Attacchi social per l’addio di Elena Bonetti, Calenda contro Italia viva

Lo scontro tra Matteo Renzi e Carlo Calenda si arricchisce di un nuovo capitolo. Dopo l’addio dell’ex ministra Elena Bonetti in direzione Calenda, è scattata quella che è un grande classico dei social network: la gogna. L’ex titolare del ministero della famiglia durante i governi Conte II e Draghi aveva comunicato in un’intervista sul Corriere della Sera che avrebbe seguito il frontman dell’ex Terzo Polo, senza iscriversi ad Azione. «In ticket con Calenda», aveva spiegato. Su X non sono mancati insulti e offese, al punto che è dovuto intervenire lo stesso numero uno di Azione, che ha scritto: «Questi post fotocopia di militanti di Italia viva, illiberali, violenti e cafoni, che da stamane attaccano Elena Bonetti, sono il sintomo di un’idea malata della politica ben oltre il livello sperimentato con i 5S in passato. Spero che la leadership di Italia viva prenda rapidamente le distanze». Il tono dei commenti è andato da “traditrice” epiteti peggiori. Anche Maria Stella Gelmini è poi intervenuta: «Solidarietà a Elena Bonetti per gli insulti via social che sta ricevendo in queste ore».

Italia viva risponde: «Auguri a Bonetti, nessuna polemica. Noi meglio di Calenda»

Dagli uffici del partito di Renzi, almeno a parole, la posizione è chiara: nessuna polemica con Calenda. E quindi nessun attacco a Bonetti. Sull’ex ministra l’addio era «ampiamente atteso». Pare che Bonetti non abbia gradito la decisione di indire il congresso, nonostante sia stata lei a chiederne la convocazione. «Elena non è la prima né l’ultima: altri se ne andranno. Ma molti di più arriveranno, anche prima della fine del congresso. Rispettiamo le scelte di tutti ma non rinunciamo ai congressi e alla democrazia interna», è scritto nella nota di Iv. Mentre è stato Alessio De Giorgi, fedelissimo collaboratore di Renzi, a rispondere a Calenda: «Carlo, non c’è nessun post fotocopia. Italia viva rispetta la scelta di Elena a differenza di quanto tu abbia fatto con la scelta di Naike o Giulia. Un augurio affettuoso di buon lavoro a tutte e tutti, tu e Elena inclusi, e nessuna polemica da parte nostra. Stai bene».

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