Brasile: uccisa Mãe Bernadete, leader dei discendenti dagli schiavi africani

Degli uomini armati hanno ucciso a colpi d’arma da fuoco, Bernadete Pacifico, una leader del movimento dei discendenti dagli schiavi africani in Brasile, mentre si trovava all’interno della sede della sua associazione, Quilombo Pitanga dos Palmares. Un quilombo è una comunità fondata da schiavi africani fuggiti dalle piantagioni brasiliane all’epoca della schiavitù, diventato poi un importante movimento di resistenza. L’assassinio è avvenuto nella notte del 17 agosto, nella regione brasiliana di San Salvador de Bahia.

Sei anni fa uccisero il figlio nello stesso modo

La notizia dell’assassinio della nota attivista, che aveva 72 anni e a cui sei anni fa avevano ucciso nello stesso modo un figlio, è stata confermata dal ministro per l’Uguaglianza razziale, Anielle Franco. Appresa «con dolore e preoccupazione» la notizia dell’assassinio di quella che era da tutti conosciuta come Mãe Bernadete, il presidente Luiz Inacio Lula da Silva, ha indicato che due ministeri si stanno occupando del caso (Uguaglianza razziale e Diritti umani), mentre si attende «una indagine rigorosa» del caso.

«Il quilombo sarà sempre resistenza»

Fonti del segretariato della Pubblica sicurezza di Bahia hanno indicato che Pacifico, responsabile del Coordinamento nazionale dell’articolazione Quilombo (Conaq), è stata attaccata da almeno due uomini con il volto coperto nella cittadina di Simões Filho. Da parte sua un altro figlio della vittima, Wellington dos Santos, ha precisato oggi in una intervista alla Tv Bahia che gli aggressori hanno sparato a sua madre numerosi colpi al volto. «La mia famiglia è perseguitata» – ha aggiunto – «mio fratello è stato ucciso allo stesso modo. Non ci fermeremo, il quilombo sarà sempre resistenza».

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