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Daily Archives: 16 Aprile 2025
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The Buffy the Vampire Slayer actress was found "unresponsive" at her New York City apartment in February.
L’Inter vola in semifinale di Champions. Con il Bayern è 2-2
AGI - Finisce 2-2 la sfida tra Inter e Bayern Monaco, ma i nerazzurri si qualificano alla semifinale di Champions League grazie al 2-1 maturato in trasferta. Decisive le reti di Lautaro e Pavard, inutili le reti di Kane e Dier: la squadra di Simone Inzaghi giocherà contro il Barcellona come accaduto nella stagione 2009/2010 quando i nerazzurri poi vinsero la loro ultima Champions proprio contro il Bayern Monaco.
Quella di San Siro, sold out con 75.625 e un incasso di oltre 10 milioni, il secondo migliore incasso della storia del club, è stata una gara piena di emozioni. Il Bayern Monaco ha alzato immediatamente il pressing, l'Inter ha giocato sulle ripartenze sfruttando gli spazi lasciati dai bavaresi: Dimarco ci ha provato con una conclusione troppo centrale per spaventare Urbig, Calhanoglu ha sfiorato l'eurogol, ma il tiro violento dalla distanza da parte del turco è terminato di poco sul fondo. La squadra di Kompany ha faticato parecchio ad abbozzare una reazione, soltanto Olise è riuscito a creare qualche pericolo in fase offensiva.
L'inerzia della gara è cambiata nel secondo tempo, dopo appena 7 minuti Kane, decentrato sulla destra, si è inventato il diagonale che ha pareggiato i conti. Passati soltanto sei minuti, al 13', Lautaro ha sfruttato un rimpallo in area: l'argentino si è girato in un fazzoletto trovando il gol dell'1-1. L'Inter al 16' ha ribaltato il punteggio, ancora sugli sviluppi di un calcio d'angolo Pavard ha bruciato Kim superando di testa Urbig. Il Bayern, frastornato, ha risposto con la stessa moneta: Dier ha sfruttato il vento, l'assist del difensore ospite è diventato una conclusione imparabile per Sommer. Di mezzo tante occasioni, lo stesso Dier ha salvato sulla linea un tiro a botta sicura da parte di Darmian. Nel finale tentativo debole di Muller, Sommer ha bloccato senza problemi.
Watch: Michigan town forms human chain to move 9,100 books for shop
Community members in the small town of Chelsea passed the books one-by-one to the bookstore's new location a block away.
Israeli troops will remain in Gaza ‘security zones’ after war, minister says
Israel Katz said Israel would continue its six-week blockade of all supplies, despite the UN warning of "devastating" consequences.
Viral videos claim luxury bags are made in China, is it true?
Viral TikTok videos from Chinese manufacturers claim that luxury brands are making their products in China. BBC Verify's Jake Horton looks into the truth behind the claims, and what we know about how luxury goods are made.
Starace: “Rientro complicato per Sinner ma la sua forza mentale è unica”
AGI - "Non è semplice per nessuno tornare a competere dopo più di due mesi di stop. Ma da un campione dotato da una forza mentale straordinaria come Sinner ci si può aspettare di tutto". Potito Starace, ex campione azzurro (nel 2007 e' stato numero 27 del ranking mondiale) analizza con Agi le potenziali difficoltà cui si troverà davanti il re del mondo tennistico al suo ritorno ufficiale sulla scena, agli Internazionali d'Italia, dopo i tre mesi di esilio forzato dal suo regno, dovuto al caso Clostebol.
"È scontato che Jannik non arriverà a Roma con la fiducia che lo ha accompagnato nello stradominio dell'anno passato, alimentata da una imbattibilità difficilissima da scalfire, perché la lontananza dalle competizioni ti priva di continuità e lucidità - premette - ma da un campione dotato della sua forza mentale ci si può aspettare di tutto". Anche se l'obiettivo principe dell'azzurro è senza dubbio il Roland Garros lo Slam che arriverà a giocare dopo il rodaggio agli Internazionali d'Italia e ad Amburgo, Starace è sicuro che Sinner scenderà in campo a Roma per trionfare: "Jannik prova sempre a vincere e sarà cosi' anche in questo caso, considerando anche che con il pubblico tutto dalla sua parte, non potrebbe esserci un ritorno alle scene migliore - analizza - più partite giocherà e più ritroverà' fiducia, ma anche se non si esprimerà al massimo nei primi tornei non ci sarà da preoccuparsi".
