Indi Gregory è morta, il papà: «Siamo affranti e pieni di vergogna»

Indi Gregory è morta. Il cuore della bimba inglese di 8 mesi, affetta da una patologia mitocondriale gravissima, ha smesso di battere all’1.45 di lunedì 13 novembre. Ad annunciarlo è stato il papà, Dean Gregory. «Mia figlia è morta, la mia vita è finita all’1.45», ha detto. «Io e mia moglie Claire siamo arrabbiati, affranti e pieni di vergogna. Il servizio sanitario e i tribunali non solo le hanno tolto la possibilità di vivere, ma anche la dignità di morire nella sua casa. Sono riusciti a prendere il corpo e la dignità di Indi, ma non potranno mai prendere la sua anima». E ha aggiunto: «Sapevo che era speciale dal giorno in cui è nata, hanno cercato di sbarazzarsi di lei senza che nessuno lo sapesse, ma io e Claire ci siamo assicurati che sarebbe stata ricordata per sempre».

Giorgia Meloni: «Abbiamo fatto il possibile, purtroppo non è bastato»

«Abbiamo fatto tutto quello che potevamo, tutto il possibile», ha scritto la premier Giorgia Meloni sui social. «Purtroppo non è bastato. Buon viaggio piccola Indi».

La vicenda Indi Gregory e la cittadinanza italiana

Il governo Meloni il 6 novembre aveva concesso alla bimba la cittadinanza italiana per consentirle di essere trasferita all’Ospedale Bambin Gesù di Roma. Nonostante la lunga battaglia legale intrapresa dai genitori, venerdì 10 novembre le corti del Regno Unito avevano disposto per lo stop ai trattamenti vitali e il trasferimento in un hospice, dove sabato 11 novembre è stato eseguito il distacco dai principali dispositivi vitali.

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