Category Archives: Spettacolo

Shiva: età, canzoni e vero nome del rapper

Shiva, nome d’arte di Andrea Arrigoni, è nato a Milano il 27 agosto 1999 ed è un rapper. Nonostante la giovane età, ha già pubblicato cinque album, l’ultimo uscito nel 2023 dal titolo Santana Season.

Shiva: le canzoni

Il cantante ha iniziato la sua carriera musicale all’età di 15 anni pubblicando il suo primo EP La via del guerriero, già nel 2014. L’anno seguente ha prodotto il primo video del brano Cotard Delusion, firmando anche un contratto con l’etichetta discografica Honiro Label, con la quale nel 2017 ha fatto uscire il suo primo album Tempo anima. A settembre dello stesso anno ha collaborato con un altro rapper, Mostro, con il brano Amore sporco, contenuto nel disco Ogni maledetto giorno. Nel 2019 ha pubblicato i singoli Mon fre e Bossoli, certificati dischi di platino dalla FIMI, e nello stesso anno ha collaborato con numerosi artisti hip hop fra cui Sfera Ebbasta con il singolo Soldi in nero, alla seconda posizione della Top Singoli.

Chi è Shiva, il rapper classe 1999
Shiva (Instagram).

A gennaio 2020 ha publicato l’EP Routine, preceduto dal singolo Calmo, inciso insieme a Tha Supreme, diventando una delle canzoni più famose. A marzo dello stesso anno ha inciso anche il singolo Auto blu e a giugno 2021 ha reso disponibile il suo terzo album, Dolce vitache contiene i famosi brani La mia storia e Fendi Belt. A novembre di quell’anno il rapper ha fatto uscire anche il singolo Take 3 e a dicembre ha composto il brano Aston Martin, in collaborazione con il rapper inglese Headie One. Nel giugno 2022 ha pubblicato l’EP Dark Love EP, anticipato dai singoli Pensando a lei e Niente da perdere, mentre a novembre dello stesso anno è uscito il quarto album Milano Demons.

Shiva: la vita privata

Il 18 ottobre 2023 Shiva ha annunciato che diventerà padre per la prima volta. La madre di suo figlio è Laura Maisano, ma si conoscono pochi dettagli circa la loro relazione. Pochi giorni dopo l’annuncio, il giovane è stato arrestato per tentato omicidio, porto abusivo di arma da fuoco ed esplosioni pericolose in relazione alla sparatoria di Settimo Milanese dell’11 luglio 2023.

Tiziano Ferro bloccato in America per il divorzio: «Neanche fossi un criminale»

Tiziano Ferro non può ancora lasciare gli Stati Uniti dopo il divorzio dall’ex marito Victor Allen ed è dunque impossibilitato a raggiungere l’Italia per presentare ai suoi fan La felicità al principio.

L’amaro racconto di Tiziano Ferro: «Non posso partire, neanche fossi un criminale»

Intervistato nella trasmissione di Radio 2 Happy Family da Ema Stokholma e dai Gemelli di Guidonia, il cantante ha espresso ancora una volta il dispiacere per non essere potuto tornare in Italia per parlare in prima persona al suo pubblico del suo romanzo d’esordio. Sono in tanti a chiedersi come stia, per il resto, in queste prime settimane post divorzio, una domanda alla quale l’artista ha risposto così: «Sto bene, sto affrontando un divorzio che per motivi legali mi costringe in California. Non posso lasciarla, hanno paura che io diventi un criminale internazionale e quindi sto qui». Poi ha scherzato, commentando un po’ amareggiato: «La prendo a ridere». Il motivo preciso per cui non può lasciare gl USA, per il resto, Tiziano Ferro l’aveva raccontato in un’intervista concessa al Corriere della Sera, dove aveva spiegato: «Non poter partire coi bimbi è dovuto non alle leggi italiane, ma ad un tecnicismo noioso e fastidioso: avendo un divorzio in corso, non posso lasciare la California con loro. Sarei potuto venire da solo, ma avrebbe significato non potermi occupare di loro, che in questo periodo stanno soprattutto con me».

La quotidianità da papà di Tiziano Ferro

Nella medesima intervista, il cantante ha anche avuto l’occasione di parlare del suo impegno quotidiano di papà dei piccoli Andrès e Margherita, che da questo momento in poi dovrà crescere da padre single: «Ho due bimbi piccoli, durante la mia giornata tipo sto dalla mattina alla sera con loro, cucino, gioco, conosco tantissime canzoncine nuove. Con i due bimbi quando arrivi alle sette e mezza di sera ti sembra quasi mezzanotte, sei già morto».

Massimiliano Buzzanca: età, biografia e carriera dell’attore

Massimiliano Buzzanca è nato a Roma il 31 maggio 1963 ed è un attore e conduttore televisivo. Figlio del defunto Lando, si dedica sia al teatro che al cinema che alla televisione.

Massimiliano Buzzanca: biografia e carriera

L’attore, prima di dedicarsi alla recitazione e seguire le orme del padre, fino al 2001 ha esercitato la professione di avvocato. Quell’anno ha cominciato a recitare a teatro nello spettacolo Novecento, per la regia di Sergio Ammirata, seguito da I tre operai (2003), regia di Enrico Bernard. Dopodiché ha debuttato al cinema con il film The Second Coming, regia di Guido Marconi (2002), seguito da Il monastero, regia di Antonio Bonifacio (2003) e L’allenatore nel pallone 2, regia di Sergio Martino (2008). Sempre al cinema ha recitato in film come Chamber Film – Interno Giorno, per la regia di Tommaso Rossellini (2010) con Fanny Ardant e Kyla Chaplin. Nel 2011 è stato inoltre tra i protagonisti della pellicola Da che parte è la notte per la regia di Stefano Arquilla. Nel 2005 ha interpretato un ruolo nella commedia Nemici per la pelle, con Christian De Sica e Stefano Masciarelli.

Massimiliano Buzzanca, tra carriera e vita privata
Massimiliano Buzzanca e Raffaella De Rosa (Facebook).

