Daily Archives: 22 Ottobre 2024

Emergenza femminicidi in Turchia, Erdogan sotto accusa

AGI - Il governo del presidente Recep Tayyip Erdogan si trova ad affrontare crescenti critiche per l'aumento della violenza di genere in Turchia, che si colloca tra i paesi peggiori al mondo per atti violenti contro le donne. Le critiche sono esplose dopo che, nei giorni scorsi a Istanbul un diciannovenne ha ucciso due 19enni: prima la fidanzata e poi una donna incontrata casualmente. A suscitare particolare sensazione le modalità del duplice femminicidio. I critici sostengono che le tradizionali politiche basate sui valori del Partito Giustizia e Sviluppo (AKP) di Erdogan stanno contribuendo al crescere del numero dei femminicidi e al problema della violenza domestica, molto radicato in Turchia.

 

Secondo il gruppo di difesa femminile KCDP, 3.185 donne sono state uccise da uomini tra il 2008 e il 2019, e almeno 1.499 dal 2020 a settembre 2024, con un numero di femminicidi in aumento ogni anno. Anche la morte di circa altre 1.030 donne è stata giudicata sospetta. Più di 1,4 milioni di donne hanno riferito di aver subito abusi domestici tra gennaio 2013 e luglio 2024, ha riportato il sito di notizie Turkish Minute, citando i dati ricevuti dal Ministero della Famiglia e dei Servizi Sociali dal quotidiano Birgun.

 

Centinaia di manifestanti sono scesi nelle strade di Istanbul e di altre città della Turchia le scorse settimane accusando Erdogan di non aver sufficientemente protetto le donne dalla violenza. Di fronte a tali accuse, Erdogan ha promesso di rafforzare le norme legali riguardanti i crimini contro donne e bambini e ha promesso di istituire una nuova unita' presso il ministero della Giustizia per monitorare tali casi. Tuttavia i gruppi per la difesa delle donne hanno accusato le autorità turche di agire solo in base alle "reazioni dei social media piuttosto che alle testimonianze di coloro che hanno subito violenza".

 

 

La Human Rights Foundation, un governo di controllo internazionale con sede a New York, a sua volta ha accusato Erdogan di non essere riuscito a "prevenire adeguatamente il femminicidio e la violenza contro donne, bambini e minoranze di genere". Il governo turco esercita "un controllo crescente sulle piattaforme dei social media" che pongono "serie minacce alla libertà di espressione", ha affermato l'HRF in una lettera al Consiglio per i diritti umani delle Nazioni Unite. Una ricerca indipendente pubblicata quest'anno su Frontiers in Psychology sostiene che il controllo sempre più stretto del governo turco su ciò che le persone possono vedere nei media e le politiche di genere del partito al potere, basate sugli stereotipi del ruolo sociale e dell'apparenza delle donne, contribuiscono alla stigmatizzazione del femminismo e alla disumanizzazione delle donne.

 

"Il presidente Erdogan e l'AKP hanno assunto sempre più una posizione esplicitamente antifemminista, in particolare nell'ultimo decennio. Di conseguenza, l'antifemminismo in Turchia ha assunto una prospettiva dall'alto verso il basso", si legge in un recente articolo pubblicato sulla rivista accademica Giornale di Politica Mediterranea. VoxEU, un forum di importanti economisti, ha pubblicato uno studio a marzo in cui ha scoperto che la colpevolizzazione delle vittime è comune nella società turca, insieme all'atteggiamento secondo cui una donna non dovrebbe provocare suo marito.

 

I sostenitori della linea dura del partito di Erdogan sostengono che nei casi di violenza domestica si dovrebbe dare più peso alla testimonianza di un uomo rispetto a quella di una donna. I giudici turchi emettono sentenze clementi nei confronti degli autori di abusi domestici, o altrimenti impongono sanzioni minime contro gli autori di abusi che violano gli ordini di protezione civile. Le forze dell'ordine, dicono analisti e attivisti, sono spesso lente a reagire nei casi in cui questi ordini di protezione civile vengono violati. Il KCDP e altri hanno documentato casi in cui le donne sono state uccise da uomini contro i quali avevano emesso ordini restrittivi.

 

Le donne sono particolarmente inclini ad affrontare la violenza domestica e gli autori sono nella stragrande maggioranza i coniugi, uomini con cui hanno una relazione sentimentale, familiari o altri conoscenti. Nel luglio 2021, la Turchia si è ritirata dalla Convenzione del Consiglio d'Europa sulla prevenzione e la lotta alla violenza contro le donne e alla violenza domestica, nota anche come Convenzione di Istanbul. La Turchia è stata il primo paese a firmare la Convenzione di Istanbul nel maggio 2011. Le autorità hanno affermato di agire perché la Convenzione di Istanbul è stata "sequestrata da un gruppo di persone che tentavano di normalizzare l'omosessualità", cosa che, secondo loro, "è incompatibile con" i "valori sociali e familiari" del Paese.

Piena del Po, sette famiglie evacuate nel Ferrarese

 

AGI - Sono sette le famiglie e quattro le attività in golena evacuate in maniera preventiva nel Ferrarese in seguito all'ordinanza emessa ieri dal sindaco di Ferrara, divenuta effettiva dopo il superamento attorno alle 9 di questa mattina della soglia idrometrica di livello 3 che fa scattare la soglia 'rossa' del Po (+2,50 metri sopra lo zero idrometrico). "In previsione della piena del Po a Pontelagoscuro (Ferrara), che si attende per il pomeriggio di oggi intorno alle 15:00, l'evacuazione sta riguardando sette nuclei familiari e quattro attività che si trovano nell'area golenale del grande fiume sulla sponda ferrarese - spiega il primo cittadino, Alan Fabbri - I cittadini e le ditte coinvolte, che avevamo già informato fin dalle prime ore di ieri, devono quindi adesso effettivamente evacuare dagli immobili presenti in golena, poiché è stata superata la soglia 'rossa'". 

 

"Secondo le ultime informazioni ricevute dalla Protezione civile, la piena non dovrebbe superare in maniera significativa la soglia rossa dei 2,50 metri", ha aggiunto il sindaco. Tra le aziende c'è anche Verderiva, realtà nata per recuperare una vecchia zona industriale che ora ospita vari animali, tra cui degli esemplari di ex trottatori. La struttura, da un sopralluogo avvenuto questa mattina, si trova in una posizione sopraelevata, quasi a bordo strada, pertanto l'acqua del fiume è ancora distante. Il Comune, in ogni caso, si è messo in contatto fin da subito con la struttura per valutare insieme ai titolari la gestione della sicurezza degli animali di grande stazza presenti: dieci cavalli, un asino, tre cani e un gatto. Nella struttura è ospitata anche una cavalla cieca, cerca di adozione.

 

"Da ieri ci stiamo sentendo costantemente con l'area di recupero eco ambientale Verderiva perché, oltre alla messa in sicurezza di persone e cose, è necessario salvaguardare anche l'incolumità delle specie animali presenti nell'area golenale di interesse comunale", spiega il vicesindaco di Ferrara, Alessandro Balboni. "Nonostante tutto sia sotto controllo e non ci siano rischi acclarati per gli animali, abbiamo voluto creare una rete di contatti con altri maneggi e strutture della zona, per garantire una possibile soluzione temporanea di ospitalità e la salvaguardia del benessere di questi animali qualora dovessero proporsi in futuro situazioni di emergenza". Da ieri è stato inoltre attivato il Centro Operativo Comunale (COC) con i dirigenti del Comune, per rimanere in costante contatto con la Protezione Civile al fine di gestire tutte le operazioni necessarie in tempo reale. 

