, che ha firmato il 20 novembre l’ordinanza di custodia cautelare in carcere per «l’inaudita ferocia» e la «manifesta disumanità» degli atti contestati a Turetta. Una strategia difensiva che potrebbe essere stata concordata con il legale per poter dargli il tempo di studiare gli atti di indagine dell’inchiesta. Di certo, come anticipato lunedì dall’avvocato Caruso, non è stata avanzata richiesta di altre misure meno afflittive del carcere, come i domiciliari. Sullo sfondo c’è la possibilità che Turetta possa essere accusato anche di premeditazioneoccultamento di cadavere e, per l’avvocato di Elena Cecchettin, sorella di Giulia, l’ex fidanzato della vittima andrebbe accusato anche di stalking, poiché avrebbe «dimostrato di essere un molestatore assillante».

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