Per la televisione ha recitato in diverse fiction e serie come Rino Gaetano – Ma il cielo è sempre più blu, regia di Marco Turco (2006), Puccini, regia di Giorgio Capitani (2008), Ho sposato uno sbirro 2, regia di Giorgio Capitani (2009), Il caso Enzo Tortora – Dove eravamo rimasti?, regia di Ricky Tognazzi (2012), Il restauratore, regia di Giorgio Capitani (2014) e dal 2020 Un posto al sole. Buzzanca è molto attivo anche a teatro: famosi gli spettacoli Io e Peter Pan (2006), regia di Cristiano Vaccaro, La tredicesima fatica di Ercole (2009-2010), regia di Sergio Ammirata e Sotto er cielo de Roma (2009-2010), regia di Claudio Meloni.

Massimiliano Buzzanca: la vita privata

L’attore ha una compagna, Raffaella De Rosa, ma non è noto se i due siano sposati o abbiano figli.

Henry Winkler tra Fonzie e la dislessia sul set di Happy Days: «Era umiliante»

Ribelle, esperto di motociclette e soprattutto un gran dongiovanni, grazie a occhiali da sole alla moda e la sua immancabile giacca di pelle. Chi ama Happy Days, la fortunata sitcom andata in onda per 10 anni dal 1974 al 1984, non può non apprezzare il personaggio di Arthur Fonzarelli, per tutti Fonzie, e dunque il suo interprete, Henry Winkler. Per creare il popolare amico del protagonista Richie Cunningham (Ron Howard), l’attore oggi 77enne ha dovuto combattere contro la dislessia, che gli ha causato diversi problemi sul set. Una malattia che gli venne diagnosticata a 31 anni, quando era già all’apice del successo. A raccontarlo è la stessa star in Being Henry: Fonz… and Beyond, nuova autobiografia in uscita il 31 ottobre negli States. «Ero dannatamente arrabbiato», ha scritto Winkler in un estratto riportato da People. «Mi sentivo imbarazzato e inadeguato».

Il racconto di Henry Winkler: «Sentivo di deludere tutto il cast»

Nel suo libro di memorie, la star del piccolo schermo ha ricordato le difficili letture del copione assieme al resto del cast e ai membri della troupe. «Ogni lunedì, alle 10 del mattino, guardavamo la sceneggiatura di tutta la settimana», ha raccontato Henry Winkler. «Ogni volta perdevo il filo o inciampavo con le battute, dimenticando di leggere una riga o una parola». L’interprete di Fonzie ha poi spiegato che la dislessia non gli consentiva di dare il giusto tono alle sue frasi, rovinando di conseguenza l’intera scena e la performance dei colleghi sul set. «A volte fissavo una parola senza avere idea di come pronunciarla». Pur potendo contare sulla comprensione e il supporto dell’intero cast di Happy Days, la star ha rivelato di aver sempre lavorando «sentendo di deluderli».

Henry Winkler, volto di Fonzie in Happy Days, in un'autobiografia racconta la lotta alla dislessia: «Mi sentivo inadeguato e imbarazzato».
Una scena della sitcom Happy Days (Screenshot YouTube).

«Dovevo chiedere le mie parti del copione in anticipo, in modo da leggerle più volte degli altri», ha scritto in Being Henry. «Tutto ciò ha messo ulteriore pressione agli sceneggiatori, che già erano sotto stress dovendo scrivere in rapida successione. Interpretavo il ragazzo più figo del mondo, ma la mia condizione era davvero umiliante e vergognosa per me, soprattutto quando gli altri attori mi fissavano in attesa». Quando ricevette la diagnosi della dislessia, Henry Winkler ricorda di aver dato sfogo alla sua rabbia, credendo di aver buttato anni di sacrifici e diverbi con i genitori. «Non ero l’uomo che avevo scelto di essere», ha precisato l’attore. «Poi però ho capito che dovevo combattere e non cedere al nervosismo».

La lotta alla dislessia attraverso una serie di libri per ragazzi

«Parlare con altri ragazzi che hanno la mia stessa malattia, mi ha fatto scoprire che abbiamo storie simili», ha concluso Henry Winkler nella sua autobiografia. «Tutti noi ci siamo sentiti inadeguati e imbarazzati». Dal 2013 ha iniziato a pubblicare la serie di romanzi per bambini Hank Zipzer il superdisastro che seguono le avventure dell’omonimo protagonista, un giovane dislessico in giro per il mondo. Dalle vacanze estive alle cascate del Niagara fino alla rivalità con i compagni di classe per le olimpiadi scolastiche, si ritrova sempre a dover combattere con la sua malattia, riuscendone vincitore e consegnando ai lettori una lezione o consigli per affrontare la vita di tutti i giorni.

Roberta Morise: età, fidanzato e carriera della conduttrice

Roberta Morise, nata a Cariati (Calabria) il 13 marzo 1986, è una conduttrice tv, showgirl ed ex modella. Nella sua carriera ha anche inciso un album intitolato È soltanto una favola, nel 2011, e pubblicato il singolo A mano a mano nel 2020 con Pierdavide Carone.

Roberta Morise: biografia e carriera

Ha debuttatto in televisione partecipando a Miss Italia 2004, classificandosi al quinto posto. Quell’anno ha poi fatto la corista nel programma I raccomandati su Rai 1 condotto da Carlo Conti, che nello stesso anno l’ha voluta al suo fianco nella trasmissione L’anno che verrà. In seguito ha partecipato a programmi come Starflash e Assolutamente, collaborando come valletta per tre anni, dal 2006 al 2009, a L’eredità, sempre con Conti. Dal 2009 al 2013 è stata madrina fissa a I migliori anni.

Roberta Morise, tra carriera e vita privata
Roberta Morise nel 2013 (Getty Images).