I pescatori sardi sono in agitazione contro le esercitazioni militari in mare

AGI - Nel Sulcis Iglesiente sono in stato d'agitazione i lavoratori del comparto pesca, che richiamano l'attenzione della Regione Sardegna sull'interdizione degli specchi di mare interessati dalle esercitazioni militari. "Abbiamo inviato due diverse richieste di incontro alla presidente della Regione, alla Direzione generale della presidenza, al servizio Affari generali", riferisce la segretaria regionale Flai Cgil Valentina Marci, la prima il 19 giugno, poi un sollecito il 2 settembre, entrambe sono state del tutto ignorate".


Il sindacato di categoria aveva fatto presente la tensione crescente fra i lavoratori e l'urgenza che la presidenza della Regione convocasse un tavolo per aggiornare i protocolli che regolano tempi e indennità dovute a causa degli enormi disagi creati ai pescatori.

 

"Si tratta di un'attività importante in un'isola come la Sardegna, che andrebbe preservata e valorizzata", sottolinea la segretaria regionale Flai Cgil, "e invece deve sottostare ai limiti imposti dalle servitù militari, con un conseguente grave danno economico al quale purtroppo non viene garantita una equa compensazione". Gli indennizzi arrivano sempre in ritardo e non sono ritenuti congrui e distribuiti in modo omogeneo nelle diverse aree interdette.


La Flai Cgil regionale, denunciando la reiterata assenza di risposte da parte della Regione, auspica l'immediata convocazione del tavolo istituzionale. Il rischio è che la protesta si estenda a tutte le aree interdette alla pesca per le esercitazioni militari. Il prossimo appuntamento è fissato per l'8 novembre, quando i pescatori del Sulcis Iglesiente si riuniranno in assemblea.

Femminicidio di Gravina, il marito di Maria Arcangela si suicida in carcere

AGI - E' morto questa mattina nel carcere di Bari il 65enne Giuseppe Lacarpia, probabilmente a causa di un gesto estremo. Non e' ancora noto cosa abbia usato per togliersi la vita, ma si sarebbe impiccato. L'uomo era in prigione perché accusato dell'omicidio premeditato della moglie, la 60enne Maria Arcangela Turturo, avvenuto nella notte di domenica 6 ottobre in strada vicinale dei Pigni a Gravina in Puglia (Ba). 

 

 

 

Lacarpia, dopo 24 ore dalla sua detenzione, l'8 ottobre scorso, fu ricoverato al policlinico di Bari, perche' sarebbe caduto dal letto a castello a causa di un malore. L'uomo soffriva di demenza senile e Alzheimer ed era in cura da diversi anni, anche se e' stato ribadito dai figli che e' sempre stato "lucido e presente a se stesso".

 

Ilaria Salis rischia di tornare in carcere. L’Ungheria chiede di revocarle l’immunità parlamentare

AGI - "Ho ricevuto la richiesta delle autorità competenti in Ungheria per la revoca dell'immunità parlamentare di Ilaria Salis. La richiesta è stata inoltrata alla commissione Affari legali". Lo ha annunciato la presidente del Parlamento europeo, Roberta Metsola, prima dei voti in plenaria a Strasburgo. 

 

Sui social l'eurodeputata di Avs (The Left) ha commentato: "Non è una coincidenza che la trasmissione della richiesta al Parlamento sia avvenuta il 10 ottobre, il giorno successivo al mio intervento in Plenaria sulla presidenza ungherese, quando ho criticato duramente l'operato di Orban. Evidentemente, i tiranni faticano a digerire le critiche. Come ho già detto più volte, auspico che il Parlamento scelga di difendere lo Stato di diritto e i diritti umani, senza cedere alla prepotenza di una 'democrazia illiberale' in deriva autocratica che, per bocca anche dei suoi stessi governanti, in diverse occasioni mi ha già dichiarato colpevole prima della sentenza".

 

"In gioco - aggiunge Ilaria Salis - non c'è solo il mio futuro personale, ma anche e soprattutto cosa vogliamo che sia l'Europa, sempre più minacciata da forze politiche autoritarie. Non sussistono le condizioni minime affinché in Ungheria possa svolgersi un processo giusto. Né per me, né per Maja, né per nessun oppositore politico, tantomeno se antifascista. Abbiamo già dimostrato cosa può la solidarietà. E' tempo di mobilitarsi di nuovo, in nome dell'antifascismo, della democrazia e di una vera giustizia", conclude l'eurodeputata. 

 

 

 

"Il fatto che tu ti comporti come se fossi una specie di vittima non è solo sconcertante, ma anche assolutamente disgustoso - scrive su X il portavoce del governo ungherese, Zoltan Kovacs, replicando al post dell'eurodeputata italiana -. Vorrei chiarirlo ancora una volta: non siete stati arrestati per le vostre 'opinioni politiche', siete stati arrestati e processati per episodi di aggressione armata contro innocenti cittadini ungheresi! Tutta questa farsa è una barzelletta, non sei una democratica e non sei un martire. Sei una comune delinquente".

 

"Condivido ben poco le idee di Ilaria Salis ma so per certo che voterò ben volentieri perché resti libera di fronte a questa ennesima persecuzione di Orban e dei suoi sodali e son convinto che la maggioranza del Parlamento europeo farà lo stesso", scrive su X l'eurodeputato del Partito democratico, Pierfrancesco Maran. 

 

 

Il minore fermato per il delitto di Garzeno è un parente della vittima

AGI - Il ragazzo di 17 anni accusato dell'omicidio di Candido Montini era parente alla lontana, cugino non di primo grado, dell'anziano accoltellato in casa a Garzeno, nell'Alto Lago di Como, lo scorso 24 settembre. A quanto viene riferito, lui e i suoi genitori frequentavano quasi ogni giorno la 'storica' bottega della vittima che, anche da pensionato, tutte le mattine alzava la serranda per rifocillare i compaesani. Il padre del giovane era stato tra i primi ad accorrere a casa Montini la mattina che si era saputo dell'omicidio. Nei giorni scorsi, i carabinieri di Como avevano convocato il giovane assieme ai genitori in caserma chiedendo a padre e madre di dare il loro consenso al prelievo del dna, necessario per la minore età del figlio, e lo avevano sentito come persona informata sui fatti. 

 

Nel lungo interrogatorio di ieri davanti al pm dei Minori si è difeso negando di essere stato l'autore del delitto. Il 17enne aveva composto qualche brano trap anche se, vista l'estrema sporadicità della sua produzione, definirlo un trapper appare eccessivo. Il fermo è arrivato ieri sera e dovrà essere valutato per la convalida da un giudice. Il portafoglio di Montini, volto notissimo al centinaio di abitanti, era stato trovato vuoto a terra a pochi metri dalla casa. Il movente economico sembra essere quello più plausibile.

Lo sgomento della comunità

Garzeno, il piccolo borgo arrampicato tra i monti dell'Alto Lago di Como, vive da ieri sera il trauma della possibilità che uno dei suoi ragazzi abbia ucciso Candido Montini, il popolare commerciante di 76 anni accoltellato in casa il 24 settembre scorso. "Siamo sgomenti - dice all'AGI Eros Robba, il sindaco di 29 anni -. Ovviamente aspettiamo che il puzzle delle indagini si completi ma pensare che possa essere stato lui l'autore del delitto mi pone tanti interrogativi come primo cittadino e come giovane che ha sempre pensato che questi fatti appartenessero a contesti diversi e non alla nostra comunità che è unita verso l'esterno, e lo è ancor più la frazione di Catasco, e caratterizzata da rapporti di lealtà tra le persone".

