L’emergenza a Porto Empedocle, tra caos e migranti in fuga

L’attesa, il caldo che non dà tregua, la tensione che aumenta. Nella tensostruttura di Porto Empedocle, dove un poliziotto è rimasto ferito nel tentativo di impedire la fuga ad alcuni migranti, la situazione è al collasso. Gli autobus privati hanno deciso di non partire praticamente più, riporta l’Ansa, dopo l’incidente mortale della scorsa settimana sull’A1 vicino Roma e costato la vita a due giovani autisti. Come unica soluzione, al momento, resta quella di utilizzare i mezzi di Polizia ed Esercito, in attesa che le navi tornino al molo per trasferire le centinaia di migranti.

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Il sindaco Martello: «Una situazione che fa paura»

«In un’area di duemila metri quadri ci sono 1.200 persone» – ha dichiarato all’agenzia il sindaco di Porto Empedocle, Calogero Martello. «Gente che cerca acqua e da mangiare e che cerca, spesso riuscendovi, di uscire. È una situazione che fa paura». Nella serata di lunedì 18 settembre, la prefettura di Agrigento ha trovato altri quattro pullman di compagnie private da affiancare ai mezzi delle forze dell’ordine, contribuendo a svuotare il centro.

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La situazione a Lampedusa

Intanto, Lampedusa ha deciso di sospendere momentaneamente i trasferimenti, proprio perché i centri di accoglienza sparsi nel resto della Sicilia cominciano ad essere sovraffollati con il conseguente aumento di ospiti nella struttura di contrada Imbriacola. Durante la giornata si sono raggiunti picchi fino a oltre 1.300 migranti, con continui arrivi dal molo Favaloro. Una situazione al limite anche sul fronte sicurezza: un gruppetto di migranti è arrivato alle mani al termine di una lite scoppiata per il mancato rispetto della fila per le identificazioni. Uno di loro è anche rimasto ferito.

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