Cinemaddosso, la nuova app sui film e i suoi abiti

In arrivo dal 30 settembre 2023 su tutti gli app store Metamuseo Cinemaddosso, la nuova app che con oltre 100 abiti, approfondimenti, curiosità, interviste, filmati e foto storiche (attraverso un percorso 3D) farà conoscere ai navigatori della rete il talento dei costumisti e degli artigiani italiani che hanno contribuito a creare la fama del Made in Italy nel mondo. L’app, che verrà presentata in tale data a Cinecittà in occasione del congresso dell’Associazione italiana scenografi, costumisti e arredatori, fa parte di un ampio progetto realizzato con il contributo del MIC e dei progetti speciali per il Cinema e l’Audiovisivo.

È stata sviluppata dalla Hypex

Cinemaaddosso è stata prodotta da Annamode costumes che, grazie alla sua raccolta di costumi originali creati per il cinema, ha dato vita a un archivio storico di interesse internazionale. È stata curata da Elisabetta Bruscolini, disegnata dall’art director Maria Teresa Pizzetti e sviluppata dalla creative software house Hypex di Riccardo Boccuzzi. Il nuovo spazio virtuale in 3D ha fatto seguito alla grande mostra che si è tenuta al Museo del Cinema di Torino nel 2020 e poi in Val d’Orcia, nel Comune di Pienza.

Un viaggio all’interno della storia del costume cinematografico italiano

Con l’app Cinemaddosso si potrà navigare attraverso percorsi tematici che presenteranno la storia del costume cinematografico italiano. Per conservare la fedeltà dei costumi in ogni minimo dettaglio è stato utilizzato il brevetto Hypex Interactive che ha permesso di interagire con abiti reali, cioè filmati dal vivo. Inoltre, l’ampia selezione di vestiti ripresi a 360 gradi in alta qualità e in seguito digitalizzati consentirà all’utente di soffermarsi tra i diversi spazi espositivi elaborati e distinti in modo non cronologico ma immaginifico, e anche sui singoli costumi per goderne la fattura e conoscerne la storia. Il viaggio all’interno del metamuseo sarà accompagnato anche da descrizioni e contestualizzazioni storiche ed artistiche, in cui molte delle creazioni sono nate attraverso aneddoti e racconti di chi le ha prodotte, create o indossate. Gli abiti sfileranno in sette sezioni della mostra virtuale grazie allo Studio Convertino che ha realizzato i video, mentre la musica di Massimiliano Faraci guiderà lo spettatore a immaginare gli ambienti e a entrare nella narrazione.

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