Messico, presunti alieni mummificati presentati al Congresso

Il parlamento messicano ha ospitato un’audizione pubblica sui fenomeni anomali non identificati che sta facendo il giro del mondo. Il motivo? Durante l’incontro, il primo evento ufficiale sull’argomento-Ufo organizzato nel Paese, il divulgatore Jaime Maussan ha svelato i corpi mummificati di due «esseri non umani», che sarebbero stati rinvenuti nel 2017 in Perù, con solo tre dita per mano e teste allungate.

Maussan: «Questi esemplari non fanno parte della nostra evoluzione terrestre»

All’audizione hanno preso parte tre ex membri delle forze armate Usa, che già nei mesi scorsi hanno testimoniato davanti al Congresso degli Stati Uniti in merito agli Ufo: l’ex pilota della Marina Ryan Graves, l’ex ufficiale dell’Air Force David Grusch, l’ex comandante della Marina David Fravor. Ma a fare più scalpore è stato senza dubbio l’intervento di Maussan, che ha sorpreso il pubblico svelando il contenuto dei sarcofagi nella Sala verde della Camera dei deputati. Parlando sotto giuramento al palazzo legislativo di San Lazaro, l’ufologo ha detto che i corpi sarebbero stati identificati come i resti fossilizzati di individui extra-terrestri risalenti a mille anni fa: «Questi esemplari non fanno parte della nostra evoluzione terrestre. Non si tratta di esseri trovati dopo lo schianto di un Ufo. Sono stati rinvenuti in miniere di diatomite, un’alga fossile che ha 17 milioni di anni, fitoplancton che era abbondante all’epoca e che, quando è scomparsa, si è fossilizzata».

Le “mummie di Nazca” sarebbero però già state riconosciute come falsi

«È la prima volta che vita extraterrestre viene presentata in questa forma. Credo sia una chiara dimostrazione del fatto che abbiamo a che fare con esemplari non umani, non imparentati con nessuna altra specie del nostro mondo e che qualsiasi istituzione scientifica può verificarlo», ha continuato Maussan. «Dobbiamo avere il coraggio di accettarlo, siamo visitati da intelligenze non umane che vengono sulla Terra dalle profondità dell’universo, potremmo persino viaggiare verso altri universi». Il suo intervento ha però ottenuto l’effetto contrario rispetto a quello auspicato, minando la credibilità dell’audizione. Maussan ha infatti sottolineato che gli esemplari sono stati analizzati dagli scienziati dell’Università Nazionale Autonoma del Messico, che sono stati in grado di estrarre il Dna e di utilizzare la datazione al radiocarbonio per stabilire l’età. Le cosiddette “mummie di Nazca”, però, sarebbero già state riconosciute come falsi, costruiti con parti di veri corpi umani. Alcuni test del Dna hanno stabilito che le mummie erano effettivamente umane, mentre altri campioni non hanno dato risultati univoci.

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