Dal settembre 2013 è stata co-conduttrice della trasmissione Easy Drive, fino al 2017, e nell’estate del 2018 ha iniziato a essere al timone di Sei in un Paese meraviglioso, affiancando Dario Vergassola, su Sky Arte HD. Nell’autunno dello stesso anno, con Giancarlo Magalli, ha presentato su Rai 2 I fatti vostri, fino al 2020. Per il 2021 la conduttrice ha ottenuto una rubrica musicale nel programma Detto fatto, partecipando nel 2022 come concorrente a L’isola dei famosi. Nello stesso anno ha iniziato a condurre la trasmissione Camper, in onda su Rai 1, e nel 2023 un’altra versione del programma, Camper in viaggio.

Roberta Morise: la vita privata

Attualmente la conduttrice frequenta lo chef Enrico Bartolini. In passato però, ha avuto una relazione anche con Carlo Conti, finita nel 2011. Fino al 2022 è stata legata a Giovanni Angiolini, medico chirurgo.

Addio a Richard Roundtree, interpretò il detective Shaft

«Il mio nome è John Shaft, non muovetevi», era la frase storica del detective John Shaft in una famosa scena del film poliziesco Shaft il detective (1971). Il personaggio era interpretato da Richard Roundtree, considerato la prima vera icona nera della storia del cinema americano, morto a Los Angeles a 81 anni per un cancro al pancreas. A dare la notizia, il suo manager Patrick McMinn. Prima del pancreas, l’attore aveva già dovuto combattere con un altro tumore, al seno, sconfitto nel 1993. Dopo un’assenza di diversi anni, era tornato sullo schermo in diversi episodi di Desperate Housewives, interpretando un detective senza scrupoli.

Grazie al ruolo di Shaft nei film Shaft il detective (1971), Shaft colpisce ancora (1972), Shaft e i mercanti di schiavi (1973), nella serie televisiva Shaft (1973-1974) e in seguito in Shaft (2000), Shaft (2019), Roundtree divenne anche simbolo della blaxploitation, genere che prende il nome dalla fusione di due black (nero) ed exploitation (sfruttamento), nato negli Stati Uniti, nei primi anni Settanta, quando molti film furono realizzati a basso costo avendo come pubblico di riferimento gli afroamericani. Il primo film della serie sull’investigatore privato John Shaft, diretto da Gordon Parks, vinse anche un Oscar per la colonna sonora di Isaac Hayes.

Frances Bean, la figlia di Kurt Cobain, si è sposata con Riley Hawk

Matrimonio tra “figli di” nei giorni scorsi negli Stati Uniti. Come anticipato in anteprima dal noto magazine americano TMZ, Frances Bean, l’unica figlia che il compianto Kurt Cobain dei Nirvana ha avuto da Courtney Love, si è sposata i primi di ottobre 2023 con il suo fidanzato Riley Hawk. Il padre dello sposo è il celebre Tony Hawk, considerato da molti il più importante e talentuoso skater di sempre.

Frances Bean Cobain e Riley Hawk si sono sposati

In base alle informazioni recuperate dal media americano, Frances Bean Cobain e Riley Hawk si sono promessi amore eterno dopo essere riusciti a ottenere la licenza di matrimonio a settembre nella contea di San Diego. Le nozze, svoltesi a Los Angeles il 7 ottobre, sono state officiate dall’ex leader dei R.E.M. (e padrino di Frances) Michael Stipe. Per la donna, classe 1992, si tratta del secondo matrimonio: nel marzo del 2016, dopo appena due anni di nozze, la figlia del frontman dei Nirvana aveva infatti deciso di divorziare dal compagno Isaiah Silva (a dividerli, stando a quanto aveva dichiarato lei, delle «differenze inconciliabili»). L’ex coppia, tra l’altro, avrebbe litigato dopo la separazione per ottenere la custodia dell‘ultima chitarra suonata da Kurt Cobain subito prima di togliersi la vita.

Una nuova storia d’amore lontana da occhi indiscreti

Dopo essere rimasta scottata dalla precedente relazione, Frances Bean ha così cercato di voltare pagina gettandosi tra le braccia del suo Riley, con il quale ha iniziato a frequentarsi nel 2021. La coppia (31 anni lei, 30 lui) ha però sempre cercato di mantenere il riserbo, uscendo allo scoperto soltanto nell’agosto del 2022, quando lei ha deciso di festeggiare il suo 30esimo compleanno condividendo via Instagram una carrellata di foto tra cui era presente anche un selfie allo specchio con il nuovo fidanzato, nato il 6 dicembre 1992 dalla relazione tra Tony Hawk e l’ex moglie Cindy Dunbar.

Grace Raccah, chi è la (presunta) nuova fidanzata di Rudy Zerbi

Nonostante a Verissimo il diretto interessato si fosse definito single, secondo il settimanale Chi Rudy Zerbi sarebbe in realtà fidanzato con una giovane ragazza di nome Grace Raccah.

Rudy Zerbi è davvero fidanzato con Grace Raccah? Ecco chi è lei

«Se sono stato lasciato? Non sono stato nemmeno preso, non è mai iniziata davvero. Mi ha messo in sfida e ha vinto l’altro», aveva dichiarato il docente di Amici a Silvia Toffanin, senza lasciare spazio a possibili dubbi. Ma la verità, a quanto pare, potrebbe essere diversa. La rivista diretta da Alfonso Signorini ha infatti riportato nelle sue pillole di gossip che Zerbi sarebbe in realtà innamorato. La rivista, a proposito, ha scritto: «Rudy Zerbi ha una nuova compagna, che ha presentato ufficialmente al suo gruppo di lavoro più intimo. Lei è la giovanissima Grace, figlia dell’imprenditore Daniele Raccah, e i due sono innamoratissimi. La prima uscita pubblica è stata al compleanno del regista di Uomini e Donne Stefano Carriero». In effetti, in un recente scatto apparso sui social, la ragazza ha definito Rudy Zerbi come «il suo tutto», condividendo una foto insieme a lui scattata in occasione di un evento del marchio di abbigliamento da uomo Dan John, di proprietà del padre. Spulciando sul suo profilo, tra l’altro, è possibile vedere molte altre foto con Rudy Zerbi, che conosce ormai da diverso tempo e al quale è chiaramente molto vicina. Raccah, tra l’altro, è già mamma – anche Rudy alle spalle ha tre distinte relazioni dalle quali ha avuto un totale di quattro figli. Come sottolinea anche Fanpage, è strano che Toffanin non abbia voluto indagare ulteriormente nel merito della questione, proprio alla luce di un rapporto che stando ai social sembra essere molto più profondo di una semplice amicizia.

