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Zerocalcare risponde alle critiche con un fumetto: «Su di me articoli pieni di menzogne»
Zerocalcare ha risposto alle critiche ricevute dopo la decisione di non partecipare al Lucca Comics & Games a causa del patrocinio dato alla manifestazione dall’ambasciata di Israele. Il fumettista ha deciso di non restare in silenzio e ha replicato a modo suo, con una striscia su Internazionale, dal titolo Corto circuito – Appunti e cronistoria della vicenda Lucca Comics. La sua scelta di non partecipare alla fiera più famosa d’Italia è stata imitata da altri fumettisti e artisti italiani, ma nelle stesse ore gli sono piovute addosso attacchi per la decisione. E la risposta di Zerocalcare è arrivata 24 ore dopo l’editoriale di Francesco Merlo su Repubblica.
Il fumettista: «Grottesco parlare di Lucca mentre il massacro continua»
Zerocalcare in premessa è chiaro: ««Lo so che parlare ancora di Lucca mentre a Gaza continua incessante il massacro è grottesco ma al centomillesimo articolo pieno di menzogne che mi mette in mezzo personalmente io o faccio un fumetto o vado in cronaca». Poi ha ripercorso tutta la storia, disegnando e riscrivendo anche i messaggi per rispondere a tutti. E inoltre ha ricordato alcuni eventi storici, come il rastrellamento del getto ebraico di Roma. Citando Simon Wiesenthal, celebre cacciatore di nazisti, ha poi dichiarato: «È crescendo con ‘sti nomi in testa che mi sono fatto 25 anni di tarantelle e di botte prese e date con i nazisti».

Il messaggio: «Non si chiudono gli occhi di fronte ai bombardamenti»
Il punto centrale della risposta di Zerocalcare è stato: «La denuncia o la critica della politica e dei crimini dello stato israeliano, quello di oggi e dei decenni passati, non può essere buttata strumentalmente nel tritacarne dell’antisemitismo». Il fumettista ha quindi spiegato il suo punto di vista: «L’odio per ogni forma di antisemitismo e di razzismo non dovrebbe significare chiudere gli occhi di fronte ai bombardamenti che stanno martellando Gaza, come pretende chi sta cercando di schiacciare e blindare il dibattito. Per me è l’esatto contrario. Per me la coerenza non è dire: siccome sono contro il fondamentalismo allora Israele ha il diritto di ammazzare migliaia di palestinesi per vendetta».
Lo so è grottesco parlà dei cazzi miei mentre si consuma una tragedia epocale, ma siccome è una settimana che chiunque conciona su di me e mi deve insegnà a campà, e io me le tengo tutte, queste sono 24 pagine fatte ieri per fissare qualche puntohttps://t.co/1xGnrQFV6s
— zerocalcare (@zerocalcare) November 3, 2023
E infine ha concluso: «Finché non cambiamo la prospettiva da cui guardare il mondo, finché continueremo a fare il tifo per uno Stato contro l’altro, continueremo a scegliere quale massacro giustificare e quale condannare, magari sulla base di interessi commerciali o militari, che spesso hanno poco a che fare con gli ideali».