Joe Biden non parteciperà alla Cop28 a Dubai

Lo aveva già anticipato Reuters a ottobre e ora è ufficiale, il presidente degli Stati Uniti Joe Biden non parteciperà alla Conferenza delle parti sul clima delle Nazioni Unite, la Cop28, in programma a Dubai dal 30 novembre al 12 dicembre. Lo ha riferito un funzionario della Casa Bianca al New York Times. Nel calendario del presidente per i prossimi giorni c’è una visita in Colorado per parlare di rinnovabili, mentre giovedì 30 ospiterà il presidente dell’Angola alla Casa Bianca. Ma nella sua agenda non figurano viaggi all’estero per il resto dell’anno.

Le motivazioni dietro alla scelta di Biden

Dopo la Cina, gli Stati Uniti sono i maggiori responsabili delle emissioni di gas serra al mondo, con 5,09 miliardi di tonnellate emesse nel 2022. La questione climatica è perciò tra le priorità della presidenza di Joe Biden, che da quando è stato eletto non ha mai mancato l’appuntamento della Cop, partecipando sia a quella tenutasi a Glasgow, in Scozia, nel 2021, che a quella a Sharm el-Sheikh, in Egitto, nel 2022. La scelta di Biden è arrivata quindi agli occhi di molti come un sorpresa, ma tra la motivazioni ci sarebbe l’impegno attuale di Washington nella guerra in Medio Oriente, e la difficile campagna elettorale per le presidenziali del 2024, che entrerà nel vivo da gennaio. Recenti sondaggi hanno mostrato che Biden è indietro rispetto a Donald Trump in diversi importanti “Stati chiave” e tra gli elettori più giovani e non bianchi, sia per la gestione dell’economia sia per la guerra tra Israele e Hamas. Indipendentemente dai piani del presidente, i suoi massimi consiglieri sul clima, tra cui l’ex segretario di Stato John Kerry e l’ex capo dello staff della Casa Bianca John Podesta, dovrebbero partecipare alla Cop28. Anche il presidente cinese Xi Jinping non prenderà parte al summit sul clima.

Joe Biden non parteciperà alla Cop28 a Dubai
Sultan al-Jaber, il presidente designato della Cop28 che si terrà negli Emirati Arabi Uniti (Getty Images).

Alla Cop28 è atteso il primo accordo globale per l’eliminazione graduale di petrolio, carbone e gas

La Conferenza delle parti riunisce 198 Stati con l’obiettivo di adottare misure volte a fronteggiare i cambiamenti climatici. Dal momento che gli ultimi report delle Nazioni Unite hanno evidenziato che i Paesi non stanno facendo abbastanza per il mantenimento della temperatura entro 1,5°C rispetto ai livelli preindustriali, la Cop28 ospitata dagli Emirati Arabi Uniti «rappresenterà un’opportunità fondamentale per il mondo di riunirsi, correggere la rotta e guidare i progressi per mantenere 1,5°C a portata di mano, in modo da poter raggiungere gli obiettivi e le ambizioni dell’Accordo di Parigi», questo è quanto è emerso da un comunicato della presidenza del summit del 2023. Con questo obiettivo, durante la conferenza di quest’anno decine di paesi dovrebbero stringere il primo accordo al mondo per l’eliminazione graduale di carbone, petrolio e gas che emettono Co2. Un simile accordo rappresenterebbe un fiore all’occhiello per Joe Biden in vista delle elezioni presidenziali del 2024, in cui molti elettori liberali e più giovani considerano il cambiamento climatico una questione fondamentale.


            
                    
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