Archivio
- Novembre 2024 (39)
- Agosto 2024 (1)
- Dicembre 2023 (73)
- Novembre 2023 (1333)
- Ottobre 2023 (1631)
- Settembre 2023 (1468)
- Agosto 2023 (1417)
- Luglio 2023 (1389)
- Giugno 2023 (441)
- Maggio 2020 (30)
- Marzo 2020 (94)
- Febbraio 2020 (1)
- Gennaio 2018 (10)
Wall Street Journal: «Il boom economico della Cina è finito»
Il Wall Street Journal ne è certo: il boom della Cina è finito. Il modello economico che ha sollevato il Paese dalla povertà e lo ha portato a essere un gigante a livello globale si è rotto, secondo quanto spiegato dal quotidiano. Sul giornale si legge che la Cina sta «annegando nel debito ed è a corto di cose da costruire» e che i segnali di difficoltà si avvertono anche nelle province più remote.

Per il Wsj servono notevoli sforzi di Pechino
Il Wall Street Journal spiega anche come la Cina dovrebbe uscire da questo momento stagnante per la propria economica. Servono «aggressivi stimoli» da parte di Pechino e notevoli sforzi per sostenere il settore privato. Il quotidiano riporta che alcuni economisti avrebbero manifestato un timore preciso. Quello che il prolungato rallentamento possa trasformarsi in una stagnazione simile a quella sperimentata dal Giappone dagli anni 1990, quando lo scoppio della bolla immobiliare causò anni deflazione e crescita limitata.

L’effetto domino del crac Evergrande
Il fallimento del colosso immobiliare Evergrande potrebbe accelerare questa stagnazione. Il rallentamento della Cina passa da un potenziale effetto domino che potrebbe abbattersi su banche, privati e istituzioni pubbliche che vantano crediti dalla società e ora rischiano di non vedersi restituiti i soldi. Per sostenere la crescita, la Banca popolare cinese ha iniettato la più grande quantità di liquidità da febbraio e tagliato il tasso di interesse praticato sui finanziamenti a medio termine di 15 punti base (il più ampio dal 2020) portandolo al 2,5 per cento. Intanto, le grandi banche d’affari, da Morgan Stanley a JP Morgan, fino a Barclays e Nomura, continuano a tagliare le previsioni di crescita della Cina, ritenendo poco probabile il conseguimento del target del 5 per cento fissato per quest’anno dal governo di Pechino.
LEGGI ANCHE: Crac Evergrande, ora l’economia della Cina teme l’effetto contagio