L’esercito israeliano: «Hamas ha perso il controllo del nord di Gaza»

Circa 200 mila residenti di Gaza hanno lasciato la città negli ultimi tre giorni, «contrariamente alle istruzioni di Hamas», suggerendo che l’organizzazione terroristica palestinese sta perdendo il controllo sulla parte settentrionale della Striscia. Lo ha riferito il portavoce delle forze di difesa israeliane Daniel Hagari. Tutto questo mentre continuano i combattimenti nel cuore di Gaza, nei pressi del più grande ospedale del territorio, dove migliaia di medici, pazienti e sfollati sono intrappolati senza elettricità e con le scorte in diminuzione. Due neonati sono morti e altri 38 rischiano la vita nell’ospedale al-Shifa: l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha rinnovando l’appello per un cessate il fuoco immediato, mentre l’esercito di Tel Aviv smentisce di aver attaccato la struttura.

Palestinesi in fuga da Gaza (Ansa).

L’Idf aiuterà l’evacuazione dei neonati dall’ospedale di Al-Shifa

L’esercito israeliano ha dichiarato che aiuterà l’evacuazione dei neonati dell’ospedale di al-Shifa che, ha precisatio Hagari, non è stato attaccato dall’Idf. «È falso. Stiamo combattendo con terroristi che scelgono di combattere proprio accanto all’ospedale. Abbiamo controllato i nostri sistemi e ancora una volta c’è stato il lancio di un razzo andato male da parte di organizzazioni terroristiche nella Striscia. Hamas sta commettendo un crimine di guerra» usando i civili come scudi. Lo stesso concetto è stato espresso da Moshè Tetro, responsabile del Cogat, l’ente militare di governo israeliano dei Territori, che su X ha scritto: «Non ci sono sparatorie e non c’è alcun assedio all’ospedale al-Shifa». Con un altro video pubblicato sull’ex Twitter, l’Idf ha mostrato di aver rinvenuto armi ed esplosivo in una scuola materna di Gaza.

Netanyahu: «Non ci fermeremo finché non avremo completato il nostro lavoro»

«Non ci sono pressioni internazionali che ci faranno cambiare idea sulla necessità di proteggere noi stessi. Quando Hamas sarà sradicata, Israele manterrà il controllo di sicurezza nella Striscia», ha dichiarato il premier israeliano Benjamin Netanyahu in conferenza stampa. «Noi non ci fermeremo fino a che non avremo completato il nostro lavoro, fino alla vittoria. Stiamo operando nel cuore di Gaza».

La devastazione di Gaza (Ansa).

Raid israeliano sulla Siria dopo il lancio di razzi sul Golan

Aerei israeliani hanno colpito «infrastrutture terroristiche» in Siria dopo il lancio dalla zona di razzi verso le Alture del Golan. Lo hanno reso noto le forze armate dello Stato ebraico con un breve comunicato. L’Idf ha anche risposto al lancio di razzi dal Libano, colpendo postazioni di Hezbollah.

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