SACE apre le porte del Forum di Cernobbio alle PMI italiane

In occasione della 49esima edizione del Forum di Cernobbio, SACE apre per la prima volta le porte di Villa d’Este alle PMI, grazie alla partnership con The European House – Ambrosetti, con un hub interamente dedicato alle piccole e medie imprese e al loro ruolo strategico per il tessuto economico italiano. Durante il Forum, Alessandra Ricci, amministratore delegato di SACE, Alessandro Terzulli, chief economist di SACE, e Lorenzo Tavazzi, partner e responsabile dell’area Scenari e Intelligence e dello sviluppo internazionale di The European House – Ambrosetti, hanno presentato la ricerca Piccole, medie e più competitive: le PMI italiane alla prova dell’export tra transizione sostenibile e digitale realizzata dall’Ufficio Studi di SACE in collaborazione con The European House – Ambrosetti, con un focus sulle prospettive di sviluppo delle PMI di fronte alle sfide dei mercati internazionali. Lo studio rappresenta un approfondimento che valorizza le piccole e medie imprese e si inserisce perfettamente nel tema del Forum 2023: lo scenario di oggi e di domani per le strategie competitive.

L’importanza delle PMI nel tessuto produttivo italiano e i dati sull’export

Le PMI rappresentano la spina dorsale dell’economia italiana e giocano un ruolo importantissimo sia in chiave economica sia in chiave sociale: le oltre 200 mila piccole e medie imprese italiane producono un giro di affari di oltre mille miliardi di euro, generano quasi il 40 per cento del valore aggiunto nazionale e impiegano 5,4 milioni di persone, pari a un terzo di tutti gli occupati. Le PMI sono fortemente interconnesse e sviluppano con il loro ecosistema forme di innovazione e collaborazione aperte per poter accedere a risorse strategiche (come conoscenza, tecnologia, finanza o competenze) per la loro crescita. Un network che fa della resilienza e della sostenibilità la chiave del proprio sviluppo. Il dinamismo del tessuto produttivo delle PMI, testimoniato dal forte incremento di produttività del lavoro registrato nel decennio 2010-2019 e che ha raggiunto livelli superiori a quella di Germania e Spagna, si è riflesso anche in un miglioramento della competitività sui mercati internazionali. Le PMI italiane, nel 2021 (ultimo dato disponibile), hanno esportato 219 miliardi di euro, pari a circa la metà dell’export complessivo, con una crescita media annua del 2,7 per cento tra il 2017 e il 2021, segnando un pieno recupero post-pandemico.

SACE apre le porte del Forum di Cernobbio alle PMI italiane
Esportazioni italiane in valore assoluto 2019 – 2026 (SACE).

Attualmente realizzano all’estero circa un terzo del proprio fatturato (ben 8 punti percentuali sopra alle tedesche) e contribuiscono al 48 per cento dell’export nazionale, rispetto al 20 per cento delle tedesche e delle francesi e al 34 per cento delle spagnole. Un trend che si rafforza anche in prospettiva: secondo le previsioni elaborate dall’Ufficio Studi di SACE, le esportazioni delle PMI italiane sono attese crescere nel 2023 del 6,2 per cento, del 4 per cento nel 2024 e del 3,2 per cento, in media, nel biennio successivo (2025-2026), quando supereranno i 300 miliardi di euro. Con riferimento ai mercati di destinazione, a guidare la crescita dell’export delle PMI italiane nel 2023 sarà l’Oriente: Medio Oriente, Asia orientale e centrale sono le aree per cui si prevedono i maggiori incrementi (rispettivamente +10,1 per cento, +9,2 per cento, +8,4 per cento), a fronte di tassi inferiori per l’Europa (+5,5 per cento) e per l’America settentrionale (+6,6 per cento) che rimangono comunque in valore assoluto le principali geografie di sbocco. Nel 2024 un maggiore dinamismo si rileverà in Africa subsahariana (+5,6 per cento), America centro-meridionale (+5,4 per cento) e America settentrionale (+5,1 per cento).

