Filarmonica Romana, il Lago dei Cigni apre la stagione della danza

Un gruppo di ballerini, anziani e stanchi, di un’immaginaria compagnia decaduta che tra le fatiche di una giovinezza svanita e la ricerca nevrotica di un finale felice cercano invano di aggrapparsi a un ultimo lago, nel ricordo doloroso di un’arte che travolge la vita. Così il coreografo Fabrizio Monteverde ha pensato Il Lago dei Cigni, ovvero il Canto, che il 17 ottobre inaugura al Teatro Olimpico alle 20.30 la stagione della danza dell’Accademia Filarmonica Romana.

Nel cast Carola Puddu di Amici e Roberta De Simone del Balletto di Roma

Protagoniste del nuovo allestimento del Balletto di Roma, ispirato al titolo classico e all’atto unico Il Canto del Cigno di Anton ?echov su musiche di ?ajkovskij, saranno Carola Puddu, il Cigno Nero, e Roberta De Simone, il Cigno Bianco. Monteverde, che firma anche la regia, ha reinventato dunque il più famoso dei balletti in un percorso struggente di illusioni e memoria che vede protagoniste la Puddu, giovanissima beniamina del pubblico, nota anche per la partecipazione alla trasmissione Amici, e la De Simone, stabilmente nel Balletto di Roma dal 2009 interprete di ruoli solistici e principali delle produzioni della compagnia. Lo spettacolo ha consolidato la collaborazione fra Filarmonica e Balletto di Roma che, come nel 2022, aprirà la stagione della danza dell’istituzione musicale.

La compagnia è reduce da una tournée in Cina

La compagnia è appena rientrata da una fortunata tournée in nove città della Cina, tra cui Pechino e Shangai, che ha concluso i festeggiamenti per il ventennale di un’altra produzione di successo, Giulietta e Romeo, che proprio nel 2022, sempre con la coreografia di Monteverde, aveva aperto la stagione della Filarmonica. Capolavoro del balletto, Il Lago dei cigni è una favola senza lieto fine in cui i due amanti protagonisti, Siegfried e Odette, pagano con la vita la passione che li lega. Una di quelle «favole d’amore in cui si crede nella giovinezza», avrebbe detto Anton ?echov scrivendo nell’atto unico del 1887 di un attore ormai vecchio e malato che ripercorre in modo struggente i mille ruoli di una lunga carriera. Sono previste repliche dello spettacolo fino al 22 ottobre.

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