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Saman Abbas, il giudice pakistano dice sì all’estradizione del padre Shabbar
Il giudice della corte distrettuale di Islamabad ha espresso parere favorevole all’estradizione di Shabbar Abbas. Il padre di Saman, la 18enne uccisa a Novellara nella primavera del 2021 dai genitori, da uno zio e da due cugini. Il magistrato, secondo quanto rivelano alcuni giornali locali, ha respinto l’istanza di rilascio su cauzione presentata dai legali di Shabbar Abbas. Il padre di Saman adesso può impugnare il documento di fronte all’Alta Corte di Islamabad. L’estradizione, in ogni caso, non è affatto scontata. A decidere sarà il governo del Pakistan, che non si è ancora espresso.
Il giudice ha disposto che Shabbar resti in carcere
Su disposizione del magistrato giudicante, Shabbar Abbas resterà in carcere nella struttura di Adyala, a disposizione delle autorità italiane. Il giudice nel corso dell’udienza, la mattina del 4 luglio, ha stabilito che il padre di Saman dovrà collegarsi in videoconferenza a ogni udienza italiana, come già accaduto il 19 maggio scorso. Il Gabinetto del ministro, intanto, si riunirà a breve per la decisione finale sull’estradizione. Shabbar Abbas è uno dei cinque imputati nel processo in corso a Reggio Emilia, davanti alla corte d’Assise, per l’omicidio della 18enne. Gli altri sono la moglie Nazia, che risulta ancora latitante, lo zio Danish Hasnain e i due cugini della giovane vittima, Ikram Ijaz e Nomanhulaq Nomanhulaq.
Le ultime dichiarazioni di Shabbar risalgono al novembre 2022
Le ultime parole rese pubbliche di Shabbar Abbas risalgono al novembre 2022. Dopo essere stato fermato dagli agenti della polizia locale su disposizione della Fia, la Federal investigation agency di Islamabad, il padre di Saman ha dichiarato che la moglie «è tornata in Europa». Gli investigatori non hanno mai creduto a questa versione, ma a distanza di mesi la donna non è stata ancora trovata.