Violenza sulle donne, migranti, Lgbtq: i discutibili post di Emanuele Compagno, l’avvocato di Filippo Turetta

L’avvocato d’ufficio di Filippo Turetta, Emanuele Compagno, si era fatto notare quando, poco dopo il ritrovamento del corpo di Giulia Cecchettin, aveva dichiarato alla stampa che il suo assistito «è un ragazzo buono, che le voleva bene e le faceva i biscotti», e di non credere per questo «a un gesto premeditato» di Turetta. Scandagliando i suoi profili social, sono spuntati altri commenti discutibili dell’avvocato, che spaziano dalla violenza di genere ai migranti, fino alla comunità Lgbtq.

L’avvocato nel 2018: «Uomini vittime di violenza quanto le donne»

Compagno, che si è formato alla scuola per avvocati penalisti Emanuele Battain, oggi ha un suo studio legale a Dolo, nella provincia di Venezia, ed è specializzato nei settori del diritto civile, penale e amministrativo. Tra i diversi post social dell’avvocato che sono emersi, ne risalta uno in particolare del 2018, in cui Compagno ha scritto: «Nella giornata contro la violenza sulle donne è giusto ricordare che le vittime sono da entrambe le parti. È giusto ricordare tutti di fronte alla violenza». Il commento era a corredo di un articolo de il Giornale dal titolo “Allarme maschicidi, gli uomini vittime quanto le donne ma nessuno ne parla”. La contrapposizione tra femminicidi e “maschicidi” è però largamente smentita dalle scienze sociali. La parola femminicidio, infatti, non indica tanto il genere della vittima ma la motivazione per cui viene uccisa, e non ha equivalenti statistici nel caso di donne che uccidono uomini.

«Se una donna è ubriaca è scusata, mentre un uomo no»

Negli altri post dell’avvocato, condivisi sul suo profilo Facebook tra il 2015 e il 2023, sulle donne Compagno ha scritto: «Non capisco cosa ci facciano delle ragazzine vestite da puttane in giro per il paese». Oppure: «Ho assistito ieri ad una scandalosa puntata di Carta Bianca con Bianca Berlinguer in tema di violenza alle donne. La donna veniva trattata come una menomata, come un’incapace. Se ubriaca è scusata. L’alcol è una scusante per la donna, mentre non lo è per l’uomo». Alcuni interventi riguardavano anche le persone migranti e la comunità Lgbtq. In occasione del matrimonio del cantante Valerio Scanu, l’avvocato ha scritto: «Perché scimmiottare una sposa, vestendosi in abito bianco con il velo? È giusto che due uomini si uniscano con l’unione civile, che non è un matrimonio. Ma sempre restando se stessi. È giusto banalizzare l’unione civile trasformandola in una pagliacciata?». E sulla carenza di medici nel sistema sanitario pubblico italiano, ecco la sua posizione: «Mancano i medici. Test di medicina. Uno su 4 passerà. Sì agli immigrati e sì al reddito di cittadinanza. No alle giovani intelligenze. Ecco l’Italia».

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