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Rosa Ferraiolo: età, biografia e carriera dell’attrice

Rosa Ferraiolo è un’attrice nonché ex moglie del senatore Willer Bordon con cui ha recitato nel 1993 in Mario, Maria e Mario, film diretto da Ettore Scola.

Rosa Ferraiolo: biografia e carriera

Dopo essersi diplomata all’Accademia d’Arte Drammatica di Alessandro Fersen, si è perfezionata alla Bottega Teatrale di Vittorio Gassman. Fin da giovanissima ha cominciato a lavorare in radio, iniziando prima con programmi musicali nelle emittenti private, passando poi alle radio Rai Regionali occupandosi di sceneggiati, speakeraggi e conduzioni. Per diversi anni ha lavorato con diversi Teatri Stabili e con registi come Roberto Guicciardini, Giancarlo Cobelli, Giancarlo Sepe, Piero Maccarinelli, Irene Noli e Gigi Dall’Aglio. Al cinema è stata diretta da diversi importanti registi tra cui Ettore Scola, Mario Foglietti e Paolo Modugno.

Rosa Ferraiolo, tra la carriera e la vita privata
Rosa Ferraiolo (Facebook).

Il film in cui l’attrice ha esordito è stato Fatto su misura, regia di Francesco Laudadio (1984), seguito da Eclisse totale, regia di Pietro Nardi (1992), Territori d’ombra, regia di Paolo Modugno (2001). In televisione ha recitato in diverse serie, miniserie e film come Una farfalla nel cuore, regia di Giuliana Gamba (1999), Cuccioli, regia di Paolo Poeti (2002), Tutti i sogni del mondo, regia di Paolo Poeti (2003), Gente di mare, regia di Alfredo Peyretti e Vittorio De Sisti (2005-2006), Sottocasa (2006), Gente di mare 2 (2007), La figlia di Elisa – Ritorno a Rivombrosa, regia di Stefano Alleva (2007) e I Cavalieri di Castelcorvo, regia Alessandro Celli e Riccardo Antonaroli (2019).

Rosa Ferraiolo: la vita privata

Come accennato, l’attrice è stata sposata con Willer Bordon, politico italiano, diventato anche Ministro dei lavori pubblici e Ministro dell’ambiente, morto a Roma il 14 luglio 2015.

Belve, Federico Fashion Style: «Mia moglie ha sempre saputo che ero gay»

Federico Fashion Style, noto ai più come il parrucchiere dei vip, è stato il secondo ospite della terza puntata di Belve di Francesca Fagnani trasmessa su Rai 2 martedì 10 ottobre 2023. Nella cornice del programma, l’hairstylist ha avuto l’occasione di parlare anche di un tema che interessa a molti, ovvero la consapevolezza dell’ex compagna Letizia Porcu riguardo alla sua omosessualità.

Federico Fashion Style: «Mia moglie ha sempre saputo che ero gay»

Federico Lauri (questo il suo vero nome) è rimasto insieme a Letizia Porcu per ben 17 anni e ha avuto dalla donna una figlia, Sophie Maelle, nata tramite inseminazione artificiale. Le voci sulla sua omosessualità circolavano ormai da anni, anche alla luce del suo stile estroso e sopra le righe. Erano dunque in tanti a chiedersi perché Letizia Porcu stesse con lui e se si fosse mai posta delle domande riguardo al suo orientamento sessuale. Incalzato da Francesca Fagnani sul tema, Federico Lauri ha così risposto: «Credo che lei l’abbia sempre saputo e l’abbia sempre immaginato. Non credo che se entra suo marito vestito di paillettes a casa una non si fa una domanda, forse c’è qualcosa che non quadra, qualcosa che non torna…Ma magari forse stava bene anche a lei».

I rapporti con la figlia Sophie Maelle

Nella stessa intervista ha anche parlato del legame che ha con la sua unica figlia, della quale sembra essere perdutamente innamorato. Purtroppo però, causa impegni di lavoro, l’hairstylist non riesce a vedere la bambina come vorrebbe. Lauri a proposito ha commentato: «Non è che non la vedo, la vedo secondo me troppo poco. Per me è la mia ragione di vita quella bambina, credo che non ci sia niente più di lei. Sono un padre particolare, posso essere un padre, posso essere una madre, posso essere il suo migliore amico…sono tutto per lei, io vivo per lei».

Scialpi: età, vero nome e biografia del cantante e attore

Scialpi, nato a Parma il 14 maggio 1962, è un cantante e attore. Ha avuto grande successo negli Anni 80 vincendo nel 1988 il Festivalbar con la canzone Pregherei.

Scialpi: vero nome e biografia

Pseudimo di Giovanni Scialpi, è stato scoperto dal produttore discografico Franco Migliacci, che ha deciso di produrlo alla fine del 1983 con il singolo Rocking Rolling, brano che ha vinto nella sezione Discoverde del Festivalbar di quell’anno, facendo diventare Scialpi un idolo. Sempre in quell’anno ha fatto uscire il suo primo album Es-tensioni. Nel 1984, invece, è uscito il singolo Cigarettes and Coffee e il cantante è arrivato secondo al Festivalbar. Qualche anno dopo, nel 1986, ha partecipato al Festival di Sanremo con un pezzo dalle sonorità techno-pop intitolato No East No West, che ha anticipato l’uscita del terzo album, Scialpi. L’anno successivo è tornato all’Ariston con il brano Bella età, che non ha però ottenuto il successo sperato. Nel 1988 è invece uscito il singolo Pregherei, cantato in duetto con Scarlett Von Wollenmann, che è diventato il successo dell’estate. Dal 1996 ha iniziato a fare musical, prima con Chiara Noschese e Giampiero Ingrassia, in Pianeta Proibito, diretto da Patrick Rossi Castaldi e poi nel 1997, sempre diretto da Castaldi, in Pellegrini al Teatro Colosseo di Roma.

Scialpi, tra carriera e vita privata
Scialpi e l’ex marito Roberto Blasi (Facebook).

