Macron: «La coalizione anti-Isis combatta anche Hamas»

Il presidente francese Emmanuel Macron ha detto al premier israeliano Benyamin Netanyahu di voler proporre ai partner della coalizione anti-Isis in Iraq e Siria la costituzione di una «coalizione internazionale e regionale per combattere Hamas e i gruppi terroristici», che in questo momento rappresentano una grave minaccia. Gli israeliani che hanno perso la vita per mano di Hamas «sono stati uccisi solo perché erano ebrei e volevano vivere in pace», ha affermato Macron parlando con l’omologo israeliano Isaac Herzog a Tel Aviv, ribadendo la solidarietà della Francia «oggi e domani». Il capo dell’Eliseo incontrerà il presidente palestinese Abu Mazen a Ramallah. Proseguono intanto i raid israeliani nella Striscia, così come il lancio di missili da Gaza verso Israele. Ancora scontri al confine con il Libano. La Mezzaluna rossa palestinese ha annunciato che 20 camion di aiuti umanitari sono entrati a Gaza.

Macron: «La coalizione anti-Isis combatta anche Hamas». Gli aggiornamenti sulla guerra israelo-palestinese.
Camion di aiuti umanitari (Ansa).

L’esercito di Tel Aviv pronto all’offensiva di terra: «Stiamo facendo tesoro di ogni minuto»

Joe Biden ha convinto Israele a posticipare l’invasione della Striscia. Ciò non toglie che l’esercito di Tel Aviv sia pronto per l’invasione di terra di Gaza. Lo ha detto il capo di stato maggiore dell’Idf Herzi Halevi, citato dai media. L’esercito, ha aggiunto, prenderà la decisione «con il potere politico». Ci sono state, ha proseguito, «considerazioni tattiche e anche strategiche» che hanno ritardato l’offensiva di terra ma che hanno anche consentito all’esercito di prepararsi al meglio: «Stiamo facendo tesoro di ogni minuto per essere meglio preparati, ogni minuto che passa colpiremo il nemico ancora di più, uccidendo i terroristi, distruggendo le infrastrutture e raccogliendo più intelligence».

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Il bilancio dei morti nella Striscia di Gaza per i raid israeliani è salito a 5.791

Nuovo lanci di razzi da Gaza verso il sud di Israele. Le sirene d’allarme sono risuonate nella città costiera di Ashdod, a Beer Sheva nel Negev e nelle comunità israeliane a ridosso della Striscia. Un bombardamento israeliano ha invece colpito il mercato di Nuseirat (nel settore meridionale della Striscia di Gaza), provocando un numero elevato di morti e di feriti. Obiettivo dell’attacco era, in apparenza, un edificio vicino al più grande mercato della Striscia, in quel momento molto affollato. Il bilancio dei morti a Gaza per gli attacchi israeliani è salito a 5.791. Lo ha detto il ministero della Sanità di Hamas. Secondo la stessa fonte sono 12 gli ospedali chiusi e 32 le cliniche impossibilitate a fornire servizi ai proprio assistiti.

Macron: «La coalizione anti-Isis combatta anche Hamas». Gli aggiornamenti sulla guerra israelo-palestinese.
Edifici distrutti a Khan Yunis, nella Striscia di Gaza (Getty Images).

Proseguono gli attacchi di Israele contro Hezbollah: 30 i miliziani uccisi

L’esercito israeliano ha rivendicato di aver distrutto una cellula terroristica, e le armi che aveva a disposizione, con un raid aereo in territorio libanese nell’area di Har Dov. Sono 30 i combattenti di Hezbollah uccisi in azioni contro Israele in operazioni militari nel sud del Libano dall’8 ottobre: questo in base a un conteggio fatto sulla base dei necrologi diffusi dallo stesso Partito di Dio e dai funerali di “martiri” svoltisi nel sud del Libano nelle ultime settimane.

Hamas libera due ostaggi: il racconto della prigionia nei tunnel di Gaza

Hamas ha liberato altri due ostaggi. Si tratta di due donne israeliane: Nurit Cooper, 79 anni, e Yocheved Lifshitz, 85 anni. Catturate il 7 ottobre nelle loro case nel Kibbutz Nir Oz, sono state consegnate alla Croce Rossa al valico di Rafah, al confine tra Striscia di Gaza e l’Egitto. Lifshitz, dall’ospedale di Tel Aviv dove è stata ricoverata, ha raccontato alla stampa alcuni dettagli della prigionia, trascorsa all’interno di una «enorme rete» di tunnel sotterranei scavati e gestiti da Hamas, paragonata alla «tela di un ragno».

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