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Kyiv e la replica a Putin: «Usa la Shoah per giustificare i crimini di guerra»
Il presidente russo Putin «invita a considerare ciò che gli ebrei scrivono su internet sul presidente Zelensky come giustificazione per i crimini di guerra russi in Ucraina», ha scritto il consigliere presidenziale ucraino Mykhailo Podolyak su X. E ha aggiunto: «Ancora una volta, una persona che dà deliberatamente l’ordine di attaccare un altro Paese con missili, uccidere in massa, stuprare, rapire bambini e spazzare via città e villaggi offre una nuova giustificazione alla sua inadeguatezza».
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A person who does not use phones or computers calls for looking at what "Jews write on the Internet about President Zelenskyy" as a justification for Russian war crimes in Ukraine. Once again, a person who deliberately gives orders to attack another country with missiles, kill en…
— ??????? ??????? (@Podolyak_M) September 5, 2023
«Uso cinico dell’Olocausto»
Podolyak, prosegue precisando che il leader russo sta «usando cinicamente di l’Olocausto come vetrina per giustificare le moderne pratiche naziste russe». Secondo il consigliere di Zelensky «questa è l’ennesima conferma che il presidente russo vive nel suo mondo, una bolla artificiale isolata dalla realtà. Ciò significa che è completamente incapace ed è impossibile negoziare con lui».
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L’accusa di Putin contro Zelensky
La replica arriva dopo le parole del presidente russo, citato dall’agenzia Ria Novosti: «È disgustoso che il presidente ucraino Volodymyr Zelensky si presti a coprire la glorificazione del nazismo e coloro che hanno guidato l’Olocausto in Ucraina» con «lo sterminio di 1,5 milioni di persone». Mosca accusa l’attuale governo di Kyiv di essere l’erede dei nazionalisti di Stepan Bandera, che durante la Seconda guerra mondiale si allearono con le truppe d’invasione naziste per combattere contro l’Unione Sovietica e parteciparono ai massacri di ebrei.