 

Nei giorni passati, Robba aveva comunicato con un post sui social che non si sarebbe svolta la tradizionale castagnata definendo la sua comunità in cerca delle forze "per riprendersi dal senso di smarrimento in cui è precipitata che rende impossibile respirare aria di festa". "Ora devo pensare a come ricucirla - prosegue - perché questa è una ferita aperta e dolorosa che coinvolge due famiglie tra loro legate. Tutto questo in attesa che le indagini facciano il loro corso". 

Tenta di recuperare il cellulare e resta incastrata per 7 ore, a testa in giù, tra le rocce

AGI - Appesa a testa in giù tra le rocce per sette lunghissime ore prima si essere tratta in salvo. E' l'incubo vissuto da una donna australiana, finita in un crepaccio nell'Hunter Valley mentre cercava di recuperare il suo cellulare. L'incidente è avvenuto il 12 ottobre ma la notizia è stata resa nota solo ora dal servizio di ambulanza del New South Wales.

 

La ragazza, di ventitré anni, stava camminando con degli amici in una proprietà privata a Laguna, una cittadina di campagna a circa 120 chilometri da Sydney, quando le è caduto il telefono. Mentre cercava di recuperarlo, è scivolata a faccia in giù in un crepaccio di 3 metri tra due grandi massi, così profondo che i suoi amici non sono riusciti a raggiungerla. 

 

Peter Watts, paramedico specializzato in soccorso della NSW Ambulance e tra i primi ad arrivare sul posto, ha raccontato alla CNN che nella zona non c'era segnale telefonico, quindi i suoi amici hanno dovuto lasciarla per chiamare i soccorsi. “Il mio pensiero iniziale è stato: come facciamo a portarla via da qui? Perché non mi sono mai imbattuto in una cosa del genere”. 

 

“Durante il nostro addestramento per il soccorso in ambulanza - ha continuato - ci siamo occupati di salvataggio in trincea, in spazi confinati e in verticale, ed era una sorta di amalgama di tutte queste cose in un unico lavoro”. Quando Watts e gli altri sono arrivati, tutto ciò che potevano vedere erano i piedi della donna tra una fessura di 10 centimetri nelle rocce. L'unico modo per tirarla fuori "era rimuovere quelle rocce”, ha detto Watts.

Le operazioni di recupero

Per le sette ore successive, polizia, ambulanze, vigili del fuoco e volontari hanno lavorato per liberarla. I soccorritori le hanno consigliato di rimanere ferma, temendo che se si fosse mossa avrebbe potuto scivolare ulteriormente nel buco, rendendo ancora più difficile raggiungerla. Era già abbastanza difficile rimuovere le rocce circostanti senza dover scavare ancora più a fondo.

 

 

“Eravamo preoccupati che ogni volta che spostavamo un masso, se fosse caduto nella direzione sbagliata, sarebbe caduto sopra di lei”, ha detto Watts. È stato necessario rimuovere sei grossi massi prima che i soccorritori potessero avvicinarsi abbastanza da toccare fisicamente i suoi piedi, ha detto. “È stata così calma e raccolta durante l'intera vicenda. Sono rimasto molto colpito. Io mi sarei fatto prendere dal panico. Lei non era assolutamente spaventata”, ha detto Watts.

 

I soccorritori preoccupati per il fatto che fosse stata a testa in giù per così tanto tempo e che potesse soffrire per gli effetti della pressione eccessiva sugli arti. Ci sono volute alcune ore prima che venisse rimossa una quantità di roccia sufficiente per consentire ai soccorritori di accedere prima a un piede e poi all'altro. "L'ultimo masso rimasto, del peso di circa 500 chilogrammi, si è rivelato difficile da spostare", ha spiegato Watts. “Abbiamo usato un argano per toglierlo di mezzo. Abbiamo usato del legname su entrambi i lati per evitare che oscillasse o rotolasse su quel piccolo spazio di 10 centimetri finché non l'abbiamo tolto di mezzo”, ha detto Watts.

 

Poi hanno iniziato a manipolare il corpo della donna per tirarla fuori dal buco. "Ha dovuto formare una forma a 'S', con le gambe da un lato e poi dall'altro.Una volta tirati fuori i fianchi, abbiamo dovuto spostare le gambe sul lato sinistro per far uscire la spalla. Quindi, è stata una manovra un po' complicata per tirarla fuori”.

 

Una volta liberata la donna “era stanca e aveva le vertigini. Tutto il suo sangue era nella testa e non aveva nulla nelle gambe, quindi non poteva stare in piedi, non poteva camminare”, ma miracolosamente, se l'è cavata solo con lievi graffi e contusioni. La donna è stata portata in ospedale in osservazione. Quanto al telefono, è rimasto intrappolato tra le rocce.

Come funziona l’iter per la revoca dell’immunità

AGI - Le autorità ungheresi hanno presentato la richiesta al Parlamento europeo per la revoca dell'immunità dell'eurodeputata italiana, Ilaria Salis, che aveva già trascorso quindici mesi di detenzione cautelare in Ungheria nell'ambito di un processo per l'aggressione di alcuni cittadini ungheresi. Parte così l'iter con cui il Parlamento si pronuncerà sulla richiesta.

Il primo passaggio è nella commissione giuridica (Juri). L'immunità parlamentare - si legge nei documenti del Pe - è una garanzia di indipendenza del Parlamento in quanto istituzione e dei deputati che lo compongono e non un privilegio personale del deputato. È intesa a proteggere il Parlamento e i deputati che lo compongono da procedimenti penali relativi ad attività svolte nell'esercizio del mandato parlamentare e che non possono essere disgiunte da tale mandato.

La commissione giuridica del Pe non esamina la colpevolezza o meno del deputato e sulla pertinenza del procedimento giudiziario. Si limita a stabilire se dalla necessità di salvaguardare l'indipendenza del Parlamento discenda un ostacolo per il procedimento giudiziario. Così come non esamina i meriti relativi dei sistemi giuridici e giudiziari nazionali. Presunte carenze dei sistemi giudiziari nazionali non possono essere usate per giustificare una decisione di non revocare o di difendere l'immunità di un deputato. L'esame di ciascun caso di immunità - che avviene sempre a porte chiuse - comprende una presentazione iniziale a cura del relatore in commissione, un'eventuale audizione del deputato interessato, uno scambio di opinioni e un voto. Le audizioni sono facoltative: un deputato puo' sempre rinunciare al diritto a essere ascoltato. Al termine dello scambio si procede alla votazione e la richiesta viene messa all'ordine del giorno della plenaria successiva per il voto in aula. 

Muore in un incidente stradale Federico Asta, il pasticcere ‘solidale’ di Bologna

AGI - Era uno dei più noti pasticceri di Bologna, aveva collaborato a grandi eventi ma con un cuore grande che lo aveva spinto a recapitare dolci a medici e infermieri durante l'emergenza Covid: Federico Asta, 34 anni, è morto ieri sera in un incidente stradale alla periferia del capoluogo emiliano. Lo scooter di grossa cilindrata Yamaha su cui viaggiava si è scontrato con un Suv Honda che stava svoltando lungo la strada. Nell'impatto Asta è stato sbalzato a terra, illeso il conducente del Suv. Sul posto, oltre alla polizia locale, anche il 118, ma per il 34enne non c'è stato nulla da fare.

