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Castagnetti: «Serve un federatore delle opposizioni come fu Romano Prodi»
Per fare fronte alle destre in Italia, dopo le elezioni Europee del 2024, al centrosinistra servirà un federatore come Romano Prodi in grado di riunire le opposizioni in una coalizione eterogenea. A sostenerlo è l’ex deputato del Pd Pierluigi Castagnetti: «Servirà favorire una iniziativa federatrice delle opposizioni come avvenne a metà degli Anni 90 con Prodi, la frammentazione era la stessa di oggi. E la frammentazione è causa della sconfitta e bisogna risolverla», ha detto Castagnetti all’assemblea annuale dei Popolari, l’associazioni degli ex Ppi confluiti nella Margherita e nel Pd, tenutasi venerdì 1 dicembre.
Castagnetti: «Pd e M5s si contendono lo 0,1 per cento e ci portano a un brutto esito»
L’urgenza della nascita di questa colazione, secondo Castagnetti, nasce dal fatto che tra Pd e M5s sia «in atto una competizione non destinata a concludersi a breve, senza un contributo esterno che ora non immaginiamo». Queste forze, ha insistito l’ex deputato, «sono in competizione per guadagnare lo 0,1 per cento e poter guidare l’opposizione, ci portano a un brutto esito. E giusto dirlo ora affinché l’esito delle europee non infici questa proposta» di un federatore. «Questo è il senso del convegno di oggi, tirare fuori delle idee per sbloccare la situazione», ha concluso.
Schlein: «Mia candidatura alle Europee? Ultima cosa che affronteremo»
E a proposito delle elezioni che si terranno a giugno, in casa Dem è ancora tutto da decidere. La segretaria del Pd Elly Schlein, alla domanda dei cronisti sulla sua possibile candidatura alle Europee, ha risposto: «È l’ultima questione che affronteremo, non abbiamo ancora iniziato a discutere delle liste», ha dichiarato la leader ai giornalisti a Napoli, nel corso di Casa Corriere.