Daily Archives: 20 Ottobre 2024

Un lampo di Lautaro e l’Inter sconfigge 1-0 la Roma all’Olimpico

AGI - Un'Inter non brillante, ma cinica e spietata, passa di misura contro la Roma nel posticipo domenicale dell'ottava giornata di Serie A. All'Olimpico finisce 1-0 grazie alla fiammata nella ripresa di Lautaro Martinez in occasione di una ripartenza, dopo che i nerazzurri sono stati costretti a fare a meno degli infortunati Calhanoglu e Acerbi, usciti nel corso del primo tempo.

La squadra di Inzaghi si conferma prima diretta inseguitrice del Napoli capolista, di nuovo distante solamente due punti (19 contro 17), mentre gli uomini di Juric continuano a zoppicare e non trovare risultati, restando inchiodati a quota 10. La prima occasione del match è per i nerazzurri al 6' con Thuram che calcia di prima da fuori dopo la sponda di Lautaro, impegnando Svilar in un intervento per neutralizzare il pericolo. Dall'altra parte invece, una manciata di minuti più tardi, Sommer rischia di combinare la frittata facendosi sfuggire la sfera dopo un cross di Pellegrini dal fondo, venendo salvato dal palo.

Il match è acceso e vibrante e le emozioni proseguono anche al 13', quando l'ex di turno Mkhitaryan tenta un bel destro dalla distanza colpendo la parte alta della traversa. Con lo scorrere del cronometro i ritmi e l'intensità pero' si abbassano, di conseguenza il match si addormenta e solo al 41' si fanno rivedere i giallorossi con Pellegrini, che calcia dal limite trovando la parata di Sommer. Nella ripresa il grande equilibrio prosegue fino all'ora di gioco, quando con una ripartenza letale l'Inter sblocca il risultato: Zalewski perde una palla sanguinosa e permette a Frattesi d'involarsi verso la porta, sul cross in mezzo Celik sbaglia il disimpegno ed offre di fatto un assist a Lautaro, che fulmina Svilar con il destro leggermente deviato da Dybala.

La Roma tenta subito una reazione di nervi e spaventa gli ospiti prima con lo stesso Dybala (tiro deviato in corner), poi con un colpo di testa impreciso di Dovbyk sull'angolo di Pellegrini. Nel riversarsi all'attacco alla ricerca del pari i capitolini si sbilanciano pericolosamente, lasciando spazi alle ripartente nerazzurre: le piu' pericolose quelle concluse da Dumfries con due bei tiri sventati provvidenzialmente da Svilar e quella di Barella che spreca tutto calciando alto. A pochi istanti dal triplice fischio buona parata anche di Sommer sull'ultimo disperato tentativo romanista di Soule. 

Gp di Austin, doppietta Ferrari da urlo! Leclerc trionfa, Sainz è secondo 

AGI - Prestazione gigantesca delle due Rosse di Maranello che sui 56 giri sul Circuito delle Americhe (Texas) hanno conquistato le prime due posizioni. Charles Leclerc, partito quarto in griglia, e Carlos Sainz hanno realizzato una incredibile doppietta che mancava ai tifosi dal 24 marzo scorso con il Gp d'Australia. I due hanno fatto corsa a sè approfittando quasi cinicamente della confusione creatasi tra i due contendenti per il titolo Lando Norris e Max Verstappen.

 

 

 

AND IT'S A 1-2 FOR FERRARI #F1 #USGP pic.twitter.com/UczajLzMQN

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INTRODUCING YOUR RACE WINNER

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— Scuderia Ferrari HP (@ScuderiaFerrari) October 20, 2024

 

Proprio il campione olandese è arrivato terzo perchè pur chiudendo dietro Norris, ha approfittato di una penalità di 5 secondi comminata dai commissari di gara all'inglese e si guadagnato il gradino più basso del podio. Quinto posto per la McLaren di Oscar Piastri, sesto Sergio Perez, settimo George Russell, ottavo Hulkenberg, nono Lawson e decimo Franco Colapinto con la Williams. 

Tutta Cz?stochowa lo celebra, e la religione non c’entra

AGI - Per una volta Cz?stochowa e il suo santuario conosciuto in tutto il mondo, dove c'è la Vergine Nera, importante centro di culto cattolico e meta tradizionale per milioni di pellegrini, non c'entrano nulla. A prendersi la scena, almeno a livello sportivo, è da oggi Matej Rodin, difensore croato di 28 anni, celebrato come nuovo eroe del Raków, centenario club calcistico della città di Cz?stochowa che solo da pochi anni milita stabilmente nel campionato di massima serie (Ekstraklasa).