Lavorare durante la pausa
Se per i campioni normalmente le pause forzate sono dovute a infortuni che li tengono lontani da palestre e campi, l'ex campione invita quindi a considerare il bicchiere mezzo pieno dei tre mesi di lontananza di Sinner dai tornei: "In questo periodo con il suo team avrà sicuramente lavorato sul suo gioco, inserendo qualcosa a livello di qualità, si presenterà con dei miglioramenti tecnici - spiega - credo che in queste tre settimane che lo separano dal ritorno ufficiale si concentrerà sull'allenamento fisico, anche in vista dei tre set su cinque di Parigi e sulle partite, anche se non penso che se ne sia allontanato in questo periodo".
Sarà l'Alcaraz che arriverà in fiducia a Roma dopo la vittoria a Montecarlo, il vero grande ostacolo per il Sinner che romperà il ghiaccio nella capitale? "Se Jannik sta bene sono pochi quelli che possono impegnarlo - spiega - è vero che Carlos ha vinto già quattro Slam ed è capace di partite incredibili ma a volte inciampa e in questi ultimi mesi non ha dimostrato la continuità di Sinner prima dello stop".
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Sara Curtis ‘nuova stella’, due record italiani
AGI - Nella galassia del nuoto italiano, che da 25 anni anno dopo anno si arricchisce di campioni e talenti, c'è una nuova stella. È Sara Curtis, 18 anni, piemontese che in meno di un giorno ha stabilito due record italiani assoluti, quello dei 100 stile libero e dei 50 sl. Se sulla distanza più lunga il 53"01 ha pensionato il 53"18 della 'Divina' Federica Pellegrini (dal 2021 membro del Cio), Curtis stamattina toccando in 24"52 ha ritoccato di quattro centesimi quello della distanza più corta che le apparteneva dall'8 marzo del 2024. Un crono che vale il quinto posto del ranking mondiale stagione e che, in una stagione che culminerà con i Mondiali di Singapore, non è sicuramente niente male.
Curtis, atleta di Savigliano in Piemonte, figlia di papà Vincenzo, piemontese ed ex ciclista e mamma Helen, nigeriana con un passato nell'atletica leggera, nelle acque dello Stadio del Nuoto di Riccione sta sorprendendo non solo i presenti ma anche il resto del mondo perché l'eco dei suoi crono si propagano con una velocità incredibile in tutti i cinque continenti. Potente, veloce, stilisticamente perfetta, la nuotatrice che sta facendo gongolare il Centro Sportivo Esercito e allenata da Thomas Maggiora, non ha lasciato scampo alle avversarie, a partire da Costanza Cocconcelli (Fiamme Gialle/25"29).
Il medagliere
Il medagliere di Sara è già bello nutrito. Ben venti le medaglie a livello juniores, ben dieci quelle europee. Lo scorso anno all'edizione di Vilnius la nuotatrice piemontese si è messa al collo sei ori, nei 50 stile libero, nei 100 sl, nei 50 dorso, con la 4x100 sl, la 4x100 misti e la 4x100 sl mista. AI Mondiali juniores non ha mai vinto il titolo iridato ma la collezione è ben nutrita tra argenti (su tutti quello nei 50 sl nel 2022) e bronzi. Nel dicembre scorso è stata una della artifici dell'oro della 4x50 sl mista agli Europei di vasca corta. Le prestazioni cronometriche lasciano ben sperare in chiave di Los Angeles 2028 quando Sara avrà 22 anni. In vasca corta, Curtis è detentrice del primato mondiale under 20 dei 50 dorso con 26"03 e quello italiano dei 50 sl con 23"77. Guardando alla Pellegrini, che a 16 anni era già sul podio olimpico ad Atene 2004, argento nei 'suoi' 200 sl, prima del leggendario oro di quattro anni dopo all'età di 20 anni a Pechino.
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Tuvalu unveils first cash machines in ‘momentous’ ceremony
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German doctor charged with murder of 15 patients
The suspect, 40, is accused of setting fire to the homes of some of his alleged victims to cover his tracks.
Coni, si apre la partita del dopo-Malagò. In pista la prima donna
AGI - I 12 anni di Giovanni Malagò al timone del Coni resteranno per sempre nella storia, con 142 medaglie olimpiche, due Olimpiadi della neve e del ghiaccio assegnate all'Italia - Milano Cortina 2026 e Dolomiti Valtellina 2028 per i campioni del domani - e tanto peso in più per lo sport azzurro.