Harry Potter, Daniel Radcliffe produrrà un doc sullo stuntman paralizzato sul set

Daniel Radcliffe non ha mai dimenticato David Holmes, il suo stuntman in Harry Potter rimasto paralizzato per un tragico incidente sul set de I Doni della Morte. L’attore britannico, volto del protagonista della saga fantasy firmata J.K. Rowling, produrrà un documentario che ne racconterà la vita e i progetti, focalizzando l’attenzione sul legame indissolubile fra i due. Come ha riportato Deadline, saranno presenti filmati inediti dai set dei film e interviste ad amici e familiari, oltre che ad alcuni membri della troupe. Non è chiaro però se interverranno anche altri membri del cast come Emma Watson o Rupert Grint. Il titolo provvisorio David Holmes: Il ragazzo che è sopravvissuto è anche un omaggio alla saga che ha consegnato Radcliffe alla gloria cinematografica, in quanto utilizza il più famoso epiteto per il maghetto. Realizzato da HBO e Sky Studios, andrà in onda negli Stati Uniti il 18 novembre.

LEGGI ANCHE: Morto Michael Gambon, interpretò Silente nella saga di Harry Potter

Daniel Radcliffe, David Holmes e l’incidente sul set di Harry Potter

David Holmes ha iniziato a sostituire Daniel Radcliffe nei ciak più pericolosi già nel 2001, durante il primo film della saga Harry Potter e la pietra filosofale. Tra i due, che collaborarono anche in tutti gli altri sette capitoli al cinema, nacque un legame stretto e indissolubile. Nel 2009, durante le riprese de I Doni della morte – Parte 1, un improvviso incidente cambiò la vita di Holmes. Cadde infatti rovinosamente al suolo dopo un salto seguito a un’esplosione controllata. La stessa deflagrazione infatti ruppe l’imbracatura che assicurava il ragazzo, che finì per sbattere contro un muro. «Riuscivo a muovere il braccio, ma non potevo stringere la mano», ha poi raccontato Holmes nel 2014 al Daily Mirror. «Non era il primo incidente per me, ma subito capii che era grave: non sentivo più le gambe».

Daniel Radcliffe realizzerà un documentario su David Holmes, sua controfigura che ha perso l'uso delle gambe sul set di Harry Potter.
Daniel Radcliffe e David Holmes in uno scatto dal doc (Sky, X).

Holmes riportò lesioni al collo, che da allora lo costringono a vivere sulla sedia a rotelle. Daniel Radcliffe già dopo l’incidente si adoperò per pagare le spese mediche e ogni prima necessità all’amico, rimanendo al suo fianco anche negli anni seguenti. Il documentario David Holmes: Il ragazzo che è sopravvissuto mostrerà filmati inediti dal set di Harry Potter e video personali girati nel corso di 10 anni. Sarà possibile ammirare le acrobazie dello stuntman, scene della sua vita quotidiana e affrontare temi come la crescita, la reazione alle difficoltà e l’amicizia. Alla regia ci sarà il giovane britannico Dan Hartley, che ha già diretto Lad: A Yorkshire Story. Non sarà però la prima collaborazione post Harry Potter fra Radcliffe e Holmes. I due nel 2020 infatti realizzarono il podcast Stunning Stunts, in cui analizzavano le scene d’azione dei grandi film di Hollywood.

Massimiliano Ossini: età, moglie, figli e carriera del conduttore

Massimiliano Ossini è nato a Napoli il 22 dicembre 1978 ed è un conduttore televisivo, scrittore ed ex modello. Esperto e appassionato di montagna, ha scritto diversi libri dedicato alla sua passione come Kalipè: lo spirito della montagna nel 2018, Kalipè: il cammino della semplicità nel 2020 e I monti azzurri. In cammino sugli Appennini nel 2022.

Massimiliano Ossini: biografia e carriera

Il conduttore si è laureato in Scienze della comunicazione a Milano e ha iniziato a lavorare nel campo della comunicazione. Nel 2000 ha esordito a teatro come attore nella commedia Cyrano de Bergerac, ma la sua popolarità è arrivata come conduttore su Disney Channel. Dal 2003 al 2006 ha condotto le ultime tre edizioni di Disney Club su Rai 2, mentre nel 2005 ha partecipato e vinto come concorrente alla prima edizione di Notti sul ghiaccio, condotto da Milly Carlucci. Nella stagione 2006-2007 ha presentato, ogni domenica mattina insieme allo chef Gianfranco Vissani, Linea Verde, che ha condotto anche nel 2007-2008 affiancato da Veronica Maya.

Massimiliano Ossini, tra carriera e vita privata
Massimiliano Ossini e la moglie Laura Gabrielli (Facebook).

Nelle stagioni 2008-2009 e 2009-2010, su Sky Italia, il conduttore ha presentato il primo quiz della piattaforma, Sei più bravo di un ragazzino di quinta? e, contemporaneamente, ha continuato a condurre su Rai 1 Linea Verde fino alla primavera del 2010. Dal 2013 invece, ha condotto E se domani, mentre a settembre dello stesso anno è stato al timone di Uno Mattina Verde, conducendo dal 2014 anche Linea bianca. Nella stagione 2016-2017, a fianco di Manila Nazzaro e Adriana Volpe, ha presentato Mezzogiorno in famiglia e dal 2018 ha condotto, al fianco della giornalista Valentina Bisti, Unomattina Estate, fino al 2022, accanto a Maria Soave.

