Guerra Ucraina, Putin da Erdogan per un cessate il fuoco anticipato

Un incontro ad Ankara durante l’ultima settimana di agosto. È ciò che ha organizzato il presidente turco Recep Tayyip Erdogan con Vladimir Putin: l’obiettivo del Sultano è proporre la ripresa del dialogo sulla pace rispetto al conflitto con l’Ucraina, per raggiungere un cessate il fuoco anticipato. La ricostruzione è arrivata dall’agenzia di stampa statale russa Ria Novosti, che ha riportato la comunicazione ricevuta da una fonte dell’amministrazione turca. «Erdogan offrirà la sua mediazione ribadendo la tesi che non ci saranno vincitori nella guerra e vinti nel processo di pace», ha detto la fonte, definendo il presidente turco «unico leader mondiale che gode della sincera fiducia di Putin e Volodymyr Zelensky».

Sul tavolo anche la questione siriana, poi il volo a New York per l’Onu 

A specificare la data, e cioè la fine del mese, ci ha pensato l’editorialista del quotidiano turco Hurriyet Abdulkadir Selvi, citando fonti e menzionando come temi al centro del colloqui tra i due presidenti l’accordo che ha permesso, a partire dal 2022, le esportazioni di grano dall’Ucraina e che è stato recentemente interrotto dopo l’uscita di Mosca, i rapporti tra Turchia, Armenia e Azerbaigian, la questione siriana e le relazioni tra Ankara e Mosca. Nell’editoriale, Selvi ha sottolineato che dopo l’incontro con Putin a fine agosto, Erdogan ha in programma di volare a New York in occasione dell’Assemblea generale dell’Onu. Venerdì 4 agosto Erdogan si era augurato che la visita di Putin in Turchia potesse avvenire prima della fine del mese, ma non aveva specificato una data.

Erdogan mediatore nel conflitto: l’intervento sul patto del grano

Recep Tayyip Erdogan, rieletto a maggio 2023 alla guida del suo Paese, sembra essere a oggi il solo mediatore accreditato da entrambe le parti, con l’Occidente che tende a chiudere un occhio sulle violazioni dei diritti umani in Turchia. Dal marzo 2022 il Sultano si è rivelato l’unico interlocutore gradito a Putin per poter arrivare alla fine delle ostilità con l’Ucraina. Erdogan si era rivolto allo zar spiegandogli che «la fine dell’accordo per le esportazioni di grano dall’Ucraina, dopo l’uscita della Russia, non gioverà a nessuno». La Turchia continuerà a mediare con la diplomazia per fare ripartire l’iniziativa, aveva aggiunto Erdogan. Poi il presidente turco aveva detto a Putin: «Non dovrebbero essere compiuti passi per alzare le tensioni del conflitto tra Mosca e Kyiv. Il patto è come “un ponte per la pace”».

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