Virus West Nile in Italia, primo caso del 2023 in provincia di Parma

Il primo caso confermato di infezione da virus West Nile nell’uomo nel 2023 in Italia è stato segnalato in un donatore di sangue nella provincia di Parma. A segnalarlo è l’Istituto superiore di sanità sul proprio sito, specificando che «salgono a 14 le Province con dimostrata circolazione del virus in vettori e animali, appartenenti a cinque Regioni: Piemonte, Lombardia, Emilia-Romagna, Sicilia e Sardegna».

Il virus West Nile è endemico in Italia

Nel 2023 «la stagione di trasmissione di malattie trasmesse da insetti ha avuto un inizio precoce in Italia». La circolazione il virus West Nile, infatti, già a maggio è stata «confermata dalla presenza in pool di zanzare e in avifauna», per cui sono state attivate in anticipo le misure di prevenzione su trasfusioni e trapianti nelle aree interessate. «Inondazioni, esondazioni ed alluvioni sono associate all’aumento del rischio di alcune malattie infettive, incluse le arbovirosi trasmesse da zanzare, come il virus West Nile, endemico in Italia, e i virus dengue e chikungunya, che hanno dato luogo a focolai sporadici nel nostro Paese».

Virus West Nile in Italia, primo caso del 2023 in provincia di Parma. Segnalato in un donatore di sangue.
Test su una zanzara (Imagoeconomica).

Quali sono i sintomi del virus West Nile

La febbre West Nile è causata da un virus trasmesso all’uomo prevalentemente dalle zanzare. La maggior parte delle persone infettate non mostra sintomi: insorgono problemi gravi solo nell’1 per cento circa dei casi. Fra i casi sintomatici, circa il 20 per cento presenta febbre, mal di testa, nausea, vomito, linfonodi ingrossati e manifestazioni cutanee. Negli anziani e nelle persone debilitate, invece, la sintomatologia può essere più grave: disorientamento, tremori, disturbi alla vista, torpore, convulsioni, fino alla paralisi e al coma. Nei casi più critici (circa uno su mille) il virus può causare un’encefalite letale.

Virus West Nile in Italia, primo caso del 2023 in provincia di Parma. Segnalato in un donatore di sangue.
Le zanzare del genere Culex sono vettori del West Nile (Getty Images).

West Nile, come avviene la trasmissione

I serbatoi di questo patogeno sono gli uccelli selvatici e le zanzare (del genere Culex di specie modestus e specie pipiens), le cui punture possono infettare l’uomo. Altri mezzi di infezione documentati, più rari, sono trapianti di organi, trasfusioni di sangue e la trasmissione madre-feto in gravidanza. Il virus, che non si trasmette da persona a persona e ormai endemico in Italia, è stato isolato per la prima volta nel 1937 in Uganda, appunto nel distretto West Nile.

Powered by WordPress and MasterTemplate