 

Federico Asta lavorava in una pasticceria in via Battindarno e, durante il periodo del Covid, aveva effettuato numerose consegne di prodotti, per solidarietà a medici e infermieri. Anche in questi giorni si era informato su come far arrivare dei bomboloni ai volontari arrivati in città per l'alluvione. Il giovane pasticcere preparava spesso torte e dolci in occasione di manifestazioni, concerti ed eventi di rilevanza nazionale. Tantissimi i messaggi di condoglianze sui social. 

 

 

"Voglio regalare un po' di bomboloni e pizze ai volontari che sono venuti qui a Bologna, come facciamo?' Questa è stata l'ultima volta che ci siamo sentiti, e oggi ti avrei richiamato per organizzarci". A ricordare così Federico Asta è la presidente del Quartiere Borgo Panigale-Reno, Elena Gaggioli.

 

"In tanti abbiamo reagito con incredulità e dolore alla notizia di stamattina, soprattutto pensando alla tua bella famiglia a casa e a quella della pasticceria - prosegue -. Grazie di tutte le torte Federico, delle merende alle Feste del Quartiere dalla Birra a Santa Viola, dei bomboloni alla Notte Viola e di tutte le volte che ci sei stato sorridente e disponibile. Le più sentite condoglianze - conclude Gaggioli alla moglie, ai figli e anche a tutti i lavoratori della Pasticceria Federico Asta".

 

Cos’è la “cocaina rosa”, la nuova droga dei giovanissimi assunta anche da Liam Payne prima di morire

AGI – “Pink is my new obsession”, cantavano gli Aerosmith. E un'ossessione l'hanno sviluppata anche i giovanissimi della ‘Roma bene', per i quali il rosa è il colore di una nuova droga in polvere da sniffare che sta ‘spopolando' tra i ricchi e tra i vip. Lo stesso Liam Payne, l'ex membro dei One Direction morto la scorsa settimana precipitando da un palazzo di Buenos Aires, l'aveva assunta insieme ad altre droghe in un cocktail che potrebbe essergli stato fatale.

 

Si chiama “cocaina rosa”, ma dell'estratto della pianta di coca ha ben poco: si tratta di una miscela di diverse sostanze sintetiche come "polveri e compresse di Mdma e anche ketamina". Come tutte le droghe può portare a dipendenza e a stati psicotici. Il costo non è per tutti: il mix allucinogeno vale 300-400 euro a grammo. A Roma, le ultime indagini della Polizia hanno intercettato un giro di spaccio in alcuni quartieri nell'area nord: Parioli, Salario-Trieste, fino a piazza Bologna. I clienti sono ultrasessantacinquenni ma anche giovanissimi, spesso minorenni. Agenti in borghese pattugliano gli ingressi dei locali, ma la “cocaina rosa” viene consegnata anche a domicilio in lampade di sale che riescono a contenere fino a 500 grammi.

 

Già lo scorso giugno, gli esperti dell'Osservatorio europeo sulle droghe e le tossicodipendenza avevano lanciato l'allarme sulla cocaina rosa, arrivata in Europa da un paio di anni: "ha una storia più lunga in America Latina, dove contiene la sostanza 2CB, che si riflette nel suo altro nome 'tucibi'". In Colombia, la tusi – come viene chiamata - è la quinta droga più diffusa ed è presente nella lista delle droghe da esportazione.

 

La 2C-B è una sostanza psicoattiva appartenente alla famiglia delle feniletilammine 2C, con effetti prevalentemente psichedelici. "In Europa, tuttavia, in questo prodotto dai colori vivaci e caratteristici sono state rinvenute diverse sostanze sintetiche, tra cui ketamina e Mdma evidenzia il report Per molti aspetti, la cocaina rosa è un esempio del marketing più sofisticato sulle sostanze sintetiche rivolto ai consumatori, che probabilmente hanno ben poca comprensione di quali sostanze chimiche stanno effettivamente assumendo".

 

Alte dosi possono provocare allucinazioni, euforia, ma anche inquietudine e angoscia, sbalzi di umore. Sintetizzata per la prima volta da Alexander Shulgin nel 1974 ma la variante moderna è emersa intorno al 2010 in Colombia ed è una versione contraffatta.

In Italia si sta diffondendo a macchia d'olio. L'aeroporto di Malpensa è invaso dalla droga dei vip, sequestri sono stati effettuati in Umbria, a Cagliari e in varie zone del Paese. Ma a preoccupare davvero è il consumo tra i giovanissimi.

 

Un caveau di Hezbollah sotto un ospedale. L’Idf, “ci sono milioni di dollari e oro”

AGI - Colpo grosso delle forze israeliane in una banca di Hezbollah. Solo che invece di portar via centinaia di milioni di dollari in oro e valuta straniera, l'Idf li ha sepolti sotto tonnellate di macerie nel corso di un attacco. La difesa israeliane ha declassificato informazioni di intelligence sul polo finanziario del gruppo terroristico libanese e ha scoperto che c'è un secondo bunker, sempre riconducibile al movimento sciita filo-iraniano, nascosto sotto un ospedale nel sud di Beirut che contiene un altro cospicuo tesoro.

 

"L'aeronautica militare israeliana ha effettuato una serie di attacchi precisi su queste roccaforti finanziarie di Hezbollah", ha affermato il portavoce delle Idf, il contrammiraglio Daniel Hagari, in un briefing televisivo. "Uno dei nostri obiettivi principali era un caveau sotterraneo con decine di milioni di dollari in contanti e oro. Il denaro veniva utilizzato per finanziare gli attacchi di Hezbollah contro Israele". Non è stato specificato se tutto il denaro sia stato distrutto nell'attacco. Hagari ha poi fatto riferimento a un altro bunker, anch'esso presumibilmente pieno di contanti e oro sotto un ospedale nella capitale Beirut, ma ha affermato che il caveau non era ancora stato preso di mira.

 

"Secondo le stime che abbiamo, ci sono almeno mezzo miliardo di dollari in banconote e oro conservati in questo bunker", ha detto Hagari "denaro che potrebbe e può ancora essere utilizzato per ricostruire lo Stato del Libano". Hagari ha mostrato una mappa con la posizione del bunker, sotto l'ospedale Al-Sahel nel sobborgo meridionale di Beirut noto come Dahiyeh, roccaforte di Hezbollah e ha invitato le autorità libanesi e le organizzazioni internazionali a impedire alla milizia sciita di utilizzare "il denaro per atto di terrorismo e per attaccare Israele". Ha avvertito che l'aeronautica militare israeliana sta monitorando il complesso. Sottolineando che Israele è in guerra con Hezbollah e non con il popolo libanese, ha assicurato che l'Idf non lancerà un attacco contro l'ospedale. 

 

Ieri mattina, il capo di stato maggiore dell'Idf, il tenente generale Herzi Halevi, ha detto che sono stati colpiti decine di obiettivi appartenenti ad Al-Qard Al-Hassan, una società finanziaria legata a Hezbollah. "Abbiamo colpito circa 30 obiettivi in tutto il Libano", ha detto Halevi dopo che sono iniziati gli attacchi contro l'organizzazione sanzionata dagli Stati Uniti e che Israele accusa di finanziare "le operazioni terroristiche di Hezbollah".