Il mandato di Giovanni Malagò
Se una volta c'erano i 'nebioliani', i fedelissimi del presidentissimo dell'atletica, Primo Nebiolo, ora ci sono tanti 'malagoniani', quelli che avrebbero voluto Giovanni Malagò presidente a vita dello sport italiano. Non è possibile, la legge per il Coni non lo consente, massimo tre mandati e poi si passa il timone. "Mi inchino alla legge, ma non è giusto, i risultati sportivi non sono bastati", ha detto amaro e piccato l'ormai uscente numero uno dello sport italiano. Il 66enne dirigente romano dopo il suo intervento al Consiglio nazionale ha alzato le braccia: una resa davanti alla legge dei tre mandati massimi che non è mai stata cambiata (le promesse sono rimaste tali) ma anche un 'grazie' e un 'arrivederci' (sicuramente a Milano Cortina 2026 essendo lui a capo della Fondazione) con la platea che si è alzata in piedi ad applaudire. Lo stesso saluto lo aveva fatto il 19 febbraio del 2013 quando, a sorpresa, diventò l'inquilino più importante di Palazzo H battendo l'allora segretario generale Lello Pagnozzi.
Le sfide future per il Coni
I prossimi due mesi per la politica sportiva del Bel Paese saranno difficili, complicati. Al conclave del 26 giugno che si terrà al Centro di preparazione olimpica intitolato al più longevo presidente del Coni, Giulio Onesti, a Roma, entreranno in 83. Per essere eletto presidente serviranno almeno 42 voti. Nel mese di maggio si procederà alle elezioni di alcuni elettori, ovvero i rappresentanti degli atleti (10 esponenti), dei tecnici (5), delle Discipline Sportive Associate (3), degli Enti di Promozione Sportiva (5), delle Associazioni Benemerite (1), dei Comitati regionali (3, uno per ogni area Nord, Centro e Sud) e i delegati provinciali (3, uno per ogni area Nord, Centro e Sud). Due le federazioni che non potranno votare, le commissariate Aci e tiro a segno, e a rischio è anche l'AeroClub per questione di tempi. Tra i grandi elettori ci sarà lo stesso Malagò che è membro del Cio assieme a Federica Pellegrini e Ivo Ferriani. Chi guiderà il Coni fino a dopo le Olimpiadi di Los Angeles 2028? "Troppo presto per dirlo", fanno sapere da Palazzo H.
I candidati alla presidenza del Coni
Con le candidature già aperte e che dovranno essere presentate entro le ore 14 del 5 giugno agli organi collegiali del Foro Italico, l'unico ad aver formalizzato la discesa in campo è stato l'ex velista Ettore Thermes. E gli altri? Hanno preannunciato di volersi candidare il presidente del Comitato Italiano Paralimpico ed ex vice al Coni, Luca Pancalli, e il presidente della canoa e kayak, Luciano Buonfiglio. Una possibile outsider è Diana Bianchedi, già vicepresidente del Coni a 32 anni voluta da Gianni Petrucci nel 2001, due volte oro olimpico a squadre nel fioretto: al momento è chief strategy planning & Legacy officer della Fondazione Milano Cortina 2026. La 55enne milanese è conosciuta nell'ambito del Cio che da qualche settimana ha eletto, dopo 130 anni di storia, la prima donna, Kirsty Coventry, mandando in frantumi un soffitto di cristallo che ora potrebbe sfondare anche l'Italia. Circolano anche nomi pesanti come Gianni Petrucci, 79 anni, numero 1 del basket e ancora molto influente, e Franco Carraro, 85 anni, e grande uomo di politica-sportiva sullo scacchiere internazionale. Da tempo c'è la suggestione dell'attuale ministro per lo sport e i giovani, Andrea Abodi che potrebbe candidarsi sfruttando l'onorificenza conferitagli proprio dal Coni di Malagò, la Stella d'Oro. I requisiti per concorrere alla presidenza del Coni sono definiti e abbastanza rigidi: aver ricoperto la carica di presidente (o vice) di una federazione sportiva o di una disciplina associata o essere stato membro della giunta nazionale o di una struttura territoriale del Coni; ovvero essere stato atleta azzurro; ovvero essere dirigente insignito del Collare o Stella d'Oro al merito sportivo del Coni.
Conclusione
Dopo Pasqua, Malagò riunirà nuovamente i presidenti federali per cercare di 'traghettare', se possibile, il nuovo Coni verso un nome condiviso. Alle pendici di Monte Mario, attorno al verde dello stadio Olimpico, la partita è appena iniziata.
Watch: Biden attacks Trump in first speech since leaving White House
The former US president says his successor has "done so much damage and so much destruction" in his first days in office.