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In Russia cala la fiducia per Putin e lo zar corre ai ripari
Dopo un fine settimana ad alta tensione, in Russia sembra essere tornato tutto come prima. Vladimir Putin, che ha avviato le purghe contro i traditori, cerca ora di ricompattare la nazione. Eppure lo scenario per lo zar è cambiato. Come riporta Meduza, il livello di fiducia dei russi nei confronti del loro presidente è sceso da un minimo del 9 a un massimo del 14 per cento, a seconda della regione.
Per il Levada Center la fiducia in Putin non supera il 42 per cento
Prima della ribellione di Prigozhin, il livello di fiducia dei russi nei confronti di Putin si attestava al 78,9 per cento. Questo secondo i dati del Centro russo per lo studio dell’opinione pubblica, pubblicati dalla Tass. Il livello di approvazione dell’operato del presidente era persino salito di 1,4 punti percentuali al 76,1 per cento. E le cifre sarebbero rimaste queste: numeri molto diversi da quelli indicati dal Levada Center, organizzazione russa indipendente e non governativa, che compie sondaggi e ricerche sociologiche, (e bollata come agente straniero) secondo cui la fiducia in Putin non andrebbe oltre il 42 per cento.

Lo zar è preoccupato in vista delle elezioni presidenziali
Da -9 a -14, a seconda della regione in cui è stato effettuato il sondaggio: un calo paragonabile solo al crollo della fiducia che Putin ha dovuto fronteggiare nel 2018, quando aveva perso il 12 per cento dopo l’innalzamento dell’età pensionabile. Ad agitare i sonni dello zar, l’avvicinarsi delle elezioni presidenziali in Russia in programma il 17 marzo 2024. Per questo Putin sta correndo ai ripari e si sta adoperando per convincere i russi che, in fondo, non è successo nulla di grave e che nessuno in realtà rema contro di lui.
State TV reporter Pavel Zarubin has just posted this clip of Putin "meeting the people of Derbent" after he held a meeting on tourism there with local officials
The message his trip to Dagestan is meant to send out is clear: Things are back to normal and the people are with me pic.twitter.com/qKeNvvussQ
— Francis Scarr (@francis_scarr) June 28, 2023
Primo passo per riconquistare i russi: bagno di folla a Derbent
Dopo che gli era stato ordinato di «contrastare questo disastro nelle pubbliche relazioni e di trovare urgentemente qualcosa per dimostrare l’amore dei russi per Putin», come ha spiegato a una fonte vicina al Cremlino a Moscow Times, lo spin doctor Sergei Kiriyenko ha riempito l’agenda presidenziale di impegni. Mettendo da parte i noti timori di contagio Covid, Putin si è così concesso un bagno di folla a Derbent, città del Daghestan affacciata sul Mar Caspio. Baci, strette di mano, selfie, distanziamento sociale non pervenuto: di tutto pur di mostrare che gode del sostegno dell’intera nazione e non è stato indebolito dalla ribellione, concetti ribaditi intanto dal Cremlino.

Secondo step: grandi sorrisi al forum in corso a Mosca
Accolto «come una rock star» in Daghestan, come ha detto la presentatrice russa Olga Skabeyeva, Putin si è rivolto alla folla assicurando di «non aver mai avuto dubbi» durante l’ammutinamento della Wagner. Una sicurezza ostentata dal capo del Cremlino anche il 30 giugno a Mosca in occasione del forum dell’Agenzia per le iniziative strategiche dove allo stand di NexTouch, brand che produce display touch, ha disegnando sullo schermo una faccina sorridente. Ricordando che «la Russia non è crollata a causa delle sanzioni e del ritiro delle aziende occidentali» e che, al contrario, «le opportunità per gli imprenditori si sono moltiplicate».
In his latest installment of trying to pretend everything is fine after Wagner’s failed uprising, Putin draws a weird face on a Russia-produced screen https://t.co/cagZkdndYR pic.twitter.com/sxPNFMXfvN
— max seddon (@maxseddon) June 29, 2023
Un funzionario del Cremlino ha confidato che «ci sono problemi»
«Con l’occupazione di Rostov sul Don e la marcia che ha quasi raggiunto Mosca senza alcuna resistenza, si è diffusa l’idea che nessuno stia dalla parte del capo. Questo contraddice l’immagine del leader amato a livello nazionale», ha detto un funzionario russo a Moscow Times. Un’altra fonte, sempre vicina al Cremlino, ha ammesso parlando con Meduza che «ci sono problemi», spiegando che il blocco di governo intende affrontarli «aumentando la frequenza» delle apparizioni pubbliche di Putin: «Ci saranno più contatti tra il presidente e il popolo».