Massimiliano Ossini: la vita privata

Il conduttore è sposato con l’imprenditrice Laura Gabrielli. Dall’unione della coppia sono nati tre figli: Carlotta, Melissa e Giovanni.

Massive Attack, morto il chitarrista Angelo Bruschini

Il chitarrista Angelo Bruschini, che aveva suonato a lungo in tour con i Massive Attack, è morto dopo una lunga malattia. Lo ha reso noto la band sui social: «Un talento brillante ed eccentrico in modo unico. Impossibile quantificare il tuo contributo al successo dei Massive Attack. Siamo stati molto fortunati a condividere una vita così insieme». Aveva 62 anni.

Aveva iniziato a collaborare con i Massive Attack negli Anni 90

Nato a Bristol, patria del trip hop, Bruschini si era unito al gruppo negli Anni 90, accompagnandolo in studio e poi in tour. Come chitarrista aveva inoltre fatto parte delle band The Numbers, Rimshots e The Blue Aeroplanes. Nel corso della carriera si era cimentato inoltre come produttore con l’album omonimo del gruppo rock alternativo Strangelove, uscito nel 1997. In un post pubblicato sui social a luglio, Bruschini aveva scritto che gli era stato diagnosticato un cancro ai polmoni: «Ho avuto una vita fantastica, ho visto il mondo molte volte, ho incontrato molte persone meravigliose, ma la porta si sta chiudendo, penso che scriverò un libro», le parole del chitarrista.

Fedez pronto per i live di X Factor: «Sto meglio, mi ha chiamato l’ad Rai»

Giovedì 26 ottobre inizieranno i live di X Factor che, mai come quest’anno, hanno rischiato di avere dei protagonisti diversi rispetto alla prima fase di selezione. Il motivo è strettamente legato a uno dei giudici del talent show, Fedez, che solo qualche settimana prima era stato ricoverato d’urgenza per un’emorragia interna figlia dell’intervento di rimozione del tumore al pancreas cui si era sottoposto l’anno precedente. Sono state settimane di grande apprensione per la salute del rapper che, infatti, secondo diverse voci avrebbe potuto lasciare in corsa il programma. Così non sarà, come annunciato dallo stesso Fedez durante la conferenza stampa di lancio della trasmissione in cui si è detto molto contento di poter continuare il suo percorso da giudice.

Fedez: «Sono felice di essere qui»

All’evento erano presenti tutti i protagonisti del talent show, dalla conduttrice Francesca Michielin, ai giudici, Fedez, Morgan, Ambra e Dargen D’Amico, passando per i cantanti che si contenderanno l’ambita vittoria. Fedez ha risposto così alle domande dei molti che gli chiedevano conto del suo stato di salute: «Sono felice di essere qui. Sto meglio, sennò non sarei qua». E poi sulla sua squadra, tutta al femminile, ha scherzato:«Sono io che do energia a loro. Io cerco di dare delle canzoni giuste in modo che non escano da questa competizione».

Pace fatta con la Rai

A tenere banco, nei giorni precedenti al ricovero, era stata un’altra questione legata sempre a Fedez, ovvero la sua esclusione dal roster di invitati del programma di Rai 2 Belve condotto da Francesca Fagnani. A non volerlo nella tv di Stato era stata la dirigenza dell’azienda, con la conduttrice che aveva preso le distanze da questa decisione. La situazione, tuttavia, ora sembrerebbe essersi risolta, almeno stando alle parole dette dal rapper: «Mi sono sentito con l’ad, è stata una conversazione molto piacevole. Ci siamo confrontati e ci siamo chiariti. Non ho assolutamente idea di quale sia la posizione della Rai attualmente, ma mi è piaciuto ricevere una chiamata dall’amministratore delegato. È stata una cosa inaspettata, piacevole».

Alessandra Ferri guiderà il Balletto di Stato di Vienna

Alessandra Ferri succederà a Martin Schläpfer alla guida del Balletto di Stato di Vienna a settembre 2025. Ad annunciarlo, il direttore dell’Opera di Vienna Bogdan Rošcic e la direttrice della Volksoper Lotte de Beer. Ferri si è distinta su altri 39 candidati grazie alla sua concezione artistica e ai suoi piani per il futuro sviluppo del Balletto di Stato di Vienna, è stato detto in una conferenza stampa.

«I colloqui con lei sono stati particolarmente stimolanti per me e Lotte de Beer», ha dichiarato Rošcic. «L’abbiamo trovata incredibilmente analitica durante i colloqui». Ferri ha dichiarato di sentirsi «incredibilmente onorata» del nuovo incarico. «È come se tutti i miei sogni si fossero avverati e che ora fosse il momento giusto per condividere la mia esperienza».

Da Hunger Games a Mare Fuori, film e serie tv sbarcano a teatro

Dalla carta al grande schermo, fino al palcoscenico. Hunger Games, best seller di Suzanne Collins adattato nei quattro film con Jennifer Lawrence, sbarcherà a teatro. Il debutto è previsto per l’autunno 2024 nel West End di Londra per la regia di Matthew Dunster. La sceneggiatura invece sarà curata da Conor McPherson, cinque volte vincitore del Tony Award, l’Oscar del teatro, grazie ai suoi Girl From the North Country e The Seafarer. La pièce adatterà il primo romanzo della saga, in cui la protagonista Katniss Everdeen, per proteggere la sorella minore, dovrà combattere in uno spietato gioco mortale. «Non sarà una replica fedele, ma una versione personale», ha detto McPherson a Deadline. «Faremo immergere i fan nel libro e nel film di Hunger Games, con la benedizione di Suzanne Collins». Sarà solo l’ultimo esponente di una tendenza in ascesa che sta coinvolgendo diversi film e serie tivù di successo.