Nel 2001 ha pubblicato il singolo Sì io sì e l’album Si io si! Greatest Hits, due anni dopo invece ha fatto uscire un altro album, Spingi, Invoca, Ali anticipato dal singolo Pregherò imparerò salverò. Nel 2004 ha inoltre partecipato al programma Music Farm e nel 2008 è stato protagonista del musical dedicato alla vita di Rodolfo Valentino. Nel 2012 ha deciso di rinnovare la sua immagine e ha iniziato a farsi chiamare Shalpy, pubblicando il singolo Il vento caldo dell’estate. Il 19 gennaio 2016 è invece uscito il video del nuovo singolo Pettirosso, con il quale è tornato a cantare in italiano. Il 6 novembre 2020 è uscito il singolo Let it snow, cantato in inglese e pensato per un pubblico internazionale, che però è passato totalmente inosservato. Nel 2023 è tornato in tv come concorrente di Tale e quale show.

Scialpi: la vita privata

Il 13 luglio 2015 il cantante ha annunciato di volere sposare, dopo sei anni di convivenza, il compagno Roberto Blasi, che era il suo manager. Il matrimonio fra i due si è tenuto a fine agosto a New York e a settembre la coppia ha preso parte alla quarta edizione del programma-reality Pechino Express. I due si sono lasciati nel 2017.

Lorenzo Balducci: età, biografia e carriera dell’attore

Lorenzo Balducci, nato a Roma il 4 settembre 1982, è un attore italiano. È nipote dello scultore marchigiano Elio Balducci e secondogenito di Angelo Balducci, dirigente pubblico, e Rosanna Thau, produttrice cinematografica.

Lorenzo Balducci: biografia e carriera

L’attore ha iniziato a studiare recitazione all’età di 14 anni e nel 2001 è stato protagonista a teatro del Romeo e Giulietta di Claudio Boccaccini. Ha debuttato sul grande schermo con il film I cavalieri che fecero l’impresa, diretto da Pupi Avati (2001) con cui ha girato anche Il cuore altrove (2003). Dopodiché ha alternato la sua presenza tra il cinema e la televisione, apparendo in diverse fiction e serie tv come Giorni da Leone, regia di Francesco Barilli (2002), Il Papa buono, regia di Ricky Tognazzi (2003) e 48 ore, regia di Eros Puglielli (2006). Al cinema ha preso parte ad alcuni film tra cui Ma che colpa abbiamo noi di Carlo Verdone (2003), Tre metri sopra il cielo (2004), regia di Luca Lucini, Gas, opera prima di Luciano Melchionna (2005) e I testimoni di André Téchiné (2007).

Lorenzo Balducci, tra carriera e vita privata
Lorenzo Balducci e il compagno Jader Piccau (Instagram).

È ritornato sul grande schermo nel 2009-2010 con Due vite per caso, regia di Alessandro Aronadio, Io, Don Giovanni, per la regia di Carlos Saura e Ce n’è per tutti, regia di Luciano Melchionna. Nel 2015 è entrato nel cast della serie tv Solo per amore mentre l’anno successivo ha interpretato Mario de’ Medici nella serie Medici: Masters of Florence. Nel 2020 ha preparato la stand-up comedy diretta da Mariano Lamberti Allegro, non troppo e per la sua interpretazione ha vinto il premio La Karl Du Pigné 2022, promosso dal Circolo Mario Mieli di Roma. Nel dicembre del 2022 ha debuttato a Roma con la stand-up comedy Fake, diretta da Mariano Lamberti, e nel 2023 è stato protagonista a teatro dello spettacolo Tom à la ferme ed è entrato nel cast del film di Paolo Virzì Un altro ferragosto.

Lorenzo Balducci: la vita privata

Nel 2012, durante un’intervista concessa a Il Venerdì di Repubblica, ha fatto coming out e nel 2022 ha ufficializzato la sua storia con Jader Piccau, 38enne anch’esso attore.

Kanye West si esibirà davvero a Reggio Emilia?

Manca ancora l’ufficialità ma un concerto di Kanye West a Reggio Emilia nel mese di ottobre è ormai più di un’ipotesi. Lo dimostra il fatto che alla Rcf Arena continuano i lavori per montare il palco. Le voci di uno show last minute del noto rapper americano avevano cominciato a circolare nel pomeriggio del 7 ottobre quando erano stati avvistati gru e tecnici nel maxi spazio per eventi al Campovolo. La prima data indicata era quella del 13 ottobre. Tuttavia domenica scorsa questa ipotesi è tramontata per evidenti difficoltà organizzative in un lasso di tempo così ridotto. Inoltre mancherebbe ancora l’accordo tra l’entourage di Kanye West e gli organizzatori italiani. La trattativa però è ancora aperta. A questo punto resterebbero due date possibili sul tavolo: venerdì 20 o lunedì 30 ottobre. Gli enti locali preposti stanno valutando la soluzione migliore: al momento la seconda data sembra essere quella più accreditata, sia per motivi di tempistica sia a livello di ordine pubblico (soprattutto per l’impiego di forze dell’ordine) dato che il 19 prefettura e questura dovranno gestire il match di Serie A al Mapei Stadium fra Sassuolo e Lazio. Lo show di Kanye West potrebbe portare a Reggio Emilia 80-100 mila persone. L’artista tornerebbe a salire su un palco italiano dopo che lo scorso agosto è stato ospite al Circo Massimo a Roma alla prima mondiale di Utopia di Travis Scott.

Il Mostro, Stefano Sollima dirige la serie Netflix sul killer di Firenze

Con un post sui canali social, Netflix ha annunciato l’inizio delle riprese de Il Mostro, nuova serie in quattro puntate di Stefano Sollima. Il regista di Romanzo Criminale e Suburra, presto al cinema con Adagio, racconterà gli otto duplici omicidi del mostro di Firenze, killer che dal 1968 al 1985 sconvolse l’Italia uccidendo 16 persone con la sua pistola Beretta calibro 22. Fra le più lunghe e complesse indagini della storia italiana, è uno dei casi irrisolti più oscuri che a distanza di quasi 40 anni presenta più ombre che luci. Ancora ignoti i dettagli sulla trama, che si baserà però su resoconti giornalistici, atti processuali, testimonianze dirette e inchieste. Sebbene i ciak siano già in corso per le scene in esterne, è ancora segreto il cast che reciterà nella serie. Creata dallo stesso Sollima in collaborazione con Leonardo Fasoli, sarà una produzione The Apartment e AlterEgo.

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Sollima sulla serie Netflix: «Una tragedia nazionale piena di mezze verità»

Sebbene gran parte della produzione de Il Mostro sia avvolta nel mistero, Stefano Sollima ha annunciato alcuni dettagli in un’intervista esclusiva a Variety. «Si tratta di una storia davvero potente, una tragedia nazionale», ha spiegato il regista. «Si inserisce in un clima reso particolare dalla rivoluzione sessuale degli Anni 60 in Italia che si scontra con una cultura arcaica e rurale. Ci sono tantissime mezze verità». Pur non rivelando molto riguardo alla trama, il cineasta ha parlato di «16 vittime cosiddette principali», cui poi si aggiungerà un «numero enorme di sospettati e imputati all’interno di un caso ancora irrisolto». La serie sul mostro di Firenze, inoltre, non dovrebbe seguire un andamento cronologico lineare, in quanto «angolazioni differenti permettono di capire i fatti meglio che seguendo l’ordine degli eventi».

Netflix ha annunciato le riprese de Il Mostro, serie di Stefano Sollima che racconterà gli omicidi del killer di Firenze. Ignoto il cast.
Stefano Sollima alla Mostra del Cinema di Venezia (Getty Images).

Pur concentrandosi sul carattere introspettivo dei personaggi, cercando di mettere in risalto il lato umano delle vittime, la serie vanterà un approccio documentaristico sfruttando la collaborazione di vari consulenti esterni. La storia infatti non subirà alcuna influenza o licenza cinematografica, ma si atterrà fedelmente alla realtà dei fatti. «Con grande umiltà, voglio raccontare la storia. Nient’altro», ha sottolineato Stefano Sollima a Variety. «Non voglio imbrattare la narrazione con alcun elemento romanzato». Chi tuttavia si aspetta di poter trovare nuovi elementi in grado di arricchire il caso rimarrà deluso. «Inseriremo solo ciò che è stato accertato», ha concluso il regista. «Tutto quanto emerso negli anni non si è rivelato valido, testimoniando soltanto il continuo e vivo interesse del pubblico per questo caso».

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Vasco Rossi annuncia nuove date negli stadi di Milano e Bari

«A grande, anzi enorme, richiesta», dato che i biglietti per i primi cinque concerti estivi di Vasco Rossi a Milano e Bari erano stati polverizzati in un’ora, tramite i social il cantante di Zocca ha annunciato nuove date del tour 2024. Vasco si esibirà a San Siro anche il 15, 19 e 20 giugno (già sold out i concerti del 7, 8, 11 e 12) e al San Nicola anche il 26 giugno (oltre al 25).

I biglietti disponibili dalle ore 12 di mercoledì 11 ottobre

Il calendario del tour Vasco Live 2024 arriva così a nove appuntamenti in totale. Con questo annuncio, si legge su Facebook, Vasco Rossi aggiunge un nuovo record ai tanti della sua carriera: 36 concerti allo stadio di Milano dal 1990 a oggi, «Un connubio indissolubile… senza contare l’evento all’Ippodromo La Maura nel 2022», scrive l’artista. I biglietti per questi nuovi concerti saranno disponibili dalle ore 12 di mercoledì 11 ottobre, solo per gli iscritti al Blasco Fan Club, e poi dalle ore 12 di giovedì 12 ottobre per tutti sui canali tradizionali online.

Filarmonica Romana, il Lago dei Cigni apre la stagione della danza

Un gruppo di ballerini, anziani e stanchi, di un’immaginaria compagnia decaduta che tra le fatiche di una giovinezza svanita e la ricerca nevrotica di un finale felice cercano invano di aggrapparsi a un ultimo lago, nel ricordo doloroso di un’arte che travolge la vita. Così il coreografo Fabrizio Monteverde ha pensato Il Lago dei Cigni, ovvero il Canto, che il 17 ottobre inaugura al Teatro Olimpico alle 20.30 la stagione della danza dell’Accademia Filarmonica Romana.

Nel cast Carola Puddu di Amici e Roberta De Simone del Balletto di Roma

Protagoniste del nuovo allestimento del Balletto di Roma, ispirato al titolo classico e all’atto unico Il Canto del Cigno di Anton ?echov su musiche di ?ajkovskij, saranno Carola Puddu, il Cigno Nero, e Roberta De Simone, il Cigno Bianco. Monteverde, che firma anche la regia, ha reinventato dunque il più famoso dei balletti in un percorso struggente di illusioni e memoria che vede protagoniste la Puddu, giovanissima beniamina del pubblico, nota anche per la partecipazione alla trasmissione Amici, e la De Simone, stabilmente nel Balletto di Roma dal 2009 interprete di ruoli solistici e principali delle produzioni della compagnia. Lo spettacolo ha consolidato la collaborazione fra Filarmonica e Balletto di Roma che, come nel 2022, aprirà la stagione della danza dell’istituzione musicale.

La compagnia è reduce da una tournée in Cina

La compagnia è appena rientrata da una fortunata tournée in nove città della Cina, tra cui Pechino e Shangai, che ha concluso i festeggiamenti per il ventennale di un’altra produzione di successo, Giulietta e Romeo, che proprio nel 2022, sempre con la coreografia di Monteverde, aveva aperto la stagione della Filarmonica. Capolavoro del balletto, Il Lago dei cigni è una favola senza lieto fine in cui i due amanti protagonisti, Siegfried e Odette, pagano con la vita la passione che li lega. Una di quelle «favole d’amore in cui si crede nella giovinezza», avrebbe detto Anton ?echov scrivendo nell’atto unico del 1887 di un attore ormai vecchio e malato che ripercorre in modo struggente i mille ruoli di una lunga carriera. Sono previste repliche dello spettacolo fino al 22 ottobre.

Alessandro Basciano in ospedale: «Non ho mai tradito Sophie, ora prego per la mia famiglia»

Dopo quasi due anni di relazione, una figlia e una proposta di matrimonio in grande stile al Festival del Cinema di Venezia 2022, la storia d’amore tra Sophie Codegoni e Alessandro Basciano (nata all’interno del Grande Fratello Vip) si è definitivamente conclusa. Ad annunciare la news in forma ufficiale è stata l’influencer, con una storia su Instagram con la quale sembra aver fatto riferimento ad un presunto tradimento ai suoi danni. La versione dell’ex compagno, però, è ben diversa.

Alessandro Basciano nega di avere tradito Sophie Codegoni

La replica alle dichiarazioni di Sophie Codegoni non si è certo fatta attendere. Collegato alla flebo dal letto dell’ospedale dove si trova attualmente ricoverato, Basciano ha categoricamente negato ogni accusa, scrivendo sul suo profilo Instagram: «Avrei preferito evitare di rendere pubblico un momento così delicato, specie nell’interesse di nostra figlia. Tuttavia mi trovo costretto a dare riscontro alle pressioni ricevute anche per non far passare un messaggio sbagliato. Io e Sophie stavamo già vivendo un momento di crisi (tanti cambiamenti), questo, mio malgrado, ci ha allontanati. Per chi pensa il contrario, sottolineo che non ho mai tradito Sophie, la rottura è dovuta ad una moltitudine di fattori, non di certo il tradimento».

Basciano ha poi concluso con un messaggio di ringraziamento verso le persone che in queste ore gli sono state accanto: «Vi prego di rispettare il momento e soprattutto nostra figlia. Ringrazio chi mi è vicino in questa situazione. Ora prego per la mia famiglia e per il mio riposo».

I like tattici di Sophie Codegoni

L’ex compagna non ha ancora scritto o pubblicato nulla rispetto all’ultimo contenuto postato da Basciano. Ad ogni modo, l’imprenditrice e ex volto di Uomini e Donne ha lasciato dei like “tattici” ad alcuni post che criticavano le dichiarazioni dell’ex. «Certo ma secondo voi Basciano avrebbe mai ammesso di aver tradito? Le parole di Sophie non lasciano dubbi», si legge in uno di questi. «Penso onestamente che quella flebo sia il risultato di stress per le notti brave… il corpo prima o poi cede. Per tutto il resto tirasse fuori le pa**e e dicesse la verità perché non credo che la famiglia di Sophie avrebbe agito così solo per un allontanamento», l’altro.

The Crown 6 su Netflix dal 16 novembre in due parti

L’attesa è quasi finita. Il 16 novembre sbarcherà su Netflix la sesta e ultima stagione di The Crown, la serie che segue le vicende di Elisabetta II e della famiglia Windsor sul trono del Regno Unito. Per la prima volta però gli episodi non usciranno in contemporanea, ma la narrazione sarà divisa in due metà asimmetriche. Le sei puntate finali infatti saranno disponibili alla visione solamente a partire dal 14 dicembre. Un format ormai ben diffuso sulla piattaforma streaming, come testimoniano i casi di Stranger Things 4 e The Witcher 3, solo per citarne alcuni. Online anche il primo trailer ufficiale della serie, che ripercorre tutte le stagioni inquadrando i volti della regina Elisabetta II nel corso degli anni.

The Crown 6, trama e cast dell’ultima stagione della serie Netflix

In attesa degli ultimi 10 episodi della serie vincitrice di 21 Emmy Awards, Netflix ha rilasciato i primi dettagli sulla trama. The Crown 6 coprirà gli eventi tra il 1997 e il 2005, coprendo il mandato a Downing Street del primo ministro Tony Blair, che avrà il volto di Bertie Carvel. Nei primi quattro episodi, avrà ancora un ruolo centrale Lady Diana (Elizabeth Debicki), ormai reduce dal divorzio con il principe Carlo (Dominic West). La principessa infatti ha ormai iniziato una relazione con Dody Fayed (Khalid Abdalla), che porterà avanti fino al tragico incidente del 31 agosto 1997 a Parigi. Un evento che sconvolgerà e cambierà per sempre la vita della famiglia Windsor, tra cui anche quella della regina Elisabetta II (Imelda Staunton). Nel cast torneranno anche Jonathan Pryce e Lesley Manville rispettivamente nei panni di Filippo e Margareth.

Online il trailer di The Crown 6, ultima stagione della serie Netflix. Il 16 novembre i primi quattro episodi, il 14 dicembre gli ultimi sei.
Imelda Staunton è la regina Elisabetta II (Screenshot YouTube).

Dopo la morte della madre, i giovani William (Rufus Kampa) e Harry (Fflyn Edwards) dovranno trovare la forza di continuare la loro vita fra educazione, giornate a corte e impegni istituzionali. Mentre la monarchia deve fare i conti con l’opinione pubblica, il primogenito di Diana e Carlo dovrà reintegrarsi all’Eton College. Nella seconda metà di The Crown 6, che vedrà avvicinarsi il Giubileo d’oro di Elisabetta II, la regina dovrà riflettere a lungo sul futuro della Royal Family, scossa dal secondo matrimonio di Carlo, che convolerà a nozze con Camilla. Un nuovo amore, però, rischiarerà le giornate a corte, quando William inizierà la sua relazione con Kate Middleton. Ed McVey e Luther Ford interpreteranno qui i due figli di Diana, mentre Meg Bellamy sarà la futura principessa del Galles. Per i tre giovani attori si tratta del debutto assoluto in tivù.

Emmy Awards e Golden Globes, tutti i riconoscimenti della serie

Con oltre 60 ore di show, The Crown 6 ha conquistato il pubblico di tutto il mondo issandosi come una serie di punta di Netflix. Le cinque stagioni finora disponibili in streaming hanno conquistato ben 60 nomination agli Emmy Awards, i più importanti premi per il piccolo schermo, vincendo 21 statuette. Si aggiungono poi le 15 candidature ai Bafta e le 10 ai Golden Globes, dove si ricordano i trionfi di Clare Foy, Olivia Colman ed Emma Corrin fra le attrici, grazie alle loro performance nei panni di Elisabetta II e Lady Diana. Nel cast della serie sono apparse grandi celebrità di Hollywood, da Helena Bonham Carter a Gillian Anderson, passando per Vanessa Kirby, Jared Harris e Matt Smith.

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Antonio D’Ausilio: età, biografia e carriera dell’attore e comico

Antonio D’Ausilio, nato a Napoli l’11 agosto 1972, è un attore e comico. È famoso per la sua partecipazione a programmi tv come Zelig e Made in Sud.

Antonio D’Ausilio: biografia e carriera

D’Ausilio si è fatto conoscere partecipando al programma di una tv locale, Telegaribaldi, grazie a cui ha conosciuto gli autori del Pippo Chennedy show.Negli anni ha partecipato a diverse trasmissioni come Quelli che il calcio, Bulldozer, Beato tra le donne e Zero a Zero. Dal 2003 inoltre, è stato al fianco del collega Michele Caputo presentando alcuni sketch e nel 2008 ha partecipato alla seconda stagione del programma tv di Ale e Franz Buona la Prima, interpretando il personaggio del vicino napoletano.

Antonio D'Ausilio, tra la carriera e la vita privata
Antonio D’Ausilio (Facebook).

Nel 2012 ha debuttato con dei suoi monologhi a Zelig Circus, poi nel 2017 a Made in Sud su Rai 2. L’anno seguente, insieme a Francesco Paolantoni, sempre a Made in Sud ha presentato il personaggio di Gerardo Show, un adolescente complottista che tortura il suo povero papà. Nella sua carriera ha anche partecipato ad alcuni film sul grande schermo come Bar Sport, regia di Massimo Martelli (2011), Scusate se esisto, di Riccardo Milani con Paola Cortellesi (2014), Come un gatto in tangenziale, di Riccardo Milani con Paola Cortellesi e Antonio Albanese (2017) e Come un gatto in tangenziale – Ritorno a Coccia di Morto di Riccardo Milani (2021). Nel 2013 si è fatto apprezzare a fianco di Beppe Fiorello nella fiction Volare – La grande storia di Domenico Modugno e ha anche recitato in Un passo dal Cielo, stagione 3 (2015).

Antonio D’Ausilio: la vita privata

Essendo l’attore una persona molto riservata, non si hanno notizie riguardo alla sua vita privata.

Luca Angeletti: età, moglie, figli e film dell’attore

Luca Angeletti, nato a Roma il 24 giugno 1974, è un attore italiano. Si divide tra cinema e televisione ed è tra i volti della serie tv di Canale 5 Buongiorno, mamma!, regia di Alexis Sweet e Laura Chiossone (2023).

Luca Angeletti: biografia e carriera

L’attore si è diplomato alla scuola di teatro Il circo a vapore a Roma e ha seguito vari stage di recitazione teatrale e cinematografica, prima di iniziare a lavorare nel mondo dello spettacolo. Prima di sbarcare sul grande e piccolo schermo, ha recitato a teatro e lavorato in radio. La sua prima apparizione al cinema è stata con il film Eccomi qua di Giacomo Ciarrapico (2003), per poi proseguire l’anno seguente con il film Una talpa al bioparco di Fulvio Ottaviano (2004). Famoso anche il suo ruolo nel film Scusa ma ti chiamo amore di Federico Moccia (2008), mentre in televisione ha debuttato con la miniserie La omicidi, regia di Riccardo Milani (2004).

Luca Angeletti, tra carriera e vita privata
Luca Angeletti al Festival del Cinema di Roma nel 2011 (Getty Images).

Nella sua carriera ha recitato in diversi film al cinema, come Scusa ma ti voglio sposare, regia di Federico Moccia (2010), Viva l’Italia, di Massimiliano Bruno (2012), Lucy, regia di Luc Besson (2014), Mamma o papà?, regia di Riccardo Milani (2017), Come un gatto in tangenziale, regia di Riccardo Milani (2017), Come un gatto in tangenziale – Ritorno a Coccia di morto, regia di Riccardo Milani (2021) e Da grandi, di Fausto Brizzi (2023). In televisione, invece, è comparso in diverse serie e film di successo come Il capo dei capi, regia di Enzo Monteleone e Alexis Sweet (2007), Tutti pazzi per amore, regia di Riccardo Milani e Laura Muscardin (2008-2012), Che Dio ci aiuti 2, regia di Francesco Vicario(2013), Tutta colpa di Freud, regia di Rolando Ravello (2021) e A muso duro – Campioni di vita, regia di Marco Pontecorvo (2022).

Luca Angeletti: la vita privata

Angeletti è sposato con Ylenia e ha tre figlie. L’ultima nata è nel 2022 e si chiama Stella.

Oro Nero, al via la preproduzione del docufilm su Matteotti

Al via la preproduzione del docufilm Oro Nero, incentrato sull’omicidio di Giacomo Matteotti di cui nel 2024 ricorre il centenario della scomparsa. Prodotto da Art Film Kairos, il film documentario si avvale della consulenza storica del senatore Riccardo Nencini e nel ruolo del narratore avrà un grande nome del cinema europeo per raccontare la vicenda di Matteotti (1885-1924), membro del Partito socialista italiano che criticò apertamente il Partito nazionale fascista.

Le riprese avranno come teatro Roma e Londra

Le riprese inizieranno a gennaio 2024 e si svolgeranno tra Roma e Londra. «Racconteremo questa storia in maniera molto diversa rispetto a quanto accaduto in passato, in virtù delle ultime ricerche storiche e dell’importantissimo studio sui documenti portato avanti da ricercatori come Mauro Canali e Riccardo Nencini», ha spiegato Marco Spagnoli, giornalista e regista che sta lavorando alla raccolta delle fonti e allo studio dei materiali negli archivi italiani e internazionali da più di due anni. «Mentre è chiaro chi abbia ucciso Matteotti, vogliamo presentare al pubblico le varie ipotesi delle motivazioni in un moderno thriller investigativo, seguendo la pista più probabile che è quella della corruzione e delle fonti fossili che unisce idealmente, purtroppo, il nome di Matteotti a quello di altri delitti misteriosi ed eccellenti dell’Italia repubblicana come Enrico Mattei e Pier Paolo Pasolini».

Il focus del docufilm

Il 10 giugno 1924 Giacomo Matteotti fu rapito e assassinato da sicari fascisti. L’omicidio provocò uno scandalo nazionale e una crescente opposizione interna ed esterna al governo fascista, accompagnata dallo sdegno internazionale. «Il nostro film, seguendo gli studi recenti e utilizzando tutti gli stilemi del thriller politico, vuole porre l’accento sul tema della corruzione della politica da parte di potentati economici interessati allo sfruttamento delle risorse del sottosuolo e del gioco d’azzardo come concausa di questo omicidio, andando a mettere in mostra come, da sempre, gli intrighi tra affari e politica siano alla base di tutto quello che è marcio e non funziona nel nostro paese», ha concluso Spagnoli.

Sonia Bergamasco: età, biografia e carriera dell’attrice e regista

Sonia Bergamasco è nata a Milano il 16 gennaio 1966 ed è un’attrice, musicista, poetessa e regista teatrale. Ha vinto diversi premi, tra cui un Nastro d’Argento come miglior attrice per La meglio gioventù di Marco Tullio Giordana nel 2004 e un Ciak d’Oro nel 2016 come miglior attrice per il film Quo vado? di Gennaro Nunziante.

Sonia Bergamasco: biografia e carriera

L’attrice si è diplomata in pianoforte al Conservatorio Verdi di Milano e in recitazione presso la Scuola del Piccolo Teatro del capoluogo lombardo. Ha debuttato a teatro grazie a Giorgio Strehler lavorando poi nel Pinocchio di Carmelo Bene. Ha poi iniziato a fare televisione, prima con uno spettacolo di teatro tv, recitando ne La trilogia della villeggiatura, regia di A. Moretti (1993), per poi approdare l’anno dopo al cinema con un corto di Silvio Soldini, D’estate. Il primo film lungometraggio in cui è comparsa è stato L’amore probabilmente, regia di Giuseppe Bertolucci (2001), mentre in tv ha cominciato a muovere i primi passi nella miniserie De Gasperi, l’uomo della speranza, regia di Liliana Cavani (2005).

Sonia Bergamasco, tra la carriera e la vita privata
Sonia Bergamasco e Fabrizio Gifuni al Festival di Cannes del 2022 (Getty Images).

Nella sua carriera cinematografica ha recitato in alcuni importanti film come Sanguepazzo, regia di Marco Tullio Giordana (2008), Giulia non esce la sera, regia di Giuseppe Piccioni (2009), Io e te, regia di Bernardo Bertolucci (2012), Come un gatto in tangenziale, regia di Riccardo Milani (2017), Come un gatto in tangenziale – Ritorno a Coccia di Morto, regia di Riccardo Milani (2021) e I cassamortari, regia di Claudio Amendola (2022). In televisione ha preso parte in telefilm e serie come Quo vadis, baby?, regia di Guido Chiesa (2008), Einstein, regia di Liliana Cavani (2008), Tutti pazzi per amore, regia di Riccardo Milani e Laura Muscardin (2009-2010), Una grande famiglia, regia di Riccardo Milani (2012-2015) e Il commissario Montalbano (2016-2021).

Sonia Bergamasco: la vita privata

L’attrice è sposata dal 2000 con il collega attore Fabrizio Gifuni e insieme hanno due figlie, Valeria e Maria. Si sono conosciuti a teatro mentre recitavano nella Trilogia della Villeggiatura di Carlo Goldoni.

È nata la figlia di Neymar e Bruna Biancardi: «Mavie completa le nostre vite»

«La nostra Mavie è arrivata per completare le nostre vite. Benvenuta, figlia! Sei già molto amata da tutti noi… grazie per averci scelto». È con queste parole che Neymar e la compagna Bruna Biancardi hanno annunciato via social la nascita della loro prima figlia.

L’annuncio dato via social

La coppia composta dal calciatore brasiliano e dall’imprenditrice ha reso nota la buona novella al mondo intero con una serie di teneri scatti in compagnia della nuova arrivata in famiglia. Nelle foto apparse su Instagram i due sono ancora in ospedale e tengono teneramente la neonata in braccio, a favore di (foto)camera. Qui alcune delle immagini condivise dalla coppia.

Il post condiviso dai due ha già guadagnato oltre 17 milioni di mi piace e migliaia di commenti entusiasti, compresi quelli di molti colleghi di Neymar (è il caso di Paulo André e di Nené).

L’annuncio della gravidanza

L’arrivo di un bebé in famiglia era stato confermato dai due diretti interessati su Instagram ad aprile 2023. «Sogniamo la tua vita, pianifichiamo il tuo arrivo e sapere che sei qui per completare il nostro amore rende le nostre giornate molto più felici. Arriverai in una bella famiglia, con un fratello, i nonni e le zie che ti vogliono già tanto bene! Vieni presto piccolino, ti aspettiamo!», avevano scritto mamma e papà che, come da tradizione, avevano anche organizzato uno speciale gender reveal party con special guest Davi Lucca da Silva Santos, il primogenito di Neymar nato dalla sua relazione con Carolina Santas nel 2011. Il ragazzino aveva avuto l’onore di premere il pulsante che aveva fatto cadere sulla coppia una miriade di coriandoli rosa, confermando così l’arrivo di una femmina. «Non vedevamo l’ora che arrivasse questo momento, non vediamo l’ora di conoscerti di persona, figlia. Sei il nostro regalo più grande», avevano poi scritto Neymar e Biancardi in quell’occasione sui rispettivi social.

Miss Universo Italia è la 23enne Carmen Panepinto Zayati

La 23enne Carmen Panepinto Zayati è la nuova Miss Universo Italia. Ha rappresentato le Marche nella competizione nazionale e rappresenterà l’Italia alla finale internazionale di Miss Universe a El Salvador il 18 novembre 2023. Laureata in Ingegneria elettronica a Pisa, sta studiando Ingegneria biorobotica alla Sant’Anna di Pisa. È appassionata di arti marziali, Mma e Muay Thai, ama correre e ascoltare musica leggera, in particolare Adele e Lizzo. Nel testa a testa finale ha avuto la meglio su Andrea Pepi, Miss Universo Sicilia. Tra le passioni della neo miss c’è anche il pianoforte e soprattutto viaggiare: è stata in Africa, America e Medio Oriente.

La sua missione è abbattere gli stereotipi legati alle donne nel campo scientifico

Queste le sue parole: «Credo fermamente che l’essenza di essere Miss Universe risieda principalmente nell’utilizzo delle proprie conoscenze e del proprio vissuto, elementi imprescindibili che ti aiutano a sostenere il prossimo. Ed è anche attraverso la partecipazione al concorso che ho trovato ispirazione e motivazione per incoraggiare ragazze e donne a perseguire i propri obiettivi e a portare cambiamenti positivi nelle loro vite. Un’esperienza, questa, che mi ha donato serenità e mi ha arricchito». E ancora: «La ma missione si concentra sull’empowerment delle donne nel campo Stem (scienze, tecnologia, ingegneria e matematica), poiché comprendo che una delle principali sfide che le donne affrontano in questo settore è la mancanza di modelli femminili da seguire. Anche per questo ambisco a contribuire all’abbattimento degli stereotipi legati alle donne, che spesso costituiscono delle barriere per il loro successo, soprattutto in campi scientifici».

I Coma-Cose per la prima volta in tour negli Stati Uniti

I Coma-Cose si esibiranno per la prima volta negli Stati Uniti con due date evento straordinarie, sabato 14 ottobre a Miami, Florida, e martedì 17 ottobre a Los Angeles, California. La doppietta di spettacoli oltreoceano è la chiusura perfetta del Summer Tour durato oltre 40 date, che li ha visti protagonisti dell’estate live italiana in piazze e festival di tutto il Paese.

La loro agenzia: «Il nostro obiettivo è esportare la musica italiana indipendente nel mondo»

Dopo essersi affacciati in Europa con due date a Londra e Parigi, durante la stagione primaverile completamente sold out del tour, California e Fausto dei Coma-Cose porteranno la loro musica oltreoceano, pronti ad affrontare una grande sfida fortemente voluta dalla loro etichetta Asian Fake e dalla loro agenzia di live Palace, ovvero esportare la musica italiana indipendente nel mondo. Filippo Palazzo, ceo Asian Fake & co-founder della Palace Agenzia, ha dichiarato: «I concerti all’estero di una nostra band rappresentano un grande punto di partenza per il proseguimento del nostro lavoro di etichetta. Abbiamo lavorato tanto per questo, con l’obiettivo di poter esportare la nostra musica con sempre più continuità, incrociando un’estetica e un sound che potessero essere facilmente compresi e apprezzati in tutto il mondo». L’appuntamento a Miami il 14 ottobre sarà all’interno della Italian Hit Week che dal 2010 coinvolge i nomi più interessanti del panorama indipendente del nostro Paese, the freshest new music from Italy. Mentre il 17 ottobre, a Los Angeles, il live sarà parte della Hit Week, exporting sounds from Italy since 2009, a Hollywood.

L’Addio, portato a Sanremo 2023, è disco di platino

Intimi, delicati e allo stesso tempo dirompenti, i Coma-Cose hanno partecipato alla 73esima edizione del Festival di Sanremo con il brano L’Addio (disco di platino), scritto da loro e prodotto da Fabio Dalè e Carlo Frigerio (Mamakass), aggiudicandosi il Premio Sergio Bardotti per il miglior testo e il Premio Lunezia per la qualità dei suoi contenuti. Erano saliti sul palco dell’Ariston anche nel 2021 conquistando il pubblico e la critica con il brano Fiamme negli occhi (doppio platino). Il loro ultimo album è stato Un meraviglioso modo di salvarsi (novembre 2022), cui è seguito il lungo Summer Tour.

Les Miserables, il tour mondiale arriva per la prima volta in Italia 

Arriverà per la prima volta in Italia Les Misérables – the Arena Musical Spectacular, il musical ispirato al romanzo di Victor Hugo da cui è stato ricavato il film che è valso un Oscar ad Anne Hathaway. Rappresentato in 439 città di 53 Paesi, Les Misèrables sarà al Politeama Rossetti di Trieste, dal 7 all’11 novembre, e al Tam Teatro degli Arcimboldi di Milano, dal 14 al 24 novembre. Le due tappe italiane della tournée mondiale che si concluderà nel 2025 ospiteranno sul palcoscenico la versione in forma di concerto che prende origine da Les Misérables Staged Concert andato in scena per 200 repliche nel West End di Londra, e che vanta un cast che fra attori, musicisti e tecnici arriva a 110 elementi.

Longoni: «Un orgoglio ospitare il musical a Milano»

«ll grande spettacolo nella sua edizione più straordinaria ed originale!», ha sintetizzato il direttore artistico del Tam Gianmario Longoni. Che ha aggiunto: «Siamo orgogliosi di annunciare, per la prima volta in Italia, il mitico spettacolo Les Misérables. Manifesto e simbolo del teatro musicale, è per noi e per la nostra città un’altra tappa nel percorso di internazionalizzazione e di eccellenza qualitativa che contraddistinguono Milano, il suo meraviglioso pubblico e il nostro straordinario teatro». Il presidente del Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia, Francesco Granbassi, ha invece voluto rivendicare per Trieste il ruolo di capitale italiana del musical: «Trieste continua così a confrontarsi con città di dimensioni infinitamente più grandi. Per tutto questo devo ringraziare lo staff del Rossetti». 

Il produttore dello spettacolo: «Performance leggendaria»

«Questo tanto atteso tour mondiale sarà un’opportunità unica per molti celebri artisti di interpretare i loro ruoli preferiti per brevi periodi in diverse parti del mondo e i fan avranno la possibilità di vedere le loro stelle preferite (e le mie!) nel loro musical preferito», ha sottolineato il produttore Cameron Mackintosh. «L’entusiasmo per le performance di reunion del cast di Miz è leggendario e regala sempre un tutto esaurito, quindi non vedo l’ora che questo evento unico sia la dimostrazione definitiva di Do You Hear The People Sing!», ha assicurato il produttore.

Michelle Hunziker: «Da bambina sognavo di incontrare Eros Ramazzotti»

Tra gli ospiti del salotto di Verissimo di domenica 8 ottobre 2023 c’è stata anche Michelle Hunziker, che ha avuto l’occasione di tornare a parlare di un argomento già ampiamente trattato in passato, ovvero il suo sogno di ragazzina di incontrare quello che, se in un primo momento era il suo idolo, in un secondo sarebbe diventato suo marito. Si sta ovviamente parlando di Eros Ramazzotti.

Michelle Hunziker a Verissimo: «Avevo tutti i poster di Eros»

La conduttrice era in studio per parlare dei suoi futuri progetti tv e della sua nuova vita da nonna del piccolo Cesare, nato dalla relazione della primogenita Aurora Ramazzotti e Goffredo Cerza. Ecco dunque il gancio per riportare alla memoria gli anni della sua giovinezza, quando sognava di incontrare il suo futuro compagno senza essere consapevole di ciò che sarebbe accaduto. «Da piccola avevo una cameretta che dava su un prato enorme con le mucche, poi arrivava l’odore dei maiali da una fattoria vicina. Sognavo il futuro, volevo fare qualcosa di importante, essere amata da tante persone. Non avrei mai pensato, però, di fare questa professione. Non ho mai sognato di fare la cantante, ma ero una fan pazzesca di Michael Jackson e Madonna. Ecco, al massimo il mio sogno era incontrare Madonna o Eros Ramazzotti, avevo tutti i suoi poster. Ti rendi conto?», ha dichiarato Hunziker a Silvia Toffanin Che, stupita, ha aggiunto: «Il sogno ha superato la realtà!». Il suo discorso si è poi sviluppato in una riflessione sulle speranze che tutti covano nel proprio cuore, con Hunziker che ha commentato: «So che è difficile credere che i sogni possano diventare realtà, ma se ce l’ha fatta una ragazzina che viveva in un paese di 300 anime… quante possibilità c’erano che io oggi fossi qui con te? E invece bisogna sognare in grande, niente è impossibile, se uno brucia per una cosa, ce la fa. Bisogna crederci tanto».

Intervistata da Silvia Toffanin, Michelle Hunziker è tornata a parlare del fatto che da giovane sognasse di incontrare Eros Ramazzotti.
Michelle Hunziker e Eros Ramazzotti (Getty).

La conduttrice sarà giudice a Io Canto generation: «Voglio essere onesta e severa»

Nel corso della medesima intervista, Michelle Hunziker ha anche avuto l’occasione di parlare della sua nuova esperienza a Io canto generation, il talent condotto da Gerry Scotti in arrivo su Canale 5. L’ex modella, che avrà il ruolo di giudice insieme a Orietta Berti, Al Bano e Claudio Amendola, ha commentato: «È la prima volta che faccio il giudice in Italia, me lo ha chiesto Gerry e non potevo dire di no. È molto bello, sono curiosa di vedere quello che succederà in trasmissione. Voglio essere un giudice onesto e severo come una mamma, con una grande sincerità. Dai 10 anni in poi hanno gli strumenti per capire la verità delle cose. Ma sarà sempre all’insegna della leggerezza».

Valeria Fabrizi: età, marito, figli e film dell’attrice e cantante

Valeria Fabrizi, nata a Verona il 20 ottobre 1936, è un’attrice e cantante italiana. Amica d’infanzia dell’attore Walter Chiari, ha esordito nel mondo della recitazione e dello spettacolo comparendo in alcuni fotoromanzi. Ha debuttato al cinema nel 1955 con il film Ragazze d’oggi, regia di Luigi Zampa, e tra la metà degli Anni 50 fino alla metà degli Anni 70 ha recitato in circa 50 film.

Valeria Fabrizi: biografia e film dell’attrice

Tra questi vi sono Le sorprese dell’amore, regia di Luigi Comencini (1959), Non perdiamo la testa, regia di Mario Mattoli (1959), Il medico delle donne, regia di Marino Girolami (1962) e Amore mio spogliati… che poi ti spiego!, regia di Fabio Pittorru e Renzo Ragazzi (1975). Tra gli Anni 50 e 70 è stata impegnata in varie riviste teatrali, mettendo a frutto anche il suo talento canoro, tra cui Carlo non farlo e L’adorabile Giulio, del duo Garinei e Giovannini. Ha iniziato a lavorare in televisione accanto al marito Tata Giacobetti e al Quartetto Cetra nel 1964, in Il Dottor Jekyll e Mr. Hyde e Storia di Rossella O’Hara. Nel 1969 ha affiancato Corrado nel quiz tv A che gioco giochiamo?, per poi partecipare a serie tv poliziesche come Un certo Harry Brent di Leonardo Cortese (1970) e Qui squadra mobile, diretto da Anton Giulio Majano (1973).

Valeria Fabrizi, tra la carriera e la vita privata
Valeria Fabrizi alla Mostra del Cinema di Venezia nel 2008 (Getty Images).

Negli anni ha continuato ad alternare il lavoro sul grande con quello sul piccolo schermo. Al cinema l’attrice ha recitato in film come Notte prima degli esami, regia di Fausto Brizzi (2006), Il seme della discordia, regia di Pappi Corsicato (2008), Non c’è campo, regia di Federico Moccia (2017), Se mi vuoi bene, regia di Fausto Brizzi (2019) e Da grandi, regia di Fausto Brizzi (2023). In televisione ha preso parte a serie tv e fiction come Sei forte, maestro, regia di Ugo Fabrizio Giordani e Alberto Manni (2000-2001), Un posto al sole, regia di Bruno Nappi (2007-2008), Che Dio ci aiuti, regia di Francesco Vicario (2011-in corso) e Il paradiso delle signore, regia di Monica Vullo (2015-2017).

Valeria Fabrizi: marito e figli

Il 2 aprile 1964 l’attrice si è sposata con il cantante e musicista Giovanni Tata Giacobetti, uno dei componenti del Quartetto Cetra. Dal matrimonio è nata una figlia, Giorgia. Il matrimonio è durato fino al 1988, quando Giacobetti è morto per un infarto miocardico acuto e Fabrizi non si è più risposata.

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