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Tiziano Ferro festeggia sette anni di sobrietà: «Accetto ciò che non posso cambiare»
Tiziano Ferro ha voluto festeggiare sui social un traguardo personale. Non si tratta di vendite di album o di un nuovo singolo, ma del medaglione celebrativo ricevuto per la sobrietà, che ormai dura da sette anni. Il cantante italiano ha pubblicato su Instagram la foto del riconoscimento e ha scritto: «7 anni dall’ultimo bicchiere e dal primo giorno con la serenità di accettare le cose che non posso cambiare. Semplicemente e onestamente, solo grato». Lo stesso artista ha raccontato la sua dipendenza tempo fa. Nel 2016 Ferro ha detto basta ed è entrato per la prima volta in un centro degli Alcolisti Anonimi, a Londra.
Ferro nel documentario ha parlato dell’alcolismo
Il cantante ha parlato in un documentario del suo problema con l’alcol. Ferro è partito da com’è nato tutto: «Una sera la band mi convinse a bere. E da lì non mi sono fermato più. Bevevo quasi sempre da solo, l’alcol mi dava la forza di non pensare al dolore e alla tristezza, ma mi portava a voler morire sempre più spesso. Ho perso occasioni e amici. Io ero un alcolista. L’alcolismo ti guarda appassire in solitudine, mentre sorridi di fronte a tutti. Nessuno mi poteva sopportare quando bevevo. E chi ci riusciva o aveva pietà, o era come me. O più disperato di me. Oggi che non bevo da diversi anni ho capito che quella disperazione aveva un senso, uno solo: aiutare qualcun altro…Io devo smettere di bere, mi ripetevo. Avevo le transaminasi alte. Iniziavo ad avere problemi di fegato. Non volevo morire per una cosa simile. No». E ancora: «Poi sono finito in ospedale, ma solo in quelli belli, anche se la verità è che ero come tutti quelli che bevono. Ero come loro. E quella dolente umanità era come me. Io ero un alcolista. E avevo solo trentaquattro anni».
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Il divorzio con Allen: «Sto bene»
Nelle scorse settimane, Tiziano Ferro ha parlato a Radio2 del momento difficile che sta vivendo a causa della rottura con il marito Victor Allen: «Sto bene, sto affrontando un divorzio che per motivi legali mi costringe in California, non posso lasciarla, hanno paura che io diventi un criminale internazionale e quindi sto qui. La prendo a ridere. La mia giornata? Ho due bimbi piccoli, sto dalla mattina alla sera con loro, cucino, gioco, conosco tantissime canzoncine nuove. Con i due bimbi quando arrivi alle sette e mezza di sera ti sembra quasi mezzanotte, sei già morto».