Mare Fuori, Alessandro Siani dirige l’adattamento teatrale della serie

Fra i grandi successo del piccolo schermo che approderanno a teatro ci sarà l’italiana Mare Fuori. Dopo il record di visualizzazioni su RaiPlay ma soprattutto Netflix, la serie diventerà un musical grazie alla regia di Alessandro Siani. Prodotto da BestLive, debutterà all’Arcimboldi di Napoli il 14 dicembre, dove resterà in varie repliche fino al 7 gennaio. Come la narrazione principale, seguirà le vicende dei giovani detenuti nel carcere minorile di Nisida che, dietro le sbarre, costruiscono legami e alimentano i loro sogni. Confermata la presenza dei brani originali della serie, tra cui probabilmente anche ‘O Mar For cantato da Matteo Paolillo. Nel cast torneranno anche alcuni attori originali, come Maria Esposito, che riprenderà i panni di Rosa Ricci, e Antonio Orefice in quelli di Totò.

«Ci saranno anche tante new entry», ha spiegato Siani in un comunicato ufficiale sul sito dell’Arcimboldi. «Racconteremo una realtà cruda di Napoli, ma anche molto altro. Gli occhi dei ragazzi, ma anche le loro voci e la musica tingeranno l’anima, pronte ad abbracciare il pubblico». Fra i volti nuovi del musical di Mare Fuori spicca Mattia Zenzola, vincitore dell’ultima edizione del talent show Amici. Nel cast anche Giulia Molino, Sveva Petruzzelli, Bianca Moccia, Antonio Rocco, Pasquale Brunetti e Christian Roberto. Dopo gli spettacoli napoletani, per cui sono ancora disponibili i biglietti, il musical si sposterà al Teatro Duemila di Ragusa, dove rimarrà il 20 e il 21 gennaio.

Stranger Things e Burlesque, film e serie Usa sbarcano a teatro

Prima di Hunger Games, il West End londinese accoglierà First Shadow, atteso prequel inedito della serie Netflix Stranger Things. In arrivo 14 dicembre 2023, parallelamente a Mare Fuori in Italia, riavvolgerà il nastro degli eventi nella cittadina americana di Hawkins al 1959. Al centro della storia ci saranno un giovane Jim Hopper, che nella serie ha il volto di David Harbour, ma anche Joyce e la sorella di Bob Newby, che su Netflix era interpretato da Sean Astin. La loro vita di liceali cambierà definitivamente con l’arrivo di un nuovo e oscuro studente. «Ci sarà un cast a dir poco fenomenale», hanno detto all’Hollywood Reporter i fratelli Duffer, creatori della serie. «Non potremmo essere più entusiasti». Broadway invece accoglierà una pièce teatrale ispirata a La regina degli scacchi, omonimo romanzo di Walter Tevis adattato nella serie con Anya Taylor-Joy, premiata con un Golden Globe. Ignoto ancora il debutto.

Christina Aguilera ha invece annunciato di voler realizzare una versione teatrale di Burlesque, film del 2010 in cui esordì al cinema recitando al fianco di Cher. Il racconto si concentrerà, come nel lungometraggio, sul trasferimento a Los Angeles di un’ambiziosa ragazza che vive nell’Iowa sognano la fama. Troverà l’amore e il successo in un locale burlesque della metropoli californiana. Sceneggiato dal regista del film Steven Antin, lo spettacolo teatrale vanterà brani inediti della stessa Aguilera, ma anche di Sia e di Diane Warren, autrice delle colonne sonore di oltre 70 film.

LEGGI ANCHE: Stranger Things, in arrivo un romanzo prequel su Eddie Munson

Pink racconta l’overdose a 16 anni: «Avevo preso di tutto e sono quasi morta»

Intervistata nella cornice del programma televisivo 60 Minutes, la celebre cantante Pink ha avuto l’occasione di raccontare uno dei momenti più bui della sua vita, quello in cui per poco non ha rischiato di morire a causa di un’overdose.

«Avevo preso di tutto e sono quasi morta»

La cantante di Just like a pill e Get the party started ha ricordato in modo particolare un episodio più grave degli altri, il giorno del Ringraziamento del 1995, in occasione del quale ha abusato di sostanze stupefacenti. Pink ha raccontato di aver provato in una sola notte tutte le droghe possibili in circolazione («Ecstasy, polvere d’angelo, cristalli… ogni genere di cose») tanto da finire in overdose. Il rischio concreto di morire la mise però sull’attenti: da quella notte, la cantante decise di smettere di assumere droghe pesanti per sempre, cambiando così radicalmente il suo stile di vita. Proprio poche settimane dopo il tragico evento, l’artista (il cui vero nome è Alecia Moore) firmò il suo primo vero contratto discografico con il suo gruppo, dando così il via a una carriera che sarebbe proseguita presto con il suo album di debutto solista, Can’t take me home.

«Continuo a pretendere di più da me stessa»

Pink, reduce dal suo fortunato tour estivo (il Summer Carnival 2023), ha poi spiegato di essere stata capace di canalizzare meglio le sue personali energie in attività più sane che le hanno regalato molte soddisfazioni: «Continuo a pretendere sempre di più da me stessa fisicamente, emotivamente, spiritualmente, vocalmente. Voglio alzare sempre l’asticella. Quando dicono che una donna deve rallentare, diventare più piccola, occupare meno spazio, calmarsi…io dico di no. Assolutamente no».

Isabella Ferrari a Belve: «Droghe? Ho provato canne e cocaina»

In occasione dell’ultima puntata della terza stagione di Belve, Francesca Fagnani ha intervistato anche Isabella Ferrari, attrice nota in particolar modo per aver prestato il volto al commissario Giovanna Scalise per le prime due stagioni della serie Distretto di Polizia. Stando alle anticipazioni sulla loro chiacchierata apparse online, si evince che Ferrari tornerà a parlare, tra le altre cose, del rapporto che in passato ha avuto con le sostanze stupefacenti.