 

Al-Qard Al-Hassan è una società finanziaria, ufficialmente registrata come ente di beneficenza, che offre servizi finanziari e credito in cambio di depositi in oro senza interessi sin dagli anni '80. Israele accusa Hezbollah di fare soldi con i civili libanesi tramite AQAH. Gli Stati Uniti hanno a lungo sanzionato l'organizzazione, accusando Hezbollah di usarla come copertura per mascherare le sue attivita' finanziarie e ottenere l'accesso al sistema finanziario internazionale.

 

"Negli ultimi anni, lo stato del Libano ha vissuto una profonda crisi finanziaria, che è stata sfruttata da Hezbollah", ha detto lunedì il portavoce dell'Idf secondo cui oltre a trasferire denaro a Hezbollah tramite la Siria, tra cui "valigie di denaro e oro attraverso l'ambasciata iraniana a Beirut", il gruppo terroristico ha "costruito fabbriche in Siria, Libano, Yemen e Turchia che forniscono entrate per le sue operazioni terroristiche".

 

Al-Qard Al-Hassan afferma di avere più di 30 filiali in tutto il Paese, principalmente nei bastioni di Hezbollah, tra cui i sobborghi meridionali di Beirut, ma anche nel centro della capitale e in altre grandi citta' come Sidone e Tiro. Domenica sera, Israele ha colpito le filiali a Beirut, nella valle orientale della Beqaa e nel Libano meridionale.

Il rimbalzo delle vendite di auto elettriche in Europa

AGI - Le vendite di auto elettriche sono rimbalzate in Europa a settembre dopo mesi di calo, ma rimangono lontane dai livelli attesi, secondo i dati pubblicati martedì dai produttori riuniti nell'Acea. Dopo mesi con il segno meno, le auto elettriche hanno rappresentato il 17,3% delle vendite di auto nuove in Europa (+9,8% su base annua), rispetto al 14,8% di settembre 2023. Hanno registrato notevoli progressi in Germania, dove le immatricolazioni erano crollate dalla fine dei bonus acquisto alla fine del 2023, ma anche in Belgio, Italia e Spagna. Diversi mesi deboli, però, hanno ostacolato la tanto attesa transizione elettrica dal settore: le vendite elettriche da inizio anno sono inferiori del 5,8% rispetto a quelle dei primi 9 mesi del 2023.

 

"I dati di oggi dimostrano che siamo ancora lontani dal florido mercato elettrico di cui l'Europa ha bisogno", ha commentato in un comunicato Sigrid de Vries, direttore generale di Acea. "Dovremmo vedere una crescita mensile costante e sostanziale, soprattutto in questo momento cruciale per lo sviluppo di questa tecnologia", ha continuato Sigrid de Vries. "Invece, da inizio anno la quota di mercato delle auto elettriche è inferiore di quasi l'1% rispetto allo scorso anno, mentre i volumi sono ancora inferiori di quasi il 6%".

 

Le auto mild-hybrid (con motore a benzina e piccola batteria elettrica che non si può collegare) hanno raggiunto il 32,8% del mercato e hanno superato per la prima volta le auto a benzina (29,8% del mercato, -17,9 %). Le vendite (+12,5%) di questi modelli, che inquinano poco meno del 100% dei motori termici ma restano molto più economici di quelli elettrici, sono esplose in particolare in Francia e Spagna.

 

Le auto diesel continuano a crollare (-23,5%) e rappresentano ormai solo il 10,4% del mercato. Considerando tutte le alimentazioni, il mercato europeo è' rimasto debole, perdendo il 6,1% su un anno, soprattutto a causa dei cedimenti su quelli tedesco, francese e italiano. Da inizio anno le immatricolazioni restano stabili rispetto al 2023 (+0,6%), su un livello molto basso rispetto agli anni pre-Covid 19, pari a quasi 8 milioni di veicoli. 

Liam Payne aveva un cocktail di droghe in circolo quando è caduto dal balcone

AGI - La popstar Liam Payne aveva in circolo diverse droghe, tra cui crack, cocaina e metanfetamine, quando è caduto dal balcone di un hotel in Argentina, secondo i primi rapporti tossicologici citati dai media statunitensi.

 

Il cantante britannico, ex membro degli One Direction, è morto la scorsa settimana all'età di 31 anni, dopo essere precipitato da una stanza d'albergo al terzo piano di una struttura nel centro di Buenos Aires. ABC News e TMZ hanno detto che un cocktail di droghe chiamato "cocaina rosa" (pink cocaine) - contenente metanfetamina, ketamina e MDMA - è stato trovato durante una prima analisi tossicologica, non ancora completa, citando fonti anonime che hanno avuto familiarità e accesso ai test preliminari. Nelle ricostruzioni degli esperti sono state elencate anche altre sostanze come le benzodiazepine. Nella stanza sarebbe stato trovato anche un "tubo di alluminio", forse improvvisato, "per ingerire" le sostanze, ha scritto e riferito la ABC.

 

Payne aveva parlato pubblicamente della sue lotta contro l'abuso di sostanze in cui era caduto per affrontare la pressione della notorietà. I risultati dell'autopsia hanno indicato che era solo al momento della caduta. Il cantante ha subito "traumi multipli" e diverse "emorragie interne".

Al via il summit dei Brics, Mosca cerca di rompere l’isolamento

AGI - Il presidente cinese Xi Jinping è partito alla volta di Kazan dove incontrerà Vladimir Putin prima di partecipare al vertice del Brics insieme con una ventina di leader stranieri. Un'occasione, per Mosca, di fare la conta degli alleati disposti a sostenere Mosca nel momento in cui più forte è il suo isolamento internazionale e di creare quel 'nocciolo duro' di paesi emergenti che il Cremlino vuole vedere competere con "l'egemonia" occidentale.
Il vertice, che si svolgerà fino a giovedì, arriva mentre la Russia stringe alleanze con i maggiori avversari degli Stati Uniti: Cina, Iran e Corea del Nord.
Il Cremlino è orgoglioso di organizzare "il più importante evento diplomatico mai organizzato in Russia", un affronto all'Occidente teso a dimostrare il fallimento della politica di isolamento iniziata nel febbraio 2022, dopo l'invasione dell'Ucraina.

 

Nel centro della città di Kazan, sulle rive del Volga, le misure di sicurezza sono state notevolmente rafforzate e i residenti sono invitati a rimanere a casa. Situata a mille chilometri dal confine ucraino, la città ha subito più volte attacchi di droni ucraini contro siti industriali legati all'esercito.
Vladimir Putin inizia oggi una maratona di una quindicina di incontri bilaterali: oggi con l'alleato cinese e poi con il primo ministro indiano Narendra Modi.

 

Putin incontrerà mercoledì il presidente turco Recep Tayyip Erdogan - il cui Paese, membro della Nato, ha chiesto di aderire ai Brics - e il presidente iraniano Massoud Pezeshkian, prima di proseguire, giovedì, con l'attesissimo tete-a-tete con il segretario generale dell'Onu, Antonio Guterres, il primo tra i due dall'aprile 2022. Il presidente brasiliano Luiz Inacio Lula da Silva, da parte sua, ha annullato la sua partecipazione, spiegando di soffrire di mal di testa dopo un "grave" incidente domestico, e parlerà in videoconferenza. Il vertice dei Brics "mira a dimostrare che la Russia non solo è lungi dall'essere isolata, ma ha anche partner e alleati", sottolinea l'analista politico russo Konstantin Kalatchev.