SACE apre le porte del Forum di Cernobbio alle PMI italiane
Previsioni delle esportazioni delle PMI italiane per area geografica nel 2023 e 2024 (SACE).

La doppia transizione sostenibile e digitale come boost per la crescita

Transizione sostenibile e rivoluzione digitale sono i due fenomeni che stanno caratterizzando in modo sempre più nitido e marcato l’attività di impresa. Nel 2022, oltre il 60 per cento delle medie imprese manifatturiere (e quasi il 40 per cento delle piccole) ha infatti intrapreso azioni di sostenibilità, mostrando un’attenzione crescente per questi temi. La cosiddetta Duplice Transizione (Twin Transition) aumenta la propensione all’export delle PMI: il numero delle imprese che investe in green e digitale e che esporta è di 20 punti percentuali superiore a quello delle imprese che esportano non facendo alcuna transizione. Abbracciare la Duplice Transizione green e digitale porta le PMI a essere più resilienti, lungimiranti e consapevoli, ma soprattutto più produttive e competitive non solo in ambito nazionale ma anche internazionale.

SACE apre le porte del Forum di Cernobbio alle PMI italiane
PMI italiane che esporteranno nel biennio 2023-2024 per tipologia di investimenti (SACE).

Per incentivare questo processo, è necessario che le PMI siano supportate in tutti gli aspetti da loro riscontrati come più critici, come ad esempio le barriere culturali nel caso della rivoluzione digitale oppure quelle economiche nell’ambito della transizione green. Allo stesso tempo, è necessario porre l’accento su una formazione ad hoc e su un supporto in termini di comprensione e adesione alla regolamentazione e gestione amministrativa anche in ottica di accesso ai mercati esteri, soprattutto quelli più lontani e meno presidiati. È da sottolineare che, in una logica di maggiore efficienza e sfruttando l’approccio di filiera, puntare sul sostegno alle medie e grandi imprese comporterebbe benefici anche a quelle di dimensioni più ridotte, generando un loro rafforzamento operativo e potenziando nel complesso la loro competitività sul piano domestico e sui mercati esteri.

Alessandra Ricci: «SACE è già al fianco di 40 mila PMI»

L’amministratore delegato di SACE Alessandra Ricci ha così dichiarato in merito al coinvolgimento delle imprese a Cernobbio: «Partecipiamo al Forum insieme alle PMI italiane offrendo loro la possibilità di seguire virtualmente la tre giorni di lavori, incontri e dibattiti, e soprattutto portando all’attenzione di questo autorevole contesto l’importanza e le prospettive per le piccole e medie realtà alle prese con le sfide e le opportunità della transizione sostenibile e digitale. Noi di SACE, in linea con la missione e gli obiettivi del nostro Piano Industriale INSIEME 2025, siamo già al fianco di 40 mila PMI italiane nei loro progetti di investimento e crescita sostenibile in Italia e nel mondo e contiamo di raggiungerne 65 mila nell’arco di Piano».

Alessandro Terzulli: «Lo studio mira a valorizzare le oltre 200 mila piccole e medie imprese italiane»

Gli ha fatto eco Alessandro Terzulli, chief economist di SACE: «La ricerca Piccole, medie e più competitive: le PMI italiane alla prova dell’export tra transizione sostenibile e digitale dimostra l’impegno di SACE per le PMI – e l’intero sistema produttivo – per una maggiore conoscenza e consapevolezza degli strumenti necessari alle imprese per una crescita in chiave sostenibile ed innovativa. L’obiettivo dello studio è sottolineare, in considerazione della loro importanza, le caratteristiche che contraddistinguono le oltre 200 mila PMI italiane, al fine di valorizzarne le qualità e aiutarle a cogliere le opportunità di sviluppo nel panorama nazionale e internazionale, anche alla luce della duplice sfida della transizione sostenibile e digitale».

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