La manovra 2024 alla prova del Parlamento: martedì il termine per gli emendamenti

Per la legge di Bilancio 2024 è tempo di affrontare il test del Parlamento. La scadenza per depositare gli emendamenti è fissata per martedì 21 novembre, prima prova per la maggioranza e l’accordo di non presentare modifiche. Non significa che la manovra non cambierà, a partire proprio dal capitolo più caldo delle pensioni per alcune categorie di dipendenti pubblici, fra cui i medici, su cui il governo sta ancora lavorando. Anche gli affitti brevi sono in cima alla lista, mentre sale il pressing bipartisan sul rafforzamento del bonus psicologo.

Tajani: «Credo sulle pensioni si possa aggiustare qualcosa»

Il vincolo delle modifiche possibili solo a saldi invariati resta, ma lo spazio per evitare grossi tagli agli assegni previdenziali nel pubblico per colpa del ricalcolo si troverà, anche se dovesse essere solo temporaneo, cioè limitato al prossimo anno. Così il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani sul tema: «La manovra in Parlamento si può migliorare sicuramente, credo che sulla questione delle pensioni si possa aggiustare qualcosa per impedire che medici e infermieri lascino il lavoro per andare in pensione anticipatamente».

Il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani
Il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani (Imagoeconomica.

La soluzione verso cui si starebbe convergendo è limitare il pesante ricalcolo solo a chi andrà in pensione anticipata grazie al metodo contributivo, salvando chi va via avendo raggiunto l’età massima. L’ipotesi è però legata al nodo delle coperture: per garantire gli stessi risparmi della stretta in manovra (dagli 11,5 milioni netti nel 2024 ai 2,27 miliardi del 2043), la caccia alle risorse è ad ampio raggio e tra le ipotesi ci sarebbe anche un nuovo taglio all’indicizzazione delle pensioni più ricche (oltre 10 volte il minimo).

L’aumento della cedolare secca solo per i secondi immobili affittati

Sugli affitti brevi l’accordo in maggioranza, da trasferire nelle modifiche alla Manovra, prevede che la cedolare secca sulla prima casa messa a frutto rimanga al 21 per cento, e salga al 26 per cento solo dal secondo appartamento affittato. Sempre dagli azzurri c’è anche un altro emendamento per rafforzare con 40 milioni di euro il bonus psicologo, un tema su cui insiste anche il Pd.

Powered by WordPress and MasterTemplate