 

Oggetto di un mandato d'arresto emesso dalla Corte penale internazionale nel marzo 2023 a causa della deportazione di bambini ucraini, Putin è limitato nei suoi viaggi all'estero. Per questo incontro in patria, il Cremlino ritiene "fondamentale" dimostrare che "esiste un'alternativa alla pressione occidentale e che il mondo multipolare è una realtà", dice Kalatchev.

 

Composto da quattro membri (Brasile, Russia, India, Cina) al momento della sua creazione nel 2009, al blocco Brics si è unito il Sudafrica nel 2010, prendendo così il nome dalle iniziali inglesi di questi stati. Quest'anno si sono aggiunti Etiopia, Iran, Egitto ed Emirati Arabi Uniti. Ma l'assenza a Kazan del principe ereditario Mohammed bin Salman, leader de facto dell'Arabia Saudita, alimenta speculazioni su possibili disaccordi tra i due pesi massimi dell'energia mondiale. 

Harvey Weinstein soffre di un tumore al midollo osseo

AGI - Harvey Weinstein ha una forma di cancro al midollo osseo. Secondo i media statunitensi, un mese dopo essere stato incriminato per una nuova serie di reati sessuali, l'ex produttore cinematografico travolto dal #metoo, oggi 72enne, è affetto da leucemia mieloide cronica e si sta sottoponendo a cure in una prigione di New York.

 

La diagnosi arriva dopo una lunga serie di problemi di salute per l'ex potente magnate dell'intrattenimento, che è apparso pallido e visibilmente fragile durante una breve udienza in tribunale a settembre.

 

Il mese scorso è stato sottoposto a un intervento chirurgico al cuore d'urgenza. Weinstein sta scontando una condanna a 16 anni di carcere dopo essere stato condannato per stupro in California. È stato anche condannato a New York nel 2020 per l'aggressione sessuale a un'attrice e per aver praticato sesso orale forzato a un assistente di produzione.

 

Più di 80 donne lo hanno accusato di molestie, violenza sessuale o stupro, tra cui le attrici Angelina Jolie, Gwyneth Paltrow e Ashley Judd, oltre all'italiana Asia Argento.

Il conflitto in Ucraina al centro del possibile incontro Putin-Guterres

AGI - Il presidente russo Vladimir Putin incontrerà giovedì il Segretario Generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres per discutere del conflitto in Ucraina, nel primo viaggio del capo delle Nazioni Unite in Russia in più di due anni. L'annuncio è del Cremlino. L'incontro si svolgerà a margine del vertice dei BRICS nella città russa di Kazan, un forum che Mosca spera di utilizzare per dimostrare all'Occidente che i tentativi di isolare la Russia dopo l'offensiva in Ucraina sono falliti. "Si prevede che, insieme alle attività dell'Onu, si affronteranno questioni di attualità nell'agenda internazionale, tra cui la crisi in Medio Oriente e la situazione in Ucraina", si legge in una nota del Cremlino. L'Onu non ha confermato l'incontro previsto e l'Ucraina ha fortemente criticato la decisione di Guterres di incontrare Putin.

 

Alla domanda se Guterres avesse intenzione di recarsi a Kazan nel corso della settimana, il suo vice portavoce Farhan Haq ha risposto ai giornalisti: "Gli annunci sui suoi futuri viaggi saranno fatti più avanti". Guterres ha ripetutamente criticato l'offensiva militare di Mosca sull'Ucraina e ha detto che costituisce un "pericoloso precedente" per il mondo, ma il ministero degli Esteri ucraino ha detto che incontrare Putin ora "non contribuisce alla causa della pace" e "danneggia la reputazione delle Nazioni Unite". "Il Segretario generale delle Nazioni Unite ha declinato l'invito dell'Ucraina al primo Vertice globale sulla pace in Svizzera. Ha invece accettato l'invito a Kazan del criminale di guerra Putin", ha dichiarato il ministero in un post su X. Guterres ha chiesto una "pace giusta" che rispetti il diritto internazionale e l'"integrità territoriale" dell'Ucraina. Durante la sua ultima visita nell'aprile 2022, due mesi dopo il lancio dell'offensiva da parte della Russia, Guterres aveva discusso con Putin di alcune proposte per l'assistenza umanitaria e l'evacuazione dei civili dalle zone del conflitto, secondo quanto venne riportato in un resoconto delle Nazioni Unite sull'incontro.

 

 

Ad oggi non ci sono segnali che indichino che Kiev e Mosca siano ancora aperti a colloqui più ampi su un accordo per porre fine alla guerra che va avanti ormai da due anni e mezzo. Putin ha chiesto all'Ucraina di capitolare abbandonando altri territori nel sud e nell'est del Paese come condizione preliminare per un cessate il fuoco. Il Presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha rifiutato di accettare la cessione di territori per garantire un accordo di pace e ha escluso colloqui diretti con Putin. Parlando alle Nazioni Unite il mese scorso, Zelensky ha detto al Consiglio di Sicurezza - di cui la Russia e' membro permanente - che Mosca "può solo essere costretta alla pace".  

 

Un raid di Israele colpisce un ospedale a Beirut. 4 morti e 24 feriti

AGI - Le autorità libanesi hanno reso noto che 4 persone, tra cui 1 bambino, sono morte a seguito di attacchi aerei israeliani nei pressi del più grande ospedale pubblico del Paese, vicino a Beirut sud, mentre i media statali hanno riferito complessivamente di almeno una dozzina di raid che si sono abbattuti sulla Capitale. "L'attacco israeliano vicino all'ospedale Hariri ha ucciso, secondo un primo bilancio, quattro persone, tra cui un bambino, e ne ha ferite 24", ha dichiarato il ministero della Sanità, aggiungendo che i bombardamenti hanno causato 'danni significativi all'ospedale'. In un'altra dichiarazione, il ministero ha affermato che l'attacco ha colpito l'ingresso della struttura, "che è ancora operativa e riceve un gran numero di pazienti".

 

L'agenzia di stampa nazionale libanese (NNA) ha riferito di almeno altri attacchi israeliani sul quartiere di Ouzai, a sud di Beirut. Mentre la maggior parte dei quartieri della periferia meridionale della città erano state oggetto di evacuazioni per quasi un mese, la zona residenziale di Ouzai, densamente popolata, era ancora abitata perché non era mai stata presa di mira prima. NNA ha riferito di oltre una dozzina di attacchi contro vari quartieri di Beirut sud, tra cui Haret Hreik e Hadath. I soccorritori vicini a Hezbollah hanno dichiarato all'AFP di essere alla ricerca di sopravvissuti tra le devastazioni di Ouzai, aggiungendo che l'ordine di evacuazione, e poi l'attacco, hanno causato "panico tra i residenti" che "hanno iniziato a correre per le strade". L'accusa verso l'esercito di Tel Aviv e' di "non aver lasciato spazio e tempo per la fuga" dei cittadini.

 

 

Un funzionario della sicurezza libanese ha dichiarato all'AFP che la compagnia aerea nazionale del Paese ha dovuto cambiare pista di atterraggio dopo che gli attacchi israeliani nei pressi dell'unico aeroporto internazionale di Beirut hanno coinvolto zone non distanti dalla pista principale. "La Middle East Airlines ha cambiato pista di atterraggio perché la pista principale è vicina al luogo dell'attacco di Ouzai", ha dichiarato il funzionario, che ha chiesto l'anonimato. Diverse testimonianze parlano di alcuni pennacchi di fumo che si sono alzati dalla periferia meridionale di Beirut e di alcuni boati che si sono sentiti distintamente prima dell'inizio delle operazioni.

