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Filippine, attentato durante una messa cattolica: quattro morti e più di 40 feriti
Quattro persone sono state uccise e 42 sono rimaste ferite in un’esplosione avvenuta durante una messa cattolica nelle Filippine. L’attentato è avvenuto in una palestra dell’Università statale di Mindanao, nella città di Marawi, che nel 2017 era stata teatro di una battaglia durata cinque mesi tra forze governative e militanti legati allo Stato islamico. L’esplosione sarebbe stata causata da una granata.
Il presidente Marcos punta il dito contro «terroristi stranieri»
Il presidente filippino Ferdinand Marcos ha condannato «con la massima fermezza gli atti insensati e atroci perpetrati da terroristi stranieri», manifestando la sua vicinanza «alle vittime, ai loro cari e alle comunità che sono state il bersaglio di questo assalto alla pace». Marcos ha annunciato che verrà dispiegato ulteriore personale di sicurezza, esortando la popolazione a mantenere la calma. L’Università di Mindanao, con un comunicato, si è detta «profondamente rattristata e scioccata dall’atto di violenza» e ha condannato «inequivocabilmente e con la massima fermezza questo atto orribile e insensato». Le lezioni sono state sospese.
I condemn in the strongest possible terms the senseless and most heinous acts perpetrated by foreign terrorists upon the Mindanao State University (MSU) and Marawi communities early this Sunday morning. Extremists who wield violence against the innocent will always be regarded as…
— Bongbong Marcos (@bongbongmarcos) December 3, 2023
L’esplosione è avvenuta in una regione autonoma a maggioranza musulmana
Il generale Allan Nobleza, capo della polizia nella regione autonoma di Bangsamoro, dove la popolazione è prevalentemente musulmana, ha dichiarato che l’attentato potrebbe essere collegato all’uccisione di 11 membri del Gruppo Maute, di ideologia islamista, in un’operazione militare compiuta il primo dicembre a Datu Hoffer Ampatuan, nella provincia del Maguindanao del Sur.