Isabella Ferrari a Belve: «Droghe? Ho provato canne e cocaina»

«Le ho provate tutte, ma mai quelle pesanti. Ho provato canne, cocaina…» ha dichiarato l’attrice. Frasi alle quali però la padrona di casa ha controbattuto, stuzzicandola: «Beh è un po’ pesante la cocaina». Ferrari a questo punto ha precisato: «Sì, ma fermandomi sempre a un dosaggio veramente omeopatico», con Fagnani che ha replicato, ironicamente: «La cocaina pediatrica». Nel corso dell’intervista, Ferrari ha poi ammesso di aver controllato il telefono del suo compagno alla ricerca di possibili indizi di un tradimento («Chi cerca trova è tremendo…abbiamo trovato…», ha commentato, con tono sibilino), confermando che anche sul suo telefono sono state effettuate verifiche che hanno poi fatto venire a galla altarini e segreti inconfessabili. Non è dato sapere, ad ogni modo, se si stesse parlando del suo attuale compagno, Renato De Maria, con cui è sposata dal 2002.

La misteriosa malattia

Nella stessa cornice, l’attrice ha infine avuto la possibilità di parlare di una patologia di cui è affetta ma della quale non ha mai voluto fornire dettagli. «Credo che non rivelerò mai il nome di questa malattia perché internet è tremendo, ci inganna. Quando io l’ho fatto io mi sono molto spaventata, non l’ho detto nemmeno ai miei figli per tanto tempo perché non volevo che andassero a leggere», ha spiegato l’ospite di Belve.

Mission: Impossible 8 slitta al 2025 per lo sciopero degli attori di Hollywood

Brutta notizia per i fan della saga di Mission: Impossible. L’arrivo al cinema dell’ottavo capitolo è stato infatti posticipata di un anno a causa dello sciopero degli attori di Hollywood. La Paramount Pictures ha spostato la data di uscita dal 28 giugno 2024 al 23 maggio 2025. Il film, filtra da fonti losangeline, dovrebbe anche cambiare titolo rispetto a Mission: Impossible – Dead Reckoning Part Two, pur essendo direttamente collegato alla pellicola precedente.

L'ottavo film di Mission: Impossible con Tom Cruise slitta al 2025 per lo sciopero degli attori di Hollywood.
Tom Cruise durante il tour promozionale di Mission: Impossible – Dead Reckoning Part One (Getty Images).

La lavorazione del film è ferma al 40 per cento delle riprese

La produzione del seguito di Mission: Impossible – Dead Reckoning Part One è stata sospesa a luglio, prima per il tour promozionale che ha visto impegnati Tom Cruise e il resto del cast, poi per lo sciopero degli sceneggiatori WGA e infine per quello degli attori SAG-AFTRA, che non si è ancora concluso. Da allora i lavori non sono più ripartiti: la lavorazione era ferma al 40 per cento delle riprese.

L'ottavo film di Mission: Impossible con Tom Cruise slitta al 2025 per lo sciopero degli attori di Hollywood.
Tom Cruise: nella saga di Mission: Impossible interpreta Ethan Hunt (Getty Images).

Il 28 giugno 2024 Paramount farà uscire A Quiet Place – Day One

“Schiacciato” tra fenomeni cinematografici come Oppenheimer e Barbie, il blockbuster interpretato da Tom Cruise nei panni di Ethan Hunt ha incassato “solo” 567 milioni di dollari in tutto il mondo. L’ottavo capitolo della saga di Mission: Impossible uscirà nel 2025 in occasione del Memorial Day, giorno nel quale gli Stati Uniti commemorano i soldati americani caduti in tutte le guerre. Paramount ha deciso di occupare la data di uscita stabilita inizialmente con A Quiet Place – Day One, thriller horror di fantascienza con protagonista Lupita Nyong’o, inizialmente previsto in sala a marzo del 2024.

Hollywood scrive a Biden per Israele: «Non lasciamo indietro nessuno»

Il mondo di Hollywood si muove ancora una volta in sostegno di Israele. Centinaia di attori, cantanti, registi e produttori del cinema hanno infatti scritto una nuova lettera aperta, la seconda dopo quella per mostrare il proprio supporto a Tel Aviv, stavolta indirizzata al presidente americano Joe Biden. «Siamo rincuorati dal rilascio dei due ostaggi americani e di altrettanti israeliani», hanno sottolineato le star. «Il sollievo però è mitigato dalla schiacciante preoccupazione per altre 220 persone innocenti, tra cui 30 bambini, ancora in mano ai terroristi dal feroce massacro del 7 ottobre». Confidando in un impegno collettivo, Hollywood ha chiesto al mondo di «non darsi tregua finché ogni ostaggio, qualunque sia la sua cittadinanza, sia in salvo». Tra i firmatari spiccano Gal Gadot, nata a pochi chilometri da Tel Aviv, e Amy Schumer, attiva su Instagram dai primi giorni del conflitto.

LEGGI ANCHE: Biden convince Tel Aviv a rinviare l’invasione di Gaza

Hollywood elogia Biden: «Grazie per l’incrollabile convinzione morale»

Il documento integrale, disponibile sul sito apposito No Hostage Left Behind (Nessun ostaggio sarà lasciato indietro), ha ricordato gli attacchi compiuti dai militari di Hamas il 7 ottobre. «Sono stati massacrati oltre 1400 israeliani», hanno scritto le star di Hollywood. «Le donne sono state violentate, le famiglie sono state bruciate vive e i bambini decapitati». Confermando il pieno sostegno a Tel Aviv, le celebrità hanno poi spiegato di voler combattere esclusivamente per la libertà, affinché «israeliani e palestinesi possano vivere fianco a fianco in pace, liberi dalla violenza brutale di Hamas». Nel corso della lettera aperta, elogiato anche l’impegno del presidente Biden e la sua «incrollabile convinzione morale, leadership e sostegno agli ebrei».

Centinaia di attori, cantanti e produttori di Hollywood scrivono al presidente Usa Biden: «Grazie per l'incrollabile convinzione morale».
Un cartellone con il volto di Joe Biden a Gerusalemme (Getty Images).