 

L'esercito israeliano aveva invitato i residenti a lasciare parti del sud di Beirut, nel suo ultimo appello di questo tipo. Il portavoce militare Avichay Adraee ha pubblicato un messaggio sui social media indicando diverse localita' da evacuare, tra cui un'area vicina all'aeroporto di Beirut. "Vi trovate vicino a strutture e interessi affiliati a Hezbollah contro cui l'IDF si adoperera' nel prossimo futuro". Israele ha annunciato, infine, di aver colpito circa 300 obiettivi di Hezbollah nelle ultime 24 ore in Libano, in una guerra totale che gli Stati Uniti hanno esortato a terminare "il prima possibile".

 

 

 

Nella notte, in Israele, sono risuonate le sirene ad Haifa, Acre e in altri territori imitrofi per avvisare i residenti di un possibile attacco dal Libano. L'Idf, scrive Time of Israele, ha poi reso noto come l'aviazione abbia identificato e intercettato cinque missili. 

 

 

La buona alimentazione si impara da bambini

AGI - Le basi per un comportamento alimentare sano iniziano nell'infanzia. A dirlo uno studio dei ricercatori dell'Università dell'Illinois Urbana-Champaign, pubblicato in Social Science & Medicine. I bambini piccoli imparano a regolare il loro appetito attraverso una combinazione di fattori biologici, psicologici e sociologici. I ricercatori hanno proposto un modello che esplora questi fattori e le loro interazioni, fornendo linee guida per comprendere meglio l'autoregolamentazione dell'appetito infantile. "Quando parliamo di obesità, il consiglio comune è spesso quello di mangiare meno e fare più esercizio; è una raccomandazione semplicistica, che fa quasi sembrare che la forza di volontà di un individuo determini esclusivamente il suo approccio al cibo", ha affermato Sehyun Ju, studente di dottorato presso il Department of Human Development and Family Studies, parte del College of Agricultural, Consumer and Environmental Sciences dell'Illinois e autore principale dello studio.

 

L'autoregolamentazione dell'appetito è correlata all'autoregolamentazione generale, ma riguarda specificamente la capacità di un individuo di calibrare l'assunzione di cibo, il che influisce sullo sviluppo sano e sul rischio di obesità. "I bambini nascono con la capacità di regolare l'appetito in base ai segnali di fame e sazietà, ma con una maggiore esposizione a fattori ambientali, la loro alimentazione è sempre più guidata da ragionamenti e motivazioni psicologiche", ha spiegato Ju: "Pertanto, è importante adottare una prospettiva evolutiva per tracciare i cambiamenti nei comportamenti alimentari nel tempo".

 

Gli scienziati hanno delineato un quadro completo basato sul modello dei percorsi biopsicosociali, che delinea tre categorie interagenti: fattori biologici, tra cui l'esperienza sensoriale, i segnali fisiologici di fame e sazietà, l'interazione tra cervello e intestino e l'influenza del microbioma intestinale; fattori psicologici, tra cui l'autoregolazione emotiva, il controllo cognitivo, la regolazione dello stress e l'elaborazione della ricompensa; e fattori sociali, come il comportamento dei genitori e le pratiche alimentari, la cultura, la posizione geografica e l'insicurezza alimentare. I ricercatori combinano questo quadro con la teoria temperamentale per esplorare in che modo i percorsi vengono modificati dal temperamento individuale. "I bambini reagiscono in modo diverso agli stimoli in base alla loro costituzione psicologica ed emotiva", ha spiegato Ju: "Ad esempio, l'apertura alla novità e l'anticipazione positiva possono influenzare la disponibilità di un bambino a provare nuovi cibi".

 

"Se un genitore fa pressione sul figlio perché mangi, potrebbe essere controproducente per un bambino con una maggiore sensibilità agli affetti negativi, inducendolo a consumare meno", ha proseguito Ju. Il modello tiene conto anche delle fasi di sviluppo dei bambini. I neonati hanno una regolazione di base dell'appetito basata su segnali fisiologici. I bambini diventano gradualmente più suscettibili alle influenze esterne e all'età di 3 e 5 anni, quando iniziano a mostrare un maggiore autocontrollo e una maggiore regolazione emotiva. "Analizzando i percorsi delineati nel nostro modello, possiamo comprendere meglio le influenze combinate di molteplici fattori sull'autoregolazione dell'appetito dei bambini e sulle loro motivazioni ad avvicinarsi al cibo", ha sottolineato Ju. 

 

"La presenza di cibo appetibile potrebbe non generare risposte simili in tutti: i bambini potrebbero avvicinarsi al cibo come ricompensa, per ricerca di piacere o per regolare le emozioni", ha evidenziato Ju: "Le motivazioni sottostanti possono essere diverse e sono influenzate da fattori esterni e da caratteristiche temperamentali". Le influenze socio-ambientali includono le interazioni tra genitore e figlio attorno al cibo. Anche l'ambiente alimentare domestico, il valore culturale dell'assunzione di cibo e la disponibilità di cibo sono fattori importanti, secondo i ricercatori. Gli scienziati possono usare il modello per guidare la loro ricerca, concentrandosi su percorsi specifici in base al loro argomento di interesse. Ad esempio, Ju e la coautrice, Kelly Bost , professoressa di sviluppo infantile in HDFS, stanno conducendo uno studio empirico che indaga le interazioni tra genitore e figlio durante i pasti. I genitori hanno compilato questionari e i pasti in famiglia sono stati videoregistrati, cosi' i ricercatori hanno potuto valutare l'interazione diadica tra bambino e caregiver.

 

Il gruppo di ricerca ha quindi esaminato l'approccio o il ritiro dei bambini nei confronti del cibo e ha valutato come il temperamento modulasse tali associazioni. "Se comprendiamo la suscettibilità differenziale a vari fattori, possiamo identificare e modificare le influenze ambientali in base alle caratteristiche temperamentali dei bambini; quindi saremo in grado di fornire approcci più raffinati per supportare il comportamento alimentare sano dei bambini", ha detto Ju: "Oppure, se i bambini sperimentano insicurezza alimentare, potrebbero dimostrare certe risposte di ricompensa verso gli stimoli alimentari. Anche se l'insicurezza alimentare è alleviata, potremmo comunque dover aiutare i bambini a costruire una relazione sicura e positiva con il cibo che non sia indotta da stress o che non utilizzi il cibo come mezzo primario per soddisfare i loro bisogni emotivi", ha concluso Ju. 

La paura più grande degli italiani? Subire un furto in casa

AGI - La paura più grande, il furto in casa. La sicurezza domestica è sempre più una priorità per gli italiani: il 48,0% degli italiani dichiara infatti che il reato che ha più timore di subire è il furto in casa, evento già sperimentato dal 24,4% della popolazione. È quanto emerge dalla terza edizione dell'Osservatorio sulla Sicurezza della Casa Censis-Verisure, realizzato con il contributo del Servizio analisi criminale del Ministero dell'Interno.

Le preoccupazioni sulla sicurezza da parte degli italiani si riflettono in alcune abitudini quotidiane: il 9,3% della popolazione ha paura di stare a casa da solo di giorno, il 22,2% teme di rimanere da solo di notte, il 38,5% di uscire di casa lasciandola incustodita. Queste preoccupazioni sono più diffuse tra le donne e i giovani. Buio e case vuote sono i due ingredienti principali per tentare di compiere un furto: il 30,8% dei furti in abitazione denunciati alle Forze dell'Ordine nel 2023 sono avvenuti di pomeriggio prima delle 20.

