Mosca, irruzioni della polizia nei locali gay dopo la sentenza anti-Lgbt

La polizia di Mosca ha preso di mira diversi locali notturni gay-friendly e una sauna per uomini della capitale russa, in quelli che sembravano raid simultanei a un paio di giorni dalla sentenza della Corte Suprema russa che ha etichettato come «estremista» il «movimento internazionale Lgbt», mettendolo al bando.

Il racconto di un testimone oculare: «Hanno interrotto la musica e gli agenti sono entrati in discoteca»

In un video del notiziario Ostorozhno Novosti, si vede la polizia all’ingresso di una discoteca di Mosca, in via Malaya Yakimanka, dove si stava svolgendo una grande festa. «Nel bel mezzo del party hanno interrotto la musica e gli agenti hanno iniziato a entrare nelle sale», ha raccontato un testimone oculare, aggiungendo che i poliziotti hanno scattato foto dei passaporti di alcuni dei presenti. Almeno tre bar sono stati presi di mira durante la notte dalle forze dell’ordine, riferisce il notiziario Sota, mentre Ostorozhno Novosti ha detto che è stata perquisita anche una sauna maschile nel centro di Mosca.

Mosca, irruzioni della polizia nei locali gay dopo la sentenza anti-Lgbt. Festa interrotta in una discoteca e controlli in almeno tre bar.
La Corte Suprema russa (Getty Images).

Uno dei locali gay più rinomati di San Pietroburgo aveva annunciato la chiusura dopo la sentenza della Corte Suprema

Nella tarda serata del primo dicembre la Stazione Centrale di San Pietroburgo, uno dei locali gay più antichi e rinomati della città, ha annunciato la chiusura a causa della decisione della Corte Suprema. La Russia aveva già messo al bando la «propaganda Lgbt» nel corso del 2022, vietando di fatto la rappresentanza di queste persone in pubblico e nei media.

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