Già in precedenza, come ha ricordato Deadline, diversi dirigenti delle più importanti case cinematografiche di Hollywood avevano espresso il proprio sostegno in favore di Israele. Fra questi figurano il cofondatore di Dreamworks Jeffrey Katzenberg, il Ceo di Mattel Ynon Kreiz e Brian Robbins di Paramount: «Siamo solidali nella lotta globale contro il terrorismo». Bob Iger e Dana Walden della Disney hanno invece contattato i loro dipendenti, così come David Zaslav della Warner Bros. Discovery per progettare un’iniziativa. A livello aziendale, Disney, Comcast e Skydance, solo per citarne alcune, hanno donato milioni di euro a Magen David Adom, il servizio nazionale di primo soccorso in Israele. Ha condannato gli attacchi anche il sindacato Sag-Aftra degli attori, che sta guidando lo sciopero negli Usa, ma non la Writers Guild degli sceneggiatori, sollevando alcune polemiche.

Da Gal Gadot a Bella Thorne, i principali firmatari della lettera aperta

Tra le centinaia di firmatari figurano diversi nomi di spicco del cinema e della musica mondiale. Oltre alle già citate Gal Gadot e Amy Schumer sono presenti infatti Noah Schnapp di Stranger Things, Chris Rock, Constance Wu, Jack Black, Jeff Goldblum e Jessica Biel. Presenti anche Bella Thorne, Ben Stiller, Bradley Cooper, Ewan McGregor, Gwyneth Paltrow, Josh Brolin e Justin Timberlake. Figurano anche Laura Dern, Mila Kunis, Olivia Wilde, Sacha Baron Cohen, Zoe Saldana e Sharon Stone. Senza dimenticare decine di cantanti, tra cui Madonna, Katy Perry assieme a Orlando Bloom, David Gilmour, Lana Del Rey e l’israeliana Noa Kirel, che ha rappresentato il suo Paese all’Eurovision 2023. Non mancano infine i registi come Zack Snyder, Eli Roth, Shawn Levy (Deadpool 3) e Neil Druckmann (The Last of Us).

Milena Vukotic: età, marito, film e serie tv dell’attrice

Milena Vukotic, nome d’arte di Gemma Fausta Milena Vukotic, è nata a Roma il 23 aprile 1935 ed è un’attrice. È nota per aver interpretato il ruolo di Pina, la moglie di Fantozzi, nei film della serie. Nella sua carriera ha vinto un Nastro d’Argento come migliore attrice non protagonista per Fantozzi in paradiso di Neri Parenti (1994).

Milena Vukotic: biografia e carriera

Figlia di un commediografo e diplomatico montenegrino e di una pianista famosa, Marta Nervi, fin da piccola ha studiato danza classica e recitazione, facendo parte anche del corpo di ballo del Grand Ballet du Marquis de Cuevas. Nel 1960 ha debuttato al cinema nel film Sicario di Damiano Damiani. Negli Anni 60 ha recitato in film importanti come Il giovedì (1963) di Dino Risi, Giulietta degli spiriti di Federico Fellini (1965), i primi due capitoli (1975 e 1982, entrambi di Mario Monicelli) della trilogia di Amici miei, L’arcidiavolo (1966) e La terrazza (1980) di Ettore Scola, La bisbetica domata (1967) di Franco Zeffirelli e Quell’oscuro oggetto del desiderio (1976) di Luis Buñuel, dove ha fatto numerosi ruoli da caratterista. Come attrice, a teatro ha lavorato con Franco Zeffirelli, Giorgio Strehler, Paolo Poli e Jean Cocteau.

Milena Vukotic, tra carriera e vita privata
Milena Vukotic e il ballerino Simone Di Pasquale in Ballando Con Le Stelle nel 2019 (Getty Images).

Per il grande pubblico rimarrà sempre Pina Fantozzi, ma dopo la fine delle riprese (dicembre 1998) per il film Fantozzi 2000 – La clonazione, decimo e ultimo capitolo della saga, si è allontanata dal popolare personaggio diventando uno dei personaggi chiave della serie tv Un medico in famiglia, in cui ha interpretato fino al 2016 il ruolo di Enrica, al fianco di Lino Banfi e di Giulio Scarpati. Importanti sono anche alcuni ruoli in film come Saturno contro, regia di Ferzan Özpetek (2007), Un giorno perfetto, regia di Ferzan Özpetek (2008), La sedia della felicità, regia di Carlo Mazzacurati (2014), La voce di Fantozzi, regia di Mario Sesti (2017) e Dante, regia di Pupi Avati (2022). Nel 2019 è stata tra i concorrenti di Ballando con le stelle, condotto da Milly Carlucci, in coppia con Simone Di Pasquale.

Milena Vukotic: la vita privata

Dal 2003 è sposata con Alfredo Baldi, autore e critico cinematografico che dal 1968 al 2007 è stato direttore del Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma, luogo dove i due si sono conosciuti negli Anni 80. La coppia non ha figli.

Un posto al sole, Peppe Zarbo “Franco” lascia la serie dopo 27 anni

La “quasi” conferma è arrivata da un post comparso sui profili social dell’attore Peppe Zarbo, diventato famoso nei panni dello storico personaggio Franco Boschi in Un posto al sole da ben 27 anni. Insieme a una vecchia foto della soap, ambientata a Napoli e trasmessa su Rai3, la frase «Il 21 Ottobre 1996 andava in onda la prima puntata di Un posto al sole».

«Un’esperienza indimenticabile»

«È stata un’avventura incredibile e irripetibile. Voglio ringraziare di cuore Rai, Freemantle e tutto il pubblico, così come le generazioni che sono cresciute insieme a noi. Aver fatto parte di questa famiglia è stato un vero privilegio e un’esperienza indimenticabile che porterò sempre nel mio viaggio». Parole che suonano come un’addio.

«Grazie di cuore a tutti»

«Guardando indietro, mi riempio di emozione per tutti i momenti condivisi e per tutto l’amore che ho ricevuto. Sono grato per l’affetto che mi avete dimostrato nel corso degli anni. Grazie di cuore a tutti!», ha poi concluso l’attore.

Powered by WordPress and MasterTemplate