 

Il mese con più denunce è stato dicembre con 18.864 furti. Tra chi nella propria vita ha subito almeno un furto, il 68,9% dichiara che al momento del reato non c'era nessuno in casa; nel 52,8% dei casi i ladri sono entrati da finestre e porte finestre, nel 44,6% da una porta, principale (33,2%) o secondaria (11,4%). Il 41,3% delle vittime riferisce che il maltolto aveva un valore tra i 1.000 e i 10.000 euro.

Ma non è solo la criminalità a far paura, la casa è ricca di insidie che vengono dal suo interno e che i sistemi di protezione possono monitorare: il 25,5% degli italiani teme di rimanere vittima di incidenti domestici e il 37,7% di sentirsi male in casa e non essere soccorso. Nel 2023 si sono verificati 2.308.000 incidenti in luogo domestico, che nel 41,6% dei casi hanno avuto come vittime gli anziani e nel 62,2% le donne.

Nel 2023 aumentano sia le rapine, che sono state 1.858, che i furti in abitazione, che sono stati 147.660 (+10,4% rispetto al 2022): come dire che ogni giorno vengono commessi 410 furti e rapine nelle case degli italiani. Roma si colloca in cima alla graduatoria con 13.463 furti in abitazione commessi nel 2023 (9,1% del totale), seguita da Milano con 9.552 (6,5%) e Torino (5.795, pari al 3,9%). Un furto ogni cinque avviene in una di queste tre grandi aree metropolitane. Se si considera l'incidenza dei furti sulla popolazione residente, ai primi posti si trovano tre province toscane: Pisa con 48,1 furti in abitazione su 10.000 residenti, Firenze (43,3 per 10.000) e Lucca (42,7 per 10.000). Nell'ultimo anno le province dove i furti in casa aumentano di piu' sono Trieste (+ 57,5% dal 2022 al 2023), Pesaro Urbino (+56,8%) e l'Aquila (+55,6%).

L'abitazione può anche diventare il teatro di crimini commessi da famigliari, mariti, partner e padri. Si tratta dei cosiddetti reati di genere, perché hanno come vittime principalmente le donne. I più numerosi sono i maltrattamenti contro famigliari e conviventi, che nel 2023 sono stati 25.260, in aumento del 2,8% rispetto al 2022. Crescono sensibilmente anche gli atti persecutori, mentre calano leggermente nell'ultimo anno le violenze sessuali. L'89,2% degli italiani considera la sicurezza domestica come una componente essenziale della qualità della vita; il 74,4% degli italiani dichiara che avere dei sistemi di sicurezza lo fa sentire più tranquillo e il 57,3% ritiene che aiutino a combattere l'ansia.

Gli italiani sono convinti che sia necessario dotarsi di sistemi di sicurezza: l'85,5% della popolazione ha almeno un dispositivo di protezione a difesa dell'abitazione, il 45,3% pensa che ne adotterà almeno uno nei prossimi dodici mesi e il 50,1% dichiara che nei prossimi anni investirà più soldi per la sicurezza dell'abitazione, quota che raggiunge il 63,9% tra le coppie con figli. Avere un dispositivo di protezione che difende singole parti della casa non è più sufficiente, e il 64,7% della popolazione è convinto che sia necessario avere un sistema d'allarme fatto di più componenti. L'84,9% degli italiani, inoltre, si aspetta che un sistema di sicurezza anticipi il pericolo, stroncando sul nascere il tentativo di furto e neutralizzandolo nel minor tempo possibile.

 

La serratura smart è destinata ad entrare a far parte nel prossimo futuro dei sistemi di sicurezza più all'avanguardia. Il 50,3% degli italiani prenderebbe in considerazione l'acquisto di una app per gestire a distanza la serratura di casa, e il 31,9% è già pronto a adottare questa soluzione. L'indice Censis-Verisure ha misurato il grado di sicurezza, reale e percepita, delle diverse regioni italiane rispetto agli eventi pericolosi che possono accadere all'interno delle mura domestiche. Le Marche sono risultate in testa a questa classifica, davanti a Sardegna e Trentino-Alto Adige. All'ultimo posto, la regione in cui si ha meno sicurezza domestica è il Lazio, preceduto da Campania e Sicilia.

 

 

Milano sarà capitale mondiale di “Tuttofood” fino al 2028

AGI - Si è tenuta a Parigi, in chiusura della seconda giornata di SIAL, la presentazione ufficiale del nuovo TUTTOFOOD 2025 targato Fiere di Parma, in programma a Milano dal 5 all'8 maggio. L'evento, dedicato all'ecosistema agro-alimentare globale, si propone come punto di riferimento nel mondo per la filiera del food and beverage, promuovendone l'innovazione.

 

L'Amministratore Delegato di Fiere di Parma Antonio Cellie ha dichiarato: "Sono certo che, anche grazie alla partnership con KoelnMesse, TUTTOFOOD già dal 2025 si affermerà come appuntamento chiave del calendario internazionale delle fiere del food. Da oggi, diventa ufficiale la nuova programmazione di TUTTOFOOD Milano: dopo l'edizione di maggio 2025, che segnerà il debutto del nuovo format internazionale, TUTTOFOOD si sposterà negli anni pari, e dunque a maggio 2026 (11-14) e maggio 2028, cosi' da alternarsi con l'Anuga di Colonia, la più grande fiera europea B2B dedicata al mondo del food e, sul piano nazionale, con CIBUS Parma, oggi più che mai casa del Made in Italy agroalimentare e dei suoi territori". Cellie ha inoltre aggiunto: "TUTTOFOOD sarà la piattaforma privilegiata di promozione dei nuovi modelli di produzione e consumo responsabili. In fiera sarà possibile scoprire e toccare con mano le nuove tendenze, i processi produttivi più avanzati e i prodotti più contemporanei alla domanda dei prossimi anni. Il nostro obiettivo" - ha continuato - "è supportare e promuovere il cibo di qualità e renderlo disponibile, tramite retailers e distributori, ai consumatori di tutto il mondo".

 

"Sono davvero entusiasta del progetto TUTTOFOOD 2025, che è riuscito a intercettare le reali esigenze delle imprese, mettendo loro a disposizione una piattaforma unica di business e networking - ha aggiunto Thomas Rosolia, Amministratore Delegato di Koelnmesse Italia e Presidente di Koeln Parma Exhibitions - Ne è la dimostrazione l'adesione di numerose aziende e collettive internazionali provenienti da 30 Paesi del mondo, particolarmente interessate anche alla 'TUTTOFOOD Week', anch'essa un unicum nel panorama fieristico internazionale."

 

Gli oltre 150mila mq di spazio espositivo Rho Fiera si amplieranno andando ad abbracciare l'intera area metropolitana di Milano grazie alla concomitante TUTTOFOOD Week, che già dalla settimana precedente (3-8 maggio), in collaborazione con Mondadori, promuoverà una rassegna itinerante tra luoghi iconici della città, tra food show, tavole rotonde, eventi serali, degustazioni guidate, percorsi di mostra e rassegne cinematografiche, con una previsione di afflusso superiore ai 500mila accessi. Con questa magnifica estensione, TUTTOFOOD riunirà i grandi player globali e le start-up più interessanti della scena food mondiale, parte di un catalogo espositori che ospiterà oltre 3.000 brand. Una fucina di idee innovative che, tra le altre cose, presenterà modelli di economia circolare, applicazioni pratiche di gestione degli scarti di produzione e riduzione degli sprechi alimentari. 

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