 

Rodin, che tra il giugno del 2019 e il febbraio 2020 faceva parte della rosa del Perugia in serie B senza però mai vedere il campo, è stato il protagonista assoluto (nel bene e nel male) del match di domenica 20 ottobre vinto dal Rakow 1-0 sul Pogon Szczecin, un successo che consente ai rossoblù di casa di restare al secondo posto in classifica, a due lunghezze dalla capolista Lech.

 

 

 

Ebbene, nel caso di Rodin neppure il più creativo e fantasioso dei sceneggiatori avrebbe potuto prevedere un finale di gara assurdo come quello capitato al giocatore. Attenzione alla sequenza: all'82' il croato entra in campo al posto del centrale Arsenic, al 90'+9' realizza il gol della vittoria ed esulta togliendosi la maglietta, al 90'+9+ viene ammonito dall'arbitro. E ancora, al 90'+10' il Var annulla il gol per fuorigioco ma al 90'+13' Rodin segna di nuovo la rete che vale i tre punti e festeggia togliendosi ancora la maglietta, e al 90'+13' scatta l'espulsione da parte dell'arbitro per doppia ammonizione. Il resto - la pazza gioia per un finale pazzesco come mai si è visto sui campi di calcio con i compagni a fare festa e tutto lo stadio a cantare - lo raccontano foto e video.    

 

 

Il Cagliari in rimonta batte il Torino 3-2

AGI - Con tanto cuore e carattere il Cagliari ribalta il Torino e centra una vittoria pesantissima, la seconda nelle ultime tre giornate di campionato (in mezzo il pari con la Juve). All'Unipol Domus finisce 3-2: apre Viola portando avanti i sardi, rimontati dalle reti di Sanabria e Linetty, ma nel quarto d'ora finale ci pensano Palomino e un autogol di Coco a stravolgere tutto in pochi minuti.

 

La squadra di Nicola fa un bel balzo in avanti a 9 punti, mentre gli uomini di Vanoli, alla terza sconfitta di fila con questo risultato, restano inchiodati a quota 11. In una prima parte di gara molto equilibrata e combattuta, la prima vera occasione da gol la costruiscono i granata con Ricci, che spreca da buona posizione dopo una bella sponda aerea di Adams. Una manciata di secondi più tardi, dall'altra parte, Mina troverebbe il vantaggio sardo con un destro di potenza, ma l'arbitro punisce una sua spinta reiterata ai danni di Sanabria. L'1-0 rossoblu arriva comunque al 38', grazie ad una punizione di potenza calciata centrale da Viola e su cui Milinkovic si fa trovare impreparato, ma non passano neanche tre minuti e gli ospiti trovano l'immediato pareggio con un colpo di testa perfetto di Sanabria su corner di Lazaro.

 

L'avvio di ripresa sorride nettamente al Cagliari che crea almeno un paio di palle gol nitide, soprattutto quella con Viola che a tu per tu con Milinkovic si lascia murare dal portiere ospite. Il Torino trema ma si salva e al 55' passa avanti con una fiammata di Linetty, che si libera per il tiro dai 20 metri e lascia partire un destro che Scuffet riesce solo a toccare. Il Cagliari pero' non si abbatte, resta a galla e al 74' rimette tutto in equilibrio con il neo entrato Palomino, bravo ad indovinare il colpo di testa da pochi passi dopo una sponda aerea di Luperto sul corner di Marin.

 

Non è finita qui, perché appena quattro giri di lancette più tardi la squadra di Nicola ribalta tutto: Piccoli sfonda in area e da destra mette un cross basso toccato da Coco, che sfortunatamente devia nella propria porta il gol del 3-2. Nel finale i granata vanno all'assalto dell'area avversaria alla ricerca del disperato pareggio e fanno incetta di corner, ma tutti i tentativi non vanno a buon fine. In pieno recupero è decisivo anche Scuffet a volare sul colpo di testa di Adams per mettere in cassaforte la vittoria dei suoi.

 

Il tabellino

CAGLIARI (4-2-3-1): Scuffet 6; Zappa 6, Mina 5.5 (17'st Palomino 7), Luperto 6.5, Augello 6; Makoumbou 6 (35' t Deiola 6), Adopo 6 (17'st Gaetano 6); Zortea 6, Viola 6.5 (17'st Lapadula 6), Luvumbo 5.5 (1'st Marin 6.5); Piccoli 6.5. In panchina: Ciocci, Sherri, Prati, Wieteska, Azzi, Kingstone, Felici. Allenatore: Nicola 7.

TORINO (3-5-2): Milinkovic-Savic 5; Walukiewicz 5.5, Coco 5, Masina 5.5; Vojvoda 5.5, Ricci 5.5, Linetty 6.5 (29'st Gineitis 5.5), Vlasic 6 (37'st Dembe'le' sv), Lazaro 6 (37'st Karamoh sv); Sanabria 6.5, Adams 6. In panchina: Paleari, Donnarumma, Tameze, Ciammaglichella, Bianay Balcot, Gabellini, Zaia. Allenatore: Vanoli 6.

ARBITRO: Aureliano di Bologna 6.5.

RETI: 37'pt Viola, 40'pt Sanabria; 10'st Linetty, 28'st Palomino, 32'st aut. Coco.

NOTE: spettatori 16.265, incasso di 364.810 euro. Ammoniti: Coco, Lazaro, Masina, Adopo, Vanoli. Angoli: 12-8 per il Torino. Recupero: 2'; 4'.

Atalanta corsara a Venezia, 2-0 con Pasalic e Retegui

AGI - Seconda vittoria di fila in campionato per l'Atalanta, che passa in trasferta sul campo del Venezia. Al Penzo finisce 2-0 grazie alle reti di Pasalic e Retegui, con quest'ultimo che sale a 8 centri in Serie A diventando momentaneamente capocannoniere in solitaria. La squadra di Gasperini raggiunge invece 13 punti in classifica, mentre gli uomini di Di Francesco restano fanalino di coda a quota 4.

 

Sette minuti sul cronometro e i bergamaschi passano subito avanti con la zampata di Pasalic, che sotto porta non sbaglia dopo un batti e ribatti in area su situazione di corner. I nerazzurri continuano a fare la gara e gia' prima del quarto sfiorano anche il raddoppio con De Ketelaere, che tenta un mancino dal limite chiamando Stankovic all'intervento. Dopo un avvio di sofferenza i veneti provano a mettere fuori il naso, provandoci prima con Oristanio (alto di poco) e poi soprattutto con Zampano al 21', murato da una bella parata in tuffo di Carnesecchi.

 

La Dea si spaventa ma riprende subito il comando delle operazioni, andando a centimetri dal raddoppio con Lookman a ridosso della mezz'ora, con il nigeriano che colpisce una clamorosa traversa con un bolide da fuori area. Il 2-0 dell'Atalanta arriva comunque a inizio ripresa con il solito Retegui, che indovina un bel pallonetto a tu per tu con Stankovic indirizzando ancora più chiaramente la sfida. Nonostante la seconda rete incassata il Venezia prova a restare a galla portando qualche pericolo dalle parti di Carnesecchi, ma la retroguardia nerazzurra non concede molto; sull'altro fronte invece sono i neo entrati Samardzic e Cuadrado a sfiorare il tris ospite. 

La Fiorentina dilaga in trasferta, sei reti al Lecce

AGI - Terza vittoria nelle ultime quattro di campionato per una Fiorentina che sembra aver trovato la giusta quadra dopo un avvio zoppicante. Travolto a domicilio il Lecce nell'ottava giornata di campionato: al Via del Mare finisce addirittura 6-0 con le doppiette di Cataldi e Colpani, oltre ai sigilli di Beltran e Parisi. Uniche note stonate per i viola gli infortuni di Gudmundsson (uscito dopo pochi minuti) e Kean (out all'intervallo). La squadra di Palladino sale così a 13 punti in classifica, mentre i salentini di Gotti, al terzo ko consecutivo, restano in zona retrocessione a quota 5.

 

In un avvio di gara molto bloccato ed equilibrato, l'unica cosa da segnalare è l'infortunio di Gudmundsson dopo nove minuti, che costringe i viola a fare subito a meno di uno dei suoi uomini chiave. Ad aprire le marcature al 20' ci pensa Cataldi, che riceve al limite da Bove e di prima intenzione fulmina Falcone sul primo palo per l'1-0 viola. La risposta salentina sta tutta in un colpo di testa di Krstovic impreciso, poi al 34' arriva anche il raddoppio della formazione ospite: Cataldi crossa da sinistra, Falcone esce ma smanaccia male e lascia a Colpani la possibilità di un mancino di prima che vale il 2-0.

 

Passano pochi minuti e il portiere giallorosso si riscatta parzialmente salvando il possibile tris di Kean, pericolosissimo con un destro a giro da fuori, però nel finale di primo tempo iniziano a scorrere i titoli di coda sul match: Gallo rimedia un rosso stendendo Dodo lanciato in porta, Cataldi s'incarica della battuta della punizione trasformandola nel 3-0 e nella doppietta personale. Nella ripresa è pura accademia per la Fiorentina, che comunque non si ferma e travolge un Lecce già in ginocchio: Colpani realizza la doppietta personale con un gran mancino sotto l'incrocio, poi partecipano alla festa anche Beltran e Parisi che firmano i due gol che incrementano il risultato sul 6-0. 

Napoli corsaro a Empoli, è già una mini-fuga?  

AGI - Vittoria sofferta per il Napoli di Antonio Conte, che grazie al rigore di Kvaratskhelia batte per 1-0 un Empoli aggressivo e propositivo per larghi tratti di partita. Torna dunque a guardare tutti dall'alto l'undici partenopeo che, dopo la vittoria - sempre per 1-0 - della Juventus sulla Lazio e il momentaneo aggancio in classifica da parte dei bianconeri, riconquista la vetta solitaria a 19 punti.

 

Buon avvio dell'Empoli, che spaventa il Napoli con una doppia occasione: la prima, sulla volee di Esposito, la seconda, con la conclusione mancina di Pezzella sul cross dalla destra di Gyasi, entrambe disinnescate in tuffo da Caprile. Col passare dei minuti non cresce a dovere la pressione degli azzurri, con l'Empoli che con qualità e ritmo continua a impensierire gli avversari con gamba e iniziative pericolose.

 

Ridotta ai minimi termini la presenza offensiva degli uomini di Conte, che arriva all'intervallo con qualche problema di troppo in mezzo al campo, viste le efficaci contromisure adottate da D'Aversa per bloccare Gilmour e specialmente Anguissa in fase di costruzione. Ad inizio ripresa, però, i partenopei appaiono gli stessi del primo tempo, con Conte che al 59' inserisce Simeone per Lukaku - oltre ad Olivera per Spinazzola -, e sull'azione seguente un'iniziativa di Di Lorenzo proprio alla ricerca dell'argentino genera il calcio di rigore per il Napoli: dal dischetto va Kvaratskhelia che è lucidissimo nello spiazzare Vasquez e portare avanti i suoi.

 

Inerzia della gara quasi del tutto ribaltata e impatto del gol rilevante sull'atteggiamento dei giocatori del Napoli, che entrano in gestione di un Empoli non più così brillante. D'Aversa proverà dunque a smuovere il suo schieramento con diversi cambi offensivi, ma senza trovare la via della rete e arrendendosi così al primo stop casalingo del suo campionato

A Toronto sta sorgendo un grattacielo tutto in legno massiccio

AGI -  L'Università di Toronto sta costruendo un edificio di 14 piani in legno massiccio, uno dei progetti più grandi e recenti che impiegano questa innovativa tecnologia costruttiva. "Il legno massiccio è un'alternativa interessante al calcestruzzo e all'acciaio ad alta intensità energetica, che insieme rappresentano quasi il 15% delle emissioni globali di anidride carbonica", riferisce Knowable Magazine. "Sebbene gli esperti stiano ancora discutendo sul ruolo del legno massiccio nella lotta al cambiamento climatico, molti scommettono che sia migliore per l'ambiente rispetto agli attuali approcci alla costruzione. Dopotutto, si basa sul legno, una risorsa rinnovabile".

Oggi, l'edificio in legno massiccio più alto è il grattacielo Ascent di 25 piani a Milwaukee, completato nel 2022. A partire da quell'anno, c'erano 84 edifici in legno massiccio di otto piani o più costruiti o in costruzione in tutto il mondo, con altri 55 proposti. Il settanta per cento degli edifici esistenti e futuri si trova in Europa, circa il 20 per cento in Nord America e il resto in Australia e in Asia, secondo un rapporto del Council on Tall Buildings and Urban Habitat. Se si includono gli edifici più piccoli, solo negli Stati Uniti nel 2023 sono stati costruiti almeno 1.700 edifici in legno massiccio.

In linea di principio, il legno massiccio è come il compensato, ma su scala molto più grande: i pezzi più piccoli vengono stratificati e incollati insieme in grandi presse specializzate. Oggi, travi lunghe fino a 50 metri, solitamente realizzate in quello che viene chiamato legno lamellare possono sostituire gli elementi in acciaio. Pannelli fino a 50 centimetri di spessore, tipicamente legno lamellare a strati incrociati, o CLT, sostituiscono il calcestruzzo per pareti e pavimenti. Questi compositi di legno possono essere sorprendentemente resistenti, più forti dell'acciaio in peso. Ma un elemento in legno massiccio deve essere più ingombrante per ottenere la stessa resistenza. Man mano che un edificio diventa più alto, i supporti in legno devono diventare più spessi; Ad un certo punto, occupano semplicemente troppo spazio. Così, per gli edifici in legno massiccio più alti, tra cui il grattacielo Ascent, gli architetti si rivolgono spesso a una combinazione di legno, acciaio e cemento.

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