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Sergio Mattarella: «Non cedere alla tentazione di cavalcare le paure»
«Se c’è qualcosa che una democrazia non può permettersi è di ispirare i propri comportamenti, quelli delle autorità, quelli dei cittadini, a sentimenti puramente congiunturali. Con il prevalere di inerzia ovvero di impulsi di ansia, di paura». Sono le parole del capo dello Stato Sergio Mattarella, pronunciate durante l’assemblea di Confindustria di venerdì 15 settembre, a Roma.
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Il Presidente Della Repubblica Sergio Mattarella ha chiuso i lavori dell'Assemblea di Confindustria #Confindustria2023. pic.twitter.com/il7fDamNFI
— Confindustria (@Confindustria) September 15, 2023
Il rischio di commettere «due possibili errori»
«Due, i possibili errori: una reazione fatta di ripetizione ossessiva di argomenti» secondo cui «a fronte delle sfide» che «la vita ci presenta, basta denunziarle senza adeguata e coraggiosa ricerca di soluzioni» ha detto il presidente della Repubblica. E ancora «Oppure cedere alle paure, quando non alla tentazione cinica di cavalcarle».
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#Mattarella: Non è il capitalismo di rapina quello a cui guarda la Costituzione nel momento in cui definisce le regole del gioco. Il principio non è quello della concentrazione delle ricchezze ma della loro diffusione pic.twitter.com/wwIosmwIMP
— Quirinale (@Quirinale) September 15, 2023
I «luoghi» della democrazia
«La democrazia» ha proseguito Mattarella «si incarna nei mille luoghi di lavoro e studio. Nel lavoro e nella riflessione dei corpi sociali intermedi della Repubblica. Nel riconoscimento dei diritti sociali. Nella libertà d’intraprendere dei cittadini. Prima di ogni altro fattore, a muovere il progresso è, infatti, il capitale sociale di cui un Paese dispone. Un capitale che non possiamo impoverire. È una responsabilità che interpella anche il mondo delle imprese: troppi giovani cercano lavoro all’estero, per la povertà delle offerte retributive disponibili».
No alla «concentrazione delle ricchezze»
Al termine del suo discorso, il capo dello Stato ha poi affermato: «Non è il capitalismo di rapina quello a cui guarda la Costituzione nel momento in cui definisce le regole del gioco. Il principio non è quello della concentrazione delle ricchezze ma della loro diffusione. Il modello lo conosciamo: è quello che ha fatto crescere l